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M5S ricorre al Tar per l’IMU di Lamezia e vince. La sentenza. Ora i rimborsi
Venerdì, 07 Marzo 2014 16:34 Pubblicato in Lamezia TermeIntanto una domanda. Come mai a ricorrere contro i comuni solo gli attivisti e gli aderenti al Meetup mentre tutti i consiglieri di opposizione tacciono silenziosi?
Ai lettori la risposta!
Ora il fatto.
Il Tar Calabria ha giudicato non legittimo l'aumento dell'Imu 2013 di Lamezia terme, giusta sentenza sotto riportata
Il ricorso era stato presentato da aderenti al Movimento 5 Stelle.
Ovvia la soddisfazione dei grillini di Lamezia terme.
Il tar con sentenza 366del 2014 ha annullato la delibera del Consiglio Comunale del 2/12/13 nella quale era stato approvato l'aumento al massimo delle tariffe dell'Imu».
I ricorrenti sostenevano che la delibera del Consiglio fosse stata adottata oltre il termine stabilito dalla legge.
Non solo ma il TAR ha respinto la tesi che sosteneva che il prefetto potesse differire tale termine.
Il Comune , ora, dovrà restituire la cosidetta mini-IMU pagata a gennaio 2014; il Comune dovrà restituire gli aumenti IMU pagati a dicembre 2013 (7 milioni di euro); l'aliquota IMU per il 2013 dovrà essere calcolata con i valori del 2012 e il Comune dovrà restituire l'eccedenza pagata a dicembre 2013; il Comune dovrà rivedere nel suo consuntivo 2013 la previsione di incasso per l'IMU.
Come si metterà ora il comune con le Sezioni Riunite della Corte dei Conti ?.
Ed ecco la sentenza integrale:
N. 00366/2014 REG.PROV.COLL. N. 00016/2014 REG.RIC.
REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Calabria (Sezione Seconda) ha pronunciato la presente SENTENZA ex art. 60 cod. proc. amm.; sul ricorso R.G. n. 16 del 2014, proposto da Daniele Vescio, Giuseppe Cerra, Stefano Coratto, Aldo Benincasa, Rita Anna Perri, Maria Teresa Sirianni, Carla Anania, Ivan Barberio, Franca Sinopoli,, rappresentati e difesi dagli avv.ti Giuseppe D' Ippolito, Giuseppe Cerra, Gaetano Catalano, Giulio Calabretta, con domicilio eletto pre sso lo studio dell’avv. Gerolamo Angotti in Catanzaro, via De Riso, n. 7;
contro Comune di Lamezia Terme, in persona del Sindaco pro tempore, rappresentato e difeso dagli avv. ti Salvatore Leone, Francesco Carnovale Scalzo, Caterina Flora Restuccia, con
domicilio eletto presso lo studio dell’avv. Francesco Schifino, in Catanzaro, via Nunzio Nasi, n. 18; U.T.G.
Prefettura di Catanzaro, in persona del Prefetto pro tempore, rappresentata e difesa per
legge dall'Avvocatura, domiciliata in Catanzaro, via G. da Fiore, 34;
Corte dei Conti Sezione Regionale di Controllo Catanzaro, non costituita in giudizio;
per l'annullamento
della Delibera n.49 del del 2.12.2013 del Consiglio Comunale di Lamezia Terme, approvata nella seduta del 02.12.2013, avente ad oggetto:
Bilancio di Previsione 2013. Determinazione aliquote IMU”,
nella parte in cui, in sede di approvazione del bilancio di previsione 2013 e del bilancio
pluriennale 2013/2015, con relativa relazione previsionale e programmatica, dispone l'incremento dell e aliquote IMU per l'anno 2013.
Visti il ricorso e i relativi allegati;
Visti gli atti di costituzione in giudizio di Comune di Lamezia Terme e di U.T.G.
Prefettura di Catanzaro;
Viste le memorie difensive;
Visti tutti gli atti della causa;
Relatore, a lla camera di consiglio del giorno 6 febbraio 2014, il cons. Concetta Anastasi e uditi per le parti i difensori come specificato nel verbale;
Sentite le stesse parti ai sensi dell'art. 60 cod. proc. amm.;
I ricorrenti, cittadini del Comune di Lamezia Ter me, impugnano l’epigrafata Delibera del Consiglio Comunale di Lamezia Terme n.49 del del 2.12.2013, nella parte in cui, in sede di approvazione del bilancio di previsione 2013 e del bilancio pluriennale 2013/2015, con relativa relazione previsionale e programmatica, ha disposto l'incremento delle aliquote IMU per l'anno 2013.
Deducono illegittimità sotto svariati profili, evidenziando, in particolare, che la precitata Delibera è stata approvata in violazione della normativa di riferimento, in base alla qual
e i regolamenti relativi alle entrate degli enti locali e le relative tariffe si applicano a decorrere dal 1° gennaio dell’anno di riferimento, anche se approvati successivamente all’inizio dell’esercizio, ma pur sempre entro il termine per l’approvazione del bilancio preventivo.
A sostegno della propria tesi, evidenziano altresì che il Collegio dei Revisori dei Conti, in data 12.12.2013, ha rilevato che “considerato che l’ente ha approvato con la delibera nr. 49 del 2 dicembre 2013 la determinazione delle aliquote per l’applicazione dell’Imposta Municipale Propria IMU anno 2013, oltre il termine stabilito dalle norme su citate; ritiene che le aliquote adottate con la Delibera in oggetto non possono avere efficacia con decorrenza 01 gennaio 2013 ”.
La legge 2 7 dicembre 2006, n. 269, in tema di “ Disposizioni per la formazione del Bilancio Annuale e Pluriennale dello Stato (Finanziaria 2007) ”, con l’art. 1, comma 169, ha stabilito:” gli enti locali deliberano le tariffe e le aliquote relative ai tributi di loro
competenza entro la data fissata da norme statali per la deliberazione del Bilancio di previsione. Dette deliberazioni, anche se approvate successivamente all’inizio dell’esercizio purché entro il termine innanzi indicato, hanno effetto dal 1 ° gennaio del
l’anno di riferimento. In caso di mancata approvazione entro il suddetto termine, le tariffe e le aliquote si intendono prorogate di anno in anno ”.
L’art. 1, comma 444, della legge 24 dicembre 2012, n. 228, in tema di “Disposizioni per la
formazione del bi lancio annuale e pluriennale dello Stato legge di stabilità 2013”, stabilisce, tra l’altro, che “... per il ripristino degli equilibri di bilancio e in deroga all’articolo 1, comma 169, della legge 27 dicembre 2006, nr. 296, l’ente può modificare le tariffe e le aliquote relative ai tributi di propria competenza entro la data di cui al comma 2, pertanto entro il 30 novembre 2013 ”.
L’art. 8, comma 1, del D. L. n. 102 del 31.agosto 2013, convertito con modificazioni in Legge 28.10.2013. nr. 124, dispone che: il termine per la deliberazione del bilancio annuale di previsione 2013 degli enti locali, di cui al decreto legislativo 18 agosto 2000, 267, già differito al 30.09.2013, dell’art. 10, comma 4 quater, lettera b), numero 1), del decreto legge 8 aprile 2013, nr. 35, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 giugno 2013, nr. 64, è ulteriormente differito al 30 novembre 2013. Le disposizioni di cui al presente comma si applicano anche agli enti in dissesto”.
Nella specie, risulta per tabulas che l’impugnata Delibera è stata approvata in data 2.12.2013 e, quindi, in violazione del termine perentorio del 30 novembre 2013.
Né può condurre a differenti conclusioni il rilievo secondo cui, nella specie, l’approvazione del bilancio sia stata assunta a seguito di intimazione / diffida del Prefetto di Catanzaro, poiché l’ulteriore periodo di venti giorni, assegnato dal Prefetto, riguarda soltanto l’approvazione del bilancio preventivo, quale provvedimento funzionale, in caso di persistenza nell’inadempimento da parte del Comune di Lamezia Terme, allo scioglimento d’imperio (e quant’altro) del CC dell’ente locale medesimo e non incide sul termine finale del 30.11.2013, per l’approvazione da parte degli Enti locali delle aliquote (e quant’altro) concernenti l’imposta municipale propria (IMU) per il 2013, trattandosi di termine prestabilito dal legislatore a pena di decadenza, accompagnato da specifiche prescrizioni sanzionatorie, testualmente comminate per l’ipotesi di inosservanza.
Nella medesima ottica, la delibera della Corte dei Conti nr. 263/2007, in relazione ad analoga fattispecie, ha espressamente stabilito che l’aumento delle tariffe e delle aliquote decise oltre il termine indicato dalle leggi Statali, anche se prorogato a seguito dei termini ulteriori concessi dal Prefetto per la sola l’approvazione del Bilancio di previsione, non hanno valore e, quindi, non possono essere applicate, producendo effetto solo le tariffe dell’anno precedente.
I medesimi principi risultano altresì confermati dalla recente delibera n. 4/2014 della Corte dei Conti di Catanzaro, invocata dai ricorrenti con la memoria depositata in data 3/02/14 (alla stessa allegata) .
Per le suesposte argomentazioni, le censure di parte ricorrente meritano accoglimento e, per l’effetto, l’impugnata delibera va annullata in parte qua, per quanto di interesse.
Nondimeno, la peculiarità della vicenda, tenuto conto delle condizioni notorie di difficoltà
finanziarie del Comune e delle difficoltà interpretative, consiglia di disporre l’integra
le compensazione delle spese di giudizio.
P.Q.M.
il Tribunale Amministrativo Regionale per la Calabria (Sezione Seconda), definitivamente
pronunciando sul ricorso, come in epigrafe proposto, lo accoglie nei sensi di cui in motivazione e, per l’effetto, annulla l’impugnata Delibera in parte qua , per quanto di interesse.
Spese compensate.
Ordina che la presente sentenza sia eseguita dall'autorità amministrativa.
Così deciso in Catanzaro nella camera di consiglio del giorno 6 febbraio 2014 con l'intervento dei
magistrati:
Salvatore Schillaci, Presidente
Concetta Anastasi, Consigliere, Estensore
Giuseppina Alessandra Sidoti, Referendario
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Risveglio Ideale ricorda Antonio Raffaele Talarico vittima della ‘ndrangheta
Venerdì, 07 Marzo 2014 15:07 Pubblicato in CalabriaUna Calabria diversa quella testimoniata domenica 2 marzo 2014 presso il Palazzetto dello Sport “Alfio Sparti” di Lamezia Terme. Una partita di calcio a 5 organizzata dall’Associazione Risveglio Ideale di Lamezia Terme per ricordare Antonio Raffaele Talarico, ucciso dalla ‘ndrangheta. Era il 2 settembre 1988 ed una guarda giurata in servizio, il Sig. Talarico, viene freddata da colpi di pistola alla schiena che “per difendere il suo diritto al lavoro gli è stato negato il suo diritto alla vita”.
Con queste parole, Simona Vescio organizzatrice dell’evento e socio fondatore di Risveglio Ideale, ha voluto colorare un ricordo di una Calabria che non trova pace. Una Calabria affondata nell’omertà di chi non vuole esporsi, di chi continua a non trovare il coraggio di affrontare ogni giorno la realtà. Una Calabria di mandanti e mandatari, senza responsabilità alcuna. E di responsabilità si è parlato difatti durante il dibatto apertosi nella giornata di domenica. Sin subito quella “responsabilità” dell’amministrazione locale assente durante una giornata di fondamentale importanza per il territorio lametino, dove a sostituire l’Ente Locale, sono stati i cittadini a dedicare un momento per “uno di loro” che, nonostante sia stato riconosciuto dallo Stato quale “vittima innocente di ‘ndrangheta”, è rimasto 26 anni nel silenzio. Si parte dalle Donne, dallo Sport e dai Cittadini: si riparte dall’onestà culturale. Si riparte dal piccolo con la Royal Team Lamezia che ha segnato i goal più importanti: le regole . Proprio di regole, di condivisione, di collaborazione, di squadra si parla come modelli di vita che ognuno di noi è chiamato a rispettare, ma prima ancora è invitato a portare in campo ogni giorno. Insomma un evento che ha segnato non solo goal di squadra ma tutta la famiglia Talarico.
L’On.le Angela Napoli ha così voluto premiare Gilda Talarico come riconoscimento sul fronte della legalità. Un messaggio chiaro e di speranza quello della nuova Collaboratrice esterna della Commissione Parlamentare Antimafia: dove lo Stato abbandona, chi ha lottato e chi lotta ancora, contro l’altra faccia della medaglia, deve più che mai essere accanto ai familiari per dimostrare che non tutti siamo uguali e che non è accettabile che ancora una volta, nel 2014, si debba pagare il prezzo della vita per un errore di mano, per un pensiero che non riflette e per un’intelligenza ormai addossata dalla ricchezza materiale.
La Calabria non è infatti una Terra solo di mafiosi o solo di persone colluse con le organizzazioni criminali. La Calabria, e lo ha dimostrato la domenica del memorial, è fatta principalmente di gente onesta, perbene, coraggiosa e intelligente che, in tempi di crisi di valori, trova la forza di non tacere. Lo ha espresso egregiamente questo manifesto dei valori, a cui tanto si ispira Risveglio Ideale, l’Avv. Giovanna Fronte, tra i relatori dell’iniziativa, richiamando l’attenzione verso i giovani. Così come Orfeo Notaristefano, noto giornalista e scrittore calabrese – per lavoro a Roma – dove ha sottolineato, riportando un paragone con Casal di Principe e i Casalesi, che prima di combattere contro il malaffare, la gente disonesta e le cosche mafiose, c’è sicuramente bisogno di focalizzare l’attenzione sui cittadini per non indurli a compromessi sporchi e facili. Ci vuole “contatto” con il territorio, ci vuole “empatia”, così come lo descrivono Carola Nicastro e Franco Roppo Valente – membri del Laboratorio Culturale “La Piazza”: l’importanza di vivere i propri confini porta a risultati non solo immediati ma incredibilmente concreti nelle loro necessità. Dunque, una Calabria chiamata ad amare ed amarsi; una Calabria tenuta a denunciare quotidianamente. Proprio come era solito Peppino Impastato “io voglio dire che la mafia è una montagna di MERDA”.
L’evento è stato moderato da Simona Vescio ed Immacolata Corso.
Immacolata Corso Componente Associazione RISVEGLIO IDEALE
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Amantea. Elezioni in arrivo. I nomi dei candidati sindaci. Il primo
Venerdì, 07 Marzo 2014 10:29 Pubblicato in PoliticaSemel in anno licet insanire. Carnevale è passato ( anche se se ne sentono gli effetti e gli effluvi tardivi di una ubriacatura della quale Amantea potrebbe fare a meno, dovrebbe, anzi, fare a meno) per cui ora è tempo di cominciare a ragionare( sempre che gli interessi e le pulsioni non vincano sui sentimenti, sempre che ,cioè, la tasca non vinca sul cuore ).
Ed Amantea, come tanta parte della Calabria, storicamente abituata a fare riferimento non agli eserciti ma ai condottieri, rivolge la sua attenzione ai sindaci.
E’ dietro ai sindaci che si formano le schiere. Sono i sindaci che realizzano i desideri degli individui che, logicamente, ad essi si rivolgono.
Anzi identificano il resto della “corte” con le stesse capacità o qualità dei sindaci.
Fatta questa breve premessa cominciamo a parlare dei possibili candidati sindaci
Cominciare dalla lista Nuova Primavera è un fatto obbligato. Si muove più degli altri e si muove soprattutto alla luce del sole, comunicando a tutti quello che fa, gli incontri che promuove, quello di cui discute. Diversamente da tutti gli altri che fanno i loro incontri in salotti , buoni e meno buoni, e che tentano di realizzare il consenso usando l’attuale potere( di come se ne potrà parlare, a cominciare dalla magistratura) o compensando eventuali interessi più o meno professati, leciti o meno resta da vedere.
Sono principi di democrazia e trasparenza che se applicati perfino in questa fase di ricerca del consenso elettorale preludono, in caso di governo, alla riaffermazione anche in caso di governo del paese.
Parliamo di un comportamento voluto da tutti i componenti della lista, ma affermati costantemente dal portavoce Gianfranco Suriano.
Un portavoce oggi ma del quale la comunità ritiene di non poter fare a meno in futuro.
In quale ruolo? Ma sicuramente in quello di candidato sindaco.
E perché no? O se volete perché si?
Beh, stando a quello che si coglie tra la gente e fermo restando che tutti siamo in attesa di vedere la lista nella sua composizione totale, Suriano ha maturato una forte esperienza politica( e sindacale) a fianco a Franco Tonnara del quale è stato amico, prima ancora che fido sodale. Ma Gianfranco Suriano è stato anche capace di restare senza il potere ( normalmente espresso dalla carica di assessore) accettando senza fiatare le scelte che lo hanno visto defilato.
Vi sembra poco un equilibrio siffatto?
Per molti amanteani che vedono la fibrillazione di decine ( in pectore di centinaia) di candidati sindaci senza alcuna esperienza( solo perché sono innamorati follemente di se stessi) , senza esperienza politica alcuna, senza alcuna conoscenza dei problemi della morente Amantea, un candidato idoneo costituisce una garanzia di totale cambio di passo della politica amanteana alla ricerca di quelle garanzie di correttezza, democrazia, trasparenza, efficienza di governo della cosa pubblica che non si vedono da tempo.
Questo è quanto percepiamo ma se saremo smentiti ne prenderemo atto.
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