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Redazione TirrenoNews

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Riceviamo in questo istante alle ore 1930 la nota stampa della Capitaneria di porto di Vibo valentia sulla vicenda della signora Stella Maria

E’ STATA RITROVATA INTORNO ALLE 07.30 PARCHEGGIATA VICINO LA FOCE DEL FIUME OLIVA DA UNA PATTUGLIA DEI CARABINIERI DI AMANTEA LA PUNTO DI COLORE GRIGIO DELLA SIG.RA STELLA MARIA DI 49 ANNI, ORIGINARIA DI NOCERA TERINESE E RESIDENTE A CLETO.

L’ALLARME E’ STATO DATO DAI FAMILIARI DELLA DONNA DOPO LA MEZZANOTTE NON AVENDO VISTO RINCASARE LA CONGIUNTA.

IMMEDIATO, L’AVVIO DELLE RICERCHE SEGUENDO LE PROCEDURE DEL PIANO DEGLI SCOMPARSI APPROVATO DALLA PREFETTURA DI COSENZA CHE PREVEDE IL COINVOLGIMENTO DELLE ATTIVITA’ DI RICERCA SIA A TERRA CHE A MARE, STANTE LA VICINANZA DELL’AUTOVETTURA ALLA FOCE DEL FIUME OLIVA.

IL COMANDANTE DELLA COMPAGNIA DEI CARABINIERI DI PAOLA, CAPITANO LUCA ACQUOTTI, COORDINAVA LE OPERAZIONI DI RICERCA LUNGO L’ALVEO DEL FIUME OLIVA, NELL’ENTROTERRA E LUNGO LA SPIAGGIA, MEDIANTE L’IMPIEGO DI 15 MILITARI DELL’ARMA, TRA CUI UN’UNITA’ CINOFILA, 6 VIGILI DEL FUOCO, 6 MILITARI DELLA GUARDIA COSTIERA DI AMANTEA, 4 MILITARI DELLA GUARDIA DI FINANZA E 20 PERSONE DELLA LOCALE PROTEZIONE CIVILE DI AMANTEA.

COORDINATE DAL SERVIZIO OPERATIVO DELLA GUARDIA COSTIERA DI VIBO VALENTIA, LE ATTIVITA’ DI RICERCA IN MARE NEL TRATTO DI COSTA COMPRESO TRA LA FOCE DEL FIUME SAVUTO E IL FIUME COLONGI DI AMANTEA, MEDIANTE L’IMPIEGO DI DUE MOTOVEDETTE DI SOCCORSO, LA PRIMA PROVENIENTE DAL PORTO DI VIBO – CP 808 - IMPIEGATA DALLE 08.00 ALLE 14.00 E LA SECONDA DAL PORTO DI CETRARO – CP 851 - CHE HA OPERATO DALLE 14.00 ALLE 19.00. ENTRAMBE HANNO BATTUTO PALMO A PALMO, NONOSTANTE LE CONDIMETEO NON FAVOREVOLI, IL VASTO TRATTO DI MARE ANTISTANTE IL LITORALE COSTIERO AMANTEANO E DEI COMUNI CONTIGUI, MEDIANTE UNO SCHEMA DI RICERCA A PERCORSI PARALLELI UTILIZZATO PER I SOCCORSI IN MARE.

STANTE LE CONDIMETEO MARE 3 E AL FINE DI AVERE UNA MIGLIORE VISIBILITA’ DALL’ALTO, LA CAPITANERIA DI PORTO DI VIBO VALENTIA MARINA, TRAMITE LA DIREZIONE MARITTIMA DI REGGIO CALABRIA E LA CENTRALE OPERATIVA DEL COMANDO GENERALE DEL CORPO DELLE CAPITANERIE DI PORTO, HA RICHIESTO LA POSSIBILITA’ DI IMPIEGO DI UN VELIVOLO IN DOTAZIONE AL COMANDO AVIAZIONE DELL’ESERCITO DI VITERBO DI STANZA AL 2°REGGIMENTO SIRIO DI LAMEZIA TERME. L’ELICOTTERO, UN AB 412 E.I., HA ESEGUITO DUE SORTITE DA DUE ORE DI VOLO CIASCUNA, UNA MERIDIANA ED UNA POMERIDIANA SIA NEL TRATTO DI MARE INTERESSATO DALLE RICERCHE, CHE LUNGO LA TRATTA FERROVIARIA.

ALLE ORE 17.00 L’ELICOTTERO DELL’ESERCITO ITALIANO DEL SIRIO DI LAMEZIA, IN FASE DI RICERCA, INDIVIDUAVA IL CADAVERE DELLA SCOMPARSA A CIRCA 300 MT A LARGO DELLA SPIAGGIA DEL COMUNE DI NOCERA.

LA SALA OPERATIVA DI COMPAMARE VIBO FACEVA DIRIGERE LA MOTOVEDETTA CP 851 SUL PUNTO DI AVVISTAMENTO E DOPO POCHI MINUTI RECUPERAVA A BORDO IL CORPO DELLA SIG.RA ORMAI PRIVO DI VITA.

STANTE LE AVVERSE CONDIMETEO LA MOTOVEDETTA, NON POTENDO ENTRARE NEL PORTO DI AMANTEA, DIRIGEVA PER IL PORTO DI CETRARO OVE GIUNGEVA DOPO CIRCA DUE ORE DI NAVIGAZIONE.

IL COMANDO DELLA COMPAGNIA DEI CARABINIERI DI PAOLA, PROVVEDEVA AD AVVISARE IL P.M. DI TURNO DELLA PROCURA DELLA REPUBBLICA DI PAOLA PER LE INDAGINI DI RITO.

Ne diamo conoscenza ai nostri lettori e nel contempo ringraziamo la CP di Vibo per la messe di dettagli partecipatici

A tutte le Forze dell’’ordine ed ai volontari della protezione civile i ringraziamenti della società.

Nella foto l’ elicottero e la motovedetta che hanno partecipato alle ricerche

Pochi km , gli ultimi, quelli fatti dal corpo della povera signora Maria.

Dalla foce del fiume Oliva alle spiagge di Nocera Terinese , tra il Maris e l’Eurolido

Intense le ricerche che hanno visto impegnate le Forze dell’ordine ed in particolare i CC e la Guardia Costiera

Le FF.OO. si sono avvalse di pattuglie a terra, di pattugliatori a mare e di un elicottero dell’esercito

E poi nel pomeriggio dopo 18 ore dall’ora di presunto annegamento il corpo trascinato dalle correnti marine è emerso ad una decina di km

Una triste fine quella della povera signora Maria

Abbiamo omesso nel nostro primo articolo di segnalare la informazione che la poverina aveva sofferto di depressione anche per una serie di vicende che avevano interessato la famiglia.

Una omissione che avrebbe rafforzato la presunzione di un grave evento , di un inaccettabile suicidio.

Dalla solitudine alla morte

Peraltro il fatto che avesse lasciato indizi precisi( l’auto aperta-nella foto-, il giubbino, il portafoglio, i documenti) aveva indotto tutti a sospettare un suicidio.

E da questo sospetto la ricerca senza limiti del corpo fino al suo ritrovamento

Non è dato nemmeno sapere se la signora Maria sapesse nuotare tanto più con un mare abbastanza mosso come era quello della nottata tra mercoledì e giovedì santo.

Un triste epilogo, una vita distrutta, un suicidio disperato, una famiglia che Maria aveva protetto, difeso, aiutato e che ora resta ancora più sola.

E’ un Michele Vadacchino emozionato quello che legge davanti al Consiglio e ad un folto pubblico presente le motivazioni del Riconoscimento della Cittadinanza onoraria al prof Gioacchino Francesco La Torre.

Carissimo prof La Torre,

lei (mi perdoni, ma il carattere ufficiale della cerimonia e la qualità della sua persona mi impongono l’uso del lei, dimenticando, ma solo in questa occasione, l’amicizia che ci lega e la ovvia semplicità e naturalezza di rapporti umani), lei, dicevo, avrebbe meritato ben altro proscenio che questa semplice aula consiliare.

Sarebbero stati necessari bande musicali e tappeti rossi.(e qui scatta il sorriso del prof. Vedi foto)

Ci perdoni se ci limitiamo, quindi, soltanto ad un sentitissimo grazie, ad un mazzo di fiori ed agli applausi, nella consapevolezza, comunque, che sono tutti figli di un rispetto profondissimo per la sua persona, per il suo lavoro, per il suo impegno, per la sua gioia di donare conoscenza, per il suo amore per la nostra città.

Lei come altri, ma molto più di altri, ha voluto donare il suo tempo e le sue conoscenze per portare alla luce una gran parte della sconosciuta storia di questo territorio, offrendoci la possibilità di conoscere da dove veniamo, di chi siamo figli , la nobiltà del nostro passato.

Tutti elementi che, se diffusi e partecipati come avremmo dovuto, come dovremmo, possono essere condizioni per amare, quanto ama lei, questa terra e la sua storia.

Il suo impegno civile e culturale è riuscito a dare lustro alla nostra città a livello nazionale ed internazionale, offrendoci le prospettive per la diffusione di una qualificata immagine di Amantea.

Ed era impossibile che non si creasse, come, infatti, si è creato un rapporto di profondo rispetto da parte della città e dei suoi abitanti, un rispetto così intenso che ci ha imposto, oggi, questa piccola cerimonia all’interno della quale la preghiamo di cogliere anche i momenti di sincero affetto oltre che di profondissima stima.

Lascio a giorni breve questo defatigante impegno politico di amministratore e porterò con me tantissimo. Ma, ed in particolare, la gioia di essere stato vicino a lei, caro prof la Torre, ogni giorno in cui è stato presente in Amantea.

Quando ha scoperto e protetto i resti del tempio greco di Imbelli, quando ha scoperto e protetto i resti della necropoli di Campora san Giovanni, quando ha scoperto e protetto i resti della villa romana de La Principessa, quando ha presentato alla cultura italiana ed europea la grande storia di questo territorio, nel famoso convegno del settembre 2007, su Temesa.

Ma sarei insufficiente, parziale, se non segnalassi che alla sua grandezza culturale lei unisce altre doti straordinarie che la rendono quasi unico

Vorrei tra tante altre doti segnalare la sua passione che le fa spesso dimenticare tutti gli altri problemi quotidiani e familiari, la semplicità, che unita al suo sorriso ed alla sua dolcezza, le permette di diventare immediatamente amico della gente, degli amanteani in primis.

Il suo lavoro, il suo impegno per la storia di Amantea, che ci auguriamo continui ancora nel tempo, ha posto la nostra città e le città dell’antico territorio di Temesa, su una strada che è foriera di conoscenza e di sviluppo.

Ecco la sua grandezza è mostrata dall’aver tolto la città ed il territorio dagli angusti spazi visuali di una piccola cittadina calabrese sul Tirreno cosentino, da una cultura se pur espressiva fortemente anche contratta, da una banalità di rappresentatività , e di aver posto le basi per la sua proiezione verso scenari di magia e di protagonismo atti ad offrire cultura, conoscenza, sviluppo, turismo.

Ed ancora , la sua grandezza è anche quella di averci offerto la leva per sollevare questa città dalle sue ambasce, dai suoi limiti, offrendoci i mezzi per far dimenticare quanto di brutto e di infelice siamo abituati quotidianamente a vedere , grazie ad una storia così antica e ricca che può e deve essere il contraltare alle pochezze anche della nostra politica .

Ci creda avremmo voluto darle di più, avremmo dovuto darle di più

E per questo che ho inteso riconoscerle la Cittadinanza onoraria di Amantea.

Perchè lei non dimentichi mai questa città.

Ma soprattutto perché questa città, ad iniziare dai futuri governanti , non dimentichi quanto lei può ancora fare per la nostra città ed il nostro territorio.

Grazie per ieri, per oggi e per domani, prof La Torre.

Lo stimato professionista si alza emozionato e raggiunge il tavolo della presidenza salutando uno per uno tutto il consiglio comunale.

Il suo intervento di ringraziamento offre memoria della sua antica vicinanza alla città, da quando ancora ragazzino faceva i bagni nella un tempo bellissima spiaggia di Coreca, del suo amore per la storia di questo territorio, ed assume l’impegno di continuare nel tempo la messa in luce delle evidenze storiche e la conoscenza della nostra citt.

Gradevolissima l’offerta dei fiori da parte della presidente del consiglio prof Monica Sabatino.

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