
Redazione TirrenoNews
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Tullio Lupi si defila ed alle amministrative Amantea ci saranno solo 4 le liste?
Martedì, 22 Aprile 2014 13:27 Pubblicato in PoliticaSembra di si!
Definire approssimativa, precaria, confusa la situazione politica locale potrebbe essere possibile ma insufficiente .
A pochissimi giorni dalla scadenza del termine per la presentazione delle liste la politica amanteana lotta tra fibrillazioni atriali e ventricolari
Ci sono pseudo liste( meglio tentativi) che sembra siano soggette a fortissime fibrillazioni ventricolari con possibile cessazione della circolazione parapolitica e conseguente arresto respiratorio e morte. Morti che resteranno tali fino alle prossime elezioni senza che si sappia mai come e perché si siano determinate.
Ci sono, poi, liste o tentativi di liste caratterizzate da semplici fibrillazioni atriali, cioè momenti di aritmia e che vivono tra fasi di supposta attività e fasi con battiti cardiaci completamente irregolari al punto che viene posto in dubbio la stessa sopravvivenza
Ma sembra che ormai ci si avvicini ad alcune certezze.
- La prima lista, lo abbiamo già detto, è ormai definitiva ed è quella di M5S;
- La seconda lista è quella del quadrunvirato Sabatino-Tempo-pseudopidiellini-signorelliani;
- La terza lista è quella di Mazzei.
Una quarta lista è certamente quella del gruppo che dovrebbe mettere insieme La Nuova primavera , lo Spirito Libero e la ex lista di Tullio Lupi
Non è dato sapere se il candidato sindaco sarà ,come probabile, Sergio Ruggiero o Tullio Lupi.
Nel primo caso è probabile che Lupi non sia nemmeno tra i candidati della lista.
In tal caso è anche probabile che nella lista non sia presente nemmeno Antonio Carratelli
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I “Vattienti” di Nocera Terinese patrimonio dell’umanità ?.
Martedì, 22 Aprile 2014 08:59 Pubblicato in CatanzaroMentre si svolge la processione con la statua della Madonna dell'Addolorata, per le vie del paese si aggirano i Vattienti; si battono con un pezzo di sughero che prende il nome di "cardo", nel quale sono collocati, bloccati nella cera, 13 pezzettini di vetro che fuoriescono di pochi millimetri.
I Vattienti hanno la testa avvolta da un panno nero ed una corona che non ha aculei ma è un ramo di "sparaconga", tra le altre cose molto spesso tenero, che viene lavorato in modo tale da formare una corona; indossano un paio di pantaloncini corti per lasciare scoperte le cosce.
Ognuno di loro è allacciato con una cordicella all'Ecce-Homo (un compagno), alla vita un panno rosso che scende fino alle caviglie.
Con gli strumenti penitenziali, detti la rosa e il curdo, formati da tamponi di sughero infissi da pezzi di vetro, i Vattienti si percuotono, con movimenti ritmici, le cosce e i polpacci e poi passano la rosa bagnata del loro sangue sul petto dell’Ecce-Homo.
Girano per le strade mischiati alla processione e quando sono vicini alla statua della Madonna, fanno il segno della croce, si percuotono e versano il loro sangue ai piedi della Vergine.
Il fascino dei “Vattienti” certamente dalla crudezza delle immagini ma anche dalla sua profonda verità.
E poi dalle sue antiche e profonde origini.
Secondo il prof Basile( A. Basile, il rito del sangue del Giovedì santo in Nocera Terinese, in Folklore de Calabria”,IV, 1959, pag. 12) i vattienti sono la continuazione, inconsapevole, di un rito pagano trasformato attraverso i secoli in cristiano. "...non è meraviglia che sopravviva ancora in un vecchio paese della Calabria il rito antichissimo del sangue: originario per la morte di Adone e per la sua resurrezione e per la morte e la resurrezione di Attis esso rimane in Nocera Terinese, ma adottato alla commemorazione della morte e della resurrezione del Cristo, come sopravvivenza o meglio reviviscenza". Il prof. Basile è il primo studioso che correla il culto di Adone al rito dei vattienti e volge l’attenzione sulla presenza dei tradizionali piatti in uso a Nocera per adornare la statua. Questi piatti richiamano i “giardini di Adone” della religione di Siria e l'antico culto della stessa divinità”.
Per altri quali il prof Pontieri i “vattienti” possono essere fatti risalire alle pratiche penitenziali del medioevo. La flagellazione veniva usata come sanzione nella disciplina monastica e se ne hanno testimonianze fin dal V secolo, era già presente, infatti, nell' ordine di San Benedetto. Ad imitazione dei monaci, anche i laici abbracciarono questa pratica, manifestazioni, però, collettive pubbliche di tal sorta di penitenza, si conoscono per la prima volta soltanto nel XIII secolo e particolarmente quando nel 1260, Ranieri Fasani, eremita, prese a chiamare a penitenza i cittadini di Perugia; vestito di sacco, cinto di fune e con una disciplina di corregge in mano, con la predicazione e l'esempio mosse il popolo a disciplinarsi pubblicamente, formando una numerosa compagnia detta dei Disciplinati di Cristo. Il movimento si rese stabile con la formazione in molte regioni d'Italia di confraternite numerose note sotto i nomi di Flagellati, Battuti, Disciplinati, Frustati, essi divennero un movimento laico popolare, nel quale la flagellazione si svolgeva in pubblico, USQUE AD EFFUSIONEM SANGUINIS (fino all'effusione del sangue)
La Regione Calabria, di concerto con il Ministero dei Beni Culturali, ha avviato le pratiche nel 2013 per inserire il rito dei “Vattienti” di Nocera Terinese nel Registro delle buone pratiche delle “Passioni di Cristo in Europa”.
La candidatura verrà formalizzata nel 2015, una volta ultimate le necessarie procedure istruttorie. Nel 1962 questa usanza celebrata nel comune calabrese ebbe un rilievo internazionale attraverso il film di Gualtiero Jacopetti “Mondo cane” che riportava consuetudini e costumi insoliti di tutto il mondo.
Sono oltre 90 complessivamente i flagellanti, un numero crescente e composto prevalentemente da giovani, che percorreranno le vie cittadine fino a stasera, davanti a migliaia di persone provenienti da tutta l’Italia e quest’anno anche dalla Francia.
La processione della Madonna Addolorata, guidata da don Sergio Gigliotti, si e’ avviata questa mattina alle 8.30 e proseguirà fino alle 17 per rientrare nella Chiesa della Santissima Annunziata. Come si ricorderà, la Calabria ha ottenuto il primo riconoscimento come patrimonio culturale dell’umanità da parte dell’Unesco lo scorso dicembre con la processione della “Varia” di Palmi nell’ambito della Rete italiana delle macchine a spalla.
Un riconoscimento di alto valore in quanto e’ stato individuato per la prima volta un bene seriale e immateriale.
Altre candidature per l’Unesco sulle quali la Regione Calabria sta lavorando sono la Sila, il Codex Purpureus Rossanensis, il Codice Romano Carratelli, le minoranze linguistiche calabresi e l’abete bianco di Alessandria del Carretto.
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La domanda ci è stata posta da diversi cittadini. Eppure sul sito web comunale non esiste alcuna indicazione. E non esiste nemmeno la relativa obbligatoria ordinanza.
Impossibile, infatti, che si clori l’acqua potabile senza nemmeno dirlo ai cittadini che poi questa acqua la bevono.
Possibile che nessuno ne parli?. Potrebbe essere non vero oppure potrebbe essere vero. Insomma tutta la vicenda è avvolta nel silenzio.
Eppure tanti hanno avvertito, sia pure in tempi distinti ed in modi distinti , la puzza di cloro .
La chiamiamo puzza diversamente da chi la chiama odore, per chiarezza e verità come facciamo con gli inceneritori che chiamiamo così e non termovalorizzatori come fanno quelli che ci prendono in giro.
Ovviamente abbiamo assunto informazioni e ci è stato detto che la clorazione avviene nei serbatoi di Amantea ed a cura della Sorical.
Abbiamo chiesto via email alla Sorical conferma del fatto ma senza avere , ad oggi, alcuna risposta.
Domani ci recheremo presso i competenti locali uffici dell’ASP per chiedere se ne sanno( almeno loro) qualcosa.
Possibile che l’Amministrazione comunale non ne sappia niente?
E se è a conoscenza del fatto, possibile che non abbia avvertito i cittadini?
Ora, data la notizia, e se vera, la domanda è d’obbligo.
Perché l’acqua erogata ad Amantea è clorata?
Stiamo bevendo acqua inquinata sin dalle sorgenti?
O piuttosto si tratta di una condizione imposta dalle reti di adduzione e dai serbatoi di deposito?
Od ancora si tratta di problemi della rete di distribuzione?
La clorazione è stata decisa dalle autorità sanitarie? Ed il sindaco nella sua qualità di autorità sanitaria locale ne è debitamente informato?
Chiediamo formalmente al sindaco di informarci o comunque di informare la cittadinanza
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