
Redazione TirrenoNews
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Davide contro Golia. Longobardi contro la regione.
Lunedì, 22 Settembre 2014 08:46 Pubblicato in LongobardiIl piccolo comune di Longobardi insiste nella sua battaglia contro la scelta della regione Calabria di effettuare le elezioni regionali il 23 novembre, cioè proprio il giorno della canonizzazione del Beato Nicola Saggio da Longobardi.
Armati di questa piccola fionda del diritto alla precedenza e di questa pietra tagliente del concorso di interesse della Chiesa, i consiglieri comunali di Longobardi lanciano uniti il loro grido di protesta continuano a chiedere un passo indietro alla regione Calabria, quella regione politicamente spaccata, economicamente alla fame, nella quale- vista la altissima disoccupazione e le decine di migliaia di precari che chiedono di essere stabilizzati da uno Stato pieno di debiti- sta per ricominciare – è necessario- un processo di emigrazione simile a quello di fine ottocento( non è certo un caso che anche la”ndrangheta è emigrata).
Lo fanno con un consiglio comunale.
Ecco il comunicato pervenutoci dal capogruppo della minoranza Nicola Bruno che dichiara :
“Siamo uniti come consiglio comunale, in questa battaglia per il differimento delle elezioni regionali che il Presidente f.f. della Regione Calabria, Antonella Stasi, ha fissato per il prossimo 23 novembre, in concomitanza con la canonizzazione del Beato Nicola Saggio da Longobardi, data conosciuta già da diversi mesi.
Di fronte a temi, come l’esercizio del diritto al voto, deve prevalere la volontà di unire le forze, al di là delle sigle e delle posizioni di ognuno”
E’ questo il senso del consiglio comunale di stasera, convocato in seduta straordinaria, per le ore 18, in piazza S. Francesco, dal sindaco Giacinto Mannarino.
Poi continua :”Come gruppo consiliare “Progetto Longobardi” ci uniamo, inoltre, all’appello corale che, in queste ore, soprattutto le istituzioni religiose, stanno rivolgendo al Presidente f.f. Stasi, per lo spostamento della data delle elezioni, vista l’importanza spirituale che tale evento, fortemente voluto da Papa Francesco, assume per la Calabria ed i calabresi.
Senza sottacere le ripercussioni culturali e socio-economiche che avrà la canonizzazione di un figlio di S. Francesco di Paola per l’intera Regione.
Registriamo, come cittadini e come fedeli, il mancato rispetto dell’ “impegno alla reciproca collaborazione” tra istituzioni civili e religiose”.
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Ebola. Oltre 2630 morti . Inarrestabile pandemia? E da noi, in Italia?
Domenica, 21 Settembre 2014 16:54 Pubblicato in MondoFinalmente l’Oms parla di una situazione particolarmente allarmante
In una sola settimana ci sono stati più di 700 nuovi casi di Ebola in Africa.
Un escalation che sembra inarrestabile
In soli sette giorni porta il numero totale dei malati è passato a 5.335
Ed i morti a 2.630 morti( al 14settembre) così distribuiti:.
1459 Liberia
601 in Guinea
562 in Sierra leone
8 in Nigeria
La metà delle morti si è verificata negli ultimi 21 giorni.
Alla virulenza della diffusione si aggiunge anche l’ignoranza.
Nelle zone rurali parte della popolazione crede che il virus sia un'invenzione portata dall'uomo bianco
Ed per questo che si è arrivati anche all’omicidio
In Guinea è stato attaccato un team di soccorso per la lotta all’Ebola ed otto volontari sono stati uccisi a colpi di machete.
Tra le vittime ci sono anche tre giornalisti radiofonici guineani.
Intanto il Consiglio di Sicurezza “invita gli Stati membri ad abolire le restrizioni sui viaggi e alle frontiere, che contribuiscono ad un ulteriore isolamento dei Paesi colpiti”.
Anche le compagnie aeree e navali sono invitate a mantenere i collegamenti.
Ed infine si chiede agli Stati membri di “fornire assistenza”
La situazione è così grave che in Sierra Leone è stato dichiarato lo 'Stay at home days' una sorta di quarantena e la popolazione dovrà rimanere 3 giorni a casa per ridurre il rischio di contagio
Obama invierà 3.000 soldati nelle regioni colpite
Il segretario generale dell'Onu, Ban Ki-moon, ha dato il via a una nuova missione di emergenza (Unmeer) per coordinare la lotta contro la malattia e inviare personale nei Paesi in cui si annidano i focolai (Sierra Leone, Guinea e Liberia) per fermare la diffusione della malattia, curare i pazienti infetti, garantire servizi essenziali, preservare la stabilità e prevenire la diffusione nei Paesi dove il virus non si è ancora diffuso.
Dallo Spallanzani arrivano assicurazione: In Italia possiamo stare tranquilli.
Ma la psicosi Ebola è inarrestabile
E’, per ultimo, il caso di due persone che sono stati ricoverati presso il Pronto Soccorso dell'ospedale civile di Pozzuoli, Santa Maria delle Grazie, di località La Schiana, provengono entrambi dalla zona di Licola del comune di Giugliano (Napoli), con febbre alta e diarrea e poi trasferiti al "Cotugno", specializzato in malattie infettive.
Era malaria.
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Praia a mare. Processo Marlane. Ecco le condanne richieste dai PM
Domenica, 21 Settembre 2014 16:51 Pubblicato in Alto TirrenoSi avvia a conclusione il processo dei morti della Marlane
I periti nominati dai magistrati hanno sostenuto che esiste un nesso di causalità tra la morte degli operai e le esalazioni tossiche sprigionate dai coloranti utilizzati nella produzione.
L'accusa sostiene che un centinaio di operai sarebbero morti per tumori provocati dall'inalazione dei vapori emessi nella lavorazione dei tessuti, in modo particolare nel reparto di tinteggiatura.
Il presidente Domenico Introcaso ha ascoltato con attenzione le circa otto ore di requisitoria dell'accusa.
Chieste condanne per 61 anni di carcere oscillanti da 3 a 10.
Diverse le assoluzioni tra cui Ivo Comegna che sarebbe estraneo alle responsabilità per non aver commesso il fatto.
11 invece le condanne richieste dai pm della Procura di Paola Maria Camodeca e Linda Gambassi.
Eccole per gravità di anni di carcerazione.
10 anni per l'ex sindaco di Praia a Mare, Carlo Lomonaco, imputato in qualità di ex responsabile del reparto tintoria.
8 anni per Vincenzo Benincasa, relativamente agli infortuni di tredici operai e al decesso di altri tre.;
7 anni e sei mesi per Lamberto Priori per il reato più grave relativo agli infortuni sul lavoro, aumentata per la continuazione con i reati di omicidio colposo e relativamente alle malattie e infortuni per 13 ex dipendenti della fabbrica tessile e al decesso di cinque operai. ;
6 anni di reclusione, anche per Pietro Marzotto, ex presidente del gruppo, per disastro ambientale
5 anni per Silvano Storer, ex amministratore delegato del gruppo responsabile di disastro ambientale
5 anni per Jean De Jaegher
5 anni per Lorenzo Bosetti, ex sindaco di Valdagno (Vicenza) e consigliere delegato e vicepresidente della Lanerossi
5 anni Ernesto Antonio Favrin
3 anni e sei mesi Giuseppe Ferrari relativamente alle malattie e agli infortuni di tredici operai e al decesso di cinque lavoratori.
3 anni per Attilio Rausse per disastro ambientale ed infortunio ai danni di due ex operai
3 anni Salvatore Cristallino relativamente al decesso di due operai.
Le prossime udienze si avranno il 3 e 4 ottobre con le arringhe dei difensori di parte civile. Successivamente gli avvocati penalisti.
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