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Redazione TirrenoNews

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Riceviamo e pubblichiamo :

Longobardi – <<In meno di un mese –ha dichiarato il capogruppo di minoranza Nicola Bruno- il sindaco di Longobardi, Giacinto Mannarino, ha convocato ben tre consigli comunali, in seduta straordinaria ed urgente.

Il primo di essi, tenutosi il 2 settembre scorso, ha approvato, con i soli voti della maggioranza, il nuovo Piano di riequilibrio finanziario pluriennale, riproposto grazie alla recente novella legislativa, introdotta con il D.L. n° 16/2014, convertito in L. n° 68/2014.

La suddetta assise preannunciava l’oggetto dei due consigli successivi ovverosia “la rimodulazione delle aliquote e delle tariffe nella misura massima prevista per legge”.

Infatti, le sedute del 9 e del 29 settembre scorsi, hanno approvato, sempre con i soli voti della compagine di governo, Imu, Tari, Tasi e addizionale comunale Irpef, nella misura massima stabilita dalla legge.

A ben vedere, il c.d. “predissesto” in cui versa il nostro ente, si concretizza nell’esercizio di un “tentativo di risanamento” oneroso per i cittadini.

Peraltro, la maggioranza di governo, avanti per la sua strada, non ha tenuto conto neppure della nostra proposta di prevedere riduzioni e/o agevolazioni in favore dei soggetti che versino in condizioni di grave disagio socio-economico.

Tradotto: una stangata incalcolabile per i cittadini, senza servizi, con tasse al massimo, zero investimenti, zero manutenzioni, nessuno sviluppo e, soprattutto, nessuna attenzione alle fasce sociali più deboli, in palese violazione della Carta costituzionale che, all’art. 3, impone di “rimuovere gli ostacoli di natura economico-sociale che, di fatto, limitano l’uguaglianza e la libertà dei cittadini”.

D’altronde, a Longobardi, anche i bambini diversamente abili pagano lo scuolabus.

Da qui –hanno concluso i consiglieri Bruno e Cicerelli- il nostro voto contrario>>.

Un pubblico più ampio del solito, ma non certamente il pubblico atteso per un consiglio comunale importante come quello del 30 settembre e nel quale si deliberavano tante cose , si adottavano tante decisioni su vecchi e nuovi problemi della città

E le sorprese non sono mancate.

Ne segnaliamo due

La prima è la registrazione totale del consiglio comunale a richiesta del dr Francesco Straticò di Tele Cosenza.

Una vera chicca.

A sua volta, noi poveri cittadini, direttamente interessati alle decisioni del consiglio comunale, potremo risentire gli interventi, risentire gli interventi seri, ponderati ed attenti, ma anche le fesserie uscite dal “ recinto dei denti” degli amministratori (Odissea, XIX, v.492), le bugie dei mentitori ufficiali e/o professionali dalla “voce dolce” e dall’abbraccio “mortale” , le straordinarie fregnacce letterarie che scappano a tanti, o semplicemente leggere i visi dei consiglieri ( se ripresi) che non parlano ma si inviano messaggini che fanno loro scappare sorrisini capziosi che il pubblico sgamato coglie a piene mani.

Non solo, ma bugie e fregnacce potranno diventare uno o più tormentoni che ci permetteranno di passare il lungo e grigio inverno che ci attende.

La seconda, invece, è l’intervento del sindaco che prima dell’inizio della seduta formale del consiglio ha chiarito alla comunità presente che l’amministrazione comunale è stata sollecitata a chiedere alla competente Agenzia Nazionale per l'amministrazione e la destinazione dei Beni Sequestrati e confiscati alla Criminalità ( ANBSC) tramite la Prefettura di Cosenza l’uso delle ville recentemente sgomberate con una inattesa accelerazione del provvedimento .

Correttamente il sindaco Sabatino ha ricordato che per esempio la caserma dei Carabinieri è inadeguata ed insufficiente e che pertanto l’amministrazione valuterà con attenzione la opportunità di segnalare il tutto per l’assegnazione dei beni di cui è parola quale sede dell’arma dei Carabinieri.

Il sindaco ha ricordato, inoltre, che una sede adeguata può permettere una dotazione di CC adeguata ai bisogni della città.

Né sembra possa essere omesso di valutare le altre Forze dell’ordine.

Parliamo della Guardia di Finanza, della Polizia Municipale, costretti in locali insufficienti, della Guardia Costiera, per la quale il comune paga il fitto.

Né vorremmo non riprendere e ricordare le altre esigenze espresse dai politici locali, quali quella che cerca una sede per le associazioni promosse dal comune.

Tra l’altro, almeno a livello teorico tali beni possono essere richiesti direttamente anche da altre associazioni che operano nel comune, o nella provincia o nella regione.

E poi mille sono le possibilità di utilizzazione

Per esempio parliamo di luoghi dove gli anziani possano incontrarsi, socializzare.

Parliamo di sedi museali.

O se volete parliamo di quei servizi sanitari che non sono rendibili nel contesto ormai datato del poliambulatorio.

Se poi è vero che una delle ville è dotata di piscina perché non offrirla al Poliambulatorio per attività di mobilizzazione di inabili , diversamente abili od anziani.

Ma la scelta spetta all’amministrazione comunale.

Riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato stampa sull'udienza di oggi 1 ottobre 2014 sulla ineleggibilità del sindaco Sabatino presentata dal M5S

“Oggi 01/10/2014 alle ore 10,30, presso il tribunale di Paola, si è tenuta l' udienza inerente la ineleggibilità del Sindaco di Amantea Monica Sabatino.

Il ricorso è stato presentato al Tribunale di Paola dal consigliere di minoranza del M5S Francesca Menichino e sottoscritto da alcuni attivisti dello stesso MoVimento che ritengono fondato il rilievo dell' ineleggibilità dal momento in cui il padre del Sindaco, il dr. Giuseppe Sabatino, svolge di fatto funzioni di Segretario Generale dell'Ente oltre al ruolo di responsabile finanziario dello stesso Comune.

Siamo consapevoli che non esiste un precedente giurisprudenziale in materia e, dunque, questo processo comunque si concluda, farà storia divenendo un caso di scuola a livello nazionale.

Ad Amantea poi, a nostra memoria non vi è mai stato un ricorso al Tribunale per far valere l'ineleggibilità di un sindaco e così in tutta la provincia di Cosenza negli ultimi vent'anni, in base alle notizie attinte in prefettura.

L'istanza che portiamo avanti come M5S, ben lungi dal giustizionalismo, è solo quella di rendere effettivo il rispetto della legge, e dare tutela concreta alla ratio sottesa alle norme, che in questo caso riguarda la libertà stessa del voto e la genuinità e parità della competizione elettorale, che non possono soggiacere a influenze esterne di sorta.

Se il sindaco Sabatino non ha in alcun modo utilizzato la posizione del padre nell' ente per "agevolare" il proprio percorso elettorale ovviamente non avrà nulla da temere, ma adesso lo dovrà dimostrare nell'ambito di un procedimento giudiziario.

Lo vuole la legge, è dovuto ai cittadini.

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