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Paola: A noi no, ma a carabinieri e Guardia di Finanza si!

Venerdì, 02 Ottobre 2015 19:51 Pubblicato in Paola

E’, in sintesi, il testo della nota del gruppo di “Cambia Paola”.

“Cambia Paola” scrive che : - “E' passato più di un mese da quando Cambia Paola ha rivolto all'amministra zione le dieci domande su acqua, depurazione e trasparenza. Non abbiamo avuto nessuna risposta.

 

Evidentemente i nostri amministratori pensavano che col tempo la cosa sarebbe passata nel dimenticatoio, anche con la complicità della cosiddetta opposizione consiliare, Pd e Psi prima di tutto, rimasti in complice silenzio”.

 

Poi “Cambia Paola” prosegue: “In realtà la cosa non ci stupisce: proprio Pd e Psi durante l'amministrazione Perrotta, hanno creato questo sistema di gestione privata dell'acqua e della depurazione, che ha prodotto enormi costi per i cittadini e per le casse comunali, nonché acqua non potabile e mare putrido.

 

Vorrà dire che ora i nostri amministratori dovranno dare a Carabinieri e Guardia di Finanza le risposte che non hanno voluto dare a noi”

E' di questi giorni la continuazione della "teleno vela" Oliverio - Gentile.

E' iniziata du rantela prepa ra zione della campagna elettorale, con Oliverio a giurare che nulla avrebbe fatto con Gentile. Ci furono parole dure. I soliti balletti.

Ed infatti, appena insediati, ecco fra i primi atti, la NOMINA a Gentile.

Ora ecco che Gentile torna a chiedere un alleanza FORMALE ad Oliverio e il presidente a smentire e rifiutare. In risposta, Gentile a dichiarare, a metà fra una previsione ed una minaccia "nessuna alleanza richiesta, non serve,questo governo regionale fra poco cade".

Adesso ci sarà qualche altra dichiarazione, il solito gioco delle parti, il tempo di trovare il compromesso sulle richieste e poi si farà l'inciucio.

La solita pantomima. Alla faccia dei creduloni. Il cadere poi, solo un'illusione.

Mai come in questo momento, IN CONSIGLIO REGIONALE non esiste opposizione.

I protagonisti eletti appartengono a forze politiche che governano insieme a Roma.

Le uniche fibrillazioni sono all'interno del PD, fra le varie correnti. Sempre per gli stessi motivi. Ci sono nomine in ballo, conti da regolare, amici d'accontentare, ma i posti sono pochi, chi scontentiamo??

In un anno di governo, questo enorme "cassonetto", ha solo accelerato il disfacimento dell'economia, la perdita dei diritti, come il diritto alla salute o al lavoro, aumentata la migrazione. Mentre tutto va a rotoli, in compenso, ha fatto tante nomine, illegittime. Per come scoperte, denunciate e in parte bloccate, grazie agli atti del parlamentare Nesci del M5S .

Come a livello nazionale, mi sembra esista una sola opposizione, quella dei PARLAMENTARI del M5S, gli unici che stanno contrastando   questo Consiglio Regionale composto da un'unica maggioranza. Ma il coraggio e la caparbietà nel presentare denunce,   non bastano.

Ecco perché, da cittadino stanco di questo andazzo, ritengo sia importante andare il 5 OTTOBRE A CATANZARO, a manifestare per dire "ANDATE VIA". Tutti i cittadini onesti dovrebbero partecipare, al di là dell'appartenenza o della condivisione delle idee del M5S, non esiste altra forza che vuole un cambiamento a favore dei cittadini.

Invito tutti a partecipare , mandiamoli A CASA.

Se dovesse verificarsi il miracolo, da quello che vedo, sarà però necessario che gli attivisti calabresi del movimento si diano una mossa. Intensificare le iniziative e il contatto giornaliero con i calabresi. Bisogna che a noi cittadini il M5S appaia come una forza realmente alternativa. Gli attivisti non devono dipendere dai portavoce.

Dall' esterno mi permetto di suggerire di prendere atto degli errori fatti nelle scorse elezioni regionali.

Non basta dire assaltiamo il fortino, ci vogliono forza e coraggio per scalare il muro, escogitare modi diversi, diverse strategie,   fatti concreti per raggiungere la sommità della fortificazione.

Umiltà e non presunzione ed arroganza. Principalmente riuscire a trasmettere a tutti un messaggio chiaro: qualsiasi cosa si farà, sarà solo nell'interesse dei cittadini.

Poi una volta dentro servirà intelligenza politica e coerenza. Sarà importante scegliere persone che rispetto alla volta scorsa, siano realmente competenti e che GARANTISCANO sicuramente, che una volta dentro, restino fedeli ai principi e valori del M5S e ai programmi presentati, e obbligatoriamente, non siano soggetti propensi al compromesso con chi ha rovinato questa regione. Qualche errore del genere, mi sembra sia stato fatto, in passato, in altre elezioni.

Accorrete a Catanzaro, ore 17,30 in Piazza Prefettura per una Calabria migliore.

Rosario Cupelli libero cittadino.

Una storia tutta italiana, anzi tutta calabrese.

Eccola in sintesi nel comunicato della LNI di Amantea che intende segnalare questo ulteriore caso di ordinaria burocrazia, che ha comportato la revoca di un finanziamento regionale in parte già erogato. Ma veniamo ai fatti.

“La Lega Navale Italiana, sezione di Amantea, presieduta dall’arch. Saverio Magnone, ha presentato un progetto per la realizzazione sul litorale di Amantea di uno stabilimento balneare e di una scuola di vela riservata ai ragazzi diversamente abili, che per la sua indiscussa valenza sociale, è stato interamente finanziato dalla Comunità Europea con fondi GAC, nella misura di € 40.000,00, di cui € 12.000,00 già erogati, ed i lavori iniziati il 20 febbraio 2015 sarebbero dovuti essere ultimati entro il 20 settembre e rendicontati entro il 31 ottobre 2015, a pena di revoca del finanziamento.

L’associazione senza scopo di lucro ha ottenuto tutte le autorizzazioni di legge, compresa la Concessione demaniale marittima n° 52/2015 del 10 marzo 2015 rilasciata dal Comune di Amantea, che, però, il 23 aprile 2015 e cioè oltre due mesi dopo, ha emesso un atto di sospensione temporanea in autotutela della C.D.M. perchè la stessa sarebbe sprovvista del parere regionale di cui all'art. 10 del PIR.

La Regione Calabria - Dip. 10 - Ambiente e Territorio, il 19 maggio 2015 ha espresso il proprio parere sul progetto di che trattasi, limitandone la durata al solo periodo estivo, sia per l'attività di Stabilimento Balneare, che per la Scuola di Vela.

La lega Navale Italiana si è già rivolta allo Studio Legale dell’avv. Ennio Abonante, il quale sta valutando le azioni giudiziarie da intraprendere per la difesa degli interessi dell’associazione ed ha osservato che la sospensione della CDM, in primo luogo, è intempestiva, poiché i pareri propedeutici al rilascio della concessione dovevano essere richiesti dal Comune a priori e non a posteriori; in secondo luogo il parere rilasciato dalla Regione Calabria servizio demanio di Cosenza, travalica le competenze di quell’ufficio, perché doveva essere limitato alla valutazione della compatibilità delle opere da realizzare, ma non poteva entrare nel merito della durata della concessione, prerogativa che spetta, esclusivamente, all’ente emittente e cioè al Comune.

Tra l’altro, le prescrizioni imposte oltre ad essere illegittime sono anche in palese contrasto con le direttive impartite dalla Regione stessa, che intende destagionalizzare tutte le attività per favorire un incremento del turismo. Tutti i pareri rilasciati dalle autorità effettivamente competenti, vedasi Provincia di Cosenza e Soprintendenza ai beni artistici ed architettonici della Calabria, inoltre, hanno limitato la durata della concessione solo per lo stabilimento balneare, visto che è indubitabile il carattere di stagionalità dello stesso, mentre per la scuola di vela, hanno previsto che la concessione non potesse che essere annuale, perché è conditio sine qua non per la concessione del finanziamento, che, un dipartimento della Regione ha erogato e che un altro dipartimento ne limita la durata al solo periodo estivo, sconfessando ciò che la struttura dello stesso ente aveva stabilito, portando di fatto alla rinunzia al progetto.

La lega Navale Italiana a causa di questo vergognoso rimbalzo di competenze, tutto italiano, ha subito un indubitabile danno, poiché ha stipulato un contratto con la ditta incaricata della esecuzione dei lavori, ma a tutt’oggi da una parte ha assunto obbligazioni nei confronti terzi e dall’altra non può neppure dare inizio ai lavori, con la conseguente perdita del finanziamento, senza contare il pregiudizio subito per la grande valenza sociale dell’iniziativa che aveva portato l’associazione a stipulare un protocollo d’intesa con le scuole primarie di Amantea, al fine di istituzionalizzare il corso di vela come attività extracurriculare”.

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