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Ponte si, ponte no, ponte ma. Anzi mezzo ponte

Sabato, 03 Ottobre 2015 21:32 Pubblicato in Calabria

Un saluto al nostro amico p.nuvoletta che ci invia il suo pensiero sul ponte di Messina.

“E' di questi giorni , scrive il nostro amico, la notizia che vogliono costruire il ponte sullo stretto di Messina solo per i treni (cioè mezzo ponte).

Le auto invece continueranno a viaggiare sui barconi come gli immigrati dopo le lunghe attese a Villa S. Giovanni.

Mi sembra la più grande cavolata del secolo.

A dire il vero ho sempre sospettato che ci sia una strategia per non far crescere il Sud.

Il ponte è una struttura che porterebbe sullo stretto ( e quindi in Calabria) 10 milioni di turisti all'anno e quindi migliaia di posti di lavoro nelle strutture ricettive, hotel, bar, pizzerie, ristoranti, campeggi, adesso tra l'altro che la Sa-Rc è quasi finita.

Ma per qualcuno non è una struttura indispensabile come non lo è l’alta velocità e la lotta alla ‘ndrangheta ed alla corruzione ed alla evasione fiscale…..

Dicono che non ci sono i soldi….però i soldi per l’Expo li hanno trovati e non si sa a cosa serviranno da novembre in poi le strutture realizzate!

Dicono che da noi al sud ci sono i terremoti omettendo di ricordare che anche in Emilia, veneto e Lombardia nel 2012 c’è stato un terremoto 5,9 Richter….

p.nuvoletta

Per quanto ancora non siano stati certificati ufficialmente i risultati dei sondaggi effettuati per capire da dove derivi no le gravi condizioni di instabilità degli abitati di Corso Umberto Primo, pur tuttavia i primi dubbi cominciano ad emergere.

 

Il sottofondo di via Sopportico Piazza è terroso ed è completamente bagnato.

Ma la cosa stranissima è che dal foro e dai cilindri estratti si avverte un intenso fetore che lascia sospettare la presenza di una sorgente di acqua sulfurea , nel qual caso si potrebbe pensare ad una nuova stazione termale che creerebbe lavoro, sviluppo, servizi e turismo.

A meno che non si tratti di fogna!.

 

Appare possibile, come già successo, che la rete fognante di Corso Umberto Primo perda e che l’acqua e la fogna scendano verso il basso creando la instabilità delle masse di sostegno delle case.

 

Si era proposta la realizzazione di un canale ispezionabile che radunasse tutte le reti (acqua, fogna, acqua piovana) ma anche questa come tante altre idee positive non ha avuto fortuna.

Né può escludersi che si tratti della stessa rete fognante dei fabbricati a rischio di ribaltamento e crollo.

Ed è pertanto evidente che prima di pensare a qualsivoglia intervento di stabilizzazione occorre porre rimedio alla infiltrazione delle acque ( quali esse siano) e poi espungere le acque ma in modo molto più lento di quanto avvenne in altre parti della Piazza.

Non si può infatti escludere che l’abbassamento della casa Parise sia stato dovuto proprio alla espunzione delle acque da Via Nazionale.

Un conto però è l’intervento sottostante ad un manufatto di 3 piani, bel altra cosa quello sotto un manufatto di 5 piani!

Vi faremo sapere.

La vicenda è bruttissima. Si tratta dell’enne simo furto di mezzi ed attrez zatura agricoli in quel di Campo ra San Giovanni, che, come noto, manca di qualsi voglia presidio stabile di Forze dell’ordine e perfino della Polizia Municipale, e che per essere posta al confine con la provincia di Catanzaro sembra essere “terra di nessuno”.

E’ facile infatti giungere a Nocera Terinese e far sparire le proprie tracce.

Né può essere contestato alcunché ai pochi carabinieri della caserma di Amantea.

Ma andiamo ai fatti.

L’azienda ha sede nel fiume di Oliva, in una zona carente di abitazioni.

I ladri entrano e mettono in moto un autocarro sul quale salgono un trattore ed altre attrezzature per l’agricoltura.

Poi devono scappare.

Decidono di non perdere tempo ad aprire o scardinare il grosso cancello.

Preferiscono passare il muretto di blocchi che costituisce la difesa della azienda agricola

Ingranano la prima e travolgono il muretto, poi scendono lungo il fiume fino a raggiungere la SS18.

E’ notte . Nessun posto di blocco a controllarli. D’altro canto il traffico di autocarri sulla statale è sempre intenso ed occorrerebbero forze rilevanti per controllarlo.

A pochissima distanza la strada per Serra d’Aiello, un pò più avanti quella per Cleto ed Aiello Calabro, proseguendo quella che muove in direzione del Savuto( in questa stagione il fiume può facilmente essere passato da un autocarro)

E più avanti perfino la stessa A3

Nè sembra sia scattato alcun allarme tale da allertare i proprietari o le stesse Forze dell’ordine.

Non è il primo furto di attrezzature agricole nella zona e sicuramente non sarà l’ultimo.

Almeno fintanto non si attui un controllo interforze a presidio della popolosa frazione.

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