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Menichino da voce alle sofferenze degli operai delle cooperative.
Domenica, 11 Ottobre 2015 16:46 Pubblicato in PoliticaEcco cosa scrive Francesca Menichino
“Essere portavoce del M5s significa rappresentare non se stessi e gli interessi di amici e compari.
Significa piuttosto dare voce ai cittadini, a tutti i cittadini, soprattutto a quelli più deboli, più inascoltati e quasi invisibili per i potenti. Per cui oggi io questo farò : le parole che leggerete non sono le mie ma sono quelle dei cittadini che a noi hanno rivolto una richiesta facendo una denuncia precisa. Uno di questi ci ha detto:“ Lavoro per le cooperative del Comune, mi pagano poco e con diversi mesi di ritardo, non ce la faccio più!”
Ha impiegato quasi un’ora di tempo un cittadino di cui non farò il nome per raccontarmi tutto il suo sdegno, tutta la sua sofferenza per un sistema che sfrutta i lavoratori, tenendoli in un clima di incertezza e di precarietà senza tutela per i loro diritti, a partire da quello fondamentale che è il diritto alla retribuzione. Sembrava un fiume in piena come chi non ha parlato per anni e ha bisogno di dire tutto quello che si è tenuto dentro e che ha dovuto ingoiare.
Mentre ascolto mi vengono in mente tante cose: il meccanico licenziato qualche mese fa, pare per una ritorsione, lo stipendio che per molti è di 600- 700 euro al mese, e dall’altro lato il milione circa di euro che il comune spende per la manutenzione ad Amantea.
E poi mi vengono in mente i tre milioni e mezzo di euro che la ragioneria ha richiesto alla Banca Carime il 30 giugno come anticipazione di liquidità, mentre quasi contemporaneamente prorogava la convenzione di tesoreria ad un tasso 5 volte superiore a quello precedente di 0, 80 punti percentuali.
Oggi mi dicono però che non ci sono più soldi e che pare che anche gli stipendi degli impiegati siano a rischio. Il cittadino mi chiede “ma dove sono finiti i soldi?”. Mentre continua senza freno ad aumentare l’indebitamento.
Si dice che i soldi non ci sono, ma nello stesso tempo si spendono 150.000 euro circa per il programma estivo, non riscuotono i soldi delle occupazioni di suolo pubblico della notte bianca, si tengono e si alimentano una ventina di fotocopiatori con continue riparazioni e forniture di cartucce e di toner a beneficio di un solo fornitore, si spende senza controllo per continui contenziosi legali, si riparano spesso mezzi, pompe di sollevamento dell’impianto di depurazione malfunzionante, si spendono 25.000 euro all’anno fissi per un canile mentre soprattutto Campora è piena di cani randagi. Insomma una vera e propria incontrollabile emorragia di soldi pubblici.
A tutti gli operai diciamo di non avere paura e di denunciare se hanno qualcosa da denunciare.
Noi saremo accanto a loro se ci saranno da fare battaglie di legalità e di giustizia.
Dopo ciò che abbiamo scritto mi auguro che nessuno e dico nessuno si metterà ad indagare su chi sia stato a parlare, o a minacciare o maltrattare nessun lavoratore.
E ci auguriamo con le parole di questo lavoratore che questo stato di cose cambi: “in un modo o nell’altro deve cambiare”!
Noi, con l’aiuto dei cittadini faremo la nostra parte."
Ndr. Ci sembra una denuncia troppo forte perchè resti inascoltata. di fronte alla sofferenza di un uomo che ha il coraggio di parlare si impone un accertamento giudiziario o comunque investigativo. E comunque si impone , se ancora esiste, un corale intervento della minoranza che non ha responsabilità in merito.
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A Cosenza e' successo in questi giorni un fatto grave dal punto di vista democratico, un giornale on line, IACCHITE' , che fa un giornalismo di denuncia al servizio dei cittadini, e' stato chiuso dalla magistratura in seguito a richiesta del sindaco Occhiuto.
Una decisione vergognosa per le motivazioni.
Gli articoli pubblicati procuravano ANSIA al sindaco. Incredibile.
Il sindaco in preda a problemi psicologici , NON perché oggetto di varie inchieste giudiziarie per reati gravissimi, NON per le "cantate" dei pentiti, NON perché il capo della sua scorta e' stato denunciato perché usava la macchina del Comune per usi strettamente personali, NON per la condizione della città, NON per la situazione di Piazza Fera , MA VA IN CRISI ESISTENZIALE PERCHÉ Gabriele Carchidi scrive queste verità.
E siccome la verità fa male, chiede ed ottiene la chiusura del giornale perché "non riesce a dormire".
Occhiuto una domanda: Hai pensato che forse è la tua coscienza che non ti fa dormire?? Oppure i debiti???
Oppure perché hai paura che prima o poi alle 5 di mattina qualcuno verrà a bussare alla tua porta??
Il nome PM BRUNI e' forse il motivo dell' ansia??
Comunque questa decisione ricorda a tutti che non è vero che siamo tutti uguali, che ci sono persone più uguali degli altri, che non siamo liberi.
Quando si blocca la stampa libera, SOLO perché da fastidio, si pone un serio problema di democrazia.
Il problema è nazionale, anche Renzi non sopporta la libertà di stampa. Dobbiamo essere vigili ed attenti, né va della nostra libertà, basta poco per passare ad un sistema dittatoriale e i SEGNI CI SONO TUTTI .
La Cosenza libera e' insorta , anche ad Amantea CHIEDIAMO LE DIMISSIONI DI OCCHIUTO E LA RIAPERTURA DI IACCHITE' .
Rosario Cupelli libero cittadino.
P.S : Noto che hanno scritto su questo tema, persone (di Rende e di San Giovanni in Fiore) che nella realtà si comportano come Occhiuto.
Non c'è mai fine all'ipocrisia e alla falsità. Persone che hanno praticato la CENSURA ora fanno finta di conoscere i principi democratici. Ma " pi piaciri" ........ rimettetevi la maschera di pseudo attivisti e vergognatevi.
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Che cosa ci fa un camion nel fiume Oliva?
Sabato, 10 Ottobre 2015 17:05 Pubblicato in Comunicati - Sport - GiudiziariaGià ! Bella domanda.
Due le possibili risposte.
O preleva o scarica. Che altro potrebbe fare , mica è andato a lavare i copertoni?
Preleva acqua? E per farne che cosa? Per irrigare i campi? Difficile perché i campi oramai sono tutti serviti dalla irrigazione consortile .
E poi è ancora più strano perché sarebbe bastato un qualsiasi pozzo od un qualsiasi punto di prelievo dell’acqua consortile .
Allora scarica .
E che cosa? Fogna?
E perché lontano dal corso d’acqua?
Ed infine sotto il ponte della ferrovia?.
Ma sembra ci siano altri punti di un possibile scarico di sostanze inquinanti, magari più a monte, in territorio di Aiello Calabro; come si dice lontano dagli occhi, lontano dai rischi.
Ma forse stiamo esagerando.
Forse è semplicemente un autista che è sceso per fare un bisogno urgente e che si è un attimo defilato.
Ma non poteva andare in uno dei tanti bar?
Già!
Ed allora?
Allora niente perché la foto n on permette di identificare né il camion, né l’autista
E così la domanda è destinata a restare senza risposta
E noi con i nostri dubbi.
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