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Amantea. Peppe Sabatino l’unico italiano che lavora gratis
Mercoledì, 14 Ottobre 2015 19:32 Pubblicato in CronacaEcco il comunicato stampa di Dalila Nesci
«L'avvocato cosentino Nicola Carratelli ha cercato di piegare la libertà di azione politica del consigliere comunale 5 stelle di Amantea, Francesca Menichino».
Lo ha dichiarato la deputata M5s Dalila Nesci, intervenendo alla Camera.
«Per una mediazione rispetto alla richiesta di 70 mila euro, via mail Carratelli le ha chiesto – ha detto la parlamentare nell'aula di Montecitorio – il riconoscimento pubblico, anche tramite comunicato stampa, di non essere mai stata aggredita dal signor Giuseppe Sabatino, e di aver quindi inventato l'episodio contestato.
Carratelli le ha inoltre chiesto analogo riconoscimento da noi deputati 5 stelle, che in proposito interrogammo il ministro dell'Interno».
«La vicenda – ha aggiunto la deputata – riguarda una violenta opposizione al rilascio di dati pubblici da parte del Sabatino, allora responsabile dell'ufficio di Ragioneria.
Inoltre, per chiudere la partita, il Carratelli ha chiesto al nostro consigliere comunale l'impegno ad astenersi dall'intervenire su Sabatino e sul suo lavoro gratuito in municipio».
«Giuseppe Sabatino – ha riassunto la parlamentare 5 stelle, sollecitando risposta alla citata interrogazione – è un pensionato che nel Comune di Amantea dirigeva la Ragioneria e faceva pure il vicesegretario.
Sua figlia Monica è il sindaco.
Arrivato alla pensione, per la gestione della Ragioneria Sabatino padre è stato incaricato dalla figlia di fare da tutor al segretario comunale; in attesa di essere sostituito da altro dipendente, da reclutare con concorso pubblico.
Nella sua funzione di consigliere, Menichino chiese al municipio documenti della Ragioneria, vedendosi contro un'inusuale e ferma opposizione di Sabatino padre.
Menichino sporse querela insieme a un testimone e Sabatino la querelò a sua volta».
«A distanza di un anno dal pensionamento – ha concluso Nesci – Sabatino padre mantiene un ruolo improprio all'interno del Comune di Amantea, perché il suo posto è ancora vacante e lui fa il tutore di un sostituto che non c'è, come ha dimostrato un'ispezione dei senatori 5 stelle Morra e Gaetti».
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Premetto che sono bastian contrario sin dalla nascita, e che apprezzo la "ventata" di gioventù di ragazzi come Giacco oppure Pugliano.
Ho letto il comunicato del Direttivo "difendiamo la salute", pur apprezzando l'iniziativa, non posso non evidenziare, da cittadino e attivista politico, delle evidenti contraddizioni e conseguenti evidenti limiti, e criticare quelli che sono, secondo me, gli scopi di alcuni componenti questo direttivo.
1) Era opportuno informare di questa riunione ed invitare tutti i cittadini, non inviare mail private. Nella prima riunione, peraltro organizzata dal PD, questo si è fatto, non nella seconda occasione. Si chiama RETE, ma appare principalmente (non totalmente) il PD e la CGIL (mi riferisco alla foto pubblicata e al post di Bevacqua )più la Menichino che non credeva l'ora di dialogare con Giacco apertamente e non più in privato. Ma Dalila Nesci che ne pensa? Sabatino, Oliverio, Renzi sono del PD, oppure pensiamo che esiste un PD buono ed uno cattivo??
2) La prima contraddizione evidente e che c'è un PD che parla di risolvere problemi causati dallo stesso PD. Dimenticando per esempio, quando si parla di LEA, che per colpa delle politiche nazionali del governo Renzi, ed adottate dal governo regionale Oliverio, le prestazioni previste dai LEA sono state ridotte e allora il "direttivo" , doveva chiedere di RISTABILIRE LE PRESTAZIONI, di cui oggi i cittadini NON possono più usufruire, grazie a Lorenzin - Renzi - Oliverio e solo dopo di Scura. Ma una parte del "direttivo" non può farlo.
Parlare solo di Scura è evidentemente un gioco fra correnti del PD. Lo stesso gioco che ha trombato Carlo Guccione ovvero l'unico che negli anni scorsi ha parlato di sanità e che ambiva all'assessorato medesimo. Si è riflettuto sulla gestione sanitaria sempre più tesa a favorire il privato rispetto al pubblico? Privato a cui sono collegati tanti politicanti regionali di lungo corso. Ma per caso si porta pressione a Scura per conto di Oliverio??
Se, se , i tesserati del PD presenti, riconoscono pubblicamente di non essere d'accordo con la linea del loro partito in ambito sanitario allora il discorso cambia.
3) Si dimentica in questo comunicato, che se il poliambulatorio e' oggi in queste condizioni, la colpa è delle politiche degli anni scorsi del PD a livello regionale e nazionale e che iscritti del PD amanteano hanno gestito il poliambulatorio di Amantea, contribuendo al depauperamento.
4) Poi generiche affermazioni: Completiamo la struttura. Bene ditemi il perché e per farci cosa?? Lo dico io. Intanto per accorpare in unico presidio, tutti gli uffici siti in appartamento in affitto e sparsi per la città, con conseguente risparmio economico per l'ente e non per favorire i privati. Poi per rendere un servizio migliore ai cittadini che potranno recarsi in un unica sede. Poi..... che aggiungete??
Ci facciamo la "Casa della Salute"! Bene, ora però riempite di contenuti queste belle parole. Che tipo di Casa della Salute? Ci sono diverse forme e progetti. Cosa ci mettiamo dentro?? Con quali obiettivi??
Ricordo che un progetto di istituzione di Case della Salute e' stato accantonato dalla Regione anche per l'opposizione dei medici di base. Quindi di che parliamo???
5) Organizzazione medicina specialistica . Bene. Come?? I vecchi e persistenti problemi, le ore perse in alcune branche e quelle che si rischiano di perdere??? Responsabilità, le evidenziamo? Può il PD? Sapete, e se si, nel caso informate, che ci sono dei limiti imposti dalle norme vigenti, ci sono i medici specialisti legati alla politica, c'è il sindacato dei medici specialisti, c'è la politica nella sanità. Può Giacco e questo direttivo chiedere al Pd di non tenere conto di questi legami e di uscire dalla sanità??
6) La carta dei servizi. E' importante a livello sanitario regionale e poi provinciale, ma per il nostro livello locale non e' prioritaria.
Avete idea di quante persone non riescono a scrivere una richiesta qualsiasi per limiti culturali? Cosa volete che leggano. Ad Amantea serve un Ufficio Relazioni con il Pubblico posizionato in un ufficio con pareti di vetro, ben visibile, per offrire direttamente le informazioni (e su come farlo funzionare esiste una bella idea).
Concordo naturalmente sull'unica proposta, il sistema di prenotazione informatizzato.
7) Laboratorio analisi. Contrari alla chiusura siamo tutti. Avete analizzato il perché si è arrivati a questo punto? Non e' colpa solo di Scura. Scura ha deciso in base a dei dati, in seguito a dei progetti elaborati nel periodo Scopelliti. Io pubblicamente non posso dire di più, ma va affrontato questo problema per poterlo risolvere, anche in questo caso il PD ha delle responsabilità.
Mi dite poi le proposte e le soluzioni per scongiurare la chiusura?? Per migliorare il servizio e renderlo ancora più competitivo rispetto al privato? Nulla non avete detto nulla.
Ma a Scura cosa volete dire?? Ad Oliverio cosa volete dire al di là di queste generiche richieste. Bisogna andare con proposte reali e fattibili.
Alla Menichino chiedo oltre alle foto come contribuisci in questo direttivo? Evito di dire "ma che ci stai a fare viste le condizioni"?? Perché nel comunicato NON C'È NULLA CHE RISPECCHIA LE POSIZIONI DEL M5S. Riesci a contribuire e ad indirizzare verso soluzioni per i cittadini e non per favorire giochi interni del PD. Perché non c'era il Comune vi siete posta questa domanda??
Mi permetto di suggerire due cose:
La prima. Va studiata la proposta di Antonio Cima, ci vuole un comitato di cittadini che lavori per la città, per questo caso e per programmare ed indirizzare le politiche del territorio in generale.
Cittadini e non apparizioni di politicanti a fini elettorali. Lasciando TUTTE le tessere, simboli e liste varie. Questo è il limite di questa RETE, non attrarrà cittadini perché appare strumentalizzata.
L'iniziativa doveva essere proposta non da un partito, ma per esempio dai giornali on line locali. Poi va informato l'utente, va fatto rendere conto dei pericoli, ci si deve parlare faccia a faccia. Solo se c'è una "moltitudine" di cittadini si può raggiungere l'obiettivo.
La Seconda: Bisogna partire non dalle leggi citate dal comunicato, perché hanno un vizio enorme, specie per chi dovrebbe rappresentare il M5S, ovvero la sanità vista come Azienda. La sanità che fa profitto e non come servizio al cittadino, per come previsto dalla costituzione.
Invito ad andare a leggere le posizioni sulla sanità non del M5S ma di Gino STRADA (tanto sono simili e alternative a quelle del PD).
Bisogna partire dalla legge 833, istitutiva del Servizio Sanitario Nazionale, che aveva un principio basilare, la PREVENZIONE rispetto alla cura, il contrario di quanto prospettato nel comunicato. La cura inoltre, se vogliamo parlare di costi benefici , costa di più della prevenzione.
Avrei molto altro da dire, ma non posso pubblicamente, come gli altri operatori della sanità. Una cosa e' certa, in questo comunicato manca l'esperienza nel settore, mancano pareri competenti.
Se parte la proposta di Antonio Cima, volentieri condividerò idee e proposte per un obiettivo più grande, ovvero un progetto di casa della salute in cui far ricadere i problemi come il laboratorio.
Rosario Cupelli libero cittadino.
P.s. Non mi si dica che parlo dopo o perché non ho partecipato alla prima riunione. Per storica coerenza, non partecipo a riunioni indette dal Pd, né a riunioni dove non mi sembrano limpidi, da parte di tutti, gli scopi. Inoltre non ne sapevo nulla non essendo stato invitato.
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La stampa di regime e la disperata ricerca di legittimità del senatore Morra (M5S)
Mercoledì, 14 Ottobre 2015 10:23 Pubblicato in ItaliaIl senso della storia è sempre lo stesso.
La politica fa quello che vuole con la consapevolezza che tanto nessuno scoprirà le loro porcherie, che comunque si tratta di scelte discrezionali anche per l’ignoranza della legge e per la assenza di controlli, e che, comunque, così fan tutti.
La ennesima riprova in quanto nel seguente comunicato del senatore Morra.
“Corte di appello di Palermo manda alla Consulta legge su uffici stampa siciliani. Illegittimi come quelli calabresi“.
«La Corte di Appello di Palermo con ordinanza n 188/ 2015 ha trasmesso alla Consulta la Legge della Regione Siciliana 6 luglio 1976, n. 79, art. 11, comma 3, per violazione degli artt. 3 e 97 della Costituzione. Si tratta della legge che ha consentito l’immissione in ruolo di giornalisti senza concorso, poi licenziati da Crocetta. In Calabria c’è la stessa illegittimità, ma nessuno interviene» - lo afferma il senatore pentastellato Nicola Morra.
«Come è noto -prosegue Morra- sia il MEF, attraverso i suoi rilievi, che il ministro Madia, che ha trasmesso le carte alla Procura presso la Corte dei Conti di Catanzaro, hanno dichiarato che i sei professionisti che lavorano oggi nelle sedi di Giunta e Consiglio sono senza titoli»
Il portavoce al Senato spiega: «La Corte palermitana scrive nell’ordinanza che ”deve, quindi, ritenersi non manifestamente infondata la questione di legittimita’ costituzionale della norma dell’art. 11, comma 3, L.R. Regione Siciliana n. 79/1976 per contrasto con gli artt. 3 e 97, comma 3° Cost., per il fatto di aver previsto l’assunzione di personale alle dipendenze di una pubblica amministrazione, prescindendo del tutto da qualsiasi procedura concorsuale, neppure riservata, senza che sussista alcuna straordinaria esigenza pubblica che possa porsi a sostegno della scelta del legislatore regionale e sia stato garantito, attraverso la scelta delle migliori professionalità, il buon andamento della pubblica amministrazione ed introducendo una ingiustificata disparità di trattamento con la generalità dei cittadini aspiranti a pubblici impieghi»
«Si tratta della conferma della bontà delle nostre tesi- continua Morra- già validate dal ministro Madia circa l’irregolarità degli uffici stampa della Giunta e del Consiglio regionale della Calabria, dove oltretutto non vige nemmeno una legge specifica che consenta l’assunzione»
«Nonostante questi richiami normativi- continua Morra- Viscomi ed Irto continuano a far finta di niente, convocando commissioni inutili al solo scopo di perdere tempo e di procrastinare illegittimità clamorose»
«I contratti in essere sono nulli prosegue Morra- tanto che la Corte definisce ”la nullità del rapporto, costituito in violazione della norma imperativa contenuta nell’art. 97, comma 3° (“agli impieghi nelle pubbliche amministrazioni si accede mediante concorso”) e la qualificazione dell'attività prestata dai suddetti giornalisti come prestazione di fatto ex art. 2126 Cod.Civ., con esclusione, quindi, dell’applicazione della disciplina limitativa dei licenziamenti e della tutela reintegratoria prevista dall’art. 18 L. n° 300/70, invocata, in via principale, dai reclamanti.
La Giunta regionale e l’Ufficio di Presidenza del Consiglio Regionale calabrese si stanno rendendo responsabili di veri e propri reati e di un danno erariale per il quale saranno chiamati a rispondere personalmente»
«Né Viscomi, né Irto -prosegue ancora Morra- hanno inteso assumere una posizione, assumendosi cosi la responsabilità di continuità del danno erariale: domani si insedierà la commissione voluta dallo stesso VicePresidente, per inviare nuovamente le controdeduzioni ai rilievi del Ministero dell’Economia, ma siamo certi che si cercherà di insabbiare il tutto, commettendo cosi un grave errore»
«I due uffici stampa – conclude la nota- sono palesemente illegittimi, cosi come sono da annullare le assunzioni in scorrimento di graduatoria dei dirigenti operate dalla giunta Scopelliti, perché in aperta violazione del patto di stabilità e non farlo vuol dire aumentare il conto dei danni da rifondere alla collettività»
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