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Redazione TirrenoNews

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Una vera e propria rappresen ta zione teatrale quella che ogni anno viene posta in campo in occasione della annuale Fiera di Amantea.

 

Una fiera centenaria.

Una fiera che trae le sue origini da Carlo V che la autorizzò

Tutto l’evento , però, poggia non già sulla fiera, ancora lontana( inizierà solo il 30 ottobre) , quanto sulla figura de mastro giurato.

Una figura questa che trova nascita od origine nel XIII secolo che integrando le altre quali i balivi, i giudici, i notari con altre, e tutte finalizzate a ridurre i poteri delle università, quali portolani, fondachieri ed appunto Mastrogiurati.

Carlo II volle che il mastro giurato fosse eletto dalla università perché “presedesse alle questioni insurse nelle fiere”( Grimaldi, L ed M, T.2L.§3,pag 492; § 44 pag 511; e§ 50, pag 514) in Storia di Vasto in Apruzzo citeriore di Luigi Marchesani

Nulla nella nostra storia( come per tanti altri fatti)

 

Ancora oggi nessuna ricerca è stata condotta, al punto che facciamo riferimento alla Fiera di Lanciano ed al suo regolamento.

A Lanciano quest’anno si è svolta la XXXIV edizione della rievocazione del corteo (vedi foto)

Anche da noi il corteo è annunciato da rulli di tamburi e squilli di chiarine che dobbiamo “prestarci” visto che la “nobile” Klampete ha solo figuranti.

Quest’anno a corroborare l’evento gli sbandieratori di Cava dei Tirreni (SA) ed il gruppo folkloristico di Amaroni (CZ).

Incomprensibili e teatrali le altre presenze tra cui quella dei sindaci che non perdono occasione per mettersi in mostra.

Dovremmo inviare qualche emissario a vedere come si svolgono le rievocazioni storiche nelle altri parti d’ Italia e del mondo.

Od alternativamente in sostituzione degli abiti civili arricchiti dalle fasce tricolori non stonerebbe che anche loro, quali partecipanti, vestissero gli abiti d’epoca

E comunque la miscellanea di costumi nelle loro appartenenze storiche risulta essere contraria agli obiettivi rievocativi

E' una rievocazione storica o un teatro  da strada ?

 

Fiera di Lanciano 2015

 

 

Fiera di Amantea 2015

Castrovillari: Finti eredi rubano all’Inps milioni di euro

Lunedì, 26 Ottobre 2015 10:11 Pubblicato in Cosenza

Sembra il tema di un film neorealista.

Il protagonista principale è un esperto interno all’INPS. Poi ci sono altri quattro partner. Tutti 5 sono stati arrestati

 

Ed infine altri se non protagonisti che sono stati sottoposti all'obbligo di firma

Sequestrato anche beni per 5 milioni di euro

Non stampavano soldi come Totò e Peppino , ma con documenti falsi attestavano rapporti di parentela con persone decedute per incassare le indennità

Scoperta anche una truffa ai danni dell'Inail di Napoli

 

A scoprire tutto ed effettuare gli arresti ed il sequestro la Guardia di finanza di Sibari.

Le fiamme gialle hanno scoperto 456 fittizi eredi e delegati alla riscossione delle indennità di accompagnamento nei confronti di persone decedute.

La truffa, secondo gli investigatori, sarebbe stata ideata da un ex dipendente dell'ufficio Inps il quale, attraverso la falsificazione di verbali di visita medico collegiale, di identità anagrafiche con falsi rapporti di parentela e attraverso falsi testamenti, ha falsificato 615 pratiche di pensione con un importo complessivo della truffa quantificato in circa 4 milioni e 700 mila euro.

 

Tali somme, venivano incassate attraverso numerosi conti correnti intestati a persone inesistenti.

Gli indagati, attraverso 24 false identità, sono riusciti anche a porre in essere una truffa nei confronti dell'Inail di Napoli - ex Ipsema (settore marittimo), riuscendo a percepire indebitamente indennità previdenziali ed assistenziali per circa 200 mila euro.(Ansa)

Oggi è direttrice del “Beccaria” di Milano.

La Miccichè è stata arrestata insieme ad altre quattro persone tra cui la figlia Federica Fiorenza e il fidanzato Emiliano Maria Longo.

Sono stati anche arrestati Giuseppe Focaccio e Gaetana Rosaria Migali, presidente di una onlus di Catanzaro.

Sono accusati di concussione e corruzione in concorso.

 

In sostanza la direttrice avrebbe favorito associazioni a lei gradite a cui affidare le attività alle quali partecipavano i ragazzi detenuti nella comunità penale.

Oltre ai cinque provvedimenti di restrizione della libertà personale, la procura di Caltanissetta ha notificato anche tre avvisi di garanzia ad altre tre persone indagate per reato connesso, ordinando peraltro verifiche e perquisizioni presso le sedi di tre associazioni nissene coinvolte nell’indagine, il ‘Centro Studi Sociali e Culturali Essere Liberi’, la cooperativa ‘Iopervoiperio’ e il Centro Servizi Formativi Enaip di Caltanissetta.

 

A disporre l’arresto il Gip di Caltanissetta su richiesta della locale procura della Repubblica per i reati di associazione a delinquere finalizzata alla commissione di una pluralità di delitti contro la pubblica amministrazione, oltre che di corruzione e concussione per induzione.

Le indagini sono state condotte dal Comando Provinciale dei Carabinieri del capoluogo nisseno, in collaborazione con i colleghi della territoriale di Agrigento, Catanzaro e Milano.

La Migali è presidente e dipendente della onlus “Araba Fenice” di Catanzaro.

 

Le vicende riguardano le attività svolte da associazioni ed enti esterni in favore dei minori reclusi presso l’istituto penale minorile di Caltanissetta, dal 2013 al 2015.

La dirigente avrebbe in questo quadro favorito associazioni a lei vicine per la realizzazione di progetti finanziati con fondi pubblici, in cambio della disponibilità di queste associazioni ad assumere o conferire incarichi a propri familiari, in alcuni casi pure in assenza di titoli professionali, qualifiche ed esperienza necessari all’uopo.

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