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Fiera di Amantea: vista da una protagonista, la delegata Ciccia Caterina
Martedì, 27 Ottobre 2015 09:34 Pubblicato in Comunicati - Sport - Giudiziaria«Sarà certamente una bella edizione, per questo vi invito ad esserci, a parteciparvi ».
Caterina Ciccia, delegato del sindaco all’organizza zione della Fiera di ottobre, lascia trapelare il suo ottimismo in vista dell’apertura ufficiale della kermesse espositiva che avrà luogo a partire dal 30 ottobre per concludersi il 2 novembre.
E poi continua “Tutto è stato programmato in ogni singolo dettaglio, ma è soprattutto la partecipazione popolare agli eventi collaterali che si sono succeduti in questi ultimi giorni che prelude al successo”.
Spiega Caterina «I cortei storici che hanno animato le domeniche di ottobre unitamente alle iniziative ludiche e culturali come il convegno promosso dal Rotary club sulle origini storiche della Fiera o la cerimonia di investitura del mastrogiurato, colui che nella tradizione sovraintendeva alla regolarità delle contrattazioni, ci fanno capire come la gente, soprattutto le nuove generazioni, hanno bisogno di vivere la memoria della città.
Abbiamo avviato questo percorso già lo scorso anno stimolando la partecipazione del pubblico alle diverse iniziative e in questo mese di ottobre abbiamo raccolto i frutti di quel lavoro.
I cortei sono diventati ancora più numerosi e restituiscono quasi fossero una fotografia tridimensionale le radici di ciò che doveva essere la Fiera di ottobre.
Continueremo lungo questo cammino, con la speranza di istituzionalizzare i vari eventi in un cartellone unico che faccia da collante ideale tra l’estate e l’inverno.
Ringrazio coloro che hanno decretato il successo di questa prima fase: le associazioni, gli sbandieratori, i gruppi folcloristici, ma anche gli operai comunali che non si sono tirati indietro per far vivere alla comunità un momento di gioia e di spensieratezza.
Ora non resta che assaporare l’essenza della Fiera, girovagando tra le tante vie occupate dagli ambulanti e condividendo le altre attività già programmate, come la festa del cioccolato ed il concorso riservato agli alunni delle scuole».
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Un consiglio comunale aperto.
Un consiglio al quale sono stati presenti la deputata Enza Bruno Bossio ed il consigliere regionale Guccione oltre a vari sindaci dell’ex distretto di Amantea , tra cui quello di Serra D’Aiello, di Aiello calabro, di San Pietro in Amantea, di Fiumefreddo Bruzio, di Lago.
Numerosi gli interventi molti dei quali “ a braccio”.
In attesa di sbobinarli tutti cominciamo con il presentarvi quello della consigliere di minoranza Concetta Veltri che ha ricevuto il plauso del consigliere regionale Guccione:
Concittadini, sindaco, presidente, colleghi di maggioranza e di minoranza,
credo che poche riunioni consiliari abbiano avuto l’ importanza che ha quella attuale.
Oggi parliamo, infatti, di sanità ed in particolare di strutture sanitarie e di servizi sanitari.
E non parliamo solo di Amantea, ma dell’intero comprensorio, cioè non di 15 mila, ma di 30 mila abitanti.
Se fossimo una unica città saremmo la decima città calabrese, subito dopo Vibo Valentia.
Siamo, cioè, una realtà socialmente e politicamente importante ed indiscutibile.
Ed è in questa ottica che oggi dobbiamo vedere la proposta all’ordine nel giorno, ed in relazione i nostri interventi, le nostre scelte.
Parliamo cioè di una entità sociale che aspetta di essere capita e tutelata unitariamente sotto il profilo sanitario , così da impedire a chiunque di continuare a spogliare i nostri servizi sanitari, di continuare a trattarci come una cenerentola, se non come la “cenerentola” della Calabria.
Ma ho, ancora, davanti agli occhi l’auditorium della Mameli stracolmo di gente.
Una marea di persone scesa in campo per segnalare con forza i bisogni sanitari e la voglia di partecipare alla tutela dei propri diritti.
Un vero e proprio prodromo di rivoluzione sociale, figlio di una innegabile voglia di autodifesa, una rivoluzione sociale nata dal contributo di cittadini e soprattutto delle loro associazioni ,insieme a partiti e sindacati.
Tutto ciò fa capire la valenza della rete come strumento di democrazia e partecipazione della città e di tutto il comprensorio.
Un prodromo che sembra denunciare la percepita assenza della politica, prima ancora che delle amministrazioni, sia nelle loro individualità che nel loro insieme.
Un monito, quindi, a politici distratti , abulici, se non assenti, che suona così“ Quello che non fate voi, lo faremo noi da soli” , per poi continuare “ Lo faremo per noi , per i nostri anziani e per i nostri figli. Lo faremo per il nostro territorio, per le nostre comunità”.
Mi sembra di essere sulla porta di un cambiamento radicale , se non epocale, che parte dalla raggiunta consapevolezza della necessità della partecipazione diretta della società civile alle scelte politiche.
Un cambiamento che è insieme un superamento del vecchio ruolo della politica che ascolta la comunità e che sceglie in relazione alle sue esigenze.
Se la politica viene avvertita come assente e lontana sembra doveroso che il popolo si autodifenda o muova forti sollecitazioni come ha fatto.
Basta allora al saccheggio del poliambulatorio di Amantea.
Non abbiamo un ospedale, una casa di cura, un pronto soccorso, capaci di curarci e salvare le nostre vite ed invece di potenziare il Poliambulatorio vogliono addirittura toglierci il laboratorio di analisi cliniche.
Il passo successivo sarà quello di revocare le convenzioni anche ai laboratori privati?
Siamo alla follia.
E tutto in nome della spending rewiew, tutta indimostrata e ritengo indimostrabile.
E’ sempre la stessa storia.
Negli anni settanta, appena nata la regione, veniva copiato il bilancio della Lombardia così che potevi leggere nei capitolo del bilancio calabrese la posta “ Interventi sulla riva sinistra del Po’”
Oggi, invece, si vuole riproporre un modello di laboratorio centralizzato dell’Emilia Romagna come se le due regioni avessero le stesse condizioni orogeografiche, gli stessi servizi sanitari, dimenticando che nella sola provincia di Parma ( 445 mila abitanti nella intera provincia) ci saranno 26 case della salute entro il 2015.
In Calabria ancora il percorso non è stato avviato anche se sono stati previsti circa 67 milioni di euro di finanziamento .
I primi tre modelli previsti sono stati quelli diChiaravalle (finanziati con circa 8,1 milioni di euro), Siderno ( 9.7 milioni di euro) e San Marco Argentano ( 8,1 milioni di euro)
Il precedente governatore così si esprimeva «Utilizzeremo le strutture ospedaliere che sono state riconvertite in grado di dare risposte immediate ai pazienti sul territorio di riferimento con posti letto per lungodegenze e residenzialità. Si tratta di un servizio che avrà un costo molto più contenuto rispetto ai posti letto ospedalieri».
Ecco, noi chiediamo la riconversione del poliambulatorio in casa della salute e per questo la conservazione e l’ampliamento del laboratorio di analisi cliniche ed il completamento della struttura del poliambulatorio finalizzato all’ampliamento dei servizi sanitari .
Il nostro comprensorio deve essere capace di offrire ai propri ammalati gli stessi diritti degli altri medio-grandi comuni calabresi.
È chiaro quindi che non solo ritengo che questa proposta vada approvata, mi auguro all'unanimità, a prescindere dai colori politici, ma vada seguita fino al raggiungimento dello scopo prefisso per il bene comune.
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Antonello Ragadale: Amanteano Doc, promosso al comando del pattugliatore Fiorillo
Lunedì, 26 Ottobre 2015 22:29 Pubblicato in Primo PianoForte e dolce come il mare è il Tenente di Vascello Antonello Ragadale.
Forse per questo è stato scelto per il comando di una delle 6 navi della Guardia Costiera Italiana , il Pattugliatore CP 904, in linea dal marzo del 2003, della lunghezza di 53 metri, avente larghezza 7 metri e con 38 militari di equipaggio.
Il Pattugliatore CP 904 Fiorillo è in forza alla Sesta Squadriglia della Guardia Costiera di Messina, dipendente gerarchicamente dalla Direzione Marittima di Catania.
Porta il nome del Capitano di Porto (CP) Michele FIORILLO, Medaglia d’Oro al Valor di Marina alla Memoria, che il 6 luglio 1966, Comandante dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Marina di Carrara, durante una burrasca che colpì la costa toscana, intervenne con un battello per prestare soccorso ad un bagnante in pericolo di annegamento.
Purtroppo, il piccolo battello durante le operazioni di soccorso si ribaltò e il Capitano FIORILLO con profondo altruismo si prodigò per portare in salvo i suoi uomini per poi perdere la propria vita sulla scogliera di Massa.
Ora il Pattugliatore Fiorillo ha un nuovo comandante, l’amanteano Antonello Ragadale che sostituisce il precedente comandante , il Tenente di Vascello, Giuseppe Maggio
Il pattugliatore è famoso per aver compiuto in 18 mesi di navigazione ben 67 operazioni e di aver salvato quasi 13mila persone.
Una intensa eredità che ora sarà assunta dal comandante Ragadale che si è distinto anche nel suo precedente incarico anche per l’assistenza ai profughi.
Il comandante Ragadale , nel suo discorso d’insediamento ed accettazione del comando dell’unità più anziana della classe, ha precisato che sarà il comandante di tutti e che cercherà da subito di contemperare gli ordini provenienti dal comando generale al clima di familiarità che si era stabilito a bordo.
Sin da subito la “Fiorillo” salperà per il canale di Sicilia, li prenderà posizione per assicurare il pattugliamento e il salvataggio dei migranti e non solo.
Auguriamo al compaesano ed amico Antonello Ragadale ed alla sua unità” Buon vento” .
Ecco il comunicato stampa emanato dalla Direzione marittima di Catania:
Alla presenza del Contrammiraglio CP Nunzio MARTELLO, Direttore Marittimo della Sicilia Orientale, si è svolta questa mattina nel Porto di Catania la Cerimonia del Passaggio di Comando del Pattugliatore d’Altura della Guardia Costiera CP 904 “Michele FIORILLO”, tra il Comandante Cedente T.V. (CP) Giuseppe MAGGIO ed il Comandante Accettante T.V. (CP) Antonello RAGADALE.
Al Pattugliatore CP 904, in linea dal marzo del 2003, una delle sei Navi della Guardia Costiera Italiana, della lunghezza di 53 metri, larghezza 7 metri e con 38 militari di equipaggio, in forza alla Sesta Squadriglia della Guardia Costiera di Messina, dipendente gerarchicamente dalla Direzione Marittima di Catania, è stato assegnato il nome del Capitano di Porto (CP) Michele FIORILLO, Medaglia d’Oro al Valor di Marina alla Memoria, che il 6 luglio 1966, Comandante dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Marina di Carrara, durante una burrasca che colpì la costa toscana, intervenne con un battello per prestare soccorso ad un bagnante in pericolo di annegamento. Purtroppo, il piccolo battello durante le operazioni di soccorso si ribaltò e il Capitano FIORILLO con profondo altruismo si prodigò per portare in salvo i suoi uomini per poi perdere la propria vita sulla scogliera di Massa.
Dall’Aprile del 2014 ad oggi, sotto il Comando del Tenente di Vascello (CP) MAGGIO, il Pattugliatore CP 904 “Michele FIORILLO”, ha percorso oltre 21.000 miglia nautiche in attività di sorveglianza marittima volta al controllo di flussi migratori provenienti dal Nord Africa nell’ambito del dispositivo aeronavale congiunto “Operazione TRITON” sotto legida FRONTEX nel Canale di Sicilia sotto la Dipendenza Operativa del Terzo Reparto del Comando Generale delle Capitanerie di Porto, portando a termine ben 65 missioni di soccorso che hanno consentito di prestare assistenza a 13.100 migranti alla deriva. Dopo sette anni di imbarco su varie unità d’altura del Corpo delle Capitanerie di Porto, tra cui anche i Comandi di Nave MAZZINGHI CP 405 e Nave SAETTIA CP 901, il T.V. (CP) MAGGIO, da oggi presterà servizio presso la Capitaneria di Porto di Messina, per poi essere avviato al Comando di un Ufficio Circondariale Marittimo nel 2016.
Il Tenente di Vascello (CP) RAGADALE, proviene dalla Capitaneria di Porto di Vibo Valentia Marina, ove ha ricoperto l’incarico di Capo Servizio Operativo. Anch’egli, è un Ufficiale delle Capitanerie di Porto abilitato al Comando di Unità Navali, infatti, prima di ricoprire l’incarico di Capo Servizio Operativo, aveva comandato il Pattugliatore CP 408 “Mario GRABAR” ed altre Unità Navali del Corpo, anche in teatri operativi quali l’Albania e il Canale di Sicilia.
L’Ammiraglio MARTELLO, al termine della Cerimonia ha preso la parola, ringraziando l’Equipaggio di Nave Michele Fiorillo, per quanto finora fatto a salvaguardia della vita umana in mare e per quanto faranno durante gli impieghi operativi dell’Unità nel Canale di Sicilia dando il Buon vento al Tenente di Vascello Maggio per il nuovo incarico a terra e al Tenente di Vascello RAGADALE per l’assunzione del Comando.
Il Pattugliatore, infatti, subito dopo la breve, ma sentita cerimonia di passaggio di comando, riprenderà la navigazione assumendo prora per le acque a sud di Lampedusa, ove opererà nei prossimi giorni con altre Unità Navali della Guardia Costiera, sotto il coordinamento della Centrale Operativa del Terzo Reparto del Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto.
Cambio di Comandante
Il Pattugliatore
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