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Redazione TirrenoNews

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Ecco il comunicato stampa del M5s:

“Ecco adesso tutto è chiaro: dopo l’incontro ufficiale in consiglio comunale di Amantea , l’incontro privato tra Sabatino, Morelli, Pati, Guccione e Filippelli.

 

Il Consiglio del 26 ottobre scorso sul Poliambulatorio è stata l’ennesima farsa. Nulla ha finora messo in campo il nostro Comune sulla sanità, nemmeno un euro in bilancio, né un’idea, un progetto o una partecipazione qualificata del sindaco, autorità sanitaria locale, alla Conferenza dei sindaci che dovrebbe occuparsi di programmazione socio-sanitaria nel nostro territorio.

Occorreva dirsi con chiarezza le cose.

Con le giuste premesse: la politica tutta, da destra a sinistra (sul Tirreno Pirillo, Gentile, Adamo), e la malavita organizzata hanno gestito la sanità in Calabria smantellandola pezzo per pezzo, compreso il nostro laboratorio analisi.

 

Occorre riprogrammare tutto, mirando solo al bene dei cittadini, cercando di renderli i veri protagonisti delle scelte, consapevoli dei loro diritti.

Per questo avevamo proposto di istituire una commissione speciale sulla sanità e un osservatorio di cittadini con sede nel Poliambulatorio, sostenuti solamente dal consigliere Ruggiero.

Una commissione condivisa da maggioranza e minoranza che in modo trasparente, istituzionale e democratico si occupasse di sanità. Lo prevede il nostro regolamento e sarebbe stato un segnale di forza politica, di volontà decisa di programmazione e di controllo. Forse una pretesa troppo grande per chì non è abituato a rispettare la legge e a seguire logiche di tornaconto personale.


Nel silenzio dell’assessore Pati, si sono opposti il sindaco e il vicesindaco, il dottore Morelli, il pentito del centrodestra (Gentile) ora al centrosinistra (Guccione), con due motivazioni ridicole:

-“Per una commissione bisogna avere competenze”, quando la delega sulla sanità è stata affidata all’assessore Pati invece che a lui che è un medico;

-E poi per la pregressa esistenza della commissione sanità che da giugno 2014 si è riunita solo due volte e mai per parlare di sanità.

In realtà si è detto no per un altro motivo: Morelli e company, come abbiamo visto, dovevano incontrarsi nelle segrete stanze, lavorare non per la salute dei cittadini, ma per “qualcuno”, Guccione e le sue mire contro Oliverio, o lo stesso Morelli con le sue mire personali.


Lo stesso Guccione che è entrato in regione con il vergognoso concorsone e che è stato destituito da assessore perché indagato dalla Procura di Reggio nell’inchiesta “Rimborsopoli”.

E dobbiamo ancora tollerare che lui e la Signora Adamo vengano nel nostro Consiglio Comunale a farci lezione, e a parlarci di legalità e di soluzioni per la sanità? E’ arrivato il momento che lascino, dopo decenni, le poltrone ed il potere.

Questa è la politica schifosa e becera che vogliamo contrastare, e continueremo a farlo chiedendo di leggere le carte e confrontandoci su quelle, chiedendo come abbiamo già fatto in Consiglio il perché e la convenienza o meno della chiusura del laboratorio analisi e il budget che dovrebbe essere assegnato al nostro presidio.

 

Attendiamo che il Commissario Filippelli risponda alla richiesta di accesso inoltrata dal M5s giorno 22 ottobre, all’indomani della sua presenza ad Amantea.

E continueremo a votare con responsabilità tutti i provvedimenti che siano positivi per i cittadini, indipendentemente da chi li proponga, che sia le Rete o il PD. Con chiarezza abbiamo parlato alla Rete non condividendo premesse e metodo, con la stessa chiarezza diciamo che senza accordi o sottoscrizioni, saremo sempre e soltanto dalla parte dei cittadini

Amantea: La gente si ammala e la politica “gioca”

Venerdì, 30 Ottobre 2015 23:14 Pubblicato in Politica

Riceviamo e pubblichiamo la seguente nota stampa:

“AMANTEA (CS) -  Apprendiamo dalla stampa di un incontro tenutosi presso l'Asp di Cosenza, il cui esito sembra segnare un cambio di passo  rispetto al documento rivendicativo elaborato dalla Rete Comprensoriale "Difendiamo la Salute", ma anche a quanto deliberato in Consiglio - lo scorso 26 ottobre – dalla stessa amministrazione Comunale di Amantea.

Dalla nota diffusa dal Gabinetto del sindaco Sabatino, infatti, traspare un incomprensibile “superamento interpretativo” di quanto rivendicato dalla Rete, e cioè l’istituzione nel Comprensorio di una “Casa della Salute”.

Ci sorprende come il Commissario dell’Asp di Cosenza Gianfranco Filippelli, raccogliendo le anticipazioni fatte in consiglio comunale dal consigliere regionale Guccione, preferisca – anziché farlo dinnanzi all’affollata assemblea dei Sindaci e dei Cittadini del Comprensorio - una ristrettissima cerchia compiacente (sindaco, vice sindaco, assessore al ramo e un ex assessore regionale) e il chiuso del suo ufficio per annunciare l’inoltro al Direttore del Dipartimento Sanità Fatarella del progetto di potenziamento del Poliambulatorio cittadino.

 

L’impressione unanime è che su un argomento rilevante quale il “diritto alla salute”, anzichè abbracciare la strada del dovuto rispetto e della collaborazione orizzontale si preferisca giocare una partita che nulla ha da spartire con la salute dei cittadini.

Non si evince, infatti, se si sia trattato di un incontro ufficiale - in tal caso, riteniamo si sarebbe dovuto convocare i Sindaci del Comprensorio ed una rappresentanza della Rete di cittadini - ovvero "ufficioso"!

 

Perchè in tal caso, tutto assumerebbe i contorni di un teatrino, con annessa inutile contesa per ruoli di primogeniture e copyright.

Vorremmo che - se l'interesse è quello di tutelare il sacrosanto diritto dei cittadini ad una sanità adeguata - tutti comprendessero che giorno 16 novembre (data in cui si insedierà il tavolo tecnico tra la Rete e la Regione) si inizierà a giocare una partita importante e strategica presso il Dipartimento Tutela della Salute della Regione Calabria.

 

E che il generare confusione non avrebbe altro significato se non quello di indebolire colpevolmente l’entusiasmo e le aspettative dei cittadini e dei territori.

Una prospettiva platealmente  incomprensibile ed inaccettabile.

RETE COMPRENSORIO AMANTEA"Difendiamo la Salute".

PS Ma non finisce qui. Abbiamo avuto anticipazione di altri pregnanti interventi a tutela della salute pubblica!

Se qualcuno vuole vendere la sanità approfitti della fiera, finita la quale non sarà più possibile a nessuno vendere e comprare!”

Anche la Calabria a rischio di attacco terroristico.

Venerdì, 30 Ottobre 2015 20:30 Pubblicato in Calabria

La Calabria tra le prime 10 regioni italiane a rischio attacco terroristico.

 

E' quanto emerge dall'Italian Terrorism Infiltration Index 2015 ideato dall'Istituto Demosko pika che ha tracciato una mappa delle regioni più a rischio potenziale di infiltrazione terroristica.

"Nell'ultimo decennio - si legge nel rapporto - sono stati portati a termine poco meno di 100 attentati di matrice terroristica in Italia, oltre 7 mila le intercettazioni autorizzate per indagini di terrorismo interno e internazionale.

 

Ben 179 le vittime italiane civili e militari che hanno perso la vita perché coinvolte in attacchi compiuti in dodici paesi: Usa, Afghanistan, Indonesia, Arabia Saudita, Iraq, Egitto, Inghilterra, Israele, India, Nigeria, Pakistan e Marocco. Due le regioni italiane che, rispetto alle altre realtà territoriali, risultano più esposte al rischio potenziale di infiltrazione terroristica: Lombardia e Lazio. Seguono, Emilia Romagna, Piemonte, Veneto, Toscana e Campania.

 

A guidare la graduatoria la Lombardia, - si sottolinea - che con un punteggio pari a 10, risulta l'unica regione italiana a collocarsi nell'area a più alto rischio potenziale di infiltrazione terroristica.

A seguire la regione Lazio con 6,48 punti;

l'Emilia Romagna con 4,27 punti;

il Piemonte con 3,47 punti ed;

il Veneto con 2,67 punti.

Segue la Toscana con 2,40 punti;

E la Campania con lo stesso punteggio;

E poi ancora il Trentino Alto Adige (1,75 punti);

poi la Liguria con 1,64 punti.

Decima la Calabria con 1,08 punti.

Dopo la Calabria le Marche (0,96 punti), la Sardegna (0,87 punti), il Friuli Venezia Giulia (0,81 punti), la Puglia (0,63 punti), la Sicilia (0,46 punti) , l’Umbria (0,45 punti),l ‘Abruzzo (0,18 punti), la Basilicata (0,02 punti) ed ultima il Molise (0,01 punti)".

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