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Redazione TirrenoNews

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Ci sono due dirigenti di Calabria Verde, uno dei quali è Leandro Savio, l’ingegnere Caruso e l’imprenditore De Luca titolare della ditta De Luca Marino di San Giovanni in Fiore(Iacchitè).

Non sono avvisi di garanzia,ma semplici iscrizioni nel registro degli indagati.

L'indagine ha portato anche al sequestro di 1300 ettari di bosco per l'accertamento della legna prelevata.

Le indagini sono state condotte dal sostituto procuratore Angela Continisio e coordinate dal procuratore capo Eugenio Facciolla.

Le indagini hanno accertato alcune illegalità nelle concessioni date a varie ditte per la raccolta del materiale danneggiato dalle intemperie con costi nettamente al di sotto del valore reale del legname e in assenza delle autorizzazioni previste.

Il quantitativo stimato e concesso sembrerebbe irrisorio rispetto a quanto prelevato dalle ditte boschive.

Le indagini avviate nei mesi scorsi dal Corpo forestale dello Stato di Cava di Melis e poi condotte insieme al Nipaf, Nucleo investigativo di Polizia ambientale e forestale del Cfs di Cosenza, hanno accertato un valore quantificato del materiale venduto spropositato rispetto alla realtà, in alcuni casi anche 20 volte inferiore al valore reale del materiale presente e raccolto dalle ditte.

Questa mattina 50 uomini del Corpo forestale hanno operato il sequestro e acquisito atti presso gli uffici regionali di Cosenza e Catanzaro, mentre un aeromobile ha sorvolato la zona interessa al sequestro.

Se alzate gli occhi sulle grandi mura del centro storico troverete di tutto, anche grandi ed infestanti cespugli e perfino grandi alberi. Alberi capaci anche di far cadere le mura.

Ma se cade il muro del centro storico di chi è la responsabilità?

Bella domanda,vero?

Una domanda alla quale non sono in grado di dare una risposta precisa.

Ma spieghiamo la domanda, prima.

Ci è stato fatto osservare che i rocciatori che sono intervenuti sulla parete sovrastante la villa comunale hanno reciso il fico che aveva preso possesso della roccia sopra la grotta e che pendeva dalla stessa. Un fico pendulo , uno straordinario esempio di adattamento alle diversità naturali.

Poteva cadere, ci è stato detto! Se è così allora è stata una operazione corretta.

Ma l’albero alto una decina di metri che è nato da un buco del muro del centro storico sovrastante l’ex Arena Sicoli non può cadere?

E, magari, spinto dal vento oltre che dal suo peso, non potrebbe far cadere anche parte del muro?

E se, cioè, cadesse il muro, di chi sarebbe la colpa?

Chi, in sostanza, ha il dovere di mantenere pulito il muro del centro storico dalla presenza di erbe, cespugli, e financo alberi?

No. Non si tratta di una pianta di capperi diffusissimi nell'area mediterranea e che crescono in modo spontaneo sui terreni calcarei, sui dirupi e tra le rocce, servendo loro pochissima acqua per vivere e svilupparsi ma spingendo le radici molto in profondità.

Si tratta nientemeno che di alberi o di cespugli infestanti e perfino spinosi

Nemmeno, cioè, un bello spettacolo come può essere per una pianta di capperi in fiore!

Ma allora perché non si provvede alla loro eliminazione?

“ Non ce n’è per nessuno!”

Sorride Valentino Socievole quando gli chiediamo di riferirci in anteprima circa la sua volontà di ricandidarsi con la lista di Gioacchino Lorelli per continuare a guidare il comune di San Pietro in Amantea.

Un sorriso di conferma.

Valentino è consapevole di aver dato molto al paese di origine della sua famiglia, che, anche grazie a lui, ha avuto finanziamenti per dare le migliori risposte possibili alle esigenze dei Sanpietresi.

Un lavoro continuo , costante e positivo e che sta facendo muovere San Pietro in Amantea verso il futuro.

E’ di questi giorni la adesione alla associazione"Borghi da Ri...Vivere", insieme ai comuni di Roseto Capo Spulico, Maierà per la provincia di Cosenza, Cerva, Cortale, Maida, San Pietro a Maida, Jacurso e Curinga per la provincia di Catanzaro, Gerocarne (Vv) e Bova (Rc) e che punta a costruire una rete di rapporti tra tutti gli aderenti, finalizzata alla creazione di veri e propri percorsi etno-culturali e gastronomici, anche grazie ad iniziative tese a rigenerare il patrimonio edilizio e architettonico con interventi ecosostenibili che non stravolgano l'identità di ogni borgo. riscoperta e la valorizzazione a sfondo turistico-culturale degli antichi borghi della Calabria passerà attraverso il progetto ideato e in via di definizione chiamato.

Tanto lavoro in programma, quindi.

Ed allora sembra possibile leggere la frase “ Non ce n’è per nessuno!” con il senso di chi ha lavorato con impegno per il suo paese e non intende fermarsi, e tantomeno dare il posto a chicchessia.

Insomma un impegno che durerà nel tempo e che lo vedrà ancora protagonista con il suo amico sindaco Gioacchino Lorelli.

Ci riferisce inoltre che a San Pietro si sta lavorando per creare almeno una lista alternativa alla loro.

Ma se gli chiediamo maggiori notizie ci dice che è ancora è presto , o meglio che non è ancora tempo per dare questi elementi alla stampa.

Dovremo trovare fonti alternative.

Intanto vi anticipiamo la presenza di Valentino.

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