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Redazione TirrenoNews

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L’OLTRAGGIO

Martedì, 03 Luglio 2018 17:24 Pubblicato in Economia - Ambiente - Eventi

E’ mancato per molto tempo dalle nostre pagine. Ora ritorna con un suo cavallo di battaglia, cioè il rispetto della legge, il rispetto dell’ambiente, l’amore per Amantea. E forse non è un caso se ritorna subito dopo le tristi vicende degli ultimi giorni. Ma ecco cosa scrive:

“Più degli insulti, a rendere incerto e infido il pubblico è forse l’uso esteso di certi espedienti, ai quali ricorrono sempre più spesso gli amministratori della cosa pubblica ed in particolare quelli di Amantea, che ormai sono senza veli.

A tale proposito, basterà citare un breve passaggio di un documento redatto dall’Agenzia del Demanio, Direzione Regionale Calabria con Protocollo n. 2018/5563/DRCAL/CZ” del 20 Marzo 2018 e spedito fra l’altro al Comune di Amantea – Ufficio Tecnico Urbanistica Demanio.

Oggetto: Demanialità sita in Amantea: “In riscontro alla richiesta di definizione di definizione dei profili dominicali relativi ad un’area sita nel Comune di Amantea ed antistante l’albergo ‘La Scogliera’, si rappresenta quanto segue.

Preliminarmente, per chiarezza nella trattazione, appare opportuno rammentare che l’area in esame persevera sulla particella catastale n. 44 del foglio 24 del Comune di Amantea, che risulta in testa al Demanio Pubblico dello Stato sin dall’origine e che è individuata come area Demaniale Marittima dal SID.”

La gestione della cosa pubblica deve fare in modo che l’etica non venga mai trasgredita.

Chi amministra non può non sapere che ogni suo agire individuale, e anche privato, con ciò che è pubblico, include una responsabilità dell’altro.

Ciò che è pubblico non può mai essere “mio soltanto”, tanto meno quando sono io ad averlo direttamente, per così dire, tra le mani.

Al contrario infatti, in tal caso, la responsabilità dell’altro è maggiore, in quanto sono io il garante di ciò che è e deve restare di tutti. Potere e arroganza vanno spesso a braccetto, e in particolare se si tratta di un cosiddetto “politico” locale e meridionale.

Ancor più seccante se il potente di turno, arrogante e prepotente si rivela anche cretino, una sommatoria i cui effetti sono letali. Leonardo Sciascia, che di arrogantemente stupidi, stupidamente arroganti ne incontrò parecchi, compilò una sorta di “classifica”, delle “disgrazie” che possono capitare in un crescendo rossiniano: 

1) L’invidia dei colleghi.

2) Gli intrighi.

3) Disprezzo dei potenti.

4) L’imbecillità.

5) L’imbecillità più il fanatismo.

6) L’imbecillità più il fanatismo più lo spirito di vendetta.

Non capita solo al singolo, anche ai paesi; che la Calabria sia un paese strano dove può capitare di tutto e di tutto capita, è cosa di sfolgorante evidenza.

Chi scrive non ha remore ad ammettere che non sa spiegare ad amici stranieri quello che accade in Calabria e particolarmente nel proprio paese d’origine.

Non è possibile che l’Amministrazione, dopo aver ricevuto, il documento sopracitato, in Marzo, non abbia fatto nulla per sottrarre al privato ciò che dallo stesso viene rivendicato come ‘suo’ e cioè l’area antistante all’albergo ‘La Scogliera’ che era e continua ad essere un bene pubblico e che va sotto la dicitura di ‘Demanio dello Stato’.

Chi scrive è sempre più convinto che Il misfatto non consiste in atti di ostilità o di violenza o in manifestazioni di odio: basta l’offesa ai concittadini, cioè un’espressione di ingiuria o di disprezzo che leda il prestigio o l’onore della collettività, a prescindere dai vari sentimenti nutriti dall’autore nei confronti degli altri.

Beaumont sur Mer 3 luglio 2018 Gigino A Pellegrini & G el Tarik

Roggiano Gravina (cs) – Denunciato per furto di legna

Martedì, 03 Luglio 2018 09:13 Pubblicato in Cosenza

Era possesso di una autorizzazione per prelevare del materiale secco da terra. Ha invece fatto tagliare 80 piante.

COSENZA 3 luglio 2018 – I militari della Stazione Carabinieri Forestale di Castrovillari hanno denunciato all’Autorità Giudiziaria un uomo di Roggiano Gravina per furto di legna in area comunale.

La pattuglia a seguito di un controllo effettuato nei giorni scorsi in località “Farneto” del comune di Roggiano ha constatato la presenza di due persone intenti a tagliare delle piante di Farnia (Quercus Robur).

L’area interessata al taglio di proprietà del Comune di Roggiano è stata percorsa dal fuoco ed è quindi una area vincolata e indisponibile a tale attività come previsto della Legge Quadro sugli incendi boschivi n. 353/200.

Le due persone identificate avevano avuto mandato per le operazioni di taglio da un uomo di Roggiano il quale prontamente identificato ha prodotto ai militari una autorizzazione comunale che prevedeva l’asportazione del materiale legnoso secco presente a terra, cosa ben diversa dall’attuale attività riscontrata dai Carabinieri Forestali.

Era in corso infatti un vero e proprio taglio boschivo di piante ancora all’impiedi effettuato attraverso l’ausilio di una motosega sottoposta in seguito a sequestro. Le piante tagliate sono risultate oltre 80 di varie dimensioni.

Una parte del legname era giacente sul letto di caduta l’altro era già stato trasportato e depositato presso l’abitazione del trasgressore come constatato dai militari.

Oltre alla denuncia dell’uomo e al sequestro della motosega si è proceduto anche alla restituzione del legname al legittimo proprietario.

Incendio a Praia a Mare. Denunciato il responsabile.

Lunedì, 02 Luglio 2018 19:55 Pubblicato in Alto Tirreno

COSENZA 2 luglio 2018 – I militari della Stazione Carabinieri Forestale di Orsomarso hanno denunciato alla Procura della Repubblica di Paolo, un uomo di Praia a Mare per il reato di incendio colposo.

 

 

 

I militari nei giorni scorsi, unitamente ad una pattuglia della Polizia Locale di Praia a Mare, sono intervenuti in Via Gavoni di Praia a Mare per una segnalazione di incendio di vegetazione. Incendio che ha interessato una superficie incolta, un cumulo di rifiuti di vario genere e una carcassa di autovettura.

Il cattivo odore e il fumo intenso sprigionato dall’incendio ha destato parecchia preoccupazione nei residenti della zona che hanno chiamato i soccorsi.

Sul posto era presente anche il proprietario del terreno intento a spegnere alcuni focolai. Dall’Attività di indagine espletata mediante l ‘applicazione del MEF (Metodo delle Evidenze Fisiche) , che consente di ricostruire l’evoluzione del fuoco attraverso i segni e le tracce che lo stesso rilascia è stato individuato il punto di innesco del fuoco ubicato a valle dell’area percorsa dalle fiamme.

Dall’attività d’indagine è emerso che la sera prima il proprietario del terreno interessato dall’incendio ha bruciato dei residui di pulitura di giardini e l’indomani mattina a causa del vento e delle temperature elevate le fiamme si sono propagate alla superficie sovrastante interessando anche i rifiuti e l’autovettura abbandonata.

Si è pertanto denunciato all’Autorità Giudiziaria per il reato di Incendio colposo di vegetazione non boschiva e getto pericoloso di cose il proprietario del terreno ed elevato allo stesso una sanzione amministrativa di euro 2000 per il deposito incontrollato di rifiuti e l’abbandono dell’autovettura.

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