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Morra dice: «Querelato da Occhiuto? Ne vedremo delle belle»
Giovedì, 13 Settembre 2018 13:42 Pubblicato in CosenzaIl senatore Morra risponde al sindaco e annuncia l’intenzione di rinunciare all’immunità parlamentare. Ma rilancia l’accusa: «È verità storica che a Cosenza alcune aziende abbiano destato l’interesse della Dda». Parenti in affari con la mafia? «Denunci alla magistratura»
«Occhiuto mi ha querelato? Sono qui, ne vedremo delle belle».
La guerra a distanza tra il sindaco di Cosenza e il senatore Nicola Morra si arricchisce di un nuovo capitolo.
Anzi, di un nuovo video, quello postato sul proprio profilo Facebook dal parlamentare del Movimento 5 Stelle, che risponde punto su punto alle accuse e alla denuncia del primo cittadino.
«Ho appreso di essere stato querelato dal sindaco di Cosenza, Mario Occhiuto, in quanto avrei detto alcune cose gravemente lesive della sua immagine.
Peccato che dalle parole dette dal sottoscritto Occhiuto abbia operato una omissione sottraendo una “pare” che altera il senso dell’affermazione da me pronunciata».
Nel video del 5 settembre, infatti, Morra affermava che Occhiuto avrebbe «fatto lavorare, pare, la ‘ndrangheta nei maggiori appalti che si sono realizzati in passato» (qui l’articolo completo).
«Fermo restando che noi del Movimento rinunciamo a tutte le guarentigie, un tempo dette immunità parlamentari, per cui se ho sbagliato, com’è giusto, dovrò rispondere di quanto ho detto – spiega il senatore nel nuovo video –, Occhiuto non si è fermato a questo ma ha fatto intuire che un mio stretto congiunto, lo scrive allusivamente, sarebbe in società con soggetti in odore di mafia.
Ora, giacché lui è sindaco, quindi un pubblico ufficiale, avrebbe il dovere di denunciare e, quanto meno, di esporre fatti alla magistratura che poi dovrà fare le sue valutazioni del caso».
Morra ricorda inoltre che Occhiuto è un «sindaco, se non ricordo male, prescritto, perché a differenza del sottoscritto lui ha già conosciuto le patrie galere per una vicenda che si è conclusa con la prescrizione, quell’istituto che noi vogliamo riformare a breve».
E aggiunge anche «che è verità storica che su Cosenza hanno lavorato aziende che poi hanno destato l’interesse della Dda di Catanzaro e poi hanno ricevuto interdittive antimafia.
Ma non ci sono problemi, io son qua, l’aspetto quando vuole e ne vedremo delle belle».
Strage del Raganello, 7 indagati: tra cui 3 sindaci
Giovedì, 13 Settembre 2018 13:32 Pubblicato in CalabriaSul registro degli indagati i primi cittadini di Civita, San Lorenzo Bellizzi e Cerchiara, il presidente del Parco del Pollino, un dirigente dei carabinieri e due guide. Ipotizzati i reati di omicidio e inondazione colposi. Facciolla: «Impegno massimo per le vittime»
Castrovillari. La Procura della Repubblica di ha emesso sette informazioni di garanzia nell’ambito dell’inchiesta sulla tragedia delle gole del torrente Raganello che il 20 agosto scorso ha provocato la morte a causa di un’onda di piena di 10 escursionisti.
Sul registro degli indagati sono finiti i sindaci dei tre paesini che affacciano sul Raganello, Alessandro Tocci, di Civita, Antonio Cersosimo, di San Lorenzo Bellizzi, e Antonio Carlomagno, di Cerchiara di Calabria, anche sede della maggior parte delle associazioni che organizzano escursioni nelle gole.
Ma fra gli indagati ci sono anche il presidente del Parco Nazionale del Pollino, Domenico Pappaterra e il dirigente dell’ufficio Biodiversità dei Carabinieri Forestali, Gaetano Gorpia, entrambi competenti in materia di sicurezza nella zona, più due note guide Giovanni Vancieri e Marco Massaro.
Gli avvisi sono stati emessi, ha riferito il procuratore Eugenio Facciolla, «in considerazione degli atti istruttori irripetibili che devono essere effettuati.
È doveroso, oltre che obbligatorio, che la giustizia dia una risposta rapida».
Il procuratore Facciolla poi aggiunge «Sin dai primi passi dell’inchiesta abbiamo lavorato senza sosta per dare una risposta a quanti sono rimasti coinvolti nella tragedia del torrente Raganello: alle vittime ed ai loro familiari, ai feriti ed a quanti, pur essendo usciti indenni, hanno subìto un grave trauma psicologico per la terribile vicenda che hanno vissuto.
Per questo è giusto dare una risposta di giustizia nei tempi più rapidi e nel modo più efficace possibile». «Il nostro impegno, in questo senso – ha detto ancora il Procuratore di Castrovillari – è massimo.
Ci stiamo avvalendo, tra l’altro, delle migliori competenze tecniche che rappresentano il meglio di quanto possa offrire, in questo senso, la Calabria».
I reati ipotizzati sono omicidio colposo e lesioni colpose, inondazione colposa ed omissione di atti d’ufficio: sono i reati che vengono ipotizzati nelle informazioni di garanzia emesse dal Procuratore della Repubblica di Castrovillari, Eugenio Facciolla, nell’ambito dell’inchiesta sulla tragedia delle gole del torrente Raganello.
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Ancora 5 sindaci e Mario Oliverio sarà di nuovo governatore della Calabria.
Mercoledì, 12 Settembre 2018 22:38 Pubblicato in CalabriaSul web la gioia del PD che annuncia la bella notizia che ormai sono 200 i sindaci che hanno firmato a favore della ricandidatura di Mario Oliverio.
Sindaci di destra e di sinistra.
Ancora altri 5 e si arriverà alla metà più uno dei sindaci calabresi.
Ed Oliverio avrà una vittoria certa ovviamente se gli elettori saranno i soli sindaci.
Ma ecco il secondo elenco :
Acquaformosa (Capparelli Gennaro), Acquappesa (Maritati Giorgio), Acri (Capalbo Pino), Aiello Calabro (Iacucci Franco), Albi (Piccoli Giovanni), Albidona (Di Palma Filomena), Altilia (De Rose Pasqualino), Amaroni (Ruggero Luigi), Amato (Ruga Saverio), Aprigliano (Le Pera Pietro Giorgio), Arena (Schinella Antonino), Argusto (Matozzo Valter), Badolato (Mannello Gerardo), Bagaladi (Monorchio Santo), Bagnara (Frosina Gregorio), Belmonte Calabro (Bruno Francesco), Belsito (Basile Antonio), Belvedere Spinello (Macrì Rosario), Benestare (Rocca Rosario), Bianchi (Paola Tommaso), Bianco (Canturi Aldo), Bisignano (Lo Giudice Francesco), Bivongi (Marzano Daniele), Borgia (Sacco Elisabeth), Buonvicino (Biondi Ciriaco), Calopezzati (Mangone Franco), Caloveto (Mazza Umberto), Camini (Alfarano Giuseppe), Campo calabro (Repaci Alessandro), Canna (Stigliano Paolo), Cardinale (Staglianò Danilo), Careri (Giugno Giuseppe), Carfizzi (Maio Carmine), Carlopoli (Talarico Mario), Carpanzano (Vigliaturo Giuseppe), Casali del Manco (Martire Nuccio), Castelsilano (Drante Francesco), Caulonia (Belcastro Caterina), Celico (Falcone Antonio), Cellara (Conte Vincenzo), Cerenzia (Frontera Giovanni), Cerzeto (Rizzo Giuseppe), Cessaniti (Mazzeo Francesco), Cleto (Longo Giuseppe), Colosimi (Talarico Manolo), Cotronei (Belcastro Nicola), Cropalati (Lettieri Luigi), Dipignano (Nicoletti Giuseppe), Figline Vegliaturo (Adamo Fedele), Firmo (Russo Gennarino), Fiumara (Pensabene Vincenzo), Fossato Serralta (Raffaele Domenico), Fuscaldo (Ramundo Gianfranco), Guardavalle (Ussia Giuseppe), Lago (Scanga Fiorenzo), Laino Castello (Cosenza Giovanni), Lungro (Santoianni Giuseppe), Luzzi (Federico Umberto), Magisano (Tozzo Fiore), Maida (Paone Salvatore), Maierà (De Marco Giacomo), Malvito (Amatuzzo Pietro), Mandatoriccio (Cornicelli Dario), Mangone (Berardi Orazio), Marcellinara (Scerbo Vittorio), Marzi (Aiello Rodolfo), Montebello Jonico (Surace Ugo), Montegiodano (Fiordalisi Francesco), Montepaone (Migliarese Mario), Mormanno (Regina Giuseppe), Mottafollone (Basile Romeo), Oriolo (Bonamassa Giorgio), Palermiti (Giorla Roberto), Panettieri (Parrotta Salvatore), Pazzano (Taverniti Santino), Pentone (Merante Michele), Piane Crati (Ambroggio Michele), Pianopoli (Cuda Gianluca), Pietrafitta (Muto Antonio), Pietrapaola (Nigro Pietro), Placanica (Condemi Tonino), Plataci (Tursi Francesco), Ricadi (Russo Giulia), Rocca di Neto (Blandino Tommaso), Roccabernarda (Bilotta Nicola), Roccaforte del Greco (Penna Domenico), Roggiano Gravina (Iacone Ignazio), Rose (Bria Mario), Roseto Capo Spulico (Mazzei Rosanna), Samo (Bruzzaniti Giovanbattista), San Basile (Tamburi Vincenzo), San Cosmo Albanese (Baffa Domenico), San Fili (Argentino Antonio), San Giorgio Albanese (Gabriele Gianni), San Giorgio Morgeto (Valerioti Salvatore), San Giovanni di Gerace (Vumbaca Giuseppe), San Giovanni in Fiore (Belcastro Giuseppe), San Lorenzo (Russo Bennardo), San Lorenzo Bellizzi (Cersosimo Antonio), San Mango d’Aquino (Marrelli Luca), San Martino di Finita (Calabrese Paolo), San Nicola dell’Alto (Scarpelli Francesco), San Pietro a Maida (Putame Pietro), San Pietro Di Caridà (Rosano Sergio), San Sostene (Aloisio Luigi), San Sosti (De Marco Vincenzo), Sant’Agata del Bianco (Ranieri Domenico), Sant’Andrea Apostolo (Ramogida Nicola), Santa Caterina (Albanese La Valle Roberto), Santa Caterina dello Ionio (Severino Francesco), Santa Maria del Cedro (Vetere Ugo), Santa Severina (Giordano Salvatore), Santo Stefano di Rogliano (Nicoletti Lucia), Santo Stefano in Aspromonte (Malafra Francesco), Saracena (Russo Renzo), Savelli (Frontera Domenico), Scala Coeli (Matalone Giovanni), Scandale (Barberio Antonio), Scigliano (Pane Raffaele), Sellia (Zicchinella Davide), Serrata (De Angelis Angelo), Settingiano (Iozzo Rodolfo), Sinopoli (Danaro Annunziato), Spezzano della Sila (Monaco Salvatore), Staiti (Pellicanò Giovanna), Stalettì (Mercurio Alfonso), Tarsia (Ameruso Roberto), Taverna (Tarantino Sebastiano), Terravecchia (Santoro Mauro), Umbriatico (Abenante Pasquale), Vaccarizzo Albanese (Pomillo Antonio), Vallefiorita (Megna Salvatore), Vallelonga (Servello Abdon), Verbicaro (Silvestri Francesco), Zumpano (Lucente Maria).