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Redazione TirrenoNews

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Cosenza – Durante l’orario di lavoro in ospedale, si recava in un bagno del nosocomio e, utilizzando un lavandino, puliva le seppie.

Del comportamento del medico, in servizio nell’ospedale di Praia a Mare, é venuta a conoscenza, attraverso alcuni video messi in rete, la Direzione strategica dell’Azienda sanitaria provinciale di Cosenza, che ha disposto il licenziamento del medico protagonista dell’insolito comportamento.

Del provvedimento ha dato notizia con un comunicato la stessa Asp.

L’azienda afferma che “essendo risalita, attraverso ai video messi in rete, alla conoscenza dei dati anagrafici del medico che all’interno dei locali del Presidio ospedaliero di Praia a Mare si dedicava alla pulizia delle seppie, senza disdegnare qualche morso nel corso di tale attività, comunica che ha interrotto ogni rapporto professionale e di lavoro con il sanitario, del quale condanna le condotte assunte”

Emilio Alfano, questo il nome dell’uomo secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, non sembra fosse nuovo ad atteggiamenti particolare sul luogo di lavoro. L’uomo era assunto a tempo determinato, ma la Asp ha già provveduto a licenziarlo. Il Direttore generale Raffaele Mauro ha detto a Repubblica: “Abbiamo chiuso ogni rapporto con questa persona, nonostante fosse impiegato nel settore delle emergenze, dove c'è una carenza di personale. Chi si comporta in questo modo non può dare un contributo compiuto al lavoro dell'istituzione”. Un dettaglio non da poco: se l’uomo lavorava alle emergenze dove per di più c’è carenza di personale, diventa più difficile non indignarsi per il suo gesto immortalato in una foto. (aggiornamento di Bruno Zampetti)

MEDICO PULISCE SEPPIE IN OSPEDALE, I PRECEDENTI

All’ospedale di Praia a Mare, in provincia di Cosenza, un medico è stato catturato mentre lavava delle seppie sul luogo del lavoro. La foto-denuncia (che potete trovare qui in basso) è arrivata anche all’ASL locale, che ha deciso di licenziare seduta stante lo stesso dottore. Oggi l’edizione online del Corriere della Sera dedica ampio spazio al protagonista in negativo di questa vicenda; si tratta di Emilio Alfano, 45enne di Torre Annunziata, già noto alle forze dell’ordine essendo stato agli arresti domiciliari in passato. Qualche anno fa, quando lavorava all’Asl di Boscoreale in provincia di Napoli, era stato trovato ubriaco sul posto del lavoro, e quando i carabinieri hanno provato a portarlo a casa, ha reagito colpendo i rappresentanti dell’Arma. Qualche mese fa, invece, l’Alfano ha colpito a calci un giovane tecnico di radiologia dell’ospedale di Praia a Mare, a conferma di una persona senza dubbio soggetta a determinati atteggiamenti sopra le righe. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)

LA FOTO INCRIMINATA

Succede che nell’ospedale di Praia a Mare, in provincia di Cosenza, viene sorpreso un medico mentre lavava tranquillamente delle seppie in un lavandino di un locale ospedaliero. Lo scoop arriva dal giornalista de Il Meridione, Gino Domenico Spolitu, che ha denunciato l’accaduto attraverso una serie di post con tanto di foto a seguito (potete trovarla qui sotto), che testimoniano appunto la pulitura illegale. Inutile sottolineare come la pubblicazione delle immagini e del fatto abbiano portato a non pochi problemi per lo stesso Spolitu, accusato di dire il falso. Ieri però, quando la notizia è circolata anche sui quotidiani nazionali, è stato lo stesso cronista a prendersi le dovute rivincite, e pubblicando un link importante (quello di TgCom24.it), ha correlato il tutto con la frase: «Quindi ero un bugiardo????? E non è finita qui!!! Adesso che la storia é diventata nazionale, chiedo formalmente agli altri responsabili le immediate dimissioni: Dott. Vincenzo Cesareo, Dott. Raffaele Mauro e Ing. Massimo Scura, siete responsabili forse maggiormente di quel medico! Il pesce, quindi anche le seppie, quando puzza, puzza dalla testa!». (aggiornamento di Davide Giancristofaro)

MEDICO LICENZIATO

Si sa, per molti appassionati di cucina pulire e preparare il pesce è una vera arte, e ogni momento è buono per affinare la propria perizia in merito. Un medico di Praia a Mare, in provincia di Cosenza, ha un po' esagerato facendosi però "pizzicare" mentre puliva delle seppie, appena comprate, sul posto di lavoro. E questa bravata è costata al professionista calabrese l'immediato licenziamento, visto che mentre era intento a pulire le seppie in un lavandino di un bagno dell'ospedale, per portarle poi a casa pronte per essere cucinate, è stato filmato e il video è finito in rete. Una "scenetta" che ovviamente è stata presa molto male dalla direzione dell'ospedale, che ha immediatamente preso provvedimenti, considerando anche diversi episodi controversi che hanno messo recentemente la sanità calabrese sotto pressione.

IL COMUNICATO DELLA ASP DI COSENZA

E' stato proprio grazie al video postato in rete che la Direzione dell'Azienda sanitaria provinciale di Cosenza venuta a conoscenza del comportamento del sanitario: conseguente e inevitabile è stata la decisione di non rinnovare il rapporto di convenzione che legava all'ente sanitario il medico che è stato sorpreso al lavoro con le prelibate seppie. L'Asp di Cosenza ha emesso un comunicato per confermare il licenziamento del medico, si legge: "Essendo risalita, attraverso i video messi in rete, ai dati anagrafici del medico che all'interno dei locali del Presidio ospedaliero di Praia a Mare si dedicava alla pulizia delle seppie, senza disdegnare qualche morso nel corso di tale attività, ha interrotto ogni rapporto professionale e di lavoro con il sanitario, del quale condanna le condotte assunte".

Roma. "Gli ho offerto la cena, poi mi ha violentata"

Venerdì, 14 Settembre 2018 21:29 Pubblicato in Italia

Presunto stupro a Roma nei pressi del Viminale.

La vittima è una badante italiana di 54 anni.

Il presunto stupratore sarebbe un nordafricano di circa 30 anni.

La badante italiana ha riferito"Gli ho offerto la cena, poi mi ha violentata".

 

Agli agenti la donna ha raccontato di aver conosciuto l'uomo la sera prima nella zona di Termini. I due hanno quindi deciso di rivedersi il giorno successivo.

Un appuntamento che per la vittima si è trasformato in un incubo.

Dopo aver trascorso qualche ora insieme sono andati a mangiare in un locale che si trova a pochi passi dal ministero dell'Interno.

Finita la cena, pagata dalla donna, i due si sono trattenuti nel locale fino all'ora chiusura, bevendo qualche bicchiere di troppo. Poi, una volta fuori, la donna sarebbe stata aggredita e stuprata sotto gli ombrelloni aperti del ristorante. Era mezzanotte passata da poco. L'uomo le ha preso il portafoglio e si è allontanato. In stato di choc la donna ha raggiunto il Viminale ed ha chiesto aiuto ad un agente di guardia:"Sono stata violentata".

La polizia sta indagando sul caso della denuncia per stupro di una badante italiana di 54 anni che nella notte tra mercoledì e giovedì ha chiesto aiuto ad un agente di guardia del Viminale.

Ad abusare della donna, per poi rapinarla del portafogli, sarebbe stato un nordafricano di circa 30 anni.

Questo almeno è quanto ha riferito la vittima agli agenti, come racconta RomaToday.

Le indagini infatti sono soltanto all’inizio.

La 54enne non ha riportato altri segni di violenza sul corpo.

Ora la polizia sta cercando di ricostruire con esattezza l’accaduto: dal racconto della donna sarebbero infatti emerse alcune incongruenze.

Al vaglio degli investigatori ci sono i tabulati telefonici e le immagini di videosorveglianza della zona.

La polizia, che ha congelato il liquido seminale dell’uomo, è sulle tracce del presunto stupratore.

Milano, gira mezzo nudo in strada ed urla contro l'Italia

Venerdì, 14 Settembre 2018 21:05 Pubblicato in Italia

Ha ribaltato un paio di secchi dell' immondizia sull'asfalto.

Ha distrutto una bottiglia di vetro e ha continuato a tenere i cocci tra le mani.

 

 

 

 

 

Poi, fortunatamente, alla vista dei carabinieri si è "arreso".

Mattinata movimentata quella di venerdì in via Ornato, zona Niguarda a Milano, teatro dello "spettacolo" di un giovane straniero che per qualche minuto ha seminato il panico in strada.

Stando a quanto appreso, il ragazzo è apparso verso le 7.30 e ha iniziato a girovagare a torso nudo e con una bottiglia di vetro rotta in mano.

Nel suo tragitto ha rovesciato qualche secchio dell'immondizia e ha più volte urlato frasi contro l'Italia, spiegando di volere andare via dal Paese.

A fermarlo sono stati gli uomini del Radiomobile dei carabinieri, allertati da alcuni passanti.

Dalla centrale operativa avevano inviato sul posto anche l'equipaggio che ha in dotazione il taser, ma non c'è stato bisogno di utilizzarlo - né di mostrarlo - perché alla vista dei militari il giovane si è tranquillizzato e si è lasciato bloccare.

Il ragazzo è stato quindi portato in caserma per essere identificato.

I carabinieri hanno poi accertato che poche ore prima, durante la notte, era stato ricoverato al pronto soccorso del Niguarda per alcuni lievi ferite, che - ad ora - non è ancora chiaro come si fosse procurato.

Dopo essere stato medicato, era stato subito dimesso.

In mattinata è poi ricomparso in via Ornato.

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