
Redazione TirrenoNews
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Riceviamo e pubblichiamo, da Giulio Vita, direttore de La Guarimba Film Festival, la seguente nota contenete il nuovo bando per cortometraggi , la locandina ufficiale ed una foto delle proiezioni.
“La Guarimba International Film Festivalpresenta la locandina realizzata dall'artista spagnolo Mikel Murillo per la VII edizione e apre il bando per cortometraggi.
Sono aperte le iscrizioni per film nazionali ed internazionali nelle categorie di: Fiction, Animazione, Documentario, INSOMNIA - Sperimentale, Videoclip e La Grotta dei Piccoli - Animazione per Bambini.
Il bando è disponibile da oggi su:http://www.laguarimba.com/it/bando/
La VII edizione de La Guarimba si svolgerà al Parco La Grotta di Amantea (CS) dal 7 all'11 agosto 2019 e l'ingresso sarà libero.
Saranno proiettati 68 cortometraggi in competizione ufficiale, 60 per la competizione La Grotta dei Piccoli in collaborazione con UNICEF ITALIA e 20 cortometraggi fuori concorso nelle sezioni per l'ambiente, cinema africano e Vimeo Staff Pick Video.
Durante il festival ci saranno laboratori per adulti e per bambini e la mostra di locandine Artists For La Guarimba 2019 con 15 artisti internazionali.
I PREMI
Premio al Miglior Cortometraggio di Fiction (€800 + trofeo)
Premio al Miglior Corto Documentario (€800 + trofeo)
Premio al Miglior Cortometraggio di Animazione (€800 + trofeo)
Premio al Miglior Cortometraggio La Grotta dei Piccoli (€300 + trofeo)
Premio al Miglior Cortometraggio Sperimentale INSOMNIA (€300 + trofeo)
Premio al Miglior Videoclip (300 euro+trofeo)
Premio Del Pubblico (Trofeo)
Guarimberos Award (Trofeo) – *I programmatori del festival consegneranno un premio al loro film preferito.
Nonnina Award (Trofeo) – *Un premio consegnato da Nonna Saveria a fine festival
La Guarimba è una associazione culturale con sede legale in Calabria, la terra dove tutto è possibile, che si occupa principalmente di cinema ed illustrazione e usa la cultura come un veicolo per promuovere valori di democrazia partecipativa, integrazione e accessibilità.
Fondata da Giulio Vita, calabro-venezuelano tornato alle sue radici nel 2012 per creare il festival di cinema; Sara Fratini, illustratrice venezuelana laureata in Belle Arti a Madrid e El Tornillo De Klaus, collettivo spagnolo di artisti audiovisivi e critici cinematografici.
Guarimba è una parola che per gli indios venezuelani significa “posto sicuro”.
Giulio Vita Artistic Director of La Guarimba International Film Festival.
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Arrivano i migranti e ritorna la tubercolosi
Mercoledì, 19 Settembre 2018 11:59 Pubblicato in ItaliaTubercolosi, torna la paura: "Recrudescenza legata a immigrazione"
Sono 31 i pazienti ricoverati al Sant’Orsola di Bologna, più 36 registrati nelle varie strutture bolognesi. Il picco più alto si era raggiunto nel 2017, ma quest’anno è caratterizzato dall’incremento di contagi fra italiani
È allarme tubercolosi, ed a diramarlo è il policlinico Sant’Orsola-Malpighi di Bologna.
Stando a quanto riferito dall’ospedale, infatti, soltanto nei primi 6 mesi del 2018 i casi registrati nella singola struttura sono 31. Questi, sommati agli altri 36 segnalati nel territorio bolognese, danno un totale di ben 67 persone contagiate in 6 mesi.
L’anno scorso, definito come annus horribilis, solo a Bologna i pazienti affetti da Tbc erano stati 193, di cui 89 riferiti dal Sant’Orsola, e 104 dalla Ausl. Il 2018, tuttavia, non si è ancora concluso, perciò bisogna attendere la fine dell’anno per poter fare una valida comparazione.
Certo è che la diffusione della malattia sta a mano a mano cambiando. Se fino al passato 2017 erano prevalentemente i cittadini stranieri ad essere colpiti dal micobatterio, adesso la malattia comincia sempre più ad interessare anche gli italiani.
L’anno precedente, ad esempio, dei 193 contagiati solo 35 soggetti erano nostri connazionali. Ad oggi, invece, la Ausl di Bologna registra 11 italiani affetti da Tbc e 25 stranieri. Mentre il Sant’Orsola riferisce che dei 31 pazienti ammalati, 20 sono stranieri ed 11 italiani.
Tutto ciò è emerso grazie ad un’interrogazione avanzata dai rappresentanti regionali di Forza Italia, ragionevolmente allarmati dai numeri riportati. La tubercolosi, del resto, è una patologia che il nostro Paese ha visto ridursi fino alla totale debellazione nell’ormai lontano secolo scorso.
“Una recrudescenza legata all’immigrazione, con i casi che aumentano di pari passo con i flussi migratori.”, afferma senza mezzi termini il deputato di Forza Italia Galeazzo Bignami, come riportato da “Il Resto del Carlino”.
Non si tratta di parole campate in aria, basta leggere i numeri per confermare le dichiarazioni del parlamentare, che guarda con preoccupazione anche all’hub di via Mattei, sempre più prossimo alla chiusura. "Non si può non legare questo fenomeno all’aumento dell’immigrazione in città. I migranti, una volta sbarcati in Italia, vengono sottoposti a una prima visita sanitaria sommaria. Tuttavia, i veri controlli vengono effettuati una volta smistati nei centri di accoglienza delle varie regioni, tra cui quello bolognese, dove vengono sottoposti ad accertamenti più approfonditi. Una questione che ha un costo, sia in termini sanitari, come si evince dai dati sulla Tbc, che economici. Si parla di un milione e mezzo di euro, che pesa tutto sulla collettività, di cui soltanto 523mila euro per le prestazioni sanitarie, il resto per pagare il personale medico, infermieristico e amministrativo".
Federico Garau - Mar, 18/09/2018 - 13:39
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Albanese si masturba davanti a una ragazzina. Ma grazie al Pd viene solo multato
Mercoledì, 19 Settembre 2018 11:30 Pubblicato in ItaliaAtti osceni davanti a una minorenne. Il giudice assolve l'albanese: "Non è reato". E Salvini scrive a Bonafede: "Rivedere la depenalizzazione voluta dal Pd"
Masturbarsi in pubblico non è più reato, nemmeno se la belva lo fa davanti a una minorenne.
A deciderlo è stato il governo di centrosinistra. Risultato: un 28enne albanese che si era toccato davanti a una ragazzina non avrà conseguenze penali ma solo una multa. Un'ingiustizia che ha spinto Matteo Salvini a scrivere al ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, per chiedergli di rimediare, al più presto, a "un altro regalo del Pd agli italiani a cui cercheremo di rimediare".
"Giù le mani dalle donne e dai bambini!". Salvini ora vuole andare fino in fondo. Affinché un altro episodio, come quello raccontato la scorsa settimana dal Gazzettino di Venezia, non capiti nuovamente. I fatti risalgono a quattro anni fa, quando a San Donà di Piave una ragazzina, che si era riparata dalla pioggia nell'androne di un palazzo, era incappata nell'albanese che, dopo essersi abbassato i pantaloni, avava iniziato a masturbarsi proprio davanti a lei. Venutolo a sapere, i genitori lo avevano portato a processo per atti osceni nella speranza che la giustizia potesse fare il suo corso e assicurare l'orco dietro alle sbarre. Ma così non è stato. Perché, se fino a qualche anno fa il reato di atti osceni in luogo pubblico veniva punito con la reclusione da 3 mesi a 3 anni, nel 2016 un decreto legislativo voluto dal precedente governo lo ha depenalizzato. Adesso gli atti osceni "in luogo pubblico o aperto o esposto al pubblico" vengono puniti con una semplice sanzione amministrativa.
All'epoca dell'aggressione la ragazzina aveva sedicenne. L'orco che si è masturbato davanti a lei adesso è libero di rifare la stessa schifezza con altre ragazzine. "Il governo del Pd che nel 2016 ha voluto depenalizzare gli atti osceni evitando così una pena di tre anni a malati sessuali o depravati - ha commentato il vice presidente del Senato, Roberto Calderoli - ha di fatto lasciato liberi di colpire potenziali stupratori". Salvini ha promesso che intende rimediare all'ennesimo errore commesso dal Partito democratico. Nei prossimi giorni scriverà al Guardasigilli per chiedergli di cancellare la depenalizzazione dei reati approvata dalla sinistra.
Sergio Rame - Mar, 18/09/2018 - 12:05
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