
Redazione TirrenoNews
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E’ notte.
Un autista transita per la galleria di Coreca ed avverte sulla carreggiata la presenza di alcuni pezzi di cemento “grossi quanto un pugno”
Secondo quanto da lui rilevato sarebbero stati espulsi dalla parete della galleria.
Proprio da una delle giunture.
Da qui l’allarme alle autorità.
Le stesse autorità, ovviamente, hanno risposto che stavano per dare la notizia all’ANAS per la verifica del fatto e la individuazione delle ragioni.
Stamattina è probabile che i tecnici dell’Anas, a che ora non è dato sapere, saranno sul luogo.
Diamo la notizia proprio per evitare che il problema segnalato passi in “cavalleria”.
Può essere “nulla”, può essere “cosa seria”.
È difficile, infatti, dimenticare che la medesima galleria è stata già interessata ad un fenomeno di lesione della parete e di sversamento di acqua e fango che hanno determinato l’allarme e dato luogo ad approfondite indagini.
Era il tempo del Maresciallo Cerza e del comandante Caruso da noi avvertiti in occasione di un incidente stradale.
E le due autorità hanno immediatamente segnalato a chi di dovere la vicenda da noi fotografata.
Probabilmente è proprio per questa opportunità da noi avuta che stamattina siamo stati interessati da un amico autista.
E sempre per questo che riteniamo di doverne dare opportuna informazione.
Chiediamo all’ANAS, eseguiti i controlli, di dare opportuno comunicato di rassicurazione agli utenti , così da poter usare la strada senza preoccupazione.
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Teresina Giustiniano, amanteana, denuncia la drammatica situazione che si vive in Venezuela
Martedì, 25 Settembre 2018 22:45 Pubblicato in Economia - Ambiente - EventiI politici della Regione Calabria ignorano o fanno finta di ignorare la drammatica situazione che si sta vivendo in Venezuela e che si riflette fortemente sugli italiani e nel caso i calabresi in Venezuela
Nessuno, tranne in qualche modo noi piccolo blog calabrese, ne ha trattato.
Nessuno ha minimamente esposto i drammatici dati dei rientri dei calabro venezuelani.
Nessuno che si sia interessati dei loro problemi ora che sono rientrati in Calabria.
Tutti a preoccuparsi dei migranti e nessuno degli amanteani e dei calabresi costretti a rientrare dal Venezuela per la mancanza di sicurezza, per la mancanza di sanità, per le gravi difficoltà economiche.
Non è mancato alla regione Calabria ed in specie a Mario Oliverio ed Orlandino Greco di interessarsi dei calabresi all’estero( secondo noi di far finta) convocando una riunione della Consulta regionale dei calabresi all’estero.
Perché diciamo per finta?
Facile.
Pensate che le azioni prioritarie del Piano annuale 2019 degli interventi sono il sostegno al funzionamento della Consulta e del Comitato direttivo (60mila euro), la promozione di un evento culturale e di marketing territoriale in una città estera di insediamento dei calabresi (50mila euro) ed un corso di formazione sulla cucina mediterranea per giovani figli di calabresi da tenersi in Calabria (30mila euro).
Ovviamente nessun finanziamento per la formazione professionale dei calabresi costretti a ritornare dal Venezuela.
Nessun contributo specifico per il loro avvio al lavoro.
Tanto più che in Calabria il lavoro non si trova.
Ora dopo il puntuale e forte intervento dell’avvocatessa amanteana Teresina Giustiniano, emigrata diversi anni fa in Venezuela , intervento con il quale ha raccontato la drammatica situazione che stanno vivendo tanti calabresi in Venezuela, il mitico Eldorado degli anni cinquanta, sembra che il consigliere Greco si sia impegnato a presentare una mozione sulle richieste avanzate dalla Giustiniano da sottoporre al Consiglio regionale.
Speriamo che la saggezza li illumini.
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Paola. Arrivano le contravvenzioni dei tutor di Paola
Martedì, 25 Settembre 2018 22:04 Pubblicato in PaolaStanno arrivando le prime contravvenzioni dei tutor di Paola
Che botte!
Impossibile, allora, non richiamare alla mente il bellissimo romanzo ed il bellissimo film di Troisi e Benigni “Non ci resta che piangere” di cui ci sovviene sempre la famosa tassa di transito,
quella dell’esattore che dice ““Chi siete? Da dove venite? Cosa portate? Dove andate? Un Fiorino!” ad ogni minimo passaggio della dogana.
Sembra la stessa cosa a Paola!
Il tutor sembra chiedere “Da dove venite? Dove andate? A quanto andate? Un Fiorino!”
Il problema è che il tutor non è al confine della Signoria fiorentina, ma della Signoria paolana.
Un confine che occorre passare per andare all’università di Rende, per andare a Cosenza, per andare a prendere il treno alla stazione di Paola, per andare all’ospedale di Paola, per andare alle terme luigiane, per andare all’ospedale di Cetraro, per andare all’ospedale di Praia a mare, per andare a nord e sud del Tirreno Cosentino.
Ma il problema è anche quello che il limite di velocità è fissato in 70 kmh , un limite ingiustificato o quanto meno non giustificato.
Sfido chiunque a fornirmi copia della ordinanza dell’Anas che stabilisce il limite di 70 kmh
Eh si perché il tutor è stato apposto dal comune di Paola, che prende i soldi delle contravvenzioni, ma la strada è statale e la ordinanza è dell’Anas.
Ma si sa che i comuni hanno bisogno di soldi e tutti i modi sono buoni.
Anche i tutor.
Ed allora non resta che evitare di andare a Paola o di passare da Paola.
Salvo se non siete proprio obbligati.
Dispiace solo per San Francesco di Paola
Trovatevi un santo alternativo!
Evitate di prendere il treno da Paola ed usate la stazione di Lamezia Terme
Evitate le Terme Luigiane ed andate a quelle di Lamezia Terme.
Se dovete andare a Cosenza prendete l’autostrada
E comunque se proprio siete obbligati ad usare il confine della signoria mettetevi dietro un pullman o dietro un tir o dietro ad una autoambulanza od alle auto delle istituzioni, così da non essere ripresi dalla videocamere( credo)
E comunque non pagate mai, resistete in tutti i modi, fino ad ogni grado di giudizio, chiedete copia delle foto di transito,copia degli atti all’Anas, al Prefetto, al comune.
Ci dicono che non solo rischiate di non pagare le contravvenzioni ma di farvi anche tante risate.
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