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Redazione TirrenoNews

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Amantea. Grave incidente prima della galleria di Coreca

Martedì, 02 Ottobre 2018 21:38 Pubblicato in Cronaca

Stamattina 2 ottobre stava per albeggiare

Una ragazza di Fuscaldo si recava a lavorare a Falerna in una clinica

Stando alle indicazioni raccolte prima della galleria di Coreca un ragazzo di colore che in bicicletta si recava a lavorare non seguiva le indicazioni stradali che vietavano alla bici l’uso della galleria e continuava a procedere sulla SS18

Il giovane migrante per ragioni sconosciute , probabilmente legate alla pioggia, sembra si sia spostato nella carreggiata

Mentre pioveva a dirotto la ragazza per evitarlo ha urtato contro il muro di supporto alla galleria ha perso il controllo della macchina

La macchina si è capovolta

Un ragazzo che sopraggiungeva non ha fatto in tempo a fermarsi e l’ha speronata.

Immediati i soccorsi sanitari

I medici del 118 hanno portato entrambi i ragazzi all'ospedale di Paola.

Nelle prime ore di stamattina 2 ottobre, in Bisignano, i militari del Comando Provinciale Carabinieri e del Nas di Cosenza, coadiuvati da personale della Compagnia di Intervento Operativo del 14° Battaglione Calabria e da unità antidroga del Nucleo Cinofili dello Squadrone Eliportato Cacciatori di Calabria, hanno dato esecuzione a 6 ordinanze di custodia cautelare (di cui 4 in carcere, 1 agli arresti domiciliari ed 1 obbligo di dimora), emesse dal Gip presso il Tribunale di Cosenza, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di altrettanti soggetti, indagati in concorso per i reati di “spaccio di sostanze stupefacenti”, “truffa in danno del Servizio sanitario nazionale”, “ricettazione” e “falsità materiale commessa dal privato”.

Sviluppo dell’attività investigativa.

L’indagine trae origine dalle dichiarazioni rese dalla madre di uno dei destinatari dei provvedimenti restrittivi, la quale, nel mese di maggio 2017, segnalava alla Stazione Carabinieri di Bisignano che il figlio era solito acquistare illegalmente, da alcuni spacciatori del luogo, un medicinale antidolorifico e narcotico, denominato “Durogesic”,in forma di cerotti transdermici contenenti quale principio attivo il “Fentanyl”, un potente analgesico oppioide sintetico avente effetti largamente superiori alla morfina.

I complessi approfondimenti investigativi consentivano di:

  • accertare un articolato e ben organizzato sistema di procacciamento dei menzionati cerotti da parte degli indagati, i quali, utilizzando ricettari provento di furto perpetrato in Ospedali ed Ambulatori della provincia di Cosenza e diversi timbri contraffatti, recanti i dati identificativi di un medico ormai in pensione o medici inesistenti,falsificavano le prescrizioni mediche ed acquisivano fraudolentemente, presso farmacie della Provincia di Cosenza (site nei comuni di Cosenza, Calopezzati, Castrovillari, Corigliano-Rossano, Mirto Crosia, Montalto Uffugo e San Marco Argentano) numerosissime confezioni di “Durogesic”;
  • comprovare l’esistenza di una ramificata rete di commercio illegale dei citati farmaci, rivenduti ai clienti con un prezzo variabile a seconda del taglio (cerotto intero 50€, mezzo cerotto 25€, striscia singola 10€),per un giro di affari di circa , cristallizzando le condotte delittuose degli indagati in ordine a circa 50 episodi di cessione a innumerevoli assuntori;
  • documentare una truffa, ammontante a circa , conseguente all’erogazione di medicinali interamente a carico del Servizio Sanitario Nazionale da parte di alcuni farmacisti della provincia, indotti in errore circa la genuinità delle ricette mediche.

Nell’ambito dell’indagine i militari operanti avevano già sequestrato 20cerotti transdermici, nonché 2ricettari non compilati riportanti il timbro dell’Azienda Ospedaliera di Cosenza. 

Ulteriori riscontri durante l’esecuzione delle misure. 

Contestualmente alla notifica delle misure cautelari sono stati eseguiti 15 decreti di perquisizione domiciliare (9 dei quali a carico di altri soggetti indagati in stato di libertà per i medesimi reati), a seguito delle quali sono state denunciate in stato di libertà 2 persone, una per “detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti” ed una per “ricettazione”, nonché segnalati alla Prefettura di Cosenza quali assuntori di sostanze stupefacenti ulteriori 4 soggetti, procedendo complessivamente al sequestro di 5 cerotti transdermici“Durogesic”,4 prescrizioni mediche già compilate e recanti il timbro della locale azienda ospedaliera,32 confezioni di metadone, 2 grammi di eroina ed 1 grammo di hascisc.

“Fentanyl”, la nuova droga che ha invaso il mercato.

Il Fentanyl è un analgesico oppioide sintetico, più potente della morfina, utilizzato da ormai 20 anni soprattutto per le cure palliative oncologiche.

La principale caratteristica di tale prodotto è certamente quella del rapido assorbimento e quindi della capacità di produrre effetti narcotici in pochissimi minuti.

Assunto in assenza di dolore fisico e di adeguato controllo medico potrebbe determinare anche gravi effetti collaterali, generando conseguentemente uno stato di forte dipendenza, da intendersi come una sorta di necessità compulsiva di procurarsi la sostanza con ogni mezzo.

Purtroppo, si stima che la sempre più diffusa vendita illegale di farmaci oppioidi abbia prodotto un netto incremento delle morti per overdose: basti pensare che solo nel 2016, sono stati accertati oltre 42.000 casi di decessi negli Stati Uniti e circa 8.000 in Europa.

Uno di questi è il cantante Prince

Anche in provincia di Cosenza, non è una novità assoluta la diffusione di tale oppioide, già riscontrata proprio a Bisignano nel 2016 dai Carabinieri della Compagnia di Rende, nell’ambito di un’attività investigativa che aveva consentito di scoprire un vero e proprio traffico di farmaci a base di Fentanyl, illegittimamente prescritti da medici compiacenti.

Fentanyl, la droga che uccide in un solo respiro

Martedì, 02 Ottobre 2018 18:25 Pubblicato in Mondo

Un oppioide sintetico fino a 100 volte più potente della morfina rappresenta un pericolo reale per chi ne abusa, ma anche per medici e poliziotti: l'inalazione di poche particelle può risultare letale.

 

 

 

L'epidemia di abuso di oppiacei che da qualche tempo preoccupa gli Stati Uniti non accenna a placarsi: secondo alcuni dati preliminari diffusi qualche giorno fa dalla US Drug Enforcement Administration, nel 2016 i casi di overdose sarebbero aumentati del 20% rispetto all'anno precedente, con oltre 59 mila decessi dovuti all'abuso di stupefacenti.

L'ultima e più grave minaccia nella famiglia degli analgesici è un oppioide sintetico chiamato Fentanyl, da 50 a 100 volte più potente della morfina: inizialmente sviluppato negli anni '60 per uso clinico, si sta ora diffondendo tra le droghe di strada dove spesso è mischiato e spacciato con eroina o altre sostanze.

In ambito clinico è impiegato in cerotti transdermici, lecca-lecca o pastiglie per la terapia del dolore cronico dei malati di tumore; in ambito criminale viene sintetizzato dai cartelli della droga messicani a un costo più basso di quello necessario per produrre eroina, con cui spesso viene mischiato per renderla più potente.

Il cantante americano Prince sarebbe morto il 21 aprile 2016 proprio per un'overdose di Fentanyl, farmaco che assumeva per alleviare il dolore causato da un operazione alla gamba.

Il Fentanyl, infatti, è così potente che è facile andare in overdose, anche inavvertitamente ed è molto difficile dosarne la quantità giusta: quella in grado di uccidere una persona potrebbe essere giusta per alleviare il dolore di un’altra.

Uno dei partecipanti a uno studio australiano sul Fentanyl commentò l’efficacia del farmaco dicendo che una volta provata «non si può tornare indietro», perché gli altri oppiacei, a confronto «sono merda».

Prince, una delle più grandi rockstar di sempre, è morto per un’overdose accidentale di Fentanyl, il potente antidolorifico oppioide sintetico, che stava assumendo per alleviare un dolore cronico all’anca.

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