
Redazione TirrenoNews
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Spilinga, denunciato imprenditore che sfruttava due lavoratori senegalesi
Venerdì, 19 Ottobre 2018 17:56 Pubblicato in Vibo ValentiaSiamo all’interno del programma “Anticaporalato 2018”
L’uomo, un 59enne di Spilinga avrebbe sfruttato due lavoratori senegalesi senza aver proceduto alla loro regolarizzazione amministrativa.
L’ imprenditore agricolo è stato denunciato dai carabinieri nell’ambito dei controlli del programma “Anticaporalato 2018”.
I militari della Compagnia di Tropea, insieme ai colleghi del Nas di Catanzaro e del Nil di Vibo Valentia, hanno accertato che i due cittadini extracomunitari, obbligati a fare i braccianti agricoli, erano costretti a dormire in uno spazio ricavato all’interno di una stalla, in condizioni igienico-sanitarie molto precarie, senza servizi igienici e senza acqua potabile.
L’imprenditore, , è ritenuto responsabile di violenza psicologica nei confronti di due senegalesi ed è stato pesantemente sanzionato anche per le violazioni igienico-sanitarie riscontrate nella sua azienda
Ed ancora oltre a subire la sospensione della propria attività, dovrà pagare una sanzione amministrativa di 17 mila euro per avere occupato in nero i due lavoratori.
Ecco una ulteriore conferma che la immigrazione serve solo per sfruttare i migranti.
I carabinieri hanno anche imposto il vincolo sanitario a due cavalli di proprietà dell’imprenditore privi di documenti di identificazione.
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Amantea. Il Vice sindaco “sconfessa” il sindaco
Venerdì, 19 Ottobre 2018 16:57 Pubblicato in Comunicati - Sport - GiudiziariaTenere un blog anche ad Amantea impone mille attenzioni ed un forte impegno morale, fisico e mentale.
Ma devo dire che certe volte riceviamo notevole sostegno dal nostro stesso pubblico.
È il caso del campo sportivo di Amantea interessato recentemente da due distinte ordinanze che si sono sconfessate l’una con l’altra.
Le ordinanza sono la 110 del 17 ottobre ( pubblicata ieri 18 ottobre) a firma del sindaco Pizzino
Questa ordinanza fa riferimento alla nota 13129 con la quale l’ufficio tecnico ha segnalato di aver rilevato “ differenti livelli di ossidazione degli elementi metallici della balaustra di sicurezza”.
Da qui le preoccupazioni del sindaco che ha disposto con la richiamata ordinanza la “Chiusura parziale, in via precauzionale, degli ultimi due livelli della tribuna a servizio dello stadio comunale”, fino a quando ”non saranno eseguiti specifici controlli rappresentati da apposite prove di spinta orizzontale sulla balaustra….”
Ecco perché la sorpresa.
Lo stesso giorno il vice sindaco Andrea Ianni Palarchio con ordinanza n 112 pubblicata sempre ieri 18 ottobre “sconfessa” il sindaco e dispone”La chiusura totale della tribuna coperta dello stadio comunale”
Perchè parliamo di “sconfessione”?
Semplice, perché questa ultima ordinanza nella prima parte cita la precedente ordinanza n 110.
Ci siamo così chiesti se fosse stata nel mentre emanata un’altra nota da parte dell’ufficio tecnico.
Niente! Anche la seconda ordinanza citava sempre la sola nota 13129.
Solo che nella seconda ordinanza si richiama che nella nota viene segnalata anche “la necessità di eseguire controlli statici sulla suddetta tribuna trattandosi si struttura ultraventennale”
Ma allora una domanda si impone: “ Chi ha assentito l’uso dello stadio ?”.
In attesa di una risposta evidenziamo che non ci sono problemi per le partite dell’AC Amantea.
Il pubblico potrà disporsi dietro la recinzione, come è avvenuto fino a quando non c’era la tribuna, magari facendo tagliare un po’ dell’erba presente.
...... seguono aggiormamenti....
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Arrestato anche un 43enne che conduceva la barca un catamarano rubato
Venerdì, 19 Ottobre 2018 16:03 Pubblicato in MondoVibo Valentia. Nell'ambito della lotta all'immigrazione clandestina il Reparto Operativo Aeronavale (R.O.A.N.) di Vibo Valentia, dopo aver individuato e fermato nelle acque joniche, un catamarano carico di migranti partito dalla Turchia e arrestato i due scafisti responsabili del traffico, ha concentrato l’attenzione su un natante sospetto, un altro catamarano, proveniente questa volta dalle acque greche, il quale, invece di avvicinarsi alle coste nazionali, aveva proseguito la navigazione, bordeggiando al limite delle acque territoriali italiane, fino ad imboccare lo stretto di Messina.
I Finanzieri hanno affiancato lo yacht, invitando lo skipper, unico occupante apparente, a seguirli nello scalo reggino.
Una volta in porto i militari hanno avviato controlli documentali e ispezionato il mezzo nautico che «si è rivelato vuoto e privo di carico, ma le circostanze della rotta seguita, malgrado i documenti presentati, poi rivelatisi abilmente falsificati, fossero apparentemente in regola, hanno indotto i finanzieri a proseguire i controlli, scoprendo quindi che il catamarano era stato, in realtà, rubato da poco in Grecia, probabilmente per esser utilizzato in traffici illeciti, accortamente camuffato, tramite l’eliminazione e l’avveduto occultamento dei segni identificativi, e travisato così da passare per altra in imbarcazione identica, ma non oggetto di furto».
Il timoniere dell’imbarcazione, A. K., ucraino quarantatreenne, è stato arrestato, su disposizione dell’Autorità giudiziaria e il catamarano, cautelato sotto la sorveglianza dei finanzieri reggini, è ora in attesa di essere restituito ai legittimi proprietari, già informati del ritrovamento.