
Redazione TirrenoNews
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Incendio sulle colline di Cannavina.Maledetti piromani! Ma per fortuna piove!
Lunedì, 29 Ottobre 2018 21:45 Pubblicato in Primo PianoNel pomeriggio di oggi 29 ottobre probabilmente per il grande caldo ed il forte sole sulle colline di Cannavina scoppia un incendio che piano, piano spinto dal forte vento sale verso le abitazioni che sono più in alto verso la vecchia statale che un tempo portava a Cosenza via San Pietro in Amantea.
Autocombustione, quindi? Macchè sono sempre questi maledetti piromani!
E per fortuna che il comune aveva emanato una apposita ordinanza per la pulizia dei terreni, quella pulizia che riduce i rischi di incendio.
Una ordinanza che come al solito non viene mai rispettata né fatta rispettare.
Gli abitanti della casa soprastante hanno già subito gli effetti di un grave incendio e la loro casa si è salvata grazie al coraggio dei carabinieri di Amantea
Anche questa volta sono intervenuti
Non sono intervenuti invece i Vigili del Fuoco.
E ad Amantea non esiste più la Protezione civile comunale.
E così non è rimasto che pregare.
Ed il Signore ha mandato giù una benefica pioggia che ha spento i diversi focolai che riempivano la collina di Cannavina.
(Foto dal web)
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L'espressione Piove, governo ladro! è usata come bonaria parodia degli slogan dei cittadini contro il governo e in generale contro il potere costituito, colpevole, a loro dire, di tutti i mali possibili e quindi anche della pioggia.
Ma come è nata questa espressione?
Qualcuno la fa risalire alla tassa applicata alla raccolta dell'acqua piovana ai cittadini che avevano come fonte di raccolta le cisterne alimentate dalle grondaie.
Altre fonti la ricondurrebbero al tempo degli egizi, quando il governo dell'epoca aumentava le tasse nei territori che venivano sommersi dalle acque durante le esondazioni del Nilo, ricoprendo il terreno di limo il terreno era più fertile e ciò dava origine alla maggior tassazione.
Altri ancora riportano questo modo di dire ad Agostino d'Ippona che nel De civitate Dei attribuisce questa frase alla tendenza ad incolpare i cristiani di ogni problema (nello specifico, della siccità, attraverso la frase, definita proverbiale, "pluvia defit, causa Christiani sunt", liber II, cap. 3).
Più prossimo (vedi Dizionario moderno, 1905), ci si accorge che la frase nacque come didascalia di una vignetta.
Nel 1861 i mazziniani avevano preparato a Torino una dimostrazione; ma il giorno fissato pioveva, e la dimostrazione non si fece. Il Pasquino (una rivista satirica) pubblicò allora una vignetta di Casimiro Teja rappresentante tre mazziniani al riparo della pioggia dirotta e ci mise sotto la legenda: "Governo ladro, piove!". L'espressione divenne poi il motto della rivista.
Popolarmente l'espressione si ripete comunemente per satireggiare l'abitudine diffusa di dare la colpa di ogni cosa al governo, talora anche come espressione di sfogo polemico.
Insomma in ogni tempo il governo è ladro.
Cioè, i governi rubano sempre perché piove sempre
Ma ci sono governi e governi, perché ci sono piogge e piogge
Ne sa qualcosa la persona nella foto in basso!
Denunciato un uomo per gestione illecita di rifiuti e detenzione di fauna protetta
Lunedì, 29 Ottobre 2018 19:27 Pubblicato in CalabriaCosenza 29 ottobre 2018 - I militari della Stazione Carabinieri Forestale di Cosenza e del N.I.P.A.A.F, Nucleo investigativo dei Carabinieri Forestale hanno denunciato per gestione illecita di rifiuti e discarica abusiva un uomo di Cosenza.
L’uomo, già noto alle forze dell’ordine, aveva realizzato in località “Caricchio” di Cosenza una vera e propria discarica abusiva al cui interno veniva effettuata una vera e propria attività di gestione non autorizzata di rifiuti al fine di ricavarne materiale metallico (ferro, alluminio,rame e acciaio) finalizzata alla rivendita ai centri autorizzati.
Oltre a questi rifiuti erano presenti anche altri provenienti da attività di demolizione.
All’interno dell’area i militari hanno anche rinvenuto dei recinti e un capannone con all’interno degli equidi, controllati dal servizio veterinario.
In uno di questi utilizzato come stalla per il ricovero dei cavalli sono stati rinvenuti, detenuti illegalmente, all’interno di alcune gabbiette degli esemplari di fringillidi (Cardellini,Verdone e Verzellino) la cui detenzione e cattura è vietata dalla normativa vigente.
Si è pertanto, come disposto dalla Procura della Repubblica di Cosenza, proceduto al sequestro dell’area oggetto della discarica abusiva e dei fringillidi dai in custodia giudiziaria all’ENPA Ente Nazionale Protezione Animali – Sezione di Cosenza, al fine di essere rimessi in libertà.
L’uomo dovrà rispondere pertanto anche del reato di detenzione di fauna protetta e di avifauna nei cui confronti la caccia è vietata.
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