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Se fai tre figli avrai la terra gratis di Francesco Gagliardi
Martedì, 30 Ottobre 2018 19:27 Pubblicato in Belmonte CalabroAmici, il Governo sta per approvare alcune riforme che dovrebbero cambiare, secondo il M5S e la Lega, la vita di alcune famiglie italiane se decidessero di fare il terzo figlio.
Nell’ultima bozza di Bilancio circolata ieri, oltre alla conferma del reddito di cittadinanza e alla flat tax, è spuntata, a sorpresa, la cessione di terre da coltivare alle famiglie che decidessero di fare il terzo figlio tra il prossimo anno e il 2020.
Una misura adottata per favorire lo sviluppo socioeconomico delle aree rurali e la crescita demografica attraverso il sostegno alle famiglie.
Quali sarebbero i terreni da dare alle famiglie?
Quei terreni di proprietà dello Stato e quei terreni in stato di abbandono specialmente nelle Regioni del Sud.
Saranno concessi gratuitamente per un periodo non inferiore a 20 anni.
Ma c’è di più. Per i nuclei familiari è prevista anche una agevolazione per l’acquisto della prima casa nelle vicinanze dei terreni eventualmente assegnati, ossia mutui per 200 mila euro per la durata di 20 anni a tasso zero.
Terreni incolti da diversi anni e terreni abbandonati nei nostri paesi ce ne sono tantissimi e sarebbe davvero bella cosa se ci fossero famiglie disponibili a ritornare nei campi, a seminare come si faceva una volta grano e granturco, a coltivare patate, fagioli, melanzane, pomodori, cavoli e i vigneti, i ficheti, gli uliveti della Variante, di Cannavina, di Camoli, di Colongi, di Gallo, di Sant’Elia, etc.
I nostri vini erano rinomati e i nostri fichi erano richiesti da Marano e Colavolpe.
Non molto tempo addietro le numerose famiglie calabresi abitavano nelle turre di campagna e vivevano soltanto di agricoltura e le terre erano fiorenti.
Poi, vuoi per la scarsa natalità, per il calo dei matrimoni, per l’invecchiamento della popolazione, per l’emigrazione dei giovani in cerca di fortuna all’estero, i terreni sono stati abbandonati specialmente quelli collinari e al posto dei rigogliosi vigneti, ficheti, uliveti ci sono cresciute spine e calavruni.
Ora il Governo si è accorto che in Italia, specialmente nelle Regioni del Sud, ci sono moltissimi terreni incolti e abbandonati e che la popolazione di anno in anno sta decrescendo.
E allora per incrementare la demografia darà la terra gratis a chi ne farà richiesta ma alle famiglie con almeno tre figli a carico.
Le terre ci sono, purtroppo. Mancano, però, le famiglie con tre figli.
Dove sono le famiglie oggi disposte ad avere un terzo figlio se a malapena riescono a sbarcare il lunario con uno o due figli a carico?
E dove sono le famiglie che desiderano ritornare alla terra?
I giovani hanno lasciato la loro terra e non sono più disposti, facendo enormi sacrifici, a ritornare alle origini.
Non dovevano partire. Non li dovevamo fare partire. Purtroppo sono partiti.
E ogni anno 16 mila giovani calabresi vanno via, partono. Lasciano casa e famiglia alla ricerca di opportunità che qui non trovano e forse di una vita migliore.
Altri giovani sono rimasti, studiano, si laureano. E poi?
Alla fine, come hanno fatto i loro coetanei, partono anche loro e non hanno nessuna voglia di ritornare.
Ma ritorniamo alle reali intenzioni del Governo adottate per la crescita demografica attraverso il sostegno alle famiglie.
Mi è venuto alla mente un famoso slogan di Benito Mussolini:- Un popolo ascende in quanto sia numeroso -.
Per questo motivo il fascismo ha incoraggiato in tutti i modi l’aumento della popolazione tassando i celibi e premiando chi faceva figli. E così istituì i premi di natalità.
Molte famiglie del mio paese beneficiarono di questi premi.
E ora, a distanza di 90 anni, essendo l’Italia in fase di decrescenza demografica, oltre che di crisi economica, il Governo in carica tenta di rivisitare il premio di natalità di Mussoliniano memoria con dei provvedimenti che non porteranno nessun beneficio perché non ci sono in Italia coppie che vogliono più figli.
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Longobardi: L’amministrazione è inerte di fronte al maltempo. Intervenga il Prefetto
Martedì, 30 Ottobre 2018 19:13 Pubblicato in LongobardiRiceviamo e pubblichiamo
Longobardi– "Il maltempo, di questi giorni, sta mettendo in luce la fragilità dei nostri territori, a causa di amministratori che non ne garantiscono la manutenzione e non investono sulla prevenzione.
Sono anni che chiediamo, invano, al sindaco di Longobardi, il programma di priorità degli interventi sul nostro territorio".
E’ quanto affermano i consiglieri di opposizione del comune di Longobardi Francesco Cicerelli e Nicola Bruno.
"Chiunque –prosegue il capogruppo di minoranza Nicola Bruno- si rende conto che viviamo in un paese abbandonato, degradato, senza manutenzione di cunette, corsi d'acqua e griglie.
Dopo l'interrogazione del 15 novembre 2017, abbiamo sollecitato una risposta, con interpellanza del primo ottobre scorso.
Ma, ancora, oggi, questa amministrazione continua a fare orecchie da mercante e anzichè investire in prevenzione, preferisce, all'occorrenza, com'è già avvenuto in passato, agire in urgenza, con notevoli costi per la collettività.
Beninteso, siamo consapevoli che gli enti locali non hanno soldi ma il sindaco Mannarino, quale autorità comunale di protezione civile, anzichè fare manutenzione del territorio, preferisce spendere euro 4.367,60, come si evince dalle determinazioni nn° 85, 86 e 94/2018, per sistemare un ulivo davanti al municipio".
Di qui "la nostra preoccupazione".
E poichè "l'inverno è alle porte e l'allarme non cessa, vista l'inerzia dell'amministrazione comunale, abbiamo chiesto l'intervento del Prefetto".
Lamezia, 35 tonnellate di ecoballe sequestrate in località Trigna
Martedì, 30 Ottobre 2018 18:58 Pubblicato in Lamezia TermeUna Calabria senza speranza.
Se appare incomprensibile l’abbandono di rifiuti sulle strade da parte dei cittadini certamente vergognoso quello di decine e decine di eco balle
Tanto più se davvero provengono da fuori regione.
Ecco cosa ha scoperto il Nucleo Ecologico della Polizia Locale lametina.
Lamezia Terme - Una discarica abusiva di 34 ecoballe di plastica, alluminio, Pvc e derivati è stata scoperta e posta sotto sequestro.
Si tratterebbe di materiali smaltiti illegalmente tramite abbandono sul territorio comunale, e precisamente in località Trigna, lungo un'arteria stradale di proprietà della Provincia.
L'imponente carico di rifiuti di circa 35 tonnellate si presentava perfettamente composto ed imballato, preselezionato e pronto ad essere avviato alle ditte di recupero e riciclaggio.
Per cause in corso di accertamento sarebbe invece stato abbandonato all'interno del territorio comunale a pochi metri dall'alveo del fiume Amato.
I primi sommari accertamenti finalizzati all'identificazione dell'autore del fatto, avrebbero lasciato ipotizzare che il carico possa provenire dalla Regione Campania.
Possibile che nessuno abbia fermato e controllato il tir?
La discarica (circa 20 metri di fronte per 4 di larghezza) è stata sottoposta a sequestro giudiziario ed affidata in custodia a personale dell'Ente proprietario della strada.
Della scoperta è stata data informativa alla locale Procura della Repubblica.
Fotodalweb
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