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Redazione TirrenoNews

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Afgano violenta la moglie e schiaffeggia la figlia perché femmina

Mercoledì, 07 Novembre 2018 18:14 Pubblicato in Italia

Sarebbero circa 800 mila nel nostro paese le violenze su bambini ed adolescenti.

Di questi - secondo stime di addetti al lavoro - solo 100 mila vengono denunciati e presi in carico dai servizi sociali

Eccone uno arrivato in tribunale.

 

Prendeva “a schiaffi” la figlia di poco più di un anno perché era di “sesso femminile e non maschile”, come lui avrebbe voluto, e sottoponeva la moglie, che aveva sposato quando lei aveva 15 anni in Pakistan, a una lunga serie di violenze colpendola, tra l’altro, con calci e pugni, con una cinghia e stuprandola.

Per maltrattamenti, lesioni e violenza sessuale l’uomo, un 30enne afgano, è stato condannato dal gup di Milano Guido Salvini a 3 anni e 8 mesi di carcere in abbreviato.

La donna e la figlia ora sono in una comunità.

ANSA | 06-11-2018 18:19

Grazie Presidente!

Riceviamo e pubblichiamo la nota dell’ amministrazione comunale in risposta a quella dei commercianti:

“Restiamo esterrefatti nel leggere l’ennesima nota stampa - connotata dalla solita vena polemica - a firma dell’Associazione commercianti di Amantea.

Soprattutto, ci sorprende il fatto che questa nota è stata inviata solo pochi minuti dopo un incontro tra Amministrazione e Associazione commercianti di Amantea, di Campora San Giovanni e Isca Hotels, durante il quale ci si è stretti la mano su prospettive di positive sinergie nell’interesse della Città.

Parlare di regressione della Fiera, tra l’altro, è un insulto alla realtà.

Perché quest’anno è aumentata l’animazione storico-culturale precedente l’inizio della manifestazione, anche grazie ai contributi preziosi del dott. Giuseppe Sconza Testa e dell’Associazione Klampete.

E perché, fortunatamente, la Fiera si è svolta in maniera ordinata, con straordinarie presenze provenienti da tutta la Regione.

Unica pecca il cattivo tempo di giovedì e domenica (o forse l’Associazione commercianti vuole attribuire la responsabilità della pioggia all’Amministrazione?!).

Riguardo alle proposte, poi, l’Associazione dovrebbe sapere bene che molte non erano realizzabili per via delle norme di sicurezza (ad esempio, non è possibile mettere strutture al centro di via Margherita perché in tal modo non sarebbero garantiti i 3,5 m di spazio necessari per il passaggio dei mezzi di soccorso).

Ad ogni modo, troviamo davvero difficile comprendere come si possa venire a concordare sinergie, collaborazioni, progetti, idee con il Sindaco, con l’Assessore al Commercio e con l’Assessore al Turismo e poi, un minuto dopo, gettare a mare tutti questi buoni propositi con una nota dall’opinabile utilità.

Farneticazioni che minano la credibilità dell’interlocuzione e, in primis, della Presidenza dell’Associazione commercianti di Amantea.

Quanto avvenuto, infatti, non ci consente di comprendere bene cosa davvero abbia voluto rappresentarci: collaborazione con l’Ente nell’interesse della Città?

Ovvero il suo desiderio è strumentalizzare il buon nome dei commercianti di Amantea per fare lotta politica!?

Perché, giusto a titolo di chiarimento, le sinergie bisogna volerle almeno in due e presuppongono reciproco rispetto e serietà.

La nostra Amministrazione era e resta al servizio della comunità e, quindi, anche degli onesti ed operosi commercianti.

Ma ha anche il dovere di arginare manipolatori e demagoghi.

L’Amministrazione Comunale

Ndr. La nota è di particolare durezza, forse la più dura tra quelle finora emanate dall’Amministrazione comunale, ed usa termini quali “farneticazioni che minano la credibilità dell’interlocuzione e, in primis, della Presidenza dell’Associazione commercianti di Amantea”, e “manipolatori e demagoghi da arginare “, che lasciano presupporre chiarimenti e risposte.

Il futuro dei rapporti tra le AC( amministrazione comunale ed associazione commercianti) ha davanti a se soltanto due strade; quella della pace ,che presuppone unanimità di intenti e di attenzioni e, soprattutto, parità di diritti e di doveri, e quella della guerra.

Noi suggeriamo la pace . La guerra avrebbe un solo perdente: la città!

Riceviamo dall’Ufficio stampa del comune di Longobardi:la seguente nota stampa:

“AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI LONGOBARDI

COME SPESSO ACCADE, LA MINORANZA DI PROGETTO LONGOBARDI COMMETTE GAFFE SU GAFFE, E, PER CERCARE AFFANNOSAMENTE DI RIMEDIARE, NON AVENDO UN BRICIOLO DI UMILTA' PER AMMETTERE GLI ERRORI, NE COMMETTE DI PEGGIORI. GAFFE SU GAFFE, DA QUATTRO ANNI ORMAI...

Il recente articolo di risposta a noi della maggioranza, apparso sulla stampa e corredato di foto, oltre a denotare la scarsa conoscenza della macchina amministrativa, riscontra anche la non conoscenza del territorio e delle relative competenze.

Nel frenetico girovagare sul territorio dei loro improvvisati fotografi, infatti, perennemente e disperatamente alla spasmodica ricerca di qualche fisiologico problema per criticare e confondere la gente con la loro ormai proverbiale, conclamata e a volte anche patetica disinformazione, la minoranza di Progetto Longobardi confonde le competenze comunali con quelle di altri soggetti.

Infatti, la foto del ponte sulla SS18 che la minoranza pubblica anche su Tirreno news, non centra nulla col Comune :il ponte è di proprietà dell' Anas, mentre la pulizia del torrente (che è di proprietà demaniale) nel tratto che vi passa sotto, spetta appunto all'Anas, non al Comune.

Rivolgetevi all’Anas (e non al Comune…), dunque, cari consiglieri di minoranza, così come facciamo sempre noi quando serve ( e come abbiamo fatto anche stavolta…). Prima di scrivere queste autentiche corbellerie, dunque, almeno informatevi A CHI dovete inviarle...

Ma, invece, la nostra inesperta minoranza, ossessionata dal livore contro di noi, rissosa e inconcludente come nessun’altra minoranza mai, e che non sa nemmeno quali sono le competenze comunali e quali quelle di altri Enti, parte in quarta come al solito, collezionando l’ennesima figuraccia, e dimostrando, ancora una volta, che le chiacchiere nel bar sono una cosa, mentre amministrare un comune è ben altro.

Ancora una volta, ha ragione il nostro Sindaco : ci troviamo di fronte solo e soltanto ad una "scatola vuota".

Errare è umano, per carità, ma perseverare caparbiamente...

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