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L’austerità ha violato i diritti umani in Grecia, secondo il Consiglio d’Europa
Venerdì, 09 Novembre 2018 07:57 Pubblicato in MondoUn report del Consiglio d’Europa, commentato da EU Observer, mostra come l’accesso a servizi essenziali in Grecia sia stato compromesso in modo devastante da otto anni di programmi di “salvataggio” europei. L’austerità ha inciso in modo pesantissimo anche sui servizi sanitari di base
e sull’istruzione, oltre ovviamente ad avere ridotto drasticamente il reddito e i posti di lavoro. L’unica domanda è quanto ci vorrà prima che questo lampante fallimento delle politiche europee - e dell’intera struttura di potere UE -inizierà ad avere conseguenze politiche proporzionate al disastro causato.
di Nikolaj Nielsen – Bruxelles, 6 novembre 2018
Anni di austerità spinta dalla Ue in Grecia continuano ad avere effetti devastanti su una popolazione alle prese con una povertà devastante e carenza di accesso alle cure mediche di base e all’istruzione. Così afferma un nuovo report del Consiglio d’Europa.
Dunja Mijatovic, commissaria del Consiglio d’Europa per i diritti umani, ha dichiarato a EU Observer che i greci stanno tuttora soffrendo per le conseguenze dei salvataggi internazionali e per l’imposizione delle riforme strutturali.
“È molto difficile dire che va tutto bene, al momento. La gente sta ancora soffrendo” ha affermato questo lunedì (5 novembre).
I suoi commenti seguono la pubblicazione di un report di 30 pagine sull’impatto delle misure di austerità in Grecia, secondo il quale gli strascichi dell’austerità avrebbero violato i diritti delle persone sulla salute, diritti sanciti dalla Carta Sociale Europea, e avrebbero eroso la qualità dell’istruzione.
Tutto questo fa seguito anche alle dichiarazioni fatte dalla Commissione Europea in agosto, dichiarazioni secondo le quale la Grecia sarebbe tornata a essere un membro “normale” della moneta unica dopo essere uscita dal programma di salvataggio durato otto anni.
Ma la Mijatovic, che nel corso dell’estate ha visitato la Grecia, ha detto di essere stata colpita dalla profondità dei tagli compiuti perfino in ambiti come i servizi per la salute materna e infantile.
“Le conseguenze sono gravi”, ha detto, notando che queste hanno avuto un impatto ben visibile sulla popolazione.
Il suo report sottolinea in particolare come i servizi per la salute materna e infantile siano stati tagliati del 73 percento tra il 2009 e il 2012. Il governo ha inoltre ridotto di un quinto i finanziamenti pubblici per i servizi di salute mentale tra il 2010 e il 2011, e ulteriormente di più della metà tra il 2011 e il 2012.
“Il personale sanitario Greco ha avuto il salario ridotto due volte nel 2012. I finanziamenti agli ospedali pubblici, i servizi di cura, diagnosi e prevenzione delle malattie, tutto questo è stato ridotto del 20 per cento”, ha detto la Mijatovic.
I suicidi sono aumentati del 40 percento nel periodo tra il 2010 e il 2015. Le scarse condizioni igienico-sanitarie – a causa della carenza di prodotti per la pulizia – hanno determinato la morte di circa 3.000 pazienti a causa di infezioni ospedaliere.
L’aumento della povertà ha anche determinato il mancato accesso alle cure sanitarie per un maggior numero di persone, e la Grecia in quanto a copertura dell’assicurazione sanitaria è molto indietro rispetto a quasi tutti gli altri paesi europei.
La Mijatovic descrive la legge greca sulle cure sanitarie di base, approvata lo scorso anno, come “una caduta” in termini di ciò che sarebbe necessario per riportare la Grecia alla normalità.
“Ora abbiamo una dichiarazione politica secondo la quale tutto andrebbe bene, ma sono certa che tutti siano consapevoli del fatto che c’è ancora moltissimo da fare”, ha dichiarato.
La Grecia ha ricevuto qualcosa come 288,7 miliardi di euro nel corso di tre programmi di salvataggio, e in cambio ha dovuto imporre un’ampia gamma di tagli a tutti i servizi sociali rivolti alle persone in difficoltà.
Circa un terzo dell’intera popolazione vive nella povertà estrema. Il numero dei senzatetto è aumentato di quattro volte.
Il terzo salvataggio, avvenuto nel 2015, ha imposto tagli ancora più severi, costringendo il parlamento Greco ad approvare ben sette pacchetti di misure di austerità. Sono state tagliate pesantemente le pensioni e aumentate le tasse, tra le altre cose.
La disoccupazione in Grecia è diminuita, attestandosi un po’ sopra il 19 per cento, ma rimane il valore più alto di tutta la Ue – seguita dalla Spagna col 14,9 per cento e dall’Italia con il 10,1 per cento.
Un giovane in Grecia è quello che ha la minore speranza in tutta la Ue di trovare un lavoro, a causa del tasso di disoccupazione giovanile al 37,9 per cento. La disoccupazione giovanile in Spagna invece è al 34,3 per cento, seguita dall’Italia col 31,6 per cento.
EU Observer – Henry Tougha | novembre 9, 2018 alle 6:57 am | URL: https://wp.me/p56cLj-4gv
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Ottocentosessantotto milioni per Napoli e Campania, dalla Commissione Ue
Giovedì, 08 Novembre 2018 18:51 Pubblicato in ItaliaROMA (Public Policy) – Via libera a cinque importanti iniziative di coesione territoriale per la città di Napoli e la Campania, con un importo totale di 868 milioni euro: lo ha reso noto martedì mattina la Commissione europea, adottando dei progetti finalizzati al miglioramento dei trasporti, delle infrastrutture idriche e alla conservazione del patrimonio culturale del capoluogo campano.
“Questo pacchetto di investimenti – si legge in una nota – consentirà il completamento tra il 2020 e il 2022 dei lavori avviati nel precedente periodo di bilancio 2007-2013, a beneficio degli abitanti di Napoli”.
Nel dettaglio, sono stati finanziati lavori per 72 milioni di euro a favore del centro storico di Napoli, che è patrimonio Unesco.
Progetti che “contribuiranno alla rinascita culturale e sociale di questo sito, a beneficio delle 85.000 persone che abitano nel centro della città”.
I fondi dell’Ue saranno utilizzati per migliorare gli spazi pubblici, i marciapiedi, le strade e le vie ciclabili e pedonali.
Intorno al Duomo sono previste aree coperte da wi-fi, piste ciclabili e sistemi di videosorveglianza.
“Il progetto ha inoltre l’obiettivo di tutelare e promuovere le piccole imprese locali specializzate nell’artigianato tradizionale, nella fabbricazione della carta o degli strumenti musicali, e di consentire a nuove imprese di stabilirsi nel territorio rispettando gli orientamenti dell’Unesco”.
Il porto di Napoli, considerato dall’Ue “un polo economico fondamentale per la regione Campania e per l’Italia nel suo complesso”, beneficerà di 111 milioni di euro dei fondi della politica di coesione per l’estensione della rete fognaria, l’ammodernamento degli accessi stradali e ferroviari, la pulizia del fondale marino, l’estensione della diga e l’installazione di pannelli solari.
“Migliorando l’accessibilità del porto – si legge – i lavori finanziati dall’Ue consentiranno il trasporto via ferrovia di volumi maggiori di merci da e verso le navi, con conseguente riduzione dell’inquinamento atmosferico nella zona, contribuendo così a proteggere l’ambiente in questo importante polo di attività e a migliorare l’efficienza energetica del porto”.
Previsti anche 67 milioni di euro per l’acquisto di 10 nuovi veicoli per la linea 1 della metropolitana, per il cui completamento sono già stati investiti 430 milioni di euro dei fondi della politica coesione nel precedente periodo di bilancio, e oltre 134 milioni per rinnovare cinque degli impianti di trattamento delle acque reflue già esistenti nei comuni di Acerra, Marcianise, Napoli Nord, Foce Regi Lagni e Cuma.
“Il progetto – sottolinea la Commissione – migliorerà la qualità del bacino idrico del sistema di canali Regi Lagni, delle acque costiere flegree e delle isole di Procida e Ischia, e oltre 2,3 milioni di persone trarranno beneficio da un migliore servizio idrico e da un ambiente più pulito”.
Infine, più di 53 milioni di euro saranno utilizzati per ampliare e ammodernare le reti fognarie e delle acque reflue in sette città della provincia di Caserta, 40 km a nord di Napoli.
“La qualità dell’acqua sarà valutata in continuo grazie a un nuovo sistema di monitoraggio.
I lavori finanziati dall’Ue – conclude la nota – impediranno gli scarichi di acque reflue in mare sul litorale Domizio, ripristinandone l’antico splendore e il potenziale turistico”.
(Public Policy) PAM7 novembre 2018
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Non “mischiate le carte” e soprattutto “non insultate”; noi siamo la città ed il suo futuro.
Giovedì, 08 Novembre 2018 18:20 Pubblicato in Primo PianoDeciso ma garbato il comunicato dell’Associazione Commercianti:
“È meraviglioso leggere un comunicato stampa dell'amministrazione comunale che riguarda la nostra associazione commercianti.
Dopo un anno di quasi totale indifferenza, improvvisamente ci si accorge della nostra categoria, da sempre impegnata attivamente nel nostro paese.
Certo, il loro comunicato è polemico, a tratti diffamatorio, ma è comunque qualcosa, per ora ci accontentiamo.
È un segno che le nostre proteste hanno avuto effetto.
Ci dispiace che dall'altra parte siano rimasti "esterrefatti" e "sorpresi", per via del nostro articolo sulla Fiera arrivato dopo una riunione in cui "ci siamo stretti la mano" su altre questioni.
Vorremmo informare questa amministrazione comunale che un accordo trovato su nostra proposta, di costituire un tavolo di lavoro comune, organizzando insieme azioni mirate per lo sviluppo del territorio sul piano turistico, non basta ad evitare le critiche là dove riscontrassimo degli errori da parte di chi governa questa nostra città.
La Fiera, questo evento storico ed importante di Amantea, per noi e per tante altre persone che frequentano i nostri negozi, quest'anno è regredita.
E di certo non possiamo esserne soddisfatti, pertanto ci facciamo sentire ed esprimiamo la nostra opinione.
Ognuno è libero di farlo, ma vogliamo andare oltre questa retorica risaputa : chi amministra il paese è al servizio dei cittadini, mai il contrario, ed ha il dovere di ascoltare ogni lamento, di ogni soggetto, per cercare di migliorare la sua opera, senza risentirsi di una critica.
Soprattutto senza provare a mischiare le carte, perché questa non è assolutamente una partita.
La Fiera di Amantea infatti non c'entra nulla con l'importante accordo trovato con l'Assessore al Turismo Veltri lunedì scorso.
Non capiamo infatti cosa significhi, nel comunicato dell'amministrazione comunale, la parte in cui ci accusano di "gettare a mare tutti questi buoni propositi".
È pubblico, pertanto verificabile, un nostro comunicato successivo a quello in cui critichiamo l'organizzazione della Fiera, dove ci riteniamo soddisfatti di quanto discusso lunedì scorso nella sala consiliare del comune.
Forse ci stanno dicendo che se li critichiamo si ritirano dall'impegno preso?
Ci stanno dicendo che sono loro a voler annullare tutto gettando a mare i buoni propositi di collaborazione?
Ovviamente speriamo di no, perché sarebbe un gesto inqualificabile.
Siamo sicuri che chi abbia scritto l'articolo si sia soltanto fatto prendere la mano un po' troppo.
E siamo anche sicuri che l'Assessore Veltri manterrà la parola data.
Noi di certo di sì.
È da un anno che proviamo a collaborare e a dare il nostro aiuto.
È nel nostro interesse cercare di rendere Amantea sempre più attrattiva. Collaboreremo pertanto sempre con chi ha i nostri stessi obiettivi, senza però per questo farci da parte quando bisogna criticare o giudicare l'operato di chi governa.
Per quanto riguarda invece il sottoscritto, Presidente dell'Associazione Commercianti, tirato in ballo in modo diretto con questo comunicato dell'amministrazione comunale, sorrido all'accusa di utilizzare l'associazione per fare politica.
Ho sempre sostenuto che ognuno vede negli altri quello che è, quindi rimando al mittente questa accusa.
E vi ammonisco di non insultare la categoria che rappresento, dichiarando che i commercianti si stanno facendo usare, perché i commercianti di Amantea non sono per niente stupidi, ve lo garantisco.
Potete stare più che tranquilli, voi che fate politica, non mi troverete come concorrente alle prossime elezioni cittadine.
A me piace fare l'artigiano, il commerciante, l'imprenditore, e mi piace cercare di rendermi utile nel sociale, ma dal basso.
Non ho mai fatto politica in tutta la mia vita. Non sono un politico e non ho nessuna intenzione di esserlo o di diventarlo.
Ma l'Associazione Commercianti di Amantea tutta, non è politica e non vuole fare politica.
Ogni nostro comunicato non è deciso da una singola persona, ma da un Direttivo di 11 elementi.
Ed ogni nostro comunicato o azione ha una sola finalità : il bene di Amantea.
Ricollegandoci a quanto scritto in apertura, se criticarvi serve a farci considerare, allora continueremo a farlo.
Almeno fino a quando non vedremo migliorare la situazione di questo nostro paese.
Ci vediamo venerdì, cara amministrazione comunale, siamo curiosi di verificare chi di noi due vorrà buttare a mare i buoni propositi.
Il Presidente Davide Marano.
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