
Redazione TirrenoNews
Dal 2005 la Redazione di TirrenoNews.Info cerca di informare in modo indipendente e veloce.
Email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Amantea. Domani tutte le scuole saranno chiuse
Lunedì, 26 Novembre 2018 20:48 Pubblicato in PoliticaCon la ordinanza 131 del 26 novembre il sindaco ha disposto la chiusura di tutte le scuole esistenti nel territorio di Amantea.
Un ordinanza indotta dall’avviso 50503 del 26 novembre 2018 emesso dal Dipartimento della protezione Civile
e secondo cui dalle prime ore del 27 novembre e per le successive 24 ore si prevede il persistere di forti precipitazioni anche a carattere di rovescio o temporale accompagnate da forti venti occidentali con rinforzi fino a burrasca forte e mareggiate lungo le coste esposte.
Non solo ma l’ordinanza invita i cittadini ad osservare le norme comportamentali previste nella ordinanza n 106 del 2.10.2018.
Etichettato sotto
Alla barbarie non c’è mai fine.
Infatti, nella cittadina di Filadelfia si è registrato un ulteriore episodio di animali uccisi con il veleno.
A farne le spese, come spesso capita, sono sempre cani e nello specifico tre cagnoline.
Il deprecabile episodio di avvelenamento è successo in via Aldo Moro, nei pressi di una nota impresa edile e delle case popolari che insistono in quella via.
Ad accorgersi di quanto era accaduto, da quanto si è potuto capire, è stato un residente che vive in via Moro che ha visto davanti ai suoi occhi una scena raccapricciante.
Ovvero, le tre piccole bestiole agonizzanti e ormai in fin di vita tanto che non si è potuto più strapparle alla morte.
Una terribile morte.
A quanto pare, quasi sicuramente, le cagnoline hanno ingerito qualche polpetta al veleno, verosimilmente, imbottita di sostanza topicida usata, appunto, contro questi sgraditi roditori che ha stroncato la vita a queste inermi cucciole di pochi mesi.
Purtroppo, non è la prima volta che anche nel territorio cittadino succede questo.
Infatti, qualche mese fa, la stessa sorte delle tre cagnoline è capitata anche ad un cane da caccia, trovato ormai deceduto, dal suo padrone nel giardino della propria casa, per giunta.
Etichettato sotto
Calabria Verde si allarga lo scandalo delle firme false. Quante teste cadranno?
Lunedì, 26 Novembre 2018 16:44 Pubblicato in CalabriaOnestamente abbiamo sempre pensato che il generale Mariggiò non sarebbe riuscito a ripulire un ente come Calabria verde.
Una impresa titanica, non umana
E sembra proprio che sia così.
Almeno a leggere l’articolo di Paolo Orofino:
“Catanzaro. Lievitano le firme false a Calabria Verde.
Le prime indiscrezioni trapelate, si riferivano a circa trenta firme disconosciute dall’ex dg di Calabria Verde, Paolo Furgiuele, firme utilizzate per il rilascio di concessioni a privati di terreni gestiti dall’azienda forestale regionale.
Ma altre fonti qualificate ci dicono che gli atti ufficiali di Calabria Verde recanti falsificazioni sarebbero più duecento.
L’imitazione di una firma, addirittura, sarebbe stata apposta pure su una determina, che risulta siglata il giorno "x", da un dirigente che, invece, era assente quel giorno era assente per malattia.
Tutto gira attorno alle concessioni di appezzamenti affidati a privati per il pascolo di bestiame.
Com’è noto, spesso tali concessioni di terreni pubblici, servono ad agricoltori o allevatori per dimostrare la disponibilità di superficie specificata dalle normative, al fine di poter accedere ad incentivi e contributi comunitari.
Adesso tutte le concessioni, e sono proprio tante, che portano la firma falsa dell’ex direttore generale della azienda ex Afor, rischiano di essere annullate e revocate. I primi sospetti nascono quasi per caso.
Un paio di settimane fa, l’ex dg Furgiuele veniva convocato dai carabinieri per riferire su una situazione sviluppatasi in un Comune del cosentino.
Ma quando i militari dell’Arma hanno mostrato all’ex direttore generale un documento d’interesse investigativo, Furgiuele all’istante si accorgeva che la firma sul foglio in visione non era la sua.
La circostanza della firma disconosciuta dall’ex manager ha messo in allarme gli attuali vertici dirigenziali di Calabria Verde e soprattutto il commissario straordinario dell’ente, Aloisio Mariggiò, che ha avviato un’indagine interna, con controlli mirati negli uffici preposti al rilascio delle summenzionate concessioni.
E qui l’amara sorpresa: le firme falsificate e “negate” da Furgiuele erano ben più di una.
In un primo momento si è parlato di una trentina di firme mendaci.
Poi, man mano, che le verifiche sono proseguite, è venuto fuori che gli atti che qualcuno ha firmato, imitando indebitamente la firma di Furgiuele, sono oltre duecento.
Il commissario Mariggiò ha, quindi, inoltrato relativa denuncia all’autorità giudiziaria, comunicando alla magistratura inquirente le irregolarità ravvisate.
Le concessioni “incriminate” riguardano appezzamenti su tutto il territorio regionale, specie in zone montane e collinari.
Per questo le procure interessate al caso potrebbero essere diverse.
Certamente indagherà la procura di Catanzaro, città dove si trova la sede centrale di Calabria Verde, ma non si esclude che possano intervenire anche altre procure, se dovessero emergere ipotesi di reato connesse alle firme falsificate.
Si ha l’impressione che su Calabria Verde, dopo quelli degli ultimi due anni, stia per abbattersi un nuovo ciclone giudiziario e potrebbe essere un ciclone devastante.”
Etichettato sotto