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Redazione TirrenoNews

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Dopodomani 30 novembre ore 8.45 convocato il consiglio comunale con 4 punti all’ordine de giorno:

1)Presa d’atto dimissioni del Presidente del consiglio comunale;

2)Elezioni del nuovo Presidente del consiglio comunale;

 

 

 

3)Istituzionalizzazione Giornata comunale della sicurezza stradale;

4)Comunicazione da parte del sindaco nomine assessori.

Come noto Caterina Ciccia si è ufficialmente dimessa da Presidente del consiglio comunale il 22 novembre, alla fine del consesso.

Il 30 sarà sostituita.

Non anticipiamo il nome del futuro presidente

Non anticipiamo nemmeno i nomi dei nuovi assessori comunali salvo quello di Caterina Ciccia che in applicazione del motto latino “ Promoveatur ut amoveatur” ha lasciato il consiglio per la giunta.

In un prossimo articolo vi parleremo della vera ragione per la quale Caterina ha ottenuto l’assessorato.

Molto importante, invece, la “Istituzionalizzazione Giornata comunale della sicurezza stradale”.

Credo sia il punto più importante della intera azione politica della Giunta Pizzino.

Una giunta che finalmente ha preso atto di una serie incredibile di gravi problematiche del traffico alle quali evidentemente l’amministrazione intende porre rimedio.

Ne elenchiamo qualcuna:

1)la gente spesso cammina in mezzo alla strada rischiando di finire sotto un’auto od altro mezzo. Il codice della strada( art 190) stabilisce:” 1. I pedoni devono circolare sui marciapiedi, sulle banchine, sui viali e sugli altri spazi per essi predisposti;”.Non ci risulta alcuna contravvenzione elevata all’art 190

2)il comune deve, pertanto,garantire che i marciapiedi siano sgomberi da occupazioni. L’art. 20. del codice della strada “Occupazione della sede stradale” dispone intanto che sulle strade di tipo A), B), C) e D) è vietata ogni tipo di occupazione della sede stradale, ivi compresi fiere e mercati, con veicoli, baracche, tende e simili; sulle strade di tipo E) ed F) l'occupazione della carreggiata può essere autorizzata a condizione che venga predisposto un itinerario alternativo per il traffico ovvero, nelle zone di rilevanza storico-ambientale, a condizione che essa non determini intralcio alla circolazione.

Non solo ma dispone sempre l’art 20 che nei centri abitati, ferme restando le limitazioni e i divieti di cui agli articoli ed ai commi precedenti, l'occupazione di marciapiedi da parte di chioschi, edicole od altre installazioni può essere consentita fino ad un massimo della metà della loro larghezza, purché in adiacenza ai fabbricati e sempre che rimanga libera una zona per la circolazione dei pedoni larga non meno di 2 m. Anche in questo caso non ci risulta alcuna contravvenzione elevata, anzi sono state concesse occupazioni “extra legem”.

3)molti ciclisti procedono controsenso con grave rischio per la propria incolumità . Ed anche in questo caso non ci risulta che sia stata elevata alcuna contravvenzione.

4) è incredibile il vezzo di parcheggiare nei centri abitati, sulla corrispondenza delle aree di intersezione e in prossimità delle stesse a meno di 5 m dal prolungamento del bordo più vicino della carreggiata trasversale, salvo diversa segnalazione, in aperto spregio dell’art 58 del CdS. Ed anche in questo caso non ci risulta che siano elevate le necessarie contravvenzioni.

5) Inoltre è invalsa l’abitudine di parcheggiare sui marciapiedi ed anche in questo caso non ci risulta che siano elevate le necessarie contravvenzioni .

6)E questo per non parlare del fatto che cominciano a vedersi motociclisti senza casco, che rari sono coloro che usano le cinte e rarissimi quelli che accendono le frecce.

E potremmo continuare a lungo.

Ai consiglieri un suggerimento.

Invece di giornate che mostrano il nulla perché non aumentare il numero dei vigili attivi e far fare sacrosante contravvenzioni che educhino al rispetto delle leggi ed educhino alla sicurezza stradale?

E magari educare alla sicurezza stradale dentro le scuole?

La mareggiata ha mostrato una situazione incredibile.

E’ quella di imprenditori balneari che vengono contravvenzionati per avere spostato( non rubato) la sabbia della propria concessione demaniale per difendere le strutture regolarmente autorizzate ma che pur tuttavia vengono parzialmente distrutte da questa ultime mareggiata.

Un buon napoletano avrebbe detto “Cornuto e mazziato”

Noi invece ci poniamo la domanda: chi sbaglia?

E’ stato sbagliato consentire uno stabilimento annuale quando si sapeva che il mare avrebbe potuto distruggerlo?

Ma dopo che è stato autorizzato e costruito è davvero illogico difenderlo?

E se non con la solita sabbia che in alcuni casi funziona e che è stata sempre permessa o tollerata ( un po’ in ogni dove), con che cosa occorre difendere un bene privato?

Ed ora?

Chi ripagherà i danni subiti dalla mareggiata?

E chi pagherà i danni subiti dal lungomare?

Il bravo Oliverio ed il Pd che governa la Calabria domani mattina chiederà la calamità naturale?

E se richiesta ( e concessa) lo sarà solo per i beni pubblici od anche per i beni privati?

Ed il bravo Iacucci anche questa volta darà ai comuni mille euro a km?

Ed il comune prenderà atto che i lidi assentiti, se non difesi,possono essere distrutti dalle mareggiate?

Il comune si chiederà che cosa fare con questo benedetto Piano Spiaggia?

Lo modificherà, lo cambierà?

Certo non sarebbe male se si prendesse atto che senza opportune difese non resterà spiaggia, non resteranno lidi, e forse non resterà nemmeno il lungomare!

Aperta una nuova fase di dialogo e confronto con i piccoli Comuni: l’AD Matteo Del Fante ha presentato a oltre 3000 Sindaci 10 impegni concreti che riaffermano l’importanza strategica della rete sul territorio.

 

 

Roma 26 Novembre 2018 – Poste Italiane ha riunito oggi a Roma i Sindaci dei piccoli Comuni d’Italia con l’obiettivo di promuovere un dialogo diretto e permanente, per confrontarsi sulle esigenze specifiche del territorio ed attivare una serie di servizi dedicati alle realtà locali con meno di 5.000 abitanti.

All’incontro, svolto alla presenza del Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, del Ministro dell’Interno e Vice Presidente del Consiglio, Matteo Salvini, del Ministro per la Pubblica Amministrazione, Giulia Bongiorno e del Vice Ministro dell’Economia e delle Finanze, Laura Castelli e promosso in collaborazione con ANCI e UNCEM, hanno partecipato oltre 3000 Sindaci e più di 100 fra parlamentari e autorità, ai quali il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha fatto pervenire il suo messaggio di saluto.

“L’incontro con i Sindaci d’Italia – ha detto l’Amministratore Delegato di Poste Italiane, Matteo Del Fante – riafferma l’importanza strategica della presenza capillare di Poste Italiane sul territorio, con l’obiettivo di renderla ancora più efficace grazie alla collaborazione con le istituzioni e gli amministratori locali. Abbiamo pensato questa giornata – ha aggiunto rivolto alla platea – per parlare direttamente ai Sindaci e condividere con loro ciò che Poste Italiane realizzerà concretamente nei piccoli Comuni, con interventi tangibili che incideranno positivamente sui servizi al cittadino e con iniziative pensate per i territori, puntando su una efficienza crescente dei nostri 12824 Uffici Postali e dei nostri spazi digitali, ai quali ogni giorno accedono oltre 3 milioni di persone”.

Nel corso dell’incontro con i Sindaci d’Italia, l’AD di Poste Italiane Matteo Del Fante ha presentato 10 impegni per i piccoli Comuni: un programma di servizi dedicati basato sull’importanza strategica di mantenere aperti tutti gli Uffici Postali situati nei Comuni con meno di 5.000 abitanti.

Tra gli impegni assunti da Poste Italiane:

  • il servizio di Tesoreria in collaborazione con CDP
  • l’installazione di nuovi sportelli ATM
  • la fornitura di servizi presso la rete dei tabaccai e a domicilio tramite i portalettere nei 254 Comuni non serviti da un Ufficio Postale
  • nuovi investimenti per rafforzare la sicurezza dentro e fuori gli Uffici Postali
  • il servizio Poste WI-FI gratuito in tutti gli Uffici Postali dei piccoli Comuni
  • il potenziamento delle risorse degli Uffici Postali nei Comuni turistici
  • l’abbattimento delle barriere architettoniche negli Uffici Postali di oltre 1000 Comuni

L’incontro di oggi segna dunque l’avvio di un nuovo dialogo e di un confronto aperto che avvicina ancora di più Poste Italiane, i territori e le sue comunità; un percorso fatto di impegni reali, investimenti, nuovi servizi e opportunità concrete per la crescita economica e sociale del Paese.

Ndr Da ridere perché intanto la posta di Campora San Giovanni è sempre chiusa.

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