
Redazione TirrenoNews
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A giorni andrà in onda il programma Ricette all’Italiana dedicato ad Amantea
Giovedì, 06 Dicembre 2018 21:26 Pubblicato in Primo PianoNe dà notizia l’assessore al Turismo del comune di Amantea Concetta Veltri che appena ricevuto la conferma di tanti da Angela Lagatta della meproductionitalia.com che ha girato le riprese e che in questi momenti sta traducendo le riprese dei giorni corsi e quelle di oggi in filmato.
Si, perché anche stamattina l’assessore Concetta Veltri è andata in giro per tutto il territorio del capoluogo, di Coreca e di Campora San Giovanni per accompagnare il tecnico inviato per conto di rete 4 per fare le riprese con il drone
Non è stato dimenticato nulla dagli scogli di Isca, alle spiagge, al lungomare, agli scogli di Coreca, al porto.
E poi la collina di Imbelli, quella di Coreca con la zona paesaggistica, le grotte, le rocce litodomiche.
Ed inoltre il Castello, la torre civica, il centro storico, l’area antropologica, la chiesa di san Francesco d’Assisi, il collegio dei Gesuiti, la chiesa di San Bernardino, la Chiesa Matrice, la grotta ed il parco cittadino ed altro ancora.
Ora sarà la produzione a trarre dal tutto le immagini da mandare in onda.
L’assessore ha espresso i suoi vivi ringraziamenti a Rete4 per averle proposto la trasmissione che sicuramente darà alla nostra città una immagine che sarà apprezzato da tutta Italia.
Un particolare ringraziamento a Rete4 ed a meproductionitalia.com per aver compreso le difficoltà finanziarie del comune di Amantea, che come noto è in dissesto, e per avere accettato di fare le riprese anche senza la erogazione di alcun contributo.
L’assessore ha dichiarato “ E’ l’ennesima dimostrazione da un lato del valore turisti della città e. dall’altro, la conferma del fatto che si può fare turismo senza spendere soldi, grazie alla collaborazione della comunità”
Ma in particolare ha espresso i suoi vivi ringraziamenti a tutti coloro che hanno accettato immediatamente la sua richiesta di collaborazione offrendosi gratuitamente di partecipare e di fornire, sempre gratuitamente, prodotti e prestazioni. “ E’ la riprova che insieme si è vincenti! E’ questa l’Amantea che amo, sono questi gli amanteani che amo, gente che si presta a fare importante la nostra città” ha affermato.
Poi ha concluso “Esimetemi dal riportare tutti i nomi di chi ha collaborato per questa trasmissione, ma vi assicuro che sono stati tanti, spontanei, sinceri e tutti hanno offerto la immagine di una città colta e pronta a grandi sfide”.
Ma ecco la nota inviata oggi pomeriggio all’assessore Veltri da Angela Lagatta:
Oggetto: MESSA IN ONDA RICETTE ALL'ITALIANA
Gentilissima Concetta, di seguito la messa in onda delle puntate dedicate alla città di Amantea.
Andranno in onda su Rete4, Mediaset a partire dalle 11.20 alle 12 con la prima parte trasmessa dal territorio:
MARTEDI 11.12.18 Amantea 1
-GIOVEDI 13.12.18 Amantea 2
-SABATO 15.12.18 Amantea 3
Attendo una mail di gentile conferma, e grazie per aver deciso di partecipare al nostro programma!!
Buona visione
Angela LAGATTA (Roma)
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Gli arcobaleni affascinano chiunque abbia la fortuna di scorgerli e di ammirarli.
Ed è una cosa meravigliosa vedere i suoi 6 colori rosso, arancione, giallo, verde, blu e viola.( l’ indaco secondo i fisici moderni non sarebbe un colore degli arcobaleni).
Ma ancora più straordinari sono certi panorami che la natura offre a noi Amanteani ed in particolare a quelli che abitano nel centro storico.
Ecco quello che si vedeva stasera dalla Piazza.
Purtroppo si tratta di una foto scattata da un cellulare e non da una buona macchina fotografica che avrebbe mostrato ben altra nitidezza di colori e ben altri particolari della scena.
Comunque sia è stato un bel vedere anche dal lungomare.
E quello distAsera 6 dicembre è stato solo uno dei tanti meravigliosi tramonti che la natura offre a chi abita sulle coste tirreniche calabresi.
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Roma, linea A della metro ore 14,30: questo è successo a me (di Giorgia Rombolà)
Mercoledì, 05 Dicembre 2018 22:59 Pubblicato in ItaliaGiorgia Rombolà è una giornalista calabrese che da tempo vive e lavora a Roma, alla Rai.
Ha lavorato al TgR e adesso fa parte del gruppo di RaiNews24.
In particolare, è una cronista politico-parlamentare.
Oggi sul suo profilo Fb ha raccontato una storia incredibile.
Questo è successo a me, e non a qualcun altro.
È successo alle 14.30 su un treno della linea A della metro di Roma. Fermi a una fermata, trambusto, urla e il pianto disperato di una bimba.
Una giovane, credo rom, tenta di rubare il portafoglio a qualcuno.
La acciuffano e ne nasce un parapiglia, la strattonano, la bimba che tiene per mano (3/4 anni) cade sulla banchina, sbatte sul vagone.
Ci sono già i vigilantes a immobilizzare la giovane (e non in modo tenero), ma a quest’uomo alto mezzo metro più di lei, robusto (la vittima del tentato furto?) non basta.
Vuole punirla.
La picchia violentemente, anche in testa.
Cerca di strapparla ai vigilantes tirandola per i capelli.
Ha la meglio.
La strattona fina a sbatterla contro il muro, due, tre, quattro volte.
La bimba piange, lui la scaraventa a terra.
Io urlo dal vagone: “Non puoi picchiarla, non puoi picchiarla”.
Ma non si ferma.
Io urlo ancora più forte, sembro una pazza.
Esco dal vagone, mi avvicino e cerco di fermarlo.
Solo ora penso che con quella rabbia mi avrebbe potuto ammazzare, colpendomi con un pugno. “Basta, basta”, urlo.
I vigilantes riescono a portare via la ragazza.
Lui se ne va urlando, io risalgo sul treno.
E lì vengo circondata.
Un tizio che mi insulta dandomi anche della puttana dice che l’uomo ha fatto bene, che così quella stronza impara.
Due donne (tra cui una straniera) dicono che così bisogna fare, che evidentemente a me non hanno mai rubato nulla.
Argomento che c’erano già i vigilantes, che non sono per l’impunità, ma per il rispetto, soprattutto davanti a una bambina.
Dicono che chissenefrega della bambina, tanto rubano anche loro, anzi ai piccoli menargli e ai grandi bruciarli.
Un ragazzetto dice se c’ero io quante mazzate.
Dicono così.
Io litigo, ma sono circondata.
Mi urlano anche dai vagoni vicini.
E mi chiamano comunista di merda, radical chic, perché non vai a guadagnarti i soldi buonista del cazzo
Intorno a me, nessuno che difenda non dico me, ma i miei argomenti.
Mi guardo intorno, alla ricerca di uno sguardo che seppur in silenzio mi mostri vicinanza.
Niente. Chi non mi insulta, appare divertito dal fuori programma o ha lo sguardo a terra.
Mi hanno lasciato il posto, mi siedo impietrita.
C’è un tizio che continua a insultarmi.
Dice che è fiero di essere volgare.
E dice che forse ci rivedremo, chissà, magari scendiamo alla stessa fermata.
Cammino verso casa, mi accorgo di avere paura, mi guardo le spalle.
E scoppio a piangere.
Perché finora questa ferocia l’avevo letta, questa Italia l’avevo raccontata.
E questo, invece, è successo a me.
Da Iacchite - 5 dicembre 2018
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