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Nigeriani trovati sul treno con 179 ovuli di droga nella pancia
Giovedì, 13 Dicembre 2018 09:14 Pubblicato in ItaliaArrivavano da Marsiglia e puntavano su Milano
2 nigeriani con tanto di regolare permesso di soggiorno in Italia in tasca: alla faccia!
Avevano nella pancia 179 ovuli pieni di droghe
In tutto 600 grammi di hascisc e 1,3 chilogrammi di cocaina.
Praticamente, i due nigeriani trentenni, provenienti dalla Francia, e, avevano nello stomaco oltre duecentomila euro di droga
A trovarli la Guardia di Finanza in servizio allo scalo ferroviario di frontiera a Ventimiglia.
A stanarli il fiuto inconfondibile e l’esperienza maturata sul campo del cane Frizzy, un elemento di spicco dell’unità cinofila che, nel corso dell’operazione di controllo che i militari della Guardia di finanza svolgono regolarmente a bordo vagoni del convoglio, è stato attirato dalla presenza di due passeggeri stranieri, seduti uno accanto all’altro, che nell’intestino custodivano il tesoretto di sostanze stupefacenti.
I due sono stati perquisiti e immediatamente portati in ospedale a Sanremo dove, in seguito ad una radiografia, è risultato che, rispettivamente, i due avevano ingoiato 100 ovuli di droga, il primo dei due, e 79 il secondo.
Poverini!
Forse avevano fame e non avendo trovato altro avevamo ingerito gli ovuli pensando che fossero piccole uova!
E pensare che se solo uno di essi si fosse aperto sarebbero sicuramente morti!
Era il loro regalo di Natale per tanti Italiani ( ed altri) che si drogano
Un modo come impegnare le tredicesime.
Una sola domanda agli investigatori : facevano parte della mafia Nigeriana?
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Strada pavimentata con cioccolato di Francesco Gagliardi
Giovedì, 13 Dicembre 2018 08:48 Pubblicato in MondoAmici, siamo alla vigilia del Santo Natale e ieri vi ho dato due brutte e cattive notizie: Una strada principale di Cosenza che esplode e una strage a Strasburgo in un Mercatino di Natale.
La tubatura dell’acqua è stata in giornata riparata e i cittadini di Cosenza hanno avuto in serata l’acqua in casa, a Strasburgo, invece, hanno perso la vita tre persone.
Ci sono stati una decina di feriti gravi tuttora ricoverati negli ospedali, tra i quali c’è pure un italiano in coma e che non può essere operato.
Per quelle famiglie che hanno perso i loro cari sarà un triste Natale e per i gendarmi e i governanti francesi che ancora non sono riusciti ad acciuffare quel delinquente incallito sarà un Natale da incubo.
Potrebbe colpire ancora.
Ma oggi, per sdrammatizzare un po’ e per poter riderci sopra e per dimenticare tutte le cose brutte della vita vi voglio raccontare di un fatto vero accaduto in una cittadina della Germania.
Cari amici vi scrivo, così mi distraggo un po’.
Non è una favola che ci ha raccontato la mamma o il maestro, anche se può sembrare tale.
E’ un fatto straordinario, inusuale, che non si è mai verificato prima d’ora.
Potrei incominciare il racconto così:- C’era una volta -. I miei vecchi scolaretti avrebbero chiesto subito:- Chi c’era, signor maestro? Geppetto, Mastro Ciliegia, la Fata Turchina, un pezzo di legno, Pinocchio?-
No, ragazzi, c’era una volta nella cittadina di Werl in Germania una fabbrica di cioccolato che per un guasto ai suoi macchinari ha riversato sulla strada una tonnellata di cioccolato che si è subito solidificato.
Il guasto ad uno dei suoi macchinari è stato subito riparato.
E il cioccolato che fine ha fatto?
Son dovuti intervenire i Vigili del Fuoco con gettiti di acqua calda e con la fiamma ossidrica per rimuovere il cioccolato sull’asfalto.
Se il proprietario della fabbrica avesse chiamato tutti i bambini del posto certamente avrebbero ripulito la strada senza usare acqua calda e la fiamma ossidrica e sarebbero stati, come si dice nelle favole, tutti felici e contenti.
E’ Natale, amici, e questo miracolo natalizio si è veramente verificato.
Non ci sono stati morti, non ci sono stati feriti, non c’è stato un attentato, grazie a Dio. Chissà se qualche Vigile del Fuoco, spalando il cioccolato, spinto dalla curiosità e dall’acquolina in bocca,ne abbia afferrato un pezzo e lo abbia assaggiato.
Ridiamoci sopra, amici, e continuiamo a sperare.
Sono felice e contento di essere qui oggi con voi per farvi un po’ di compagnia.
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“S'ode a destra uno squillo di tromba; a sinistra risponde uno squillo:
d'ambo i lati calpesto rimbombada cavalli e da fanti il terren.
Quinci spunta per l'aria un vessillo;quindi un altro s'avanza spiegato:
ecco appare un drappello schierato;ecco un altro che incontro gli vien.
Già di mezzo sparito è il terreno;già le spade rispingon le spade;
l'un dell'altro le immerge nel seno;gronda il sangue; raddoppia il ferir”.
Così Manzoni ne Il Conte di Carmagnola.
Chissà cosa avrebbe scritto della vicenda delle luminarie natalizie ad Amantea o leggendo il comunicato che segue:
“Comunicato dai Territori Occupati: Siamo molto addolorati per l’epilogo purtroppo negativo dei tentativi di dialogo per un immediato cessate il fuoco.
I nostri inviati a Gaza in stretta collaborazione con il governo provvisorio ( R.Ruggero, A. Viola, F. Naccarato) hanno tentato in ogni modo di far prevalere la ragione e istaurare la Pace e la collaborazione in un momento di Festa quale è il Natale.
Ringraziamo tutti coloro che si sono prodigati per il dialogo e hanno creduto in una Pace possibile.
Purtroppo le tante fazioni in cui si è ormai divisa la Striscia, riunendosi in gruppi di ribelli autonomi e non riconoscendo il debole governo provvisorio, con azioni di disinteresse, di disunione e di “insurfamento” hanno minato le trattative ed i dialoghi di Pace fin dalle prime battute.
Un altro insuccesso è stato per voi - ma per noi tutti - il non aver avuto fortuna nell'avere dalla giusta parte chi con esperienze di governo avrebbe potuto aiutare a sedare alcune fazioni di ribelli nel nord della Striscia e collaborare ed invece si sono dilettate ad osservare il disfacimento dei dialoghi di Pace.
Che dire, ci abbiamo provato, ci siamo andati vicino.
Ci giungono notizie che nelle alte sfere del consiglio generale delle nazioni unite più d'uno abbia brindato alla fine dei dialoghi e all'inizio delle ostilità e questo è veramente triste.
Noi ci auguriamo che in futuro le forze propositive e costruttive di Gaza ed il governo provvisorio abbiano la meglio sui costruttori di guerre e divisioni e che risolti i problemi con i ribelli si possa tornare al dialogo e alla Pace.
Vi auguriamo ogni bene.
Da oggi diviene effettivo il blocco di tutte le vie d'accesso alla partecipazione a qualsiasi iniziativa organizzata dai territori occupati e il blocco con checkpoint a Piazza Commercio.
Dai Territori Occupati è tutto a voi Gaza”.
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