
Redazione TirrenoNews
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Processo Calabria Verde. Lite in aula, Iacucci allontanato dal Tribunale.
Giovedì, 13 Dicembre 2018 13:25 Pubblicato in Basso Tirreno Saltano i nervi nel processo Calabria Verde, l’ente in house della Regione Calabria che si occupa di forestazione e difesa del suolo.
Tra gli accusati a vario titolo di abuso d’ufficio appaiono il governatore della Regione Calabria Mario Oliverio, Paolo Furgiuele e Franca Arlia ex manager ed ex dirigente Calabria Verde, l’ex assessore della giunta regionale di centrodestra Michele Trematerra e il presidente della Provincia di Cosenza Franco Iacucci (ex capo struttura).
Secondo le accuse mosse dal pm Alessandro Prontera avrebbero nominato a capo del distretto territoriale di Serra San Bruno Giuseppe Barilaro sindaco di Acquaro solo per ottenere un ritorno elettorale in quel circondario.
Ad infuocare gli animi l’esternazione di soddisfazione per la scelta del gup di scegliere un giorno prima delle festività espressa dal presidente della Provincia di Cosenza Franco Iacucci.
Quest’ultimo è stato ieri invitato ad allontanarsi dal Tribunale di Catanzaro dal sostituto procuratore Alessandro Prontera dopo un battibecco avuto con un avvocato che ha scaturito una raffica di urla ed insulti prima in aula e poi nei corridoi.
L’udienza preliminare davanti al gup Ciriaco avrebbe dovuto sancire l’inizio di uno stralcio del processo in cui si ipotizza che Calabria Verde sia stata usata dagli imputati per barattare voti in cambio di posti di lavoro.
Il processo è stato rinviato al prossimo 20 dicembre dal gup di Catanzaro Paola Ciriaco dopo un’accesa discussione con gli avvocati difensori che lamentavano di non poter partecipare alle udienze a causa di impegni già calendarizzati.
Se l’udienza si terrà Iacucci intende essere ascoltato per chiarire la propria posizione, ma non è da escludere che l”astensionismo’ dei legali o altri cavilli possano far saltare nuovamente l’avvio del procedimento contro lo stipendificio di Calabria Verde.
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Parte la gara dei 100 metri del PD ma è uno scherzo: sappiamo, già, chi vincerà!
Giovedì, 13 Dicembre 2018 12:54 Pubblicato in ItaliaAlla Segreteria del Pd, la corsa è a sei( nella foto un signore che a 105 anni corre i 100 metri)
"Francesco Boccia, Dario Corallo, Roberto Giachetti, Maurizio Martina, Maria Saladino, Nicola Zingaretti: sono questi i candidati che oggi hanno consegnato le firme e che, ultimate le operazioni della Commissione per il Congresso, si contenderanno la leadership del Pd".
E’ quanto si legge in un tweet del Pd.
Il primo a depositare le firme in mattinata nella sede del Nazareno è stato Francesco Boccia.
Il regolamento prevede la presentazione di un numero di firme da 1500 a un massimo di 2000 raccolte in almeno cinque regioni.
Il termine per la presentazione delle firme scadeva alle 18.
Ma è tutto uno scherzo. Una finta gara.
Tutti sappiamo che vincerà Zingaretti.
Zingaretti corre in piano, tutti gli altri ad ostacoli.
In sostanza tutti gli altri sono concorrenti di accompagnamento.
Nobili persone, per carità, che non hanno mai avuto attitudine, voti e nemmeno speranza.
Dopo il gran rifiuto di Minniti, nessun altro grande nome si è fatto avanti.
Nemmeno Magorno ha avuto la possibilità di candidarsi ( o ha voluto) pur essendo scaduto da mesi dal ruolo di segretario regionale e quindi disponibile ad altri incarichi
La cosa più importante è sapere se Renzi sarà ancora della partita, o meglio del PD, o se invece farà un suo partito.
Incontro di animazione territoriale
Agricoltori di Amantea, Belmonte Calabro, Longobardi, San Pietro in Amantea.
Saluti Mario Pizzino
Saluti sindaci di Belmonte calabro, Longobardi, San Pietro in Amantea.
Saluti Presidente Gal sts Luigi Provenzano.
Bando 4.1. Contributi alle aziende agricole
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