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Redazione TirrenoNews

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Ordinato l'arresto di Cesare Battisti .

E' quanto deciso da un giudice del Tribunale Supremo brasiliano, Luiz Fux, con una mossa che apre la strada all'estradizione in Italia dell'ex terrorista dei Pac da parte dell'attuale presidente Michel Temer e del nuovo, Jair Bolsonaro, che si insedierà il prossimo primo gennaio.

Lo riporta il giornale 'Folha de Sau Paulo'.

Durante la campagna elettorale e dopo la sua vittoria, Bolsonaro ha più volte ripetuto la sua intenzione di estradare in Italia Battisti, che vive in libertà in Brasile dal 2010 e attualmente risiede a Cananeia, sulla costa dello Stato di Sau Paulo.

Con la sua decisione, il giudice ha accolto la richiesta della procuratrice generale Raquel Dodge, dell'arresto preventivo di Battisti, una misura definita "necessaria" per "evitare il rischio di fuga e per assicurare l'eventuale futura estradizione in Italia".

A questo proposito il giudice Fux ha ricordato quando, nell'ottobre 2017, Battisti è stato fermato a Corumba, sulla frontiera con la Bolivia, mentre - secondo quanto dichiarato dalle autorità - cercava di attraversare il confine con euro e dollari non dichiarati.

L'ESTRADIZIONE - Il Tribunale Supremo brasiliano aveva votato già nel 2010 per l'estradizione di Battisti, condannato in Italia per quattro omicidi, ma l'allora presidente Luiz Inacio Lula da Silva la negò concedendogli lo status di rifugiato.

Sottolineando la natura "strettamente politica" di quella decisione, il giudice Lux ha quindi affermato che il nuovo presidente potrà rivederla: "E' nella stessa natura degli atti prodotti nell'esercizio del potere sovrano la loro reversibilità", scrive il giudice.

IL RICORSO - Gli avvocati di Battisti ovviamente sostengono che la decisione di Lula di negare l'estradizione sia irrevocabile.

In attesa comunque di leggere il dispositivo della decisione del giudice, per il momento non hanno rilasciato commenti, si legge ancora sul sito del giornale brasiliano, che ricorda che ora i legali potranno presentare un ricorso urgente per evitare l'arresto.

L'ARRESTO - Battisti è stato arrestato nel 2007 in Brasile, dove si era rifugiato dopo aver lasciato nel 2004 la Francia - doveva aveva vissuto dagli anni '80, protetto dalla 'dottrina Mitterand' e intraprendendo una carriera da scrittore.

Nel 2009 ha ricevuto lo status di rifugiato politico dall'allora ministro della Giustizia, Tarso Genro.

Nonostante questo il Tribunale Supremo Federale nel 2010 ha concesso l'estradizione, poi negata dal presidente Lula.

L'anno seguente il Tribunale ha ratificato la decisione del presidente e il governo ha concesso a Battisti la residenza permanente in Brasile.

Calabresi valorosi

Venerdì, 14 Dicembre 2018 08:39 Pubblicato in Economia - Ambiente - Eventi

Riceviamo e pubblichiamo:

Egr. Direttore,

ho sentito il bisogno, oltre che il dovere, di scriverLe per associarmi a tutti coloro che hanno condannato il vandalico, vile, gesto al monumento ai caduti della Grande Guerra di codesta città riducendolo nelle condizioni in cui lei lo ha mostrato attraverso l’articolo dal titolo: «Ma che senso ha avuto morire per la Patria, se…».

Interrogativo, questo, che andrebbe posto a chi?

La crisi di genitorialità, che da anni imperversa, oramai non insegna più valori.

Avevano più valori i ragazzi di quel tempo: i così detti “ragazzi del 99” rispetto a coloro che, salvando le dovute eccezioni, hanno commesso la scelleratezza che, a loro volta, sono figli/nipoti dei “ragazzi del 68”.

Se misero è quel popolo che non ha storia e miserrimo è quello che la sua storia la tiene obliata o negletta, che popolo sarà mai quello che la sua storia la oltraggia e la infanga?

Quei monumenti furono eretti, oltre che per onorare i caduti, a simbolo della Nazione Italia. Già, si Nazione, perché se all’epoca l’Italia era unita e sebbene mancasse il nord-est, solo con quella guerra si è fatta Nazione perché mise insieme i contadini del sud con quelli del nord; la pasta con la polenta e l’olio col burro.

In prosieguo approfitterò della sua cortese ospitalità per esporre fatti e conseguenze di quella guerra e relativi alla città, la provincia e la regione.

Cordiali saluti.

Ferruccio Policicchio

Arriva Teresa Mannino con il suo “ Sento la terra girare”

Venerdì, 14 Dicembre 2018 08:27 Pubblicato in Cosenza

Riceviamo e pubblichiamo la seguente nota stampa:

“Verso il tutto esaurito al Teatro Rendano di Cosenza per lo spettacolo di Teresa Mannino del prossimo 5 gennaio alle ore 21.00.

Dopo il sold out della tappa di Reggio Calabria, grande attesa anche a Cosenza per l’arrivo dell’attrice e comica palermitana con il suo spettacolo “Sento la testa girare”.

Toccherà a lei aprire il 2019 di grandi eventi della trentatreesima stagione di spettacoli di Ruggero Pegna che, subito dopo, tornerà nel solco degli spettacoli musicali con l’apertura di “Fatti di Musica 2019”, il suo festival del miglior live d’autore.

Gli ultimi biglietti per la tappa al Redano sono disponibili nei punti Ticketone e online su www.ticketone.it (Cosenza: Inprimafila, via G. Marconi n. 140).

E’ la stessa Teresa Mannino a firmare lo spettacolo insieme a Giovanna Donini, oltre a curarne la regia. Le scene sono di Maria Spazzi e il disegno luci di Alessandro Verazzi.

“Cominciamo il 2019 col sorriso, con l’augurio che sia un anno splendido per tutti!”, ha affermato Pegna, già pronto con la serie di eventi musicali della prima parte della nuova stagione, che avranno il via con il musical originale Dirty Dancing, il 23 gennaio al Rendano di Cosenza e il 24 gennaio al Cilea di Reggio.

L’amatissima attrice siciliana presenta così il suo spettacolo: “Vivo chiusa in un armadio, per mesi, anni.

Un giorno decido di uscire, apro le ante e un piccolo raggio di luce artificiale mi acceca, esco e provo ad aprire gli occhi, li apro e leggo che il principe Harry si sta sposando e che l’asse della terra si sta spostando.

Mi butto stranamente sulla notizia meno glamour.

Com’è possibile che l’asse terrestre stia variando?

Finché sparisce la primavera, cambiano le stagioni, ma l’asse della Terra…

Pare che, a causa dello scioglimento dei ghiacci, i Poli diventino più leggeri e l’asse si sposti.

Come quando, al parco, il compagno strafottente che hai di fronte scende all’improvviso dal dondolo e ti fa cadere giù. Bastardo!”.

“Leggo – prosegue la Mannino, anticipando qualcosa del suo show - che le cose stanno cambiando in modo radicale e velocissimo, gli animali si estinguono a un ritmo allarmante, come quando sono spariti i dinosauri 66 milioni di anni fa.

Nel mare ci sono più bottiglie di plastica che pesci, sulle spiagge più tamarri che paguri. Leggo che non c’è più acqua da bere e aria da respirare.

Cose di pazzi! Ma la prova che qualcosa di epocale sta accadendo arriva quando vedo la pubblicità del filo interdentale per cani.

Segno certo che stiamo per estinguerci al ritmo di zumba!

Ma si parla sempre d’altro, di posteggi per mamme etero, di tablet a scuola, di ascolti televisivi, di fake news, di bonus bebè.

Fuori dall’armadio scopro che il mondo va a rotoli, rotoli di carta igienica.

Allora, cerco delle strategie: non uso più rotoli, di nessun tipo, chiudo l’acqua mentre mi insapono, tengo spente le luci dell’albero di Natale, vendo la macchina e faccio l’orto sul balcone.

Ma ciò non migliora la situazione del pianeta e in più mi sono complicata la vita.

La strategia deve essere un’altra.

Decido di richiudermi nell’armadio, ma l’armadio non è più lo stesso, dentro quell’armadio sento la Terra girare…”.

Prevista anche una tappa al Politeama di Catanzaro il 4 gennaio, inserita nella stagione ufficiale ad abbonamenti della Fondazione Politeama.

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