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Redazione TirrenoNews

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“In Italia comandano i terroni” di Francesco Gagliardi

Mercoledì, 16 Gennaio 2019 08:22 Pubblicato in Italia

L’11 gennaio u.s. il quotidiano “Libero” diretto da Vittorio Feltri è apparso in edicola e in prima pagina a caratteri cubitali con questa notizia: Ai meridionali 3 cariche istituzionali su 4.

Comandano i terroni. Bella scoperta! E non lo sapeva Feltri che in Italia comandano i meridionali?

 

E lo ignorava quella testa di c….. che noi meridionali siamo più intelligenti di quelli del Nord? Apriti cielo! Il polverone per il titolo del giornale ha sollevato un’ondata di polemiche.

Molti meridionali si sono sentiti offesi perché per loro la parola terrone è una parola dispregiativa che veniva usata negli anni 50 e 60 quando i meridionali avevano invaso il Nord in cerca di lavoro. Lavoro richiesto, bisogna precisare, dalle fabbriche del Nord perché i lavoratori del Sud, pur di lavorare, accettavano qualsiasi impiego.

Fecero rifiorire le grandi industrie e l’Italia ebbe quel boom economico che la fece divenire una delle più grandi nazioni del mondo.

E questo grazie al lavoro e al sudore di quella gente del sud a volte offesa, vilipesa, maltrattata e catalogata come rozza ed ignorante, terrone, appunto. Io non mi sono offeso per niente, perché mi sento terrone dalla testa ai piedi, come il Presidente della Repubblica, come il Presidente del Consiglio, come il Presidente della Camera dei Deputati.

Ma nel corso dei secoli abbiamo avuto tantissimi terroni che hanno dato lustro all’Italia. Grazie ai terroni abbiamo vinto la prima guerra mondiale, altrimenti i polentoni a quest’ora sarebbero sotto il dominio degli austriaci.

Era Presidente del Consiglio Vittorio Emanuele Orlando.

L’Italia è diventata una delle più grandi potenze europee grazie al terrone Francesco Crispi.

E nel dopoguerra abbiamo avuto in Italia un grande partito democratico che ha governato per oltre 50 anni e che ci ha salvato dal comunismo, partito cattolico fondato dal terrone don Luigi Sturzo. Per non parlare di Presidenti del Consiglio, Presidenti della Repubblica ,Ministri e Deputati terroni come De Nicola, Leone, Napolitano, Segni, Cossiga, Andreotti, De Mita, Colombo,Mancini, Gullo, Misasi etc.

Se abbiamo avuto nel corso degli anni dei terroni che hanno ricoperto queste cariche istituzionali un motivo ci dovrà pur essere.

Sono stati più intelligenti, più preparati dei politici polentoni.

Quindi, continuo a ripetere, non mi sento per nulla offeso se qualcuno oggi mi chiama terrone. Forse ieri gli avrei spaccato il muso. Non mi sento offeso perché provengo da una famiglia di contadini che lavoravano la terra.

Confermo di essere orgogliosamente terrone perché non ho dimenticato la mia origine, non ho mai dimenticato anche quando lavoravo all’estero il profumo della mia terra, il profumo delle ginestre in fiore di contrada Cannavina, il canto degli uccelli, dei grilli e delle cicale, il suono delle campane della chiesa della Madonna delle Grazie, il profumo delle pietanze che la mamma preparava nei giorni di festa.

E’ vero, però, che la parola terrone alcuni decenni fa veniva usata in modo dispregiativo. Era sinonimo di ignorante, cafone, rozzo, analfabeta, puzzolente. Ora, però, gli ignoranti, i cafoni, i rozzi sono quelli che la usano e l’abusano a sproposito. Sono e saranno sempre dei poveri ignoranti. Dimenticano che quando noi calabresi mangiavamo con la forchetta loro mangiavano ancora con le mani.

Quando noi discutevamo di filosofia e di scienza loro vivevano ancora sulle palafitte e si vestivano con pelle di animali.

Ma poi, nel 1860, scesero giù al Sud e fecero stragi dei contadini, stuprarono le loro mogli, si impossessarono delle loro terre, dei soldi del Banco di Napoli per pagare l’esercito savoiardo, smantellarono le industrie floride del Sud e i macchinari se li portarono al Nord.

Giustino Fortunato, malgrado fosse un convinto sostenitore dello Stato Unitario, non mancò di evidenziare come l’Unità d’Italia fosse stata la rovina economica del Mezzogiorno.

L’Unità d’Italia è stata la rovina del Sud. Eravamo in quegli anni in floridissime condizioni.

Ah, se Garibaldi, l’eroe che tutti ancora celebriamo, fosse stato sconfitto.

Vabbè, ci è andata male. Ma ora voi, miei cari polentoni, zitti e mosca.

Tenetevi Mattarella, Conte e Fico perché in Italia comandano i terroni.

Diversi sacchi di marijuana viaggiavano su una station wagon.

Arrestato un cittadino albanese fuggito al posto di blocco dei carabinieri

Ha forzato alla guida di un’auto station wagon un posto di blocco ma è stato speronato e costretto a fermarsi su un terrapieno.

Un cittadino albanese che trasportava sulla vettura diversi sacchi di marijuana per un totale di circa 100 chilogrammi è stato arrestato dai carabinieri nei pressi di Sant’Onofrio.

L’uomo dopo essere sfuggito ai controlli ha cercato la fuga lungo la ex Statale 606 ma nei pressi di una rotonda, a poche centinaia di metri dall’uscita autostradale, e dal paese di Sant’Onofrio, è stato costretto a finire la sua corsa.

Il controllo dell’ampio bagagliaio della vettura ha portato alla scoperta della sostanza stupefacente.

Accertamenti sono in corso per scoprire l’origine e destinazione finale della droga.

Con la bocciatura dell'accordo faticosamente negoziato con Bruxelles, verranno messi in discussione non solo il futuro politico della leader conservatrice britannica Theresa May, ma lo stesso percorso della Brexit come negoziato con l'Europa

 

Brexit, cosa succede dopo il voto di Londra sull'accordo: le ultime notizie e gli scenari

Brexit, bocciato l'accordo negoziato dalla premier britannica Theresa May con l'Unione europea. Sono ben 118 i deputati del partito conservatore che pur sostenendo il governo May, hanno votato contro l'accordo con Bruxelles sulla Brexit.

Con la bocciatura dell'accordo faticosamente negoziato con Bruxelles, vengono messi in discussione non solo il futuro politico della leader conservatrice, ma lo stesso percorso della Brexit.

Brexit, ultime notizie

Aggiornamento 20:50 >>

La Camera dei Comuni britannica ha votato a grande maggioranza contro il piano di Brexit: i voti contrari sono stati 432 contro 202 favorevoli, un margine di 230, il peggiore per un Primo ministro in epoca moderna.

Il leader laburista Jeremy Corbyn ha annunciato di aver presentato una mozione di sfiducia contro la premier britannica Theresa May che verrà discussa domani alla Camera dei Comuni e poi votata alle 19 ora locale (le 20 in Italia).

Lo ha annunciato la leader della Camera Andrea Leadsom.

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