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Redazione TirrenoNews

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La prima indicazione, sia pure indiretta, ci viene dal manifesto emesso dall’amministrazione comunale per avvertire la popolazione della presenza , per la prima volta, e su invito del sindaco, dell’arcivescovo di Amantea

 

La seconda dal tam tam del popolo degli addetti, interni ed esterni al sistema delle confraternite.

Strano, infatti, che il manifesto parli delle bande ma non parli delle Confraternite.

Ma ci saranno le nostre confraternite?

E che ruolo avranno?

Sentiamo dire che sarebbero loro pervenute “pressanti indicazioni” ( da chi riuscite bene ad immaginare) di non partecipare alle manifestazioni connesse alla presenza di monsignor Alfred Xuereb

O comunque di tenere bassa l’attenzione del resto del popolo su tale evento.

Al punto da non partecipare agli eventi.

Ci permettiamo di osservare , a tal punto, che sarebbe gravissimo se davvero le confraternite che non mancano a nessun evento organizzato alla chiesa ufficiale riempiendo le strade e le chiese cittadine, restassero più o meno estranee a questo evento

Ed ancora più grave se questa mancanza o parziale mancanza discendesse da “indicazioni” più o meno “interne” alla chiesa.

E terribilmente grave se queste indicazioni fossero figlie, come si dice, della non accettazione dell’invito del neo arcivescovo di Amantea da parte dell’amministrazione comunale e non da parte della chiesa ufficiale.

Quasi come se si temesse il ritorno dell’antico vescovado di Amantea a danno di quello di Cosenza- Bisignano

Noi non ci crediamo e per questo invitiamo decisamente le confraternite a smentirci.

Ricordiamo a tutti che il Papa non ha nominato monsignor Xuereb alla sede titolare di Amantea con dignità di arcivescovo per creare frizioni e tantomeno frazioni

Di tutto Amantea ha bisogno meno che di guerre!

E per un paese che ospita dignitosamente centinaia e centinaia di migranti sarebbe vergognoso che non ospitasse con la stessa dignità, almeno, il proprio arcivescovo che ritorna dopo più di 900 anni.

C'è grande apprensione da parte dei familiari per la scomparsa di Francesco De Filippo.

L'uomo di 52 anni non dà notizie di sé da quattro giorni.

Al momento, tecnicamente, viene definito un allontanamento volontario.

Ma, l'apprensione da parte dei familiari e grande perché Francesco De Filippo nel suo ambiente può muoversi autonomamente, mentre fuori dal suo piccolo paese probabilmente potrebbe trovarsi in difficoltà.

I carabinieri della compagnia di Scalea, coordinati dal capitano Andrea Massari, in collaborazione con i colleghi della Stazione di Verbicaro hanno già avviato le indagini che, come è noto, nel caso delle persone scomparse vengono coordinate a livello centrale.

Le prime iniziative investigative sono state mirate a ricostruire i movimenti del 52enne.

De Filippo, secondo quanto accertato, avrebbe fatto un breve tragitto in auto con un conoscente.

Da Verbicaro a Santa Maria del Cedro.

Il conducente dell'auto sarebbe già stato sentito dai carabinieri.

E avrebbe dichiarato di averlo accompagnato e poi lasciato in strada.

A quel punto si perdono le tracce.

Francesco De Filippo potrebbe essersi diretto a mare e, pare che nelle prossime ore possano essere avviate ricerche in questa direzione.

Ma potrebbe aver preso qualsiasi direzione, soprattutto se ha continuato a fare l'autostop.

Una volta giunto sulla statale potrebbe aver preso qualsiasi direzione.

E' il motivo per cui, i familiari si sono affrettati a divulgare una foto recente del proprio congiunto. Un modo per ottenere eventuali informazioni da chi potrebbe averlo incontrato per strada. Francesco De Filippo vive ancora con la sua famiglia, non è sposato, e soffre di vuoti di memoria. Vive principalmente nel suo mondo silenzioso.

Nel centro montano di Verbicaro lo conoscono tutti.

Al di là di quei confini, sarà certamente un pesce fuor d'acqua esposto anche a qualsiasi eventuale pericolo.

Nelle prossime ore potrebbero essere disposte ricerche mirate e potrebbero essere utilizzati i cani molecolari che come è noto con il loro fiuto sono in grado di percepire tracce anche a distanza di giorni.

Come ricordano i familiari, al momento della scomparsa, Francesco De Filippo indossava un giubbotto blu, un paio di jeans e scarponcini e porta sempre gli occhiali da vista.

Chi avesse notizie utili, ricordano i familiari, può informare il numero 112 dei carabinieri o chiamare direttamente al comando della Compagnia di Scalea o della Stazione di Verbicaro.

Giochini rotti sul lungomare

Sabato, 19 Gennaio 2019 19:00 Pubblicato in Primo Piano

Rotti e pericolosi.

La scaletta che porta allo scivolo è parzialmente rotta.

Manca un gradino.

Il rischio è che un bambino che “pretenda” di usare lo scivolo possa tentare di salire anche senza il gradino e cadere in basso

 

 

Ferendosi se non fratturandosi

Finora il maltempo e soprattutto il freddo hanno tenuto lontani i bambini, ma ora che sembra stiano arrivando le giornate più miti e calde il rischio dell’uso del giochino diventa rilevante.

A chi spetta controllare tutti i giochini posti in uso dal comune e verificarne la stabilità e la sicurezza?

Vorremmo saperlo.

Vorremmo sapere, cioè, chi richiamare ai suoi compiti nell’interesse della salute dei bambini di Amantea e di altri paesi che usano i giochini pubblici.

Non solo il danno per il bambino, ma anche il danno economico per responsabilità civile.

Che diamine, quanto costa un pezzo di tavola e la messa in uso?

Poco, vero?

Certo meno del dolore e del danno fisico per un bambino!

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