
Redazione TirrenoNews
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Il Papa “di sinistra” smentisce i vescovi venezuelani
Martedì, 29 Gennaio 2019 13:47 Pubblicato in MondoQuale è la chiesa di Papa Francesco?
Certamente non quella dei vescovi che vivono in Venezuela e che colgono quotidianamente ed a piene mani il dramma di quel popolo
Infatti i vescovi venezuelani hanno preso posizione contro il presidente in carica, Nicolas Maduro.
ama solo i migranti ma non i venezuelani
Sulle tensioni in corso in Venezuela è intervenuto anche Papa Francesco, che chiede di mettere fine alle violenze, ma non si schiera con i vescovi.
“Voglio solo una soluzione pacifica”
“Io do il mio sostegno a tutto il popolo venezuelano, che si trova in sofferenza: se cominciassi a dire ‘date retta a questi paesi o a quegli altri’, entrerei in un ruolo che non conosco e sarebbe una grave mancanza di prudenza pastorale da parte mia”, ha dichiarato Bergoglio durante il viaggio di ritorno dalla sua visita ufficiale a Panama.
“Ho manifestato vicinanza, ho espresso i miei sentimenti: provo sofferenza.
Mi fa paura lo spargimento di sangue”, ha sottolineato il Pontefice, precisando che tuttavia prendere posizione da parte sua a favore o contro un paese “sarebbe un danno”.
Mentre era a Panama Bergoglio non ha assecondato la linea dell’Episcopato venezuelano, che ha dichiarato illegittimo il secondo mandato presidenziale di Maduro. Papa Francesco si era limitato a fare un appello per “una soluzione nell’esclusivo interesse della popolazione” del Venezuela
Una linea confermata da Bergoglio anche durante il confronto con i giornalisti sul volo di ritorno verso Ciampino: “Le parole che ho usato a Panama le ho pensate e ripensate”, ha puntualizzato.
E ancora: “Io voglio bene a tutto il popolo venezuelano che sta soffrendo”, ma “non posso mettermi in un ruolo che non conosco, sarebbe un’imprudenza. Il popolo soffre. So quello che sta passando. Io voglio una soluzione giusta e pacifica, e non voglio il sangue. Se hanno bisogno di aiuto, che si mettano d’accordo e lo chiedano”.
“Temo la violenza”, ha ripetuto più volte Francesco nella conferenza stampa tenuta sull’aereo.
“Non mi piace la parola bilanciato”, ha però tenuto a precisare Francesco, perché il problema, secondo lui, non e’ l’equidistanza del Papa tra le parti ma la ricerca di “una soluzione giusta e pacifica” della crisi venezuelana.
Possibile che il cuore del Papa sia orientato a tutelare solo i migranti?
Possibile che il papa non sappia cosa sta succedendo e cosa sta per succedere in quel lontano paese dove sono emigranti centinaia di migliaia di Italiani molto dei quali ne stanno fuggendo?
Cosenza, evasione fiscale per 8 anni e quasi 11 milioni di euro
Lunedì, 28 Gennaio 2019 23:09 Pubblicato in PaolaDue misure cautelari nel Cosentino e sequestri per 3,7 milioni
Cosenza. I finanzieri della compagnia di Paola (Cosenza) hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare personale e un decreto di sequestro preventivo di beni per un valore di 3,7 milioni di euro,
emesso dal giudice per le indagini preliminari di Cosenza nei confronti di due persone residenti nella provincia di Cosenza, accusate a vario titolo di occultamento o distruzione di documenti contabili ed evasione fiscale.
Ai due vengono sequestrati denaro, quote societarie, beni immobili e mobili registrati, profitto dei reati contestati.
Sono state svolte anche numerose perquisizioni nella provincia di Cosenza.
Il provvedimento è stato emesso nei confronti di un amministratore 'di fatto' di una società risultata essere evasore totale, avendo nascosto al fisco, dal 2011 a oggi, ricavi per 11 milioni di euro. L'uomo è stato sottoposto agli arresti domiciliari, mentre un prestanome è risultato destinatario dell'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, con divieto di esercizio di qualsiasi attività di impresa e di assunzione di cariche per la durata di un anno.
Le indagini, spiega la finanza, sono scaturite da due verifiche fiscali, avviate dalle fiamme gialle anche con l'utilizzo delle banche dati, che hanno fatto emergere, sottolinea la guardia di finanza in una nota, gravi indizi di reati tributari.
L'inchiesta ha riguardato non solo la gestione delle due società al centro delle indagini, attive nel settore della commercializzazione di macchine e attrezzi agricoli, sia in Calabria che in altre Regioni italiane, ma anche numerose altre imprese, tutte operanti nel medesimo settore e facenti parte di un stesso gruppo, riconducibili a un'unica famiglia e a un 'dominus', che le fiamme gialle hanno individuato nell'indagato arrestato.
La guardia di finanza ha ricostruito i vari passaggi, dal 2000 al 2018, delle quote sociali e delle cariche societarie, ricostruendo la reale posizione fiscale della società 'fantasma' e definendo il ruolo dell'amministratore di fatto.
In questo modo è stato scoperto che, attraverso l'occultamento di migliaia di fatture e l'emissione di fatture per operazioni inesistenti, non sono state dichiarate operazioni imponibili per 11 milioni di euro; è stata simulata la vendita di terreni e di una macchina agricola fra tre delle società investigate; sono stati gonfiati i prezzi di vendita di attrezzature e macchine agricole, tutto per sottrarsi al pagamento di imposte per oltre 3,7 milioni di euro.
Al temine delle indagini, complessivamente sono state denunciate 4 persone (2 delle quali destinatarie dei provvedimenti cautelari in corso di esecuzione), per i reati di occultamento o distruzione di documenti contabili, omessa dichiarazione, emissione di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti, dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti, e sottoposti a sequestro denaro e beni per oltre 3,7 milioni di euro.
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Nell’ambito delle iniziative dedicate alla Giornata della Memoria, gli alunni dell’Istituto Comprensivo Campora-Aiello hanno partecipato ad un significativo momento di riflessione sui temi dell’olocausto nella mattinata di lunedì 28 gennaio.
I ragazzi sono stati accolti dai saluti inviati dalla Dirigente scolastica Caterina Policicchio e dal Sindaco di Amantea Mario Pizzino.
Come in altri Istituti scolastici, è stato proiettato “La stella di Andra e Tati“ - il cartone animato sulla Shoah rivolto ai giovani e scritto da Alessandra Viola e Rosalba Vitellaro – che racconta la storia delle sorelle Andra e Tatiana Bucci deportate, la sera del 28 marzo 1944, da Fiume ad Auschwitz-Birkenau e tra le pochissime sopravvissute al campo di concentramento.
Una narrazione che ha accompagnato i ragazzi per mano a scoprire la realtà terribile e dolorosa dell’olocausto senza sbavature di pietismo.
Le riflessioni – che hanno visto l’interazione attiva e partecipata di alcuni alunni – sono state avviate dalla Prof.ssa Concetta Mileti, Responsabile della Funzione Strumentale.
Sono, dunque, seguiti gli interventi del Presidente del Consiglio comunale e delegato alla cultura Enzo Giacco, della Vice Preside Antonia Veltri e della docente di lettere Monica Bennardo.
Tanti i temi toccati: dall’importanza della memoria che deve essere custodita e tramandata dalle giovani generazioni, all’importanza di rompere il muro dell’indifferenza che spesso cela la sofferenza di tante popolazioni.
L’iniziativa è servita per riflettere insieme sul diritto alla dignità della persona, alla libertà ed alla vita e per ragionare sull’importanza dei valori della pace, della tolleranza e dell’accoglienza.
Tanti i riferimenti al dramma senza fine dei profughi africani che ogni giorno perdono la vita nel Mediterraneo.
L’auspicio dell’Istituzione scolastica e dell’Amministrazione comunale è che iniziative come queste siano utili a smuovere e ad irrobustire le coscienze per far sì che i giovani possano essere protagonisti del presente e del futuro – diffondendo sani principi umani e comunitari – costruendo una società migliore.
L’interesse degli alunni all’iniziativa di oggi rappresenta un segnale incoraggiante.