
Redazione TirrenoNews
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Amantea. Gambiano trentenne sviene nei pressi della stazione ferroviaria
Sabato, 02 Febbraio 2019 23:10 Pubblicato in Comunicati - Sport - GiudiziariaIl nostro collaboratore Luca Guzzo come al solito è sul posto e ci informa della vicenda.
Un gambiano di trenta anni ospite presso la Ninfa Marina è a terra.
Sta male.
Non si sa cosa abbia.
E così viene chiamato il 118 e la pattuglia dei Vigili Urbani.
Sul posto, nei pressi della stazione ferroviaria , le luci blu delle due auto di soccorso.
Dopo un po’ di tempo le auto ripartono.
Il gambiano viene riportato nel centro della Ninfa Marina.
E’ ammalato, tossisce fortemente.
Sembra possa trattarsi di influenza.
il personale del 118 suggerisce al personale del centro di farlo visitare dal medico del centro.
Ed ovviamente in questo caso a non uscire ed a restare al caldo
Come al solito a come tanto altro ad Amantea tutto avviene sotto l’occhio attento della onnipresente pattuglia dei vigili urbani
La pattuglia si è appena liberata dall’intervento del palo della luce caduto e ne viene sollecitato l’intervento altrove.
foto dal web
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Amantea. Un po’ di vento e cadono i pali della luce
Sabato, 02 Febbraio 2019 19:56 Pubblicato in Economia - Ambiente - EventiLo avevamo scritto che ci sono pali della pubblica illuminazione che rischiano di cadere, ma nessuno sembra ci abbia dato la dovuta attenzione.
Avevamo, tra l’altro, suggerito all’amministrazione comunale di far accertare la stabilità dei pali della luce, temendone la caduta.
E stasera è successo.
A Coreca.
La base del palo( vedi foto) era completamene arrugginita
Per mera fortuna il palo( evidentemente intelligente) è caduto per terra senza far male né a persone, né a cose.
I vigili in servizio sono immediatamente intervenuti ed lo hanno perfino rimosso, a braccia, mettendolo in sicurezza
Dir loro grazie sembra ben poco.
Non ne riportiamo i nomi per evitare illogiche ed immeritate reazioni dequalificanti.
Ci permettiamo, invece, di suggerire all’amministrazione di impegnare la parte necessaria dei 100 mila euro che il governo ha inviato ad Amantea per accertare i pali arrugginiti e che rischiano e di sostituirli o comunque metterli in sicurezza.
Il fatto che il palo caduto stasera non sia piombato su una delle auto parcheggiate (vedi foto) nei pressi con gravi danni materiali impone che si attenda a quanto suggerito.
La terza foto mostra la violenza della caduta.
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Uomo dichiarato morto è vivo di Francesco Gagliardi
Sabato, 02 Febbraio 2019 18:58 Pubblicato in ItaliaAmici oggi vi voglio raccontare una vicenda a dir poco incredibile e sensazionale accaduta ad un uomo di 74 anni di un piccolo paese della Provincia di Avellino.
Una storia inspiegabile alla quale neppure i medici sanno dare una risposta.
Ma ecco i fatti.
Mario Lo Conte, un signore in pensione, di 74 anni, dopo aver lavorato tanti anni in Svizzera facendo l’imbianchino e tanti altri lavoretti ritorna nel suo paese natale.
Non è sposato e vive insieme ai suoi fratelli e alle sue sorelle.
L’altro giorno è uscito di casa per fare la spesa quando si è sentito improvvisamente male.
Chiamata un’ambulanza del 118 è stato trasportato al pronto soccorso del vicino presidio ospedaliero Sant’Ottone Frangipane di Ariano Irpino.
Ricoverato all’ospedale i medici hanno subito constatato che per il malcapitato non c’era più nulla da fare e hanno suggerito ai parenti accorsi al suo capezzale di riportarlo a casa perché ormai era deceduto.
E così hanno fatto e nello stesso tempo hanno avvisato il sacerdote per dare l’ultima benedizione al defunto e per celebrare la Santa Messa il giorno successivo.
Hanno fatto confezionare le corone dei fiori e hanno avvisato pure una Agenzia di pompe funebri per la bara, per i manifesti da affiggere e per il loculo al cimitero.
Ma Mario non era morto, era ancora in vita.
Quella di Mario era una morte apparente.
Infatti ad un certo punto Mario si sveglia e i parenti, i conoscenti, gli amici che si erano radunati intorno alla salma per vegliarlo gridano al miracolo.
Mario, tra la sorpresa generale, non solo ha aperto gli occhi ed ha parlato, ma si è alzato finanche dal letto e ha detto a tutti che piangevano e si disperavano: - Ohè!
Cosa è tutto questo trambusto?
Non sono ancora morto.
Sono vivo-.
I parenti hanno dovuto subito disdire tutti i preparativi per il funerale.
Ora Mario si trova in un letto dell’ospedale di San Giovanni Rotondo e spera di guarire al più presto e tornare a casa tra l’amore dei suoi cari.
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