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Redazione TirrenoNews

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Il prefetto di Cosenza diffida il sindaco Perrotta.

Mercoledì, 06 Febbraio 2019 14:56 Pubblicato in Paola

Si vede che non bastano le entrate aggiuntive del tutor sulla SS18 per sanare le casse del comune di Paola.

Ed infatti il ministero dell’Interno ed il Prefetto di Cosenza hanno attenzionato il comune di Paola ed i suoi bilanci.

 

 

 

E questa condizione ha determinato la richiesta inviata al comune di Paola con protocollo 83394 in data 29.10.2018 di dare notizia circa la adozione dei provvedimenti di cui all’art 257 del Tuel.

Tale articolo al comma 2 dispone che :

“2. Il consiglio dell'ente individua con propria delibera, da adottare entro 60 giorni dalla notifica del decreto di cui all'articolo 256, comma 8, i soggetti ritenuti responsabili di debiti esclusi dalla liquidazione, dandone contestuale comunicazione ai soggetti medesimi ed ai relativi creditori. 3 Se il consiglio non provvede nei termini di cui al comma 2 si applicano le disposizioni di cui all'articolo 136”.

E tale articolo 136 stabilisce :

“1Qualora gli enti locali, sebbene invitati a provvedere entro congruo termine, ritardino o omettano di compiere atti obbligatori per legge, si provvede a mezzo di commissario ad acta nominato dal difensore civico regionale, ove costituito, ovvero dal comitato regionale di controllo. Il commissario ad acta provvede entro sessanta giorni dal conferimento dell'incarico”.

Il consiglio comunale di Paola riunitosi nei giorni 11 e 17 novembre non hanno adempiuto a quanto disposto.

In relazione il ministero con parere del 30 gennaio ha dichiarato che tale mancato adempimento configura la ricadenza della fattispecie di cui all’art 136 del TUEL.

Per questo la diffida del 4 febbraio con assegnazione di 20 giorni per la evasione della richiesta con comminatoria della nomina del commissario ad acta.

Nella stessa nota si dispone a carico del segretario comune la notifica dell’atto al sindaco ed a tutti i consiglieri comunali..

La conseguenza sarebbe che la Corte dei Conti, che ha già un procedimento aperto per il dissesto, probabilmente lo obbligherebbe a dichiararne uno nuovo. Intendiamoci, a causa dei debiti suoi e di nessun altro!

Aspettiamo che la opposizione del comune di Paola ora parli!

Pochi giorni fa sono stato fermato da alcuni amici commercianti che mi hanno ricordato le azioni fatte per far rimanere aperti i negozi di Amantea

Erano preoccupati perla nuova proposta di legge presentata dal governo.

Siamo in grado di rassicurarli .

Ecco una sintesi della proposta di legge:

1)Negozi e centri commerciali dovranno chiudere per la metà delle 52 domeniche annuali.

Sono previste però delle eccezioni.

2) Vengono esonerati dall’obbligo di chiusura per metà delle domeniche l’anno gli esercizi commerciali che si trovano nei centri storici.

3) Sono esonerati dal rispetto delle regole per l’apertura domenicale e nei festivi i:

- i negozi con locali fino a 150 metri quadrati se si trovano in Comuni con meno di 10mila abitanti;

- i negozi con locali che non superano i 250 metri quadrati se si trovano in Comuni con più di 10mila abitanti;

4)Inoltre, le suddette regole non si applicano per alcune categorie di esercizi commerciali. Potranno restare aperti e decidere liberamente se e quando chiudere:

   rivendite di generi di monopolio;

   esercizi interni ai campeggi, ai villaggi e ai complessi turistici;

   esercizi di vendita al dettaglio nelle aree di servizio lungo le autostrade, nelle stazioni ferroviarie, marittime ed aeroportuali; giornalai e librerie;

   gelaterie, gastronomie;

   rosticcerie e le pasticcerie;

   esercizi specializzati nella vendita di bevande, fiori, piante e articoli da giardinaggio, mobili, dischi, nastri magnetici, musicassette, videocassette, opere d’arte, oggetti d’antiquariato, stampe, cartoline, articoli da ricordo e artigianato locale e le sale cinematografiche.

4) Il disegno di legge stabilisce che durante le 12 festività nazionali (Immacolata, Natale, Santo Stefano, Capodanno, Epifania, Pasqua, Pasquetta, Festa della Liberazione, Festa dei Lavoratori, Festa della Repubblica, Ferragosto, Festa di Ognissanti) i negozi debbano restare chiusi. - centri commerciali compresi - La regola però può essere derogata per quattro festività, ma la decisione in questo caso spetta alla Regione.

Le sanzioni per chi non rispetta queste regole aprendo per più di 26 domeniche sono rilevanti e vanno da 10.000€ ai 60.000€, che raddoppiano nel caso di recidiva.

I proventi saranno poi reinvestiti dallo Stato in campagne per il contrasto dell’abusivismo commerciale e per la riqualificazione del decoro urbano.

«Ribadisco e tutelo la sua libertà di candidarsi con chi desidera, la libertà che è garantita dalla nostra Costituzione italiana. Comprendo lo sgomento di tutti, compreso quello dei militanti della stessa Lega, ma per quanto mi riguarda è proprio il caso di dire che non c'è nessuna novità

 

rilevante, essendo questo l'ennesimo e forse neanche l'ultimo episodio di una vicenda il cui copione è già scritto e anche noto».

Lo scrive su facebook Cecile Kyenge, a proposito dellacandidatura del marito con la Lega a Castelfranco Emilia. 

«Dico che non c'è nessuna novità, salvo il fatto che si stia finalmente avvicinando la data dell'udienza davanti al giudice per la fine del nostro matrimonio; udienza da me richiesta ormai mesi addietro.

Ho così cercato da tempo di mettere un punto finale all'episodica ed indecorosa esibizione delle questioni familiari, e posso capire le fibrillazioni della vigilia dell'udienza stessa», spiega l'eurodeputata Pd.

«Le questioni politiche che mi vedono impegnata da anni, e nelle quali intende legittimamente impegnarsi pure mio marito, devono essere tenute al di fuori della cerchia familiare.

Questo succede in tutte le famiglie che si impegnano nella cosa pubblica con etica e rispetto.

Lo pretendo in primis per il rispetto delle nostre figlie e dei nostri rispettivi cari», prosegue Kyenge.

«Ho deciso di emettere questa piccola nota esplicativa, l'unica sull'argomento, che spero quindi venga chiuso e superato definitivamente.

Continuerò la mia battaglia politica sulla stessa linea della lotta all'esclusione e alla xenofobia, promuovendo l'inclusione e la coesione sociale in Italia.

Un grazie di cuore a tutti per i messaggi di sostegno che ho ricevuto, e che mi dicono che io non sono sola», conclude la Kyenge.

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