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Redazione TirrenoNews

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Ad Amantea tutto va sempre peggio.

Noi, i nostri figli, i nostri nipoti dovremo pagare tributi altissimi solo perché qualcuno, che ancora non ha pagato per i suoi crimini economico finanziari, ha determinato un ingiustificato e pesante dissesto nei bilanci comunali

 

Noi, i nostri figli, i nostri nipoti non potremo avere servizi qualificati ed efficienti solo perché nessuno, magari solo per garantirsi i loro voti, ha voluto davvero, né vuole, fare una dura lotta alla evasione tributaria.

Una lotta possibile ed addirittura facile e che sembra ( finalmente) abbia addirittura avuto l’interesse della Procura della Repubblica di Paola.

Noi, i nostri figli, i nostri nipoti non potremo avere strade senza buche, mare pulito, un traffico accettabile, una città di onesti e non di raccomandati, di lavoratori e non di vagabondi, di gente per bene e non do delinquenti, d politici che mano Amantea e gli Amanteani e non…

Ma la cosa peggiore che poteva succedere alla nostra città è stata, ed è, quella di non avere servizi sanitari qualificati.

Un ospedale assegnatoci ( come a Paola, Cetraro e Praia a Mare) da Giacomo Mancini e che nessuno al tempo ha voluto, una Asl che poi è diventata semplice Distretto e successivamente semplice Poliambulatorio incapace di offrire i servizi sanitari minimi e che oggi costringe , per i casi più gravi, ad andare fuori regione e spesso, anche per una vista specialistica, fuori Amantea.

Non solo ma negli ultimi anni sono state fatte solo “pagliette” quale quella della Casa della Salute.

Ora Mauro è andato via e potrebbe( dovrebbe) essere nominato un nuovo direttore che non sia più un burattino che si muove a comando dei politici di riferimento e che continua a prendere in giro gli Amanteani , i Longobardesi, i Belmontesi, i Laghitani. i Sanpietresi, i Cletesi, i Serritani e gli Aiellitani con la palese complicità di politici ed addetti del sistema sanitario.

Ed è questa una delle cose peggior che poteva succedere ad una nobile città come la nostra, quella non avere più politici che la amino davvero, di avere politici che sono incapaci di “volare”, di “sognare” e soprattutto di “osare”.

E non è tutto !

La cosa peggiore è quella che non ci sono nemmeno elettori amanteani che siano capaci di chiedere per tutti e non per se stessi, di votare politici migliori di loro, cioè gente che sappia “volare”, “sognare” ed “osare”.

E credetemi c’è tanto da fare per avere un città diversa e migliore !

Da dove cominciare?

Dalla ricerca della responsabilità di chi ha sbagliato e continua a sbagliare e dalle giuste sanzioni.

Fintanto che non si pagheranno gli errori e gli abusi Amantea continuerà a morire. E non è giusto.

 

Il Papa cioè non lo chiama señor Presidente.

Sembra l’epilogo della posizione assunta all’inizio del 2019, dall’uruguayano Guzmán Carriquiry Lecour, vicepresidente della Commissione pontificia per l’America Latina, uno degli uomini più ascoltati dal Pontefice, il quale sul bollettino ufficiale della Commissione ha scritto: «Che peccato che la parola d’ordine e l’utopia di un “socialismo del XXI secolo” siano degenerati nel regime autocratico e sempre più liberticida del presidente Maduro, in un totale fallimento economico e nella miseria sociale».

Non solo ma ha anche chiesto «un grande progetto alternativo di ricostruzione nazionale e di mobilitazione popolare» per il Venezuela.

Prudente allora Francesco, come un Capo di Stato.

Una prudenza sembra rispondere alla volontà di mantenere una posizione mediana tra :

-Stati Uniti e Europa, favorevoli al riconoscimento del capo dell’Assemblea legislativa, Juan Guaidó, come legittimo presidente ad interim, proclamato dopo una manifestazione del 23 gennaio scorso;

-e Cina, Russia, Turchia e Iran che invece puntellano il traballante regime di Maduro, guidati da corposi interessi economici e geopolitici.

Questi paesi insieme a Cuba, sono i maggiori finanziatori e dunque creditori del regime.

E’ solo un problema di carburante come è stato per la Libia?

Finirà come la Libia? Difficile dirlo!

Certo che non sembra che il papa conceda molto.

In specie quando Jorge Mario Bergoglio ricorda che “Purtroppo, i tentativi di trovare un’uscita dalla crisi venezuelana si sono tutti interrotti perché quanto era stato concordato nelle riunioni non è stato seguito da gesti concreti per realizzare gli accordi».

Ed osserva il Pontefice che «E le parole sembravano delegittimare i buoni propositi che erano stati messi per iscritto».

Il senso è chiaro. Maduro ha cercato il dialogo, utilizzando anche lo schermo vaticano, per poi disattendere gli impegni presi. E il Papa glielo fa presente.

In quella missiva, rammenta Francesco, «la Santa Sede segnalò chiaramente quali erano i presupposti perché il dialogo fosse possibile».

E avanzò «una serie di richieste che considerava indispensabili affinché il dialogo si sviluppasse in maniera proficua e efficace».

Ebbene oggi, secondo il Papa, quelle richieste e «altre che da allora si sono aggiunte come conseguenza dell’evoluzione della situazione», sono più che mai necessarie.

Ad esempio, aggiunge, «quella espressa nella lettera che le indirizzai sull’Assemblea nazionale costituente».

Nelle sue parole si avverte l’eco della resistenza sempre più aperta della conferenza dei vescovi del Paese verso Maduro, i suoi metodi e le sue minacce.

E l’esigenza che «si eviti qualunque forma di spargimento di sangue».

Basterà questo richiamo del Papa?

Noi pensiamo di no, ma ci auguriamo di si!

Primarie di via Dogana. Gli Scolari saliranno fuori dal cortile

Mercoledì, 13 Febbraio 2019 13:27 Pubblicato in Politica

Una sorpresa stamattina.

Gli scuolabus fino a ieri hanno fatto salire gli scolari dentro il cortile, cioè in sicurezza totale visto che nel cortile non sono ammessi, né possono essere ammessi, autoveicoli.

Il cortile, infatti,è usato per l’ingresso e l’uscita dei bambini.

Ed ecco oggi la sorpresa.

Come si nota dalla foto i bambini saliranno sugli scuolabus dal marciapiede antistante la scuola

E’ da ritenere che la sosta riservata potrebbe essere usata anche per la discesa.

Non abbiamo certezza di quanto esposto perché , e questo non è affatto strano, sul sito del comune non è pubblicata la necessaria e specifica ordinanza.

Andremo a vedere se le stesse ragioni di sicurezza saranno usate anche per le altre scuole amanteane e vi faremo sapere

Sarà comunque necessario ben altro per regolamentare il traffico di va Dogana all’entrata e soprattutto all’uscita della scuola

Sicuramente qualche sana contravvenzione

Riusciranno i nostri eroi ad educare gli amanteani al rispetto del codice della strada?

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