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Ancora pochi giorni e Longobardi andrà al voto

2 le liste.

Lista Progetto Longobardi guidata da Nicola Bruno

Lista Longobardi oltre il 2000 guidata da Giacinto Mannarino

 

 

 

 

Ed ecco i candidati

Lista Progetto Longobardi: Nicola Bruno, Alessandro Aloise, Giovanni Amendola, Francesco Cicerelli, Claudio Gaudio, Manuela Martire, Nicola Martire, Carmelo Angelo Petrungaro, Maria Francesca Petrungaro, Emilio Politano, Rita Siciliano

Lista Longobardi oltre il 2000 :Giacinto Mannarino, Aurelio Garritano, Aldo Garritano, Francesco Saliceti, Antonio Costabile, Benito Ianni, Roberta Garritano, Luciano Terranova, Elena Miceli, Salimbene Stancato, Simone Vignale

Una vicenda così singolare da non sembrare vera, eppure avvenuta negli scorsi giorni a Pizzo.

L’auto dei vigili urbani, parcheggiata sotto il comando adiacente al Comune, è stata sottoposta al sequestro da parte dei carabinieri di Pizzo guidati dal maresciallo Carmine Cesa.

 

I militari, infatti, hanno eseguito un controllo ed hanno riscontrato che l’auto era sprovvista di tagliando assicurativo.

E' scattato così il sequestro amministrativo in quanto la vettura si trovava a sostare in un’area pubblica.

La macchina in questione è la Fiat Doblò equipaggiata per il trasporto dei disabili e che i vigili urbani usano dopo il furto della Fiat Panda avvenuto a settembre 2017, in alternativa all’altra auto in dotazione, una vecchia Fiat Punto.

Insomma un altro problema che si va ad inserire nel già problematico comparto della polizia municipale napitina, sotto organico e che fra qualche giorno avrà il nuovo comandante grazie ad un accordo tra l’amministrazione comunale pizzitana e quella di Francavilla.

BELVEDERE MARITTIMO (CS) – Caduto dalla barella in una nota casa di cura il Gip del tribunale di Paola, Maria Grazia Elia respinge la richiesta di archiviazione della Procura basata sulla consulenza ed accoglie totalmente l’opposizione della famiglia difesi dagli Avvocati Massimiliano Coppa, Paolo Coppa e Luigi Forciniti .

Per il giudice per le indagini preliminari, che ha completamente accolto le tesi dei difensori della famiglia Benito, ci sarebbero omissioni e ritardi di attività da parte dei cinque indagati dovuti a negligenza, imperizia ed imprudenza, mentre per i consulenti della Procura la morte sarebbe da ricondurre ad una dissociazione elettromeccanica con grave aterosclerosi coronarica calcificazione (…) in paziente con esiti cicatriziali di pregressi infarti del miocardio (…), ossia per la diagnosi di Sca-Nstemi ad una insufficienza cardiovascolare respiratoria e non a causa della caduta dal letto del paziente in seguito alla quale quest’ultimo avrebbe riportato una ferita occipitale avvenuta il 10 agosto 2017.

Benito Belfiore muore il 10 agosto del 2017 presso la casa di cura privata di Belvedere marittimo in cui era stato trasferito in codice rosso ed accettato in ambiente intensivo il 30 luglio 2017 dal pronto soccorso dell’ospedale di Paola con la diagnosi di Sca-nstemi infarto miocardico-. In buona sostanza per i periti la morte del paziente non è da attribuire alla condotta dei cinque sanitari.

Il Gip accoglie la tesi della difesa della famiglia della vittima che si fino affidati alla consulenza del noto Professore Francesco Alessandrini ordinario di cardiochirurgia presso il policlinico gemelli di Roma che ha totalmente smontato le conclusioni a cui era pervenuto il ct del pm Francesco greco che, secondo il giudice e così si legge nel provvedimento “fanno ritenere necessaria la verifica processuale dei fatti” della triste vicenda. Dunque, tutti a giudizio per il Gip. Il pubblico Ministero ha 10 giorni per formulate l’imputazione per omicidio colposo per la morte di Belfiore Benito.

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