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Redazione TirrenoNews

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Il pm del processo per la trattativa tra Stato e mafia Vittorio Teresi, che ha coordinato l'inchiesta terminata un anno fa con la condanna di quasi tutti gli imputati 'eccellenti', dal primo gennaio 2020 andrà in pensione.

 

 

 

 

 

 

Oggi il Consiglio superiore della magistratura ha deliberato il collocamento a riposo del magistrato che è stato fino a poco tempo fa Procuratore aggiunto a Palermo. Sebastiano Ardita, il relatore della pratica, oggi durante il suo intervento in cui ha illustrato al plenum del Csm la delibera di collocamento a riposto di Vittorio Teresi, ha ricordato che Vittorio Teresi "è un magistrato con la schiena dritta, che ha dedicato la propria vita professionale alla lotta alla mafia, in coerenza con l’insegnamento di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, di cui era amico e di cui ha onorato la memoria”.

"Teresi ha sempre mostrato coerenza e professionalità nella sua esperienza di magistrato - ha proseguito Ardita - e per questo gli va rivolto un riconoscimento e l’augurio di trascorrere in serenità il meritato riposo dal primo gennaio".

"Sono lusingato - ha commentato Vittorio Teresi all'Adnkronos - Ho sempre apprezzato il coraggio di Sebastiano Ardita.

Le sue parole mi ripagano di tante amarezze che ho dovuto subire in questi anni. Divido con i colleghi le soddisfazioni che abbiamo raccolto e non rimpiango nulla di quello che ho fatto e di quello che non ho fatto".

E conclude: Credo di avere fatto sempre, fino in fondo, il mio dovere".

Oggi Vittorio Teresi, che dopo la scadenza del mandato da Procuratore aggiunto, è sostituto alla Procura di Palermo, presiede il Centro studi Paolo e Rita Borsellino di Palermo.

Cosenza.Terribile serata al pronto soccorso già da incubo

Mercoledì, 15 Maggio 2019 09:04 Pubblicato in Cosenza

Solo chi non vi è stato ricoverato o non vi ha avuto un congiunto non sa come il pronto soccorso dell’Annunziata sia un luogo da incubo con decine e decine di pazienti talvolta sistemati alla meglio su una sedia in attesa di una valutazione medica e di un ricovero.

E’ facile allora che a chi vi si trova, magari da giorni, non da ore, possano saltare i nervi, per quanto vi si possano trovare eroi della sanità calabrese.

Sembra il caso successo ieri sera quando un paziente in preda a una crisi di nervi ha azionato il dispositivo antincendio provocando il fuggi fuggi generale.

. L'uomo stazionava nel reparto, secondo quanto riferito da alcuni testimoni, da alcune ore ed era già stato visitato e sottoposto a trattamento.

L'episodio si è verificato nella serata di oggi 14 maggio, intorno alle ore 21

Sul posto intervenuti in via precauzionale anche i vigili del fuoco

Le polveri fuoriuscite dal dispositivo hanno spinto alla fuga precipitosa verso l'esterno, gli altri pazienti in attesa, con momenti di tensione e smarrimento, provocati soprattutto dalla confusione e dalla non consapevolezza di quanto stesse accadendo.

Nel giro di una ventina di minuti la situazione è ritornata alla normalità.

Dopo anni di inaccettabile silenzio ecco che i sindaci(vedi foto da dx verso sx) di Belmonte Calabro, San Pietro in Amantea, Aiello Calabro, Longobardi, Amantea, Cleto , si incontrano e dopo aver scoperto tutti i problemi del Poliambulatorio( sostanzialmente quelli scritti da noi su Trn-news)

 

si "armano" e :

-chiedono di essere sentiti, al fine, soprattutto, della valutazione condivisa della programmazione e tipologia di organizzazione dei servizi per il territorio, prima dell'adozione di qualsivoglia decisione.

Non solo ma chiedono:

“ anzi chiedono al Commissario per l'attuazione del Piano di rientro della sanità calabrese gen. Saverio Cotticelli di essere auditi, in modo da rappresentare le esigenze del territorio, già fortemente penalizzato e che sta subendo continui intollerabili riduzioni di servizi (per tutti radiologia e cardiologia, mancanza dello pneumologo e sostituzione dell'ecografista andato in pensione, oltre la lunga fila di attesa per la presenza per sole 4 ore dell'ortopedico);

Infine , dopo il nostro articolo, scoprono che la Casa della Salute è ferma da almeno due anni e chiedono di:

“conoscere i tempi, ancora, di attesa per la sua realizzazione, nell'ottica del miglioramento ed incremento dei servizi resi, cosi' come approvata con delibera 1629/2017.

Tutti ci chiediamo perché finora tutto questo silenzio ed oggi tutto questo coraggio.

Qualcuno ci ha detto che si tratta di una posizione che parla di elezioni.

Noi sappiamo che c’è ben altro( di cui parleremo più in là, denunciando cose finora non sapute)

Intanto aspettiamo di sentire i loro interventi personali nel prossimo incontro del 17 maggio, interventi che vi riporteremo per dimostrare se questo coraggio è vero o solo , come crediamo, una posizione del momento.

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