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Redazione TirrenoNews

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MORRA visita la Capitaneria di Porto di Vibo Valentia

Martedì, 21 Maggio 2019 18:42 Pubblicato in Basso Tirreno

Nella giornata odierna l’Onorevole Nicola Morra, Presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno delle mafie e sulle altre associazioni criminali, anche straniere, ha visitato la sede della Capitaneria di Porto di Vibo Valentia Marina.

Ad accoglierlo il Comandante C.F.(CP) Giuseppe Spera il quale, dopo un breve saluto all'interno dell'area comando, ha illustrato al On. Morra le molteplici attività che vedono quotidianamente impegnati gli uomini e le donne della Guardia Costiera di Vibo Valentia con riguardo al contrasto alla pesca illegale, all’abusivismo demaniale ed alla tutela dell’ambiente marino costiero.

Nel corso dell’incontro l’On Morra ha altresì visitato la sala operativa della Capitaneria di Porto e gli sono state illustrate le competenze della Guardia Costiera in materia di salvaguardia della vita umana in mare.

L’On Morra ha sottolineato l’importanza dell’attività svolta dalla Guardia Costiera a favore della collettività, manifestando il suo vivo apprezzamento.

La verità , è ben noto, la dicono solo alcune organizzazioni sindacali

E’ il caso seguente:

LSU-LPU, USB: non basta un tavolo tecnico, per la stabilizzazione servono gli interventi dei ministri Di Maio e Bongiorno

 

 

Si è svolto lunedì 20 al Ministero del Lavoro il tavolo sulla situazione degli ex LSU-LPU calabresi.

Come USB PI, pur avendo posto sul tavolo alcune questioni che riteniamo importanti, come ad esempio la scadenza del 31 ottobre e la nostra contrarietà ai concorsi per le qualifiche più alte, le caratteristiche prettamente tecniche del tavolo ci hanno portato ad esprimere da subito una forte insoddisfazione.

Riteniamo che i nodi che stanno di fatto impedendo la stabilizzazione degli ex LSU ed ex LPU in Calabria, così come degli LSU della Campania, Puglia, Basilicata e Lazio, non possano trovare soluzione con la normativa vigente.

I nodi sono politici ed attengono:

  • all’individuazione e storicizzazione delle risorse adeguate a coprire tutto il bacino
  • al superamento dei vincoli assunzionali che riguardano la stragrande maggioranza degli enti che impiegano LSU ed LPU.

Per questo, pur accogliendo positivamente l’iniziativa legislativa di presentazione di emendamenti che affrontano i problemi contingenti (mobilità territoriale e proroga al 31 dicembre 2019 del termine di scadenza dei contratti e delle convenzioni), abbiamo chiesto con determinazione che la prosecuzione del tavolo preveda un livello politico decisionale in grado di affrontare le problematiche di cui sopra.

È chiaro che, affinché il confronto sia concreto, è necessaria la presenza sia del ministro Di Maio che del ministro Bongiorno (Funzione Pubblica), altrimenti rischieremmo di fare le solite chiacchiere utili esclusivamente per rabbonire i lavoratori e USB non ha nessuna intenzione di prestarsi a questo gioco.

La stessa richiesta l’abbiamo presentata al Capo Gabinetto della Funzione Pubblica in occasione dello sciopero del 10 maggio, nella convinzione che serva un cambio di passo per arrivare alla stabilizzazione degli LSU, che rimane il nostro unico obiettivo.

Riteniamo che sia utile tenere aperto il tavolo, confermando la richiesta di un livello politico, anche per continuare a sostenere le nostre rivendicazioni

USB PI continuerà ad organizzare e sostenere la lotta degli LSU e e degli ex LSU-ex LPU con mobilitazioni territoriali in tutte le regioni interessate fino ad arrivare, se necessario, ad una mobilitazione nazionale.

NOI NON MOLLIAMO!        Roma, 21.05.2019              USB Pubblico Impiego

Ndr. Ci riferiamo:

1)alla affermazione che i nodi che stanno di fatto impedendo la stabilizzazione degli ex LSU ed ex LPU in Calabria, Campania, Puglia, Basilicata e Lazio, non possano trovare soluzione con la normativa vigente.

2) alla affermazione che se si vuole stabilizzare gli LSU ed LPU presso gli enti che ora li impiegano occorre superare i vincoli assunzionali degli enti locali.

Ovviamente l’altra soluzione è che la regione li stabilizzi con finanza propria e poi li distribuisca agli enti locali( province e comuni)

Busta con proiettile calibro 9 per Salvini

Martedì, 21 Maggio 2019 17:36 Pubblicato in Italia

Ora non bastano gli striscioni e le calunnie

Ora si scatena l’odio dei vigliacchi anti italiani che tentano di intimidirlo.

Un motivo in più per votarlo alle europee ed aiutarlo a salvare l’Italia

 

 

 

Una busta con un proiettile calibro 9 è stata indirizzata al ministro dell'Interno e vicepremier Matteo Salvini

La busta è stata intercettata al centro di smistamento Postale di Roma, a piazzale Ostiense, ed è stata sequestrata dagli artificieri della polizia di Stato.

Il pacco ha insospettito gli investigatori per l’assenza dell’annullo postale e di un mittente.

Nessun messaggio né sigle di rivendicazione.

"Non mi fanno paura e non mi fermo - ha commentato il ministro Salvini –

Più che da una politica spesso ipocrita, confido nella solidarietà di milioni di italiani perbene che si esprimeranno con il voto di domenica".

Poi è tornato sulla vicenda da Gioia del Colle, nel Barese: "Se pensano di spaventarmi hanno trovato l'uomo sbagliato".

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