
Redazione TirrenoNews
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Dalla pagina facebook di Vincenzo Lazzaroli un gesto di rispetto e di amore verso chi ha dato la vita per l’Italia e gli Italiani
“Il 23 maggio di 27 anni fa, morirono Giovanni Falcone, sua moglie Francesca Morvillo e tre poliziotti della scorta, Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro.
Da allora, ogni 23 del mese di maggio, viene ricordata la “strage di Capaci” come una delle giornate più nere della recente storia italiana.
Giovanni Falcone lavorava con perfetta coscienza che la forza del male, la Mafia, lo avrebbe un giorno ucciso.
La sua vita è stata un atto d’amore per la sua terra, oppressa dalla mafia.
Falcone era convinto che la lotta alla mafia non doveva essere soltanto una opera di repressione, ma un movimento culturale e morale, che coinvolgesse tutti, specialmente le giovani generazioni, le più adatte a sentire subito la bellezza del fresco profumo di libertà che fa rifiutare il puzzo del compromesso morale, dell’indifferenza, della contiguità e, quindi, della complicità!!
Paolo Borsellino, dopo la strage disse:
“Sono morti tutti per noi, e abbiamo un grosso debito verso di loro e questo debito dobbiamo pagarlo, gioiosamente, continuando la loro opera: facendo il nostro dovere, rispettando le leggi, anche quelle che ci impongono sacrifici.
Rifiutando di trarre dal sistema mafioso anche i benefici che possiamo trarne (anche gli aiuti, le raccomandazioni, i posti di lavoro), collaborando con la giustizia, testimoniando i valori in cui crediamo, anche nelle aule di giustizia, accettando in pieno queste gravose e bellissime verità: dimostrando a noi stessi e al mondo che Falcone È VIVO! “
Per la ricorrenza, mi sarei aspettato che nella Piazzetta “Falcone e Borsellino” di Via Dogana, l’amministrazione comunale deponesse almeno una corona di fiori, ma nulla di tutto ciò.
Non nascondo il mio rammarico e la mia indignazione verso questa indifferenza; abbiamo un grosso debito verso questi Eroi vittime della mafia, alcune volte basta anche un piccolo gesto per onorare la memoria di chi ha combattuto per la nostra libertà!!
Oggi, provocatoriamente all’indifferenza di qualcuno, ho deposto un mazzo di fiori sotto la lapide della piazza Falcone e Borsellino di Via Dogana per ricordare a tutti che Falcone È VIVO!”
Amantea 24 maggio 2019 Vincenzo Lazzaroli
Brexit, Theresa May in lacrime annuncia le dimissioni: "Ho servito il Paese che amo"
Venerdì, 24 Maggio 2019 17:25 Pubblicato in MondoLa premier britannica Theresa May ha annunciato le dimissioni da leader del partito conservatore per il 7 giugno, esprimendo rammarico per non essere riuscita ad attuare la Brexit e affidandone la realizzazione al suo successore alla guida dei Tory, che dovrà essere eletto nelle successive settimane per poi subentrarle come primo ministro a Downing Street.
La Gran Bretagna avrà un nuovo premier entro la data del recesso estivo del Parlamento, fissata secondo il calendario di Westminster per il 24 luglio. Lo hanno annunciato in una nota il presidente del Partito Conservatore e i vertici del Comitato 1922, organo esecutivo del gruppo parlamentare, fissando i tempi per l'elezione del successore di Theresa May come leader Tory e a seguire come primo ministro.
May conclude in lacrime il discorso: "Ho servito il Paese che amo", ha rivendicato la premier prima di girarsi e di rientrare attraverso il portoncino al numero 10.
"Ho fatto del mio meglio, purtroppo non sono riuscita a far passare" la ratifica della Brexit, malgrado ci abbia "provato tre volte", ha detto May nell'annunciare la sua uscita di scena, invitando chi le succederà alla guida dei Tory e del governo a portare a termine l'uscita dall'Ue ma anche a non considerare il compromesso una parola sporca.
La premier britannica ha rivendicato quindi la politica di "un Partito Conservatore patriottico", che nella sua visione deve continuare a mirare a "unire la nazione" e a ridurre anche le ingiustizie sociali, predicando "scurezza, libertà e opportunità".
Jeremy Corbyn accoglie come una scelta giusta, quanto inevitabile, l'annuncio delle dimissioni ma non crede che un nuovo leader Tory possa fare meglio e torna a invocare elezioni anticipate.
La premier - commenta il leader dell'opposizione laburista - "ha ammesso ciò che il Paese sa da mesi: che lei non può governare e neppure può il suo partito, diviso e in via di disintegrazione".
Quindi la richiesta del Labour: "Immediate elezioni politiche" nel Regno Unito.
Il presidente francese Emmanuel Macron ha reso omaggio al "lavoro coraggioso" della premier britannica e ha lanciato un appello ad un "rapido chiarimento" sulla Brexit.
Il presidente della Commissione europea Jean Claude Juncker ha seguito la dichiarazione della premier britannica "non con gioia personale", poiché a Juncker May "piaceva, trovandola una donna di molto coraggio, meritevole di grande rispetto". Bruxelles resta disponibile al dialogo con il prossimo premier, ma "la posizione non cambia" e l'Accordo di recesso non può essere rinegoziato.
Lo ha detto la portavoce della Commissione europea Mina Andreeva.
Toccava e baciava le bambine della scuola primaria
Venerdì, 24 Maggio 2019 13:24 Pubblicato in Basso TirrenoLAMEZIA TERME (CATANZARO) - Nuovo caso di presunta violenza e attenzioni inopportune verso delle bambine a scuola.
Un insegnante di una scuola materna, di 64 anni, infatti, è stato arrestato a Lamezia Terme con l’accusa di violenza sessuale su minori.
L’arresto è stato fatto in esecuzione di un’ordinanza di custodia in carcere emesso dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Lamezia Terme su richiesta della Procura.
L'arresto è scattato dopo la denuncia di una madre che aveva ascoltato il racconto della propria bambina la quale le aveva detto di essere costretta a subire le attenzioni dell'insegnante, che ha portato all’indagine del personale del Commissariato di Lamezia Terme, coordinata dalla Procura Lametina, che ha portato all’arresto dell’insegnante.
Le dichiarazioni della donna sarebbero state successivamente confermate da altre madri che, sentite a sommarie informazioni, avevano dichiarato di aver appreso fatti simili dalle rispettive figlie, anche loro allieve dello stesso plesso scolastico.
Gli agenti a quel punto hanno installato un impianto di videosorveglianza all'interno della scuola, che ha permesso di accertare le responsabilità dell'insegnante, che è stato notato in più occasioni mentre accarezzava le bambine, le prendeva in braccio, anche due contemporaneamente, accarezzandole morbosamente e dando loro baci sulla bocca e sul collo, nonché sfregamenti nelle parti intime.
L'ufficio anticrimine del commissariato di Lamezia ha fatto rapporto al procuratore Giuseppe Falcone, che ha richiesto l'arresto.
Il gip di Lamezia Terme, Carlo Fontanazza, ha emesso nei confronti dell'insegnante la misura cautelare in carcere eseguita ieri sera 23 maggio.