
Redazione TirrenoNews
Dal 2005 la Redazione di TirrenoNews.Info cerca di informare in modo indipendente e veloce.
Email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Occupano l’ombrellone senza pagare ma i proprietari non reagiscono
Venerdì, 22 Agosto 2014 17:36 Pubblicato in Comunicati - Sport - GiudiziariaC’è poco da fare, il Lido Calabria ha da sempre successo.
Infatti è scelto da tutti al punto da non avere più posti disponibili
I proprietari hanno dovuto dire no molti che avevano chiesto un ombrellone e le sdraio
Ma questa volta si sono arresi e non hanno potuto dire di no
Come dire no, infatti, ad un grande sciame di giovani api che si è fermato su uno degli ombrelloni aperti del lido.
Non è dato sapere dove le api fossero dirette , né da dove fossero partite
Né è dato sapere perché nel loro viaggio di trasferimento si siano fermati al Lido Calabria
Forse sono piaciuti alla giovane Regina i colori del lido?
Il giallo, il blù, le righe rosse e gialle?
Certo gli occupanti dell’ombrellone hanno preferito spostarsi, per oggi pomeriggio, dal solito posto.
Si sa le api sono amiche dell’uomo, produttrici di buon miele, ma se “sfriculiate” possono anche essere fastidiose
Ora si attende che se ne vadano così come sono venute, alla ricerca di un campo di fiori.
Il lido Calabria è bello, gradevole, ospitale, completo ma non ha i fiori necessari per essere il luogo idoneo per uno sciame di api
E comunque i proprietari per stasera hanno chiesto l’intervento di un tecnico esperto che provvederà a catturarle ed a trasferirle in un’arnia.
Ci resterà solo il mistero della ragione di questa strana scelta.
Difficile chiederne le ragioni a loro
Etichettato sotto
Un effetto positivo dell’aumento del costo del carburante è certamente l’aumento consistente dell’uso delle biciclette.
Un aumento che ha lasciato sostanzialmente indifferenti gli amministratori comunali e soprattutto gli addetti alla vigilanza stradale.
I posteggi riservati per le biciclette sembrano essere insufficienti
Almeno a giudicare dalle biciclette parcheggiate in ogni dove
Vi segnaliamo un esempio ma molto , molto frequente
La foto piccola mostra uno dei pochi posteggi riservati per biciclette nei quali esiste buona disponibilità.
La foto media in basso mostra nello stesso istante biciclette parcheggiate sullo strettissimo marciapiedi di via E Noto
Il parcheggio delle bici rende impossibile l’uso del marciapiede ai pedoni
Si noti anche il trasporto su un carrello gommato e tale da bloccare il traffico auto veicolare
Potremmo segnalarvi finti parcheggi creati dai cittadini, non dall’amministrazione “solo” per evitare il parcheggio di auto e per far vedere le vetrine, in quella moda che è ormai legge ad Amantea dove ognuno si fa “i …….suoi “, tanto…
Potremmo parlare delle bici che vanno controsenso per evitare lunghi giri nelle strade amanteane incapienti e che per tale motivo sono diventate “quasi tutte” a senso unico.
Per questa volta parliamo solo dell’uso dei parcheggi per bici e soprattutto dell’abuso nella occupazione dei marciapiedi.
Quattro domande.
Una al cittadino: “nessuno si rende conto che occupando i marciapiedi si costringe il pedone a scendere sulla carreggiata rischiando la vita?”
Una alle Forze dell’ordine: “ ogni tanto non dico una contravvenzione ma un richiamo verbale al cittadino che abusa, no?”
Una all’amministrazione comunale “ ma abbiamo un assessore o finto assessore al traffico?” Chi è, che fa?.
Una generale “ Ma i tricicli con la pubblicità possono stare per intere giornate ad occupare uno spazio destinato alle bici?. Nessuno interviene? O si tratta di compromissione? E se si, di che tipo?”
Solo spettacoli ad Amantea ? Un po’ di ordine sociale guasterebbe?
“No, il Ponte no”. Le riflessioni di Elena Trombetta
Venerdì, 22 Agosto 2014 08:07 Pubblicato in Reggio CalabriaRiceviamo e pubblichiamo le seguenti riflessioni di Elena Trombetta:
“Oggi pomeriggio, di ritorno da una “toccata e fuga” di mezza giornata a Roma, mi son trovata su un volo di linea verso Reggio Calabria.
Il pilota, che ha tutta la mia ammirazione per ciò che ci ha concesso, ha sorvolato lo Stretto di Messina a bassissima quota.
Ma che meraviglia! Le due sponde dello Stretto che quasi si sfiorano in un abbraccio di azzurro mare fatato.
Sembrava toccare Ganzirri, Punta Peloro e poi la punta estrema della Calabria che insiste sul meraviglioso triangolo della Trinacria.
Mai come questa volta mi sono mangiata le mani per non aver portato con me la fotocamera.
Ma non so se, per la fortissima emozione che mi ha suscitato, avrei potuto realizzare qualche scatto degno di cotanta magnificenza.
E quasi in una corale preghiera, la mia vicina di posto ed io abbiamo esclamato: NO IL PONTE NON LO DEVONO FARE!
Per non rendervi “orbi” di tale mia riflessione allego uno scatto di un viaggio precedente.
Reggio Calabria 19 agosto ’14 Sig.ra Elena Trombetta
Etichettato sotto