
Redazione TirrenoNews
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Sante Mazzei di “Insieme per la città” interroga l’amministrazione comunale.
Sabato, 23 Agosto 2014 17:33 Pubblicato in PoliticaEcco il testo della interrogazione presentata da Sante Mazzei per “Insieme per la città”
Gruppo Consiliare “ Insieme per la Città “
Al Sig. Sindaco Amantea
Alla Consigliera Con delega alle Associazioni e Campus Ciccia Caterina
Oggetto : Interrogazione a risposta scritta
Richiesta dell’11 luglio 2014 dell’Associazione Solidarietà Onlus “ Passalibro “ utilizzo locale piano terra Campus.
Il sottoscritto Sante Mazzei capogruppo di “ Insieme per la Città “ interroga le SS.VV. per conoscere i motivi per i quali alla data odierna, nonostante le rassicurazioni datemi in occasione di una ormai lontanissima riunione di commissione consiliare, non sia stata data autorizzazione alla richiesta del legale rappresentante dell’Associazione in oggetto al fine di poter svolgere anche quest’anno come ormai negli ultimi venti, la meritoria attività di “ Passalibro “, che rende un servizio importante e fortemente richiesto dalle famiglie specie in un momento di grande crisi come quello che stiamo vivendo, in modo assolutamente gratuito, cosi come è stato fatto lo scorso anno.
Essendo ormai imminente, l’inizio dell’anno scolastico sollecito le Vs. sensibilità a venire incontro con urgenza alla richiesta di “ Solidarietà Onlus “, che è poi la richiesta di tantissime famiglie che vivono un momento di grande difficoltà per consentire ai propri figli di iniziare l’anno scolastico almeno con libri usati.
Esprimiamo contestualmente il nostro ringraziamento e la nostra vicinanza alla Associazione Solidarietà Onlus per l’attività svolta, certi in una sollecita risoluzione del problema.
Amantea, 21 agosto 2014 INSIEME PER LA CITTA’ Sante Mazzei
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Amantea. La cura delle palme. Prima, durante e dopo
Venerdì, 22 Agosto 2014 18:00 Pubblicato in Cronaca“Ho visto volare molti Punteruoli”
Ce lo ha detto una signora che abita in via Dogana dove è stata “curata” la palma canariensis che era rimasta , apparentemente indenne, dopo l’intervento necroscopico fatto nei giorni scorsi sulla palma gemella e della quale è rimasto solo il tronco tozzo come quello della Scuola elementare vicina. ( prima foto)
Vi mostriamo la cura del servizio comunale “ giardini & giardini”.
Non intendiamo certo dare colpa agli operai che hanno eseguito l’intervento sotto la guida del giardiniere capo e dell’agronomo appositamente incaricato dal comune per la tutela del verde cittadino.
Parliamo dell’agronomo che viene sentito ogni volta che c’è da fare un intervento sulle piante che vivono nella città( forse bisognerebbe cominciare a dire “vivevano”)
La prima delle foto medie ( sotto) mostra la pianta quasi rigogliosa come, in sostanza, era prima di essere invasa dal punteruolo rosso che sta letteralmente distruggendo tutte le palme presenti nella cittadina.
La seconda foto media mostra il ciuffo centrale delle foglie della palma dopo la asportazione delle foglie più basse e dei tralci di datteri.
Questa seconda foto mostra il disperato tentativo di asportazione degli arti necrotici onde evitare la diffusione del “male” in tutto il corpo.
È bastato pochissimo per capire che la palma era ormai marcita e che il ciuffo non avrebbe resistito, che si sarebbe piegato e che sarebbe caduto sui sottostanti marciapiedi.
Ed allora ecco la cura radicale.
Si vede nella terza foto.
La palma è stata pelata, come la prima.
Hanno lasciato solo 3 fogliettine piccole nella speranza che possano riprendere vita e dare luogo ad un’altra palma
Una speranza infondata. Probabilmente.
Ecco a quanto sembra ad Amantea resterà solo l’azzurro del cielo.
Il mare diverrà verde-marrone, se non si interviene subito.
Il verde sparirà.
Ed il colore dominante sarà il rosso: quello della vergogna!
Auguri Amantea!
Palmaprima
Palmadurante
Palmadopocura
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Le ferie si trasmettono agli eredi. Parola di Giudici Europei
Venerdì, 22 Agosto 2014 17:57 Pubblicato in MondoC’è poco da scherzare. Ora intervengono i Giudici Europei ed il datore di lavoro, in specie la Pubblica amministrazione, non può più scherzare.
Infatti, secondo il Giudice europeo (Sez. I, Sent. 12.06.14, Causa C-118/13) il decesso del dipendente non estingue il suo diritto all’indennità finanziaria per le giornate di ferie non godute in vita.
Pertanto, se il lavoratore passa a miglior vita quando ha già maturato le ferie e, tuttavia, non ha fatto in tempo a goderne, il datore di lavoro deve pagare la relativa indennità sostitutiva agli eredi.
Secondo i Giudici comunitari non ci sono dubbi sulla trasmissibilità per via successoria dell’indennità per ferie non godute perché il diritto alle ferie annuali retribuite è un principio di diritto sociale di massima importanza: la fruizione del riposo da un lato e il pagamento dell’indennità sostitutiva dall’altro sono facce di una stessa medaglia.
Entrambe, quindi, irrinunciabili, anche con la morte del dipendente.
Peraltro, per ottenere questa indennità non è necessaria alcuna domanda da parte del lavoratore: al contrario è un diritto che gli spetta in automatico.
Secondo la CGE l'art. 7 Direttiva 04.11.03, n. 2003/88/CE, del 4 novembre 2003, che riguarda alcuni taluni relativi all'orario di lavoro, deve essere interpretato nel senso che osta a legislazioni o prassi nazionali, stabilire che il diritto alle ferie annuali retribuite si estingue senza dare diritto ad un'indennità finanziaria a titolo delle ferie non godute, quando il rapporto di lavoro termina a causa della morte del lavoratore.
Di conseguenza, l’art. 7 Dir. 2003/88 non può essere interpretato nel senso che il decesso del lavoratore fa sì che il datore di lavoro del lavoratore defunto non proceda al pagamento dell’indennità cui avrebbe normalmente avuto diritto il lavoratore, in caso mancata fruizione delle ferie annuali e, dall’altro, che il beneficio di questa indennità non può “dipendere” dalla presentazione di una specifica domanda
E’ la conferma tombale che il diritto alle ferie è irrinunciabile
Per le stesse ragioni il datore di lavoro DEVE collocare in ferie obbligatorie il dipendente che sta per essere collocato in pensione.
Un eventuale pagamento di ferie non goduto sarebbe illecito determinerebbe danni alla azienda e la lesione dei diritti del lavoratore