
Redazione TirrenoNews
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A giorni la inaugurazione del ponte voluto dall’ex assessore Sante Mazzei sul torrente Santa Maria e che collegherà le due sponde del quasi sempre asciutto torrentello.
Ieri 9 settembre la ditta costruttrice Emmedue sas si è presentata di buon mattino con gli automezzi speciali e le maestranze specializzate per stendere il manto bituminoso sulla rampa di accesso al ponte ( vedi foto)
Successivamente è toccato al ponte vero e proprio
Ed infine le opere di rifinitura che sono state effettuate per modulare in modo ottimale le pendenze e gli innesti con le vie correlate.
Abbiamo avuto occasione di notare anche la speciale parete metallica che chiude a ovest la rampa di accesso.
Doppia la funzione.
Da un lato la tutela dal rumore prodotto dalle auto che si accingono alla salita che collega via Etna con il ponte.
Dall’altro la tutela della privacy della famiglia che abita proprio a fianco al ponte stesso e che diversamente sarebbe stata esposta alla visione da parte degli utilizzatori della nuova viabilità e lesa nella sua intimità.
La apertura del ponte permetterà di ridurre l’uso della SS18 sia per l’accesso nella via Staccia che nella uscita dalla medesima e quindi una maggiore sicurezza per gli automobilisti e per i pedoni
A giorni la inaugurazione.
Non sappiamo se il taglio del nastro sarà fatto dal sindaco Monica Sabatino o dall’assessore ai lavori pubblici
La sola certezza al momento è che sarà presente l’ex assessore ai LLPP Sante Mazzei.
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Stamattina l’Ispra a Praia a Mare sui luoghi della Marlane
Martedì, 09 Settembre 2014 08:16 Pubblicato in Alto TirrenoIl Tribunale di Paola ha dato l'autorizzazione all’Ispra per effettuare indagini approfondite sulle condizioni del suolo della ex Marlane con l'obiettivo di valutare lo stato effettivo dei luoghi.
Lo ha comunicato la “politica” evidenziando che oggi 9 settembre 2014 l'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale effettuerà un sopralluogo sul sito dell'ex fabbrica tessile Marlane a Praia a Mare.
E, poi, sempre la “politica” commenta che questa presenza “ rappresenta una svolta decisiva nella storia della fabbrica dei veleni".
Possibile , ci chiediamo, che il Tribunale abbia bisogno della “politica” per fare una cosa semplice come far intervenire un qualificato istituto pubblico come l’Ispra per dare una svolta alle indagini ed avere la verità?
O si tratta soltanto di un credito millantato?
O semplicemente è una manovra preelettorale?
Vedremo…..
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Ritorna alla attenzione sociale e politica la scogliera artificiale di Coreca.
Lunedì, 08 Settembre 2014 23:02 Pubblicato in PoliticaParliamo di Coreca, quel luogo che il sito comunale di Amantea ascrive tra”Le Bellezze Naturali” insieme al Parco Marino Regionale "Scogli di Isca", alla Grotta ed al Lungomare , e che così mirabilmente descrive: La scogliera di Coreca
Coreca è una frazione situata 3 km a sud di Amantea. Qui si può ammirare uno dei tratti di costa più belli del BTC. La scogliera è composta da un grande scoglio ormai fuori dall'acqua, chiamato scoglio di coreca, e da moltissimi altri scogli sommersi ed altri che affiorano dalle acque.
La limpidezza dell'acqua permette di ammirare anche gli scogli sommeri che costituiscono habitat per molte specie di pesci.(Tutto il testo è riportato a piè di articolo e nella sua interezza)
In realtà Coreca è stata negli anni sessanta la punta di diamante del Turismo amanteano nella sua fase iniziale e prima che il Lido Azzurro diventasse il più grande attrattore del tirreno cosentino
Coreca in quegli anni era completamente fuori dall’acqua e le sue spiagge, a nord ed sud dello scoglio erano le più ricercate sia dagli amanteani che dai turisti dell’interno della calabria o dei primi ospiti delle strutture alberghiere.
Poi man mano, al pari delle altre meravigliose spiagge amanteane , iniziò il loro degrado. Le mareggiate le spogliarono della sabbia che le adornava e che i fiumi per secoli avevano ricostituito fino a creare la piana di Amantea e quella di Oliva-Coreca.
E fu così che iniziò il business delle scogliera artificiali e della ricostituzione anche essa artificiale delle spiagge .
Ma andiamo alla storia del progetto.
Era l’11 febbraio 2010 quando la commissione straordinaria che gestiva il comune di Amantea con atto di giunta n 18 deliberava la “ Approvazione in linea tecnica del progetto preliminare di “Lavori di difesa del litorale in località Coreca”.
La delibera venne adottata dal dr Giorgio Criscuolo e dal dr Pietro Tescione, assente Francesco Sperti.
Il progetto prevedeva una scogliera di 107,00 ml con una quota della cresta di +2.00 ml imbasata alla profondità – 3,50 con massi naturali da 3-7 tonnellate.
Il progetto prevedeva un osto di 550.000,00 euro finanziati per 200 mila euro dalla regione, per 200 mila euro dal comune e per 150 mila euro dalla ferrovia.
Il 23 novembre dello stesso 2010 la giunta con delibera 328 approvava il progetto definitivo e chiedeva un mutuo di 200 mila euro.
La delibera era adottata da Tonnara, Tempo,Ruggiero, Mazzei , Carratelli, Vadacchino, Suriano, assente soltanto Cappelli.
Si scatenavano quasi immediatamente le reazioni delle associazioni ambientaliste e degli abitanti della zona preoccupati del “ terrificante impatto ambientale che avrebbe deturpato in modo irreversibile la maestosa e ineguagliabile bellezza di Coreca”
Il forte movimento popolare determinatosi suggerì al Sindaco del tempo Franco Tonnara la opportunità di chiedere una Valutazione di Impatto Ambientale inizialmente esclusa dalla commissione stante il fatto che l’area di Coreca non rientrava( e non rientra) tra le aree protette.
Ora decorsi ben più di tre anni ritorna il progetto e la sua realizzazione ed i problemi irrisolti.
Il problema iniziale era quello di sapere “come tentare la protezione dell'area senza stravolgerne l'aspetto?”
In quel tempo si leggeva “Concludo ritenendo probabile che il Sindaco e l’Amministrazione tutta si faranno promotori di soluzioni condivise con la cittadinanza che in varie forme si sta esprimendo; se ciò non dovesse accadere si attiverebbe una mobilitazione di massa, a salvaguardia dello scoglio simbolo dell’identità amanteana, che investirebbe la contenuta Amministrazione che da quasi un anno sta governando in “solitudine” senza opposizione. Ma con le elezioni amministrative alle porte, credo, “emergerà” una opportuna ragionevolezza istituzionale…vedremo”.
Oggi invece dalla democratica assemblea popolare svoltasi nella sala consiliare è emersa, tra l’altro, la considerazione della opportunità che il comune chieda la VIA( ma non doveva averla chiesta nel 2010-inizio 2011?) prendendo così tempo( si parla di 6 mesi) “tanto fra 6 mesi avremo una amministrazione politicamente diversa e funzionari diversi con la possibilità di risolvere il problema”
Concludiamo anche noi con un sibillino “vedremo”.
Le Bellezze Naturali |
Parco Marino Regionale "Scogli di Isca" Il Parco Marino Regionale "Scogli di Isca"è un tratto di mare prospicente l'estremità meridionale della catena costiera tra Amantea ed il vicino Comune di Belmonte Calabro. L'isca è composta da due scogli che distano circa 800 metri dalla costa, il più piccolo a sud è denominato Isca piccola, ed il più grande a nord Isca Grande. I fondali sono meravigliosi e raggiungono un profondità massima di 25 metri. La Flora e la fauna marina la fanno da padroni, qui hanno stabilito il loro habitat Cernie e Murene oltre ad un gran numero di altri pesci. La scogliera di Coreca Coreca è una frazione situata 3 km a sud di Amantea. Qui si può ammirare uno dei tratti di costa più belli del BTC. La scogliera è composta da un grande scoglio ormai fuori dall'acqua, chiamato scoglio di coreca, e da moltissimi altri scogli sommersi ed altri che affiorano dalle acque. La Grotta E' una grandissima insenatura naturale posta sotto al centro storico. Nell'antichità, quando le acque del mare arrivavano alle mura della città, la grotta era un approdo per velieri e mercantili. dall'interno della grotta era stato creato un passaggio che permetteva di arrivare all'interno delle mura fortificate Il Lungomare E' sicuramente uno dei fiori all'occhiello di Amantea. Nella zona del lungomare la spiaggia si sviluppa per parecchie decine di metri grazie anche agli interventi che da sempre hanno mirato a conservare l'arenile. L'arenile è prettamente sabbioso con la presenza di ciottolini nelle immediate vicinanze della battiggia. |
simulazioneripascimento
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