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Movimento 5 Stelle: "uso familistico del potere in Amantea ed in Calabria"
Venerdì, 12 Settembre 2014 08:30 Pubblicato in PoliticaRiceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato stampa del M5S:
“Sabato 13 settembre, alle ore 10 presso l’aula consiliare del Comune di Amantea (Cosenza), il Movimento Cinque Stelle terrà una conferenza stampa sull’uso familistico del potere nella città tirrenica e in Calabria. “Comune, bene comune” il titolo dell’iniziativa, parteciperanno la consigliera comunale M5S Francesca Menichino, all’opposizione, e i parlamentari Cinque Stelle Dalila Nesci e Nicola Morra.( nella foto)
Oggetto della conferenza saranno la decisione della giunta comunale amanteana:
- di sostenere le spese legali per la difesa di Domenico Pileggi – responsabile del settore tecnico-manutentivo del municipio indagato nell’inchiesta sul porto locale e
-di pagare l’assistenza legale al sindaco Monica Sabatino per l’azione di ineleggibilità promossa da Menichino ai sensi del Testo unico degli Enti locali.
Inoltre, in conferenza ci saranno riferimenti a liquidazioni per gli atti stipulati, ricevute dal vicesegretario generale del Comune di Amantea, Giuseppe Sabatino, padre dello stesso sindaco.
I parlamentari Nesci e Morra si soffermeranno sulle nomine dirigenziali abusive della Regione Calabria, sul mancato ricupero di fondi pubblici erogati ad aziende che non hanno realizzato le previste assunzioni, sui conflitti d’interesse ai vertici dell’attuale amministrazione regionale e sulla prospettiva di pulizia, onestà, coraggio e trasparenza che il Movimento Cinque Stelle propone, anche in vista delle imminenti elezioni regionali.
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La “assenza” della politica, la denuncia dalle associazioni proscoglio Coreca
Venerdì, 12 Settembre 2014 08:27 Pubblicato in CronacaRiceviamo e pubblichiamo le due note appena rimesseci dall’amico Franco Falsetti del WWF. Una nota del 9 settembre( congiunta tra associazioni e minoranza consiliare) ed una dell’11 settembre delle Associazioni di categoria/Associazioni Pro-Scoglio di Coreca.( nella foto Coreca 40 anni fa)
La sintesi è che si impongono “approfondimenti ulteriori sulla soluzione progettuale prevista”.
In sintesi tutti vogliono un “ intervento risolutore dell’erosione del tratto di costa” corachese ,a ma tutti hanno dubbi sulla valenza progettuale e sui possibili( certi?) danni ambientali provocabili.
La estrema sintesi è la convocazione di un consiglio per sabato 13 settembre finalizzato ad avere una “sospensiva di almeno sei mesi finalizzata agli approfondimenti che il caso merita”.
Va bene. Ma ci si perdoni la coerenza, la sospensiva non poteva essere chiesta prima? Che diavolo ha fatto l’amministrazione dopo la forte reazione sociale ed ambientale del gennaio 2011?
E come abbiamo già scritto, perché il comune non ha chiesto da gennaio 2011 la VIA come si era impegnata a chiedere? Sarà ottenibile oggi?
O davvero si ha la speranza che fra 6 mesi, dopo le elezioni “con una amministrazione politicamente diversa e funzionari diversi si avrà la possibilità di risolvere il problema”?.
Ma eccovi le note:
1)Comunicato congiunto delle Associazioni e dei Consiglieri di Minoranza
Nella giornata del 9 settembre 2014 si sono incontrati il comitato delle Associazioni Pro-Coreca, impegnato nell’obiettivo di tutela della scogliera, e i consiglieri di Minoranza del Comune di Amantea, come il giorno prima è avvenuto con Sindaco e Maggioranza.
Ai consiglieri d’opposizione sono stati evidenziati gli interrogativi sul progetto della Regione Calabria “Lavori di difesa del litorale in località Coreca” che prevede la realizzazione di un’ampia barriera emersa davanti allo scoglio maggiore.
I consiglieri, pur nella consapevolezza di un necessario intervento risolutore dell’erosione del tratto di costa, hanno pienamente condiviso le preoccupazioni degli attivisti sull’impatto ambientale del progetto regionale, ritenendo necessari approfondimenti ulteriori sulla soluzione prevista.
Si esprimono favorevolmente per la convocazione di un Consiglio comunale straordinario finalizzato alla richiesta di una revisione attuativa e all’acquisizione di ulteriori pareri di esperti.
Firmato:
Franco Falsetti WWF - in rappresenta delle associazioni Ambientaliste
Francesca Menichino - Gruppo consiliare M5S
Sergio Ruggiero – Gruppo consiliare Nuova Primavera – Spirito Libero
Sante Mazzei, Miriam Bruno, Concetta Veltri – Gruppo consiliare Insieme per la città
Amantea 10-09-2014
2) Associazioni di categoria/Associazioni Pro-Scoglio di Coreca
Oggi, giovedì 11 settembre nella sala consiliare del Comune di Amantea il cartello di associazioni a cui si sono aggiunti Aurelio Longo (Fare Ambiente), Stefano Di Benedetti (Condominio Le Mandrelle), Pasquale Suriano( Albergo La Scogliera),Salvatore Malito (Isca Hotels), Salvatore Amendola(SPI/CGIL), Carmela Franco (CIF Amantea), Associazione Pro-Scoglio di coreca ha incontrato le associazioni di categoria e liberi cittadini. Ormai da giorni si susseguono incontri finalizzati a chiedere un periodo si sospensione di almeno sei mesi per poter approfondire le tematiche tecniche riguardante il notevole impatto ambientale e di immagine che l’intervento previsto andrebbe a provocare. Secondo gli ambientalisti il sito dove insiste lo scoglio di coreca (immagine simbolo di Amantea)sarebbe compromesso per sempre. Dopo una prima esposizione con un escursus della vicenda a cura di Franco Falsetti (WWF) dove si è evidenziato la nefasta compromissione del sito e tutti i punti di debolezza del progetto, tutti concordano di privilegiare la bellezza dei luoghi che viene ritenuta prioritaria a qualunque altra esigenza. Dagli interventi e dalla discussione è emerso con la piena unanimità la volontà di salvaguardare il luogo da tutti i punti di vista, pur riconosce che necessita un intervento efficace ed organico della intera fascia costiera. Pare che tutti concordano che lo Scoglio di Coreca e l’intera costa amanteana sono da tutelare dai marosi ma, comunque nel rispetto del paesaggio, quindi “NO” a nefasti progetti di tutela, “NO” a massi messi per contrastare l’erosione ma che l’erosione l’hanno creata innescando un sistema inarrestabile che ci ha portato via le ultime dune e, tante volte, intere strutture e terreni utilizzati anche per colture. Il piano generale per la difesa organica del litorale comunale presentato nell'anno 2006 ha fallito, gli interventi previsti (pennelli radenti) sono costati una cifra assurda senza alcun risultato di tutela o di ripascimento. Inoltre non è accettabile il ripascimento con apporto di materiale (43000 metri cubi) di materiale prelevato nel fiume Oliva – oltre che senza nessuno studio granulometrico ma soprattutto, ci siamo dimenticati che il Fiume Oliva è un sito inquinato da metalli pesanti di ogni genere?! Questi signori pensano davvero di buttarceli in mare? Oggi le Associazioni propongono il coinvolgimento degli Enti di ricerca calabresi (Università, CNR), e se necessario, anche oltre regione – chiediamo di ridisegnare tutta la costa senza interveti tampone privi di studi e di simulazione in vasca, inoltre pretendiamo il coinvolgimento della società civile che è ormai stanca di vedere cifre esorbitanti buttate letteralmente a mare. Sabato 13 c.m. chiediamo – tutti insieme – una sospensiva di almeno sei mesi finalizzata agli approfondimenti che il caso merita.
Amantea, 11 settembre 2014
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In Italia la droga della pazzia: eccone i devastanti effetti
Giovedì, 11 Settembre 2014 22:43 Pubblicato in ItaliaAlcuni anni fa nella città di Phuket in Thailandia aumentarono fortemente i casi di rapine, furti, e violenze di vario genere.
Una approfondita indagine permise di scoprire che questa situazione discendeva dall’uso da parte dei giovani Thai delle famose pasticche di YA-BA.
La droga ha via, via assunto altri nomi , tra cui: la droga di Hitler, nazi-drug, ya baa,yabba, yabaa, jaba, yaba, ecstasy thai.
Ma la “YA.BA” non è una droga nuova trattandosi di una sostanza che è stata sintetizzata molti anni fa e che ora è "riemersa."
Venne sintetizzata per la prima volta da chimici giapponesi.
Il "cristallo metanfetaminico" fu infatti introdotto sul mercato con il nome di "shabu" per la prima volta alla fine del secolo scorso, nel 1893." (da Narcomafie febbraio 2000)
Questa sostanza fu in seguito impiegata durante la IIa Guerra Mondiale dai tedeschi, dai kamikaze giapponesi e finalmente anche dai soldati alleati.
Dopo la IIa Guerra Mondiale questa droga prese piede principalmente nell’area del Pacifico, più precisamente in quella regione che ancora oggi è tristemente conosciuta col nome di Triangolo d’Oro.
Una regione fra le maggiori produttrici di eroina, seconda soltanto all’Afghanistan.
Già negli anni ’70 la Thailandia aveva messo questa sostanza al bando, avendo già riscontrato diversi decessi legati al consumo di tale sostanza, ma il vero Boom risale agli inizi degli
anni ’90.
In Thailndia la situazione è attualmente molto grave, la «ya ba» conta ormai, stando alle stime delle autorità tailandesi, circa 3 milioni di consumatori, e il tessuto sociale ne sta risentendo molto seriamente: violenze, automutilazioni, suicidi, descolarizzazione, etc.
Le pillole thai, che hanno un forte odore di vaniglia e sono più piccole delle pasticche di ecstasy, si sono diffuse negli ultimi anni in quasi tutta Europa.
Dapprima considerata al pari dell’ecstasy, questa nuova droga è poi risultata decisamente più pericolosa.
Le pillole thai contengono delle metanfetamine e la loro struttura e simile a quella dell’ecstasy, ma queste due droghe non agiscono sulle medesime parti del cervello.
La pillola thai facilita la produzione cerebrale di dopamina, una sostanza che provoca un intenso senso di piacere e di benessere.
Il fatto che agisca sul centro dopaminico piuttosto che sulle fibre serotoniniche (come avviene con il MDMA dell’ecstasy) fa però salire considerevolmente la sua capacità d’indurre dipendenza. Si stima che la capacità a creare dipendenza psichica delle pillole thai si tre volte quella dell’ecstasy.
Gli effetti durano dalle otto alle 24 ore, possono essere paragonati a quelli causati dall’abuso di crack.
Le anfetamine tailandesi sono infatti un potente eccitante, che rende euforici, aumenta l’attenzione, la fiducia in se stessi e l’aggressività.
L’abuso cronico provoca un nervosismo permanente, irascibilità e allucinazioni paranoiche che possono portare ad un’improvvisa e incalcolabile predisposizione alla violenza, violenza rivolta tanto verso se stessi che verso gli altri.
Il consumatore perde l’appetito soffre di disturbi del sonno cronici e di gravi e irreparabili disordini psichiatrici (ad esempio perdita di memoria) accompagnati da depressioni.
Ieri i carabinieri di Roma hanno sequestrato un centinaio di micidiali pasticche: erano in tasca a un cittadino del Bangladesh di 30 anni, con precedenti, che a seguito di perquisizione personale e domiciliare è stato trovato in possesso di 9 grammi di eroina, oltre che di 675 euro in denaro contante.
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