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Redazione TirrenoNews

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Pochissimi lo hanno scoperto , fin’ora , probabilmente perché la gente non si guarda intorno, con la dovuta attenzione.

Ma, forse, anche perché, tutto sommato, questo UFO ha caratteristiche fisiche molto simili ad alcune persone che vivono in mezzo a noi e che sono diventate molto comuni anche se sono purtroppo una triste realtà di questa società.

Comunque la notizia è certa.

Due gli elementi fisici che ne permettono la identificazione a vista.

Le gambe corte, molto corte, ed il naso lungo, molto lungo.

Senza offesa per i nani, ma, come loro, con le gambe piccole che si ritrova, non andrà molto lontano( speriamo), e prima o dopo sarà riconosciuto, preso e portato in un luogo chiuso dove potrà trascorrere tutti gli altri giorni della sua vita.

Non può correre stante le gambe piccolissime.

Ha le gambe corte come le bugie che racconta.

E poi ha un naso lungo, anzi lunghissimo, e ci sembra che ogni giorno diventi più lungo.

Pinocchio gli fa un baffo!

Con lui, l’UFO, in giro, Pinocchio diventerà una persona perbene e le frottole che è abituato a raccontare, come tanti politici odierni, saranno una quasi verità.

O quantomeno diverranno così lievi da non cogliersi più.

E questa sua caratteristica fisica gli rende difficile la corsa e soprattutto gli impedisce di nascondersi.

Anzi, addirittura anticipa la percezione della sua presenza.

Quando si avvicina ad un incrocio il poverino deve alzare il naso verso l’alto per evitare di sbattere contro le persone e le auto che circolano sulla strada perpendicolare all’incrocio al quale si sta avvicinando.

Poi quando arriva all’altezza della strada trasversale deve fare marcia indietro su questa, abbassando il naso e poi riprendendo il cammino fino al prossimo incrocio.

Ma prima o dopo è probabile che tocchi qualche filo della pubblica illuminazione rischiando se non di bruciarsi quanto meno di arrostirsi i tanti peli che gli riempiono il naso fino a spuntargli fitti ed abbondanti.

Una terza caratteristica fisica è la bocca da trota che gli permette di modulare parole dolci e mielose come quelle che usa il diavolo quando ti tenta.

Ed è così , con questa voce , che l’UFO tenta di accattivarsi la simpatia dei fessi che gli credono o dei finti fessi che lo usano.

E’ bene avvertire tutti che l’UFO se non sarà preso e portato in un luogo buio e lontano( magari qualche segreta di antico castello), abiterà tra di noi e continuerà ad inondarci di bugie delle quali è perfino artefice, più o meno consapevole

Per questo è bene che in tanti si cominci o continui a dire le verità

Diversamente saremo inondati di UFO.

Riceviamo e pubblichiamo:

«L’accesso al mare senza il transito da parte dei pedoni sulla Ss 18 rappresenta un’opera prioritaria per lo sviluppo di Campora San Giovanni che le amministrazioni comunali del passato non hanno mai tenuto in debita considerazione».

L’assessore all’urbanistica Gianluca Cannata, all’indomani del consiglio comunale che ha approvato il piano triennale delle opere pubbliche, plaude alle decisioni assunte dalla maggioranza che senza tentennamenti ha scelto la via della concretezza, consentendo la devoluzione del mutuo da 2 milioni 500 mila euro, contratto nel 2011 per la ristrutturazione del lungomare del capoluogo in favore di realizzazioni infrastrutturali di fondamentale importanza per l’intero territorio.

Una scelta agevolata dal fatto che l’Agenzia del Demanio ha certificato la proprietà delle aree in questione.

«La popolazione di Campora San Giovanni – spiega lo stesso Cannata – attendeva da circa trenta anni l’edificazione dell’accesso al mare.

Ancora oggi turisti e vacanzieri sono costretti ad attraversare il bivio semaforico sulla Ss 18 e camminare di lato alla stessa Statale per raggiungere una delle vie che conducono verso l’arenile.

Forse non tutti ricordano le preoccupazioni di tanti genitori che in questo percorso tenevano ben strette le mani dei propri figli per donare loro una giornata di spensieratezza in riva al mare e forse non tutti ricordano le crociate di tanti camporesi che in passato, giustamente, rivendicavano il proprio diritto alla sicurezza e alla tranquillità. L’esecutivo guidato dal sindaco Monica Sabatino, a pochi mesi dal proprio insediamento, ha dato le prime risposte e ciò dimostra che la rappresentatività di Campora San Giovanni in seno al civico consesso è concorde nel portare avanti le istanze della frazione. Chiaramente è necessario confrontarsi e discutere senza pregiudizi e senza preclusioni. Siamo qui per ascoltare e decidere nell’interesse della collettività».

«L’attraversamento della Ss 18 – prosegue Cannata – non è l’unica novità.

Con l’emissione di una delibera di giunta abbiamo manifestato l’interesse all’ente proprietario di acquisire al patrimonio comunale la Casa Cantoniera di Campora San Giovanni che potrà poi essere destinata ad altri usi di interesse sociale.

A partire dal prossimo 6 ottobre, inoltre, verrà aperto l’ufficio dei Vigili Urbani presso la sede della delegazione municipale.

Già da qualche settimana, inoltre, il primo cittadino riceve gli abitanti di Campora San Giovanni presso la stessa sede municipale, entrando così maggiormente in contatto con le problematiche della frazione.

A prescindere dal colore politico e dagli schieramenti ritengo che queste prime risposte offerte alla comunità di Amantea e Campora San Giovanni vadano nella direzione di unire la città, con il chiaro intento di ridurre le distanze e i disservizi. Continueremo a lavorare per questo nella certezza che se cresce Amantea cresce anche Campora San Giovanni e viceversa».

Gianluca Cannata – assessore all’urbanistica città di Amantea (Cs)

Riceviamo e pubblichiamo sottolineando che tutti i fiumi sono in stato di abbandono ma la cosa più triste è che gli alberi creano problemi al deflusso delle acque ma se vai a tagliare un po’ di legna( come di faceva un tempo) ti arrestano. La legna devono tagliarla le ditte con costi proibitivi od il personale regionale o degli enti pagati dalla regione ma che spesso “lavoricchiano”!

“Un problema più volte denunciato dal sottoscritto agli Enti che ne hanno competenza (Sindaco, ufficio tecnico, carabinieri, corpo forestale , settore difesa del suolo e protezione civile di Cosenza), che non sembra essere tra le priorità delle autorità preposte a risolverlo ma che rappresenta un serio rischio per la comunità di Fiumefreddo Bruzio Marina.

Con l’avvio della stagione autunnale, al fine di salvaguardare l’incolumità pubblica e privata dai pericoli originati dagli eccezionali eventi meteorologici e dalle esondazioni, il sottoscritto Franco Andreotti, residente in Fiumefreddo Bruzio Marina, via degli Enotri n.11, ritiene opportuno, ancora una volta, sensibilizzare l’Amministrazione locale e tutti gli altri Enti preposti, ad attuare gli interventi diretti a mitigare eventuali situazioni di rischio determinate dalla mancata pulizia degli alvei e degli argini di fiumi e torrenti nonché dei canali di deflusso delle acque meteoriche.

In tale ottica, allo scopo di evitare i pericoli summenzionati, si segnala che i corsi d’acqua ricadenti nel territorio di Fiumefreddo Bruzio potrebbero rappresentare una minaccia per la sicurezza dei cittadini, in particolare il corso d’acqua denominato “Fiume di Mare”, poiché il deflusso è ostruito da fitti canneti e rigogliose ceppaie, nonché da profonde modifiche della quota di fondo . In caso di intense perturbazioni, il livello di rischio del fiume di mare risulta essere molto elevato poiché, l’altezza tra il letto del fiume e il ponte della s.s. 118 non è sufficientemente sicuro per il deflusso regolare delle acque. In tal caso, a tale livello, il fiume potrebbe esondare, invadendo la strada sovrastante e conseguentemente tutta la marina di Fiumefreddo Bruzio.

Il nostro territorio ha oggi bisogno della più grande e importante fra tutte la “grandi opere”: la messa in sicurezza del territorio da cui dipende la sicurezza dei suoi abitanti.

Il mio obiettivo è importante:la manutenzione e la messa in sicurezza del territorio, per difenderlo dall'indifferenza, dall'abbandono, e dagli abusi.

“La mancata attuazione di opere manutentive, sono spesso le vere cause delle catastrofi”.

Fiumefreddo Bruzio li, 02/10/2014       Prof. Franco Andreotti

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