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Amantea: “Perche' lo Stato, se c’e', deve fare sentire la sua presenza”
Domenica, 21 Dicembre 2014 08:18 Pubblicato in Primo PianoChiude così, con una fortissima affermazione la nota di Francesca Menichino del M5S. Quasi che anche lei, come tanti, ne avesse un dubbio, non amletico, ma un dubbio corroborato da dati di fatto, un dubbio confermato dal ritardo negli interventi e dalla eccessiva discrezione degli interventi.
A che serve infatti lasciar “trasparire” una telefonata , di cui si parla, fatta dagli uffici della Prefettura di Cosenza, alla segretaria Maria Luisa Mercuri, nella sua qualità di dipendente del Ministero dell’Interno che segnalava( ove ce ne fosse bisogno) la non legittimità dell’incarico di Peppe Sabatino nell’Ufficio di staff, se tanto il rimedio della pezza messa allo strappo è ancora peggiore del danno?
Ora che cosa si aspetta in Prefettura per intervenire questa volta nella dovuta forma sostanziale che ne parlino quei pochi coraggiosi amanteani i quali, come Andrea Ianni Palarchio, Gigino el Tarik e Francesca Menichino (un altro parla ma non lascia comunicati), non temono reazioni?
Che cosa aspetta il Ministero per inviare ispettori capaci di “leggere” le carte, come invocava la senatrice Lo Moro”
Tanto, si sa, a giorni verrà ad Amantea “ Chi l’ha visto” per cercare la opposizione politica.
Ed , allora, ecco la dura reprimenda della Menichino:
“Che dietro la candidatura a sindaco di Monica Sabatino ci fosse l’ombra lunga e ingombrante del padre, ragioniere dell’Ente da quarant’anni, era più che ovvio.
Che il comune di Amantea fosse gravemente malato di familismo è un altro fatto acquisito e risaputo.
Ma che si arrivasse a tanto, a studiare e a cercare ogni stratagemma con sembianze di legalità per mantenere al posto di ragioniere chi è stato collocato a riposo è una situazione inaccettabile e vergognosa.
Che non fa onore a chi la pone in essere, sindaco e sodali, a chi la consente e la organizza, segretaria dell’ente, ed al ragioniere stesso che invece di rimanere arroccato sulle proprie funzioni avrebbe dovuto cercare di trasmettere, e già da molto tempo, le proprie competenze al successore da assumere attraverso pubblico concorso che era stato programmato già con una delibera del giugno del 2013, la stessa che, riteniamo illegittimamente, prorogava di 20 mesi la sua permanenza in comune.
Ed invece in un anno e mezzo il concorso non è stato ancora espletato, il decreto n. 90 ha costretto il responsabile del settore finanziario al collocamento a riposo a partire dal 1° novembre scorso, mentre “qualcuno “ studiava il metodo per farlo rimanere non solo in comune ma esattamente nelle sue funzioni.
Prima con la delibera 187 del 4 novembre che lo collocava a titolo gratuito nell’ufficio dello Staff del sindaco, situazione la cui già chiara illegittimità è stata esplicitata esattamente un mese dopo dalla circolare n. 6 del Ministero per la semplificazione e la pubblica amministrazione http://www.funzionepubblica.gov.it/media/1209105/circolare_6_2014.pdf .
E poi con la delibera 226 del 12 dicembre con cui Sabatino esce dallo staff e viene collocato ad “accompagnare nuovi incarichi di posizione organizzativa”, cioè la dott.ssa Mercuri .
Ma si dà il caso che la dott.ssa Mercuri non sia titolare di un nuovo incarico, e non ricopra posizioni organizzative, anzi ricordiamo alla dott.ssa Mercuri che ella non è dipendente del Comune ma del Ministero dell’Interno, e che solo temporaneamente svolge le funzioni dirigenziali nel caso che il comune sia privo dei relativi responsabili.
Ma se è prevista per legge questa sorta di “sostituzione temporanea” in capo al segretario si dovrebbe ritenere che sia capace di svolgerla senza aiuto di nessuno.
O si ritiene che la segretaria non sia all’altezza?
Da tutto ciò emerge una certezza: questa amministrazione ritiene di non potere fare a meno del ragioniere Sabatino, e cerca ogni strumento possibile per mantenerlo illegittimamente al suo posto.
Adesso però il M5S dice basta: ricordiamo al Sindaco il doveroso rispetto della legge, alla segretaria il suo compito di garantire la conformità dell’azione amministrativa allo statuto, alle leggi e ai regolamenti e a tutti i cittadini che ancora vanno in comune a parlare con il ragioniere di pretendere il rispetto dei propri diritti, primo fra tutti quello di avere un ragioniere che sia tale al Comune di Amantea.
Che ormai, in questa situazione, ci sembra alla deriva, come se fosse “una nave senza nocchier in gran tempesta”.
Ci rivolgiamo al Prefetto perché intervenga e restituisca così ai cittadini la possibilità di fidarsi ancora delle istituzioni, fiducia messa ormai a durissima prova.
Perché lo Stato, se c’è, deve fare sentire la sua presenza.
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La giustizia ha deciso per quella verità che nessuno si aspettava.
La storia è sempre la stessa quella di una industria di cui nessuno controlla come necessario e come dovuto il rispetto delle più semplici ed elementari regole sanitarie.
Poi si constata la presenza di centinaia di ammalati e centinaia di morti.
Malattie e morti solo statisticamente eccessive.
E così la Marlane di Praia a Mare, come altre fabbriche italiane diventa la "fabbrica della morte".
Un fabbrica che nelle ipotesi della accusa avrebbe indotto 159 ammalati (tra dipendenti e familiari dei lavoratori) di cui novantaquattro dei quali sarebbero poi deceduti nel corso degli anni
La causa ipotizzata le esalazioni tossiche respirate nella fabbrica tessile.
Le prime vittime alla Mariane risalgono ai primi anni Settanta, precisamente al 1973 quando morirono due operai trentenni che lavoravano con gli acidi.
Poi secondo le ipotesi della Procura di Paola sessanta operai che hanno lavorato nella fabbrica tessile si sono ammalati di cancro e presenterebbero tumori alla vescica, ai polmoni, all'utero e al seno che andrebbero fatti risalire - così come i morti già accertati, più di quaranta - all'uso di alcune sostanze per la produzione, in particolare coloranti azoici che contengono ammine aromatiche, presunte responsabili delle patologie tumorali ed all’uso di amianto, presente sui freni dei telai utilizzati nello stabilimento di Praia.
Poi la prima iscrizione a ruolo nel 1999
Cinque anni dopo, nel 2004, la fabbrica venne chiusa.
Nel 2006 il secondo filone di indagine, con sette indagati, e nel 2007 il terzo ,con quattro indagati. I tre procedimenti confluirono in un unico fascicolo.
Dopo un lungo iter la richiesta dei pm Linda Gambassi e Maria Camodeca che hanno sollecitato pene detentive per i dirigenti dell'Eni e della Marzotto dai 3 ai 10 anni di reclusione.
Ora la pronuncia dei giudici dopo 10 ore di Camera di Consiglio.
Nessun colpevole.
I giudici del tribunale di Paola hanno assolto tutti i 12 imputati del processo Marlane con formula piena.
Il fatto contestato non sussiste e comunque non sarebbe provata la connessione tra morti e la fabbrica
Le morti ? Per caso!
Ed ora?
Ora la parola passa al procuratore Bruno Giordano il quale ha dichiarato “Prendiamo atto della decisione dei giudici e della circostanza che gran parte delle parti civili sono state risarcite”
Ed a chi si chiede se la Procura ricorrerà in appello sempre il PM risponde “Leggeremo con molta attenzione le motivazioni della sentenza. Solo dopo decideremo il da farsi”.
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Il dr Ianni Palarchio Andrea porge una scottante interrogazione
Sabato, 20 Dicembre 2014 13:32 Pubblicato in PoliticaIl problema è sempre quello della presenza negli uffici ed affari del comune dell’ex dirigente comunale dr Giuseppe Sabatino, contestualmente anche padre del sindaco Monica Sabatino.
Un problema (nella accezione più lata di preoccupazione, grana, grattacapo, questione, seccatura) per qualcuno, un non-problema per talaltri.
Un’ eccezione alle regole per la “opposizione”, un’opportunità ordinaria, se non una necessità, per la maggioranza.
Ma la verità è che la maggioranza del mondo, presa da ben altre preoccupazioni, di questo problema-nonproblema se ne frega.
Qualcuno ne parla, pochissimi ne scrivono, molti pensano che “così fan tutti”!
Tra i pochissimi che ne scrivono il dr Ianni Palarchio Andrea che si è fatto carico di sostituire a coloro che dovrebbero essere la opposizione istituzionale e tale non sono.
Ed ecco cosa scrive:
“ Come ho più volte avuto modo di scrivere secondo il D.L. 90/2014 convertito in legge 114/2014,
alla quale successivamente si è aggiunta la Circolare esplicativa del ministero della Funz. Pubbl. n.
6/2014, il Dott. Sabatino non poteva essere un componente dello staff del Sindaco.
Egli in termini di legge non poteva rivestire un ruolo d 'indirizzo e di controllo in materia di bilancio e programmazione gestionale delle risorse ma avrebbe potuto esclusivamente AFFIANCARE IL NUOVO TITOLARE DELL'UFFICIO che precedentemente dirigeva.
L'amministrazione comunale, prendendo atto della circolare esplicativa emanata dal ministero,
attraverso la delibera 226 del 16 Dicembre 2014 ha modificato la composizione dello staff, escludendo il Dott. Sabatino dallo stesso e assegnandolo al ruolo di collaboratore della Dott.ssa
Mercuri attuale responsabile dell'area economica finanziaria.
Rammentando che la Dott.ssa Mercuri oggi al comune svolge un servizio part-time, avendo assegnate solo 16 ore settimanali, e ricordando che oltre a rivestire il ruolo di supplente del Responsabile Ragioneria e del Responsabile Tributi e' la Segretaria Generale dell'ente.
Visto che la circolare sopracitata ci dice esplicitamente che l'assunzione a titolo gratuito può essere fatta per far si che il dipendente in quiescenza trasferisca le proprie conoscenze e competenze al titolare del servizio .
Visto che ad Amantea alla data odierna non c'è nessun titolare mi chiedo:
A chi il Dott. Sabatino sta trasferendo le proprie conoscenze e competenze ?
Come è possibile garantire il servizio se il responsabile ha solo 16 ore settimanali e nello stesso
tempo deve ricoprire anche il ruolo di Segretaria Comunale e Responsabile Tributi ?
Può il Dott. Sabatino essere presente quando la Dott.ssa Mercuri manca ?
Non sarebbe stato più giusto e corretto aspettare un vincitore di concorso che diventasse titolare
dell'area economica finanziaria per farlo eventualmente affiancare?
Oggi più che mai posso sicuramente affermare che questa amministrazione verrà ricordata oltre
che per i refusi anche per i grovigli amministrativi in cui da sola si è accartocciata facendo
diventare vittima di tutto la Città .
Mi auguro che se ne stiano rendendo conto.
Qualcuno invece si sta chiedendo cosa sia venuto a fare il sig Prefetto d Amantea rassicurando la città con le sue affermazioni sul “principio” del verbo della legge e della legittimità che non sembra aver attecchito ed aver fatto molta strada.
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