
Redazione TirrenoNews
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40 temerari Crotonesi sfidano il freddo e fanno il bagno a capodanno
Venerdì, 02 Gennaio 2015 18:13 Pubblicato in CrotoneLa bassa ed inusuale temperatura ed il freddo pungente non sono riusciti a scoraggiare gli avventurosi “rambo” che da anni mantengono vivo l’appuntamento tradizionale del tuffo di Capodanno nelle acque del mare di Crotone.
A mezzo giorno come ogni anno
Prima una foto augurale.
Popi una “ola” propiziatoria e scatenante la necessaria adrenalina ed infine la breve corsa fino a dentro le acque fredde dello Ionio.
Appuntamento questo di mezzogiorno del primo gennaio seguito anche da tanta gente curiosa ma più freddolosa e pavida che ha salutato, comunque il nuovo anno davanti al mare della città insieme ai “tuffatori”
Presenti anche i volontari della Croce Rossa ed uomini del corpo dei vigili urbani, alcuni dei quali “scesi” direttamente in mare per cimentarsi con la prova del primo dell’anno.
Per mera fortuna nel cielo faceva bella mostra di è un sia pur pallido sole ha illuminato la scena e la performance dei mitici e coraggiosi “atleti”.
Poi il festoso tuffo salutato dall’applauso dei numerosi presenti.
Auguri
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Crack delle Banche di credito cooperativo un preciso disegno criminale?
Venerdì, 02 Gennaio 2015 14:35 Pubblicato in CalabriaQuesto è il testo di un documento prodotto dal Movimento difesa del Cittadino.
“Una dopo l’altra le banche di credito cooperativo della provincia di Cosenza e non solo, stanno andando in liquidazione, e vengono cedute a prezzi di saldo da altri istituti di credito, quasi sempre gli stessi.
Questi sono i fatti, negli ultimi anni abbiamo dovuto assistere impotenti al susseguirsi di commissariamenti e liquidazioni, così si chiama il fallimento delle Banche.
Questo è quanto accaduto alla Bcc di Cosenza, Bcc di Tarsia, Bcc di Scandale, Bcc di San Vincenzo La Costa, Bcc della Sibaritide, Banca dei Due Mari di Calabria Credito Cooperativo Società Cooperativa che è in amministrazione straordinaria, Banca Brutia BCC, in fase di commissariamento.
Troppe volte è accaduto, per essere un caso, il percorso è simile ma alla fine il risultato è sempre uguale azzeramento delle quote, che vuol dire razziare le quote di migliaia di piccoli risparmiatori che nelle BCC avevano creduto, e cedere ad altri istituti di credito a prezzo di saldo, immobili, attività e passività, passività che spesso sono create ad arte, attraverso i cosiddetti artifici contabili.
Un po’ come la storia del cuculo che si fa covare da altri il proprio uovo per poi buttare giù dal nido la prole naturale dell’uccello ospitante. In sintesi il meccanismo:
Con un azionariato diffuso e popolare si costituisce il fondo necessario ad ottenere le autorizzazioni di Bankitalia, solo per Banca Brutia Credito Cooperativo sono oltre 1.800 i soci, le adesioni sono frutto del passaparola di amici e parenti, con poco più di mille euro si diventa soci di una Banca, la banca nasce ed opera, a fine anno per i primi anni si pubblicano bilanci patinati su carta patinata, si è orgogliosi di essere parte di questa grande famiglia, si organizzano eventi e premi per i soci, si aprono nuove filiali brindando con champagne, dopo solo qualche mese arriva Bankitalia, prima commissaria poi liquida, nessuna BCC è stata mai risanata, il commissario la riduce in boccone buono per gli amici senza scrupoli della finanza.
A pensare che l’amministrazione straordinaria viene disposta da Bankitalia quando le criticità di un istituto di credito (che spaziano dalla gravità delle perdite patrimoniali, alle irregolarità e alle violazioni normative e amministrative) «non presentano caratteri di irreversibilità», guarda caso per le BCC Calabresi non c’è mai una soluzione che salva i soci che per definizione sono piccoli risparmiatori.
I Commissari che spesso hanno nomi importanti, parenti e amici dei soliti noti, spulciando tra le carte trovano quelle irregolarità, che per le grandi banche italiane i cui vertici sono stati tra l’altro condannati per usura, o che hanno creato le situazioni tipo MPS o frodi fiscali con le filiali estere, oppure ancora i 7 mld di titoli tossici Carige, non avrebbero significato alcuno,che invece per le piccole BCC sono gravi irregolarità e motivo di avvio di una procedura che finisce nelle modalità testé indicate.
In un articolo pubblicato on line da ottoetrenta.it solo qualche tempo fa era il 2012 Il presidente della BCC Banca Brutia, sempre attento a pubblicare e distribuire bilanci elegantemente brossurati, dal contenuto immaginifico, si ritieneva soddisfatto per gli importanti risultati raggiunti in soli cinque anni di amministrazione, grazie anche all’ottima dedizione della dirigenza, giungendo così alla apertura di una nuova filiale.
Il presidente dichiara che “La Banca Brutia, con sede in piazza Zumbini, (a Cosenza ndr) è nata il 12 novembre del 2007.
A cinque anni dalla sua realizzazione abbiamo aperto la filiale di Rende Contiamo circa 2500 clienti – continua il Presidente – e i soci sono intorno ai 1800″, fatto sta che oggi è nelle mani di un amministratore straordinario.
Considerato che i commissari scelti dal Governatore della Banca d’Italia, non sono spesso in possesso dei requisiti di terzietà` ed indipendenza necessari per gestire funzioni delicate ed il destino di numerose famiglie e risparmiatori;
l’operato dei medesimi commissari, probabilmente influenzato dai desiderata della Banca d’Italia stessa, e` criticabile in quanto pone al centro gli esclusivi interessi dei banchieri, e come corollario gli eventuali diritti di lavoratori, consumatori e utenti, si chiede di sapere:
• se alle istituzioni risulti corrispondente al vero che lo strumento del commissariamento e` spesso usato per «far fuori» le banche che lavorano e danno ossigeno alle aziende e alle famiglie a favore di altri istituti compiacenti che fanno capo ai cosiddetti «poteri forti»;
• se risulti l’entità` dei compensi spettanti ai commissari;
• quali iniziative di competenza intendano assumere le istituzioni al fine di supportare le ricadute devastanti che il provvedimento di commissariamento potrebbe avere sul tessuto economico dei territori nei quali l’istituto di credito e` molto presente e radicato;
• quali iniziative urgenti di competenza si intenda intraprendere per rafforzare i necessari profili di trasparenza in un settore delicato come quello della vigilanza, delle nomine dei commissari e dei commissariamenti di banche in crisi, oggi pervaso dalla più totale omertà ed opacità.
Ci si chiede se l’attuale decisione di commissariare la Bcc Banca Brutia, con la strategia di presentare le passività come perdite certe e crediti inesigibili senza aver neanche tentato il recupero, rientri in questa strategia, e di accertare anche giudiziariamente le eventuali responsabilità in capo ai precedenti amministratori o in capo ad altri soggetti da identificare che organizzano anche influenzando le decisioni delle Istituzioni in modo finalizzato all’azzeramento delle quote associative, nuocendo gravemente all’economia locale violando tra l’altro il dettato costituzionale della tutela del risparmio, con la bieca finalità di trasferire le attività bancarie e le proprietà immobiliari ad altri soggetti del mondo creditizio coinvolti.
Movimento difesa del Cittadino - Membro CNCU presso il Ministero dello Sviluppo Economico
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Notte di Fuoco ad Amantea - Tutte le FOTO. Aggiornamento
Giovedì, 01 Gennaio 2015 15:10 Pubblicato in Primo PianoUna notte, quella del passaggio tra il 2014 ed il 2015 a dir poco movimentata, tra incendi, liti ed interventi delle forze dell'ordine.
Il primo giorno di un anno, di speranza e di ripresa (forse) si apre nel peggiore dei modi.
Un capodanno difficile quello appena trascorso.
Ma questa volta i botti ed i fuochi pirotecnici non c’entrano niente.
Nessun incidente a coloro che hanno acceso fuochi e quindi nessun ferito.
Ma tanto altro sì!
I carabinieri di Amantea bloccano la festa de “La pecora nera”
Mancavano pochi minuti alle tre di notte quando i Carabinieri di Amantea, guidati dal maresciallo Massimiliano Diamanti e quelli del Nucleo radiomobile di Paola si sono recati in Piazza unità dì’Italia interrompendo la festa musicale che si svolgeva in Piazza Unità d’Italia davanti al Pub La Pecora nera in principale punto di incontro dei giovani del basso tirreno cosentino.
Sembra che la festa sia stata autorizzata dal comune , ma sul fatto sembra siano in corso indagini, in particolare riferite alla legittimità della autorizzazione stessa, musica compresa, ma fino alle 03 del mattino dell’1 gennaio 2015.
Ma non sono mancate le lamentele da parte dei vicini di casa che non potevano dormire per il volume della musica.
La solita dicotomia tra il diritto al divertimento dei giovani ed il diritto al riposo delle restanti persone.
Abbiamo sentito in merito alcuni giovani i quali ci hanno riferito “Eravamo in piazza a scambiarci gli auguri, ascoltando un pò di musica. Molti non volevano andare a spendere un salato biglietto di ingresso al veglione de “Il Borgo della marinella” che costituiva l’alternativa alla musica offerta dal comune o da “La pecora nera” non sappiamo, ma comunque un fatto positivo per la città di Amantea. Abbiamo assistito all’intervento delle Forze dell’ordine ignari, in verità, di quando cessasse la autorizzazione del comune.
D’altro canto che ci fosse lo supponevamo per il fatto che il comune aveva fatto montare dai propri operai sia il palco che i box che peraltro sono apparsi indispensabili per la fastidiosa pioggerellina che cadeva”.
Incendi e liti al veglione de “Il Borgo della marinella”.
Si svolgeva normalmente il solito frequentato veglione de “Il Borgo della marinella” e niente sembrava far trasparire problemi.
Qualcuno aveva pagato il biglietto, altri si erano” Imbarcati” alla portoghese saltando i recinti dalla parte opposta all’ingresso principale.
Cose normali, però. Peraltro ,dentro, il servizio d’ordine funzionava alla grande e teneva tutti sotto controllo.
Ma qualcosa sicuramente non era andato come al solito.
La festa era nel bel mezzo del suo svolgimento quando prendeva fuoco una Golf che si trovava sulla stradella interpoderale dopo l’ingresso principale dell’albergo Ristorante La marinella.
Un fuoco impazzito, rapido, inarrestabile che portava l’auto ad una totale distruzione.
E non bastando il fuoco spinto dal vento si estendeva all’auto successiva, una piccola punto che veniva anche essa avvolta dalla fiamme che con rapidità si distruggeva letteralmente , totalmente, senza che nessun soccorso potesse esserle portato.
D’altro canto quando il fuoco arriva al carburante la benzina esplode e diffonde le fiamme intorno senza alcun freno.
Amantea come ben noto non ha una caserma dei vigili del fuoco.
I più vicini sono a Paola e per quanto vogliano essere tempestivi i tempi di percorrenza sono notevoli, in particolare quando l’incendio attinge autoveicolo che hanno tantissime componenti altamente infiammabili.
E le fiamme non si sono fermate e si sono spinte ancora più avanti attingendo una Punto. Tutte e tre le auto sono state totalmente distrutti, comprese le targhe.
Una delle cose più strane apparse a chi si è avvicinato al luogo dell’incendio sono i resti fusi dei cerchioni in lega speciale , bolle argentee sparse sul nero del catrame.
Poi l’arrivo dei Vigili del Fuoco è riuscito a fermare l’incendio che aveva attinto anche una Fiat Seicento di proprietà della signora Cima.
L’auto, infatti, risulta incendiata per metà.
Le indagini, il dolo, le cause dell’incendio.
Le indagini sono svolte dall’Arma dei carabinieri.
Difficile per la violenza dell’incendio non pensare che si sia trattato di un evento doloso.
Purtroppo della Golf, la prima auto attinta dal fuoco, non è rimasta nessuna delle due targhe per cui diventa difficile capire a chi appartenesse.
Diciamo questo per una supposizione affatto peregrina e cioè che se di evento doloso si tratta l’attentatore ben sapeva a chi appartenesse l’auto ed a chi, quindi, il fuoco avrebbe distrutto l’autovettura.
Questo salvo che non si sia trattato di un incendio destinato a distruggere tutte le auto.
Verso questa ipotesi ci si potrebbe orientare ove sia vera la voce che ci dice che le auto poste lontano dall’ingresso del veglione appartenessero a lavoratori del Borgo della marinella, quasi che se di evento doloso si possa trattare questo potrebbe essere diretto anche alla struttura e non al personale che di opera.
Certo che se un onesto lavoratore per guadagnare magari 50 euro deve rischiare di perdere l’auto siamo davvero ad un triste inizio di anno!
La lite tra avventori ed il 118.
Sembra poi che verso la prima mattinata ci sia stata una lite tra frequentatori del veglione.
Niente di eccessivamente grosso tanto che non tutti i presenti ne hanno avuto contezza, ma sembra che sia stato fatto intervenire il 118 del le eventuali necessità del caso.
L’auto di un amministratore comunale
Una ultima stranezza è quella dei gravi danni registrati dalla Lancia Musa che appartiene ad un amministratore del comune di Amantea, e, sembra, in uso al figliolo.
L’auto è stata presa a calci, le sono stati rotti i tergicristalli, gli specchi retrovisori, ed altro ancora.
L’auto pur potendosi muovere è rimasta nel parcheggio del Borgo Marinella.
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