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Redazione TirrenoNews

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Il M5S cerca la "miracolosa idea” per “salvare Coreca”

Giovedì, 15 Gennaio 2015 13:51 Pubblicato in Cronaca

Dal blog di Grillo leggiamo la seguente nota: “S.O.S. CORECA M5S.

 

Amantea CERCA professionisti specializzati in progetti a difesa delle coste, disposti a fornire un'idea progettuale per la salvaguardia dello "scoglio di Coreca"

“Segnalo il caso di Amantea in provincia di Cosenza.

In questa località è presente uno degli angoli più belli della Calabria, "lo scoglio di Coreca".

Questo paesaggio unico rischia di essere rovinato da un progetto assurdo, al fine di frenare la forza dei marosi sono stati progettati dei lavori, probabilmente efficaci ma incompatibili dal punto di vista ambientale.

Un muro di cemento armato, posizionato in mare, lungo 100 metri e che fuoriesce dalla superficie del mare per 3 metri, parallelamente alla linea di costa.

La soluzione sicuramente più semplice, ma che principalmente garantisce maggiori guadagni.

Peraltro la sabbia per la costruzione dovrebbe essere prelevata dal fiume "Oliva", i terreni di questo fiume sono altamente inquinati e oggetto d'indagine da parte della magistratura.

Quindi questi lavori non solo rovinerebbero uno scorcio di paesaggio unico ma costituirebbero fonte d'inquinamento del mare.

Come M5S insieme a diverse associazioni ci siamo opposti a questo progetto, chiedendo una sospensione dell'iter, dobbiamo però al più presto proporre una soluzione alternativa.

Per questo cerchiamo progettisti esperti, amanti della natura, disposti a redigere un progetto alternativo, uno studio di fattibilità rispetto a soluzioni diverse ed ecocompatibili ((barriere sommerse, geotubi, ecc.) in tempi brevi, da sottoporre al Comune e alla Regione.

Per quest'opera c'è un finanziamento regionale di 900.000 euro.

Il M5S continuerà ad opporsi allo spreco di fondi pubblici tesi a proteggere i privati, danneggiando le bellezze del territorio.

Gli interessi privatistici e clientelari non possono avere la meglio sul fine pubblico.

Per contatti Rosario Cupelli attivista: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. Francesca Menichino consigliere comunale di minoranza Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.

scoglio di coreca

NdR. Siamo intervenuti sul problema di Coreca con un nostro articolo molto letto e contestato solo da pochissimi - QUI IL LINK DELL'ARTICOLO

, nel quale senza tema di smentite abbiamo ricordato che :

Il progettista ha suggerito di prelevare il misto del fiume Oliva

Si è alzato un grido fortissimo :NO!!!! L’Oliva è inquinato!

Sempre lo stesso progettista ha ricordato che il fiume Oliva naturalmente porta a mare il misto. Non poco, almeno20 mila mc all’anno.

Ma se l’Oliva è inquinato allora tutto il misto che giunge a mare è inquinato ed inquina anche il mare. Ed allora come è possibile far mangiare i pesci di Campora GS e far fare i bagni a Campora SG?

E se è vero che l’Oliva è inquinato , allora nemmeno si può usare, come hanno suggerito gli ambientalisti, il misto che si deposita a nord del porto : quel misto viene proprio dall’Oliva!.

Secondo questa logica , altro che prelevare il misto dall’Oliva, qui occorrerebbe impedire che il misto giunga al mare!.

Secondo questa logica , bisognerà fare una grande diga che trattenga il misto. Poi ci vorranno tanti camion che prelevino il misto inquinato e lo portino in discarica, magari sui carri ferroviari che lo portino in Germania od in Olanda. Altro che a Coreca! Ed è una cosa semplicissima! Bastano 160 carri merci per trasportare 20 mila mc di misto.

Per l’acqua , se inquinata, esiste invece una soluzione semplicissima

Basterà impermeabilizzare il letto del fiume garantendo alle acque un percorso non inquinante.

In giallino la zona a ripascimento artificiale.

 

E’ ovvio che si tratta di una domanda provocatoria. Ma ci sta, ci sta tutta!

Parliamo della proposta chiusura del posto di Polizia di Cetraro

 

Abbiamo già scritto, ben 2 volte, chiarendo che “Non si tratta di una guerra tra poveri” ed anche che “non vogliamo essere i novelli Robin Hood che tolgono ai ricchi per dare ai poveri”

Certo anche con questi input la politica amanteana è rimasta zitta, silente.

Nessuna voce si è alzata per dichiarare il “bisogno” della città , ed in primis della frazione Campora SG, di un presidio di Pubblica Sicurezza ad integrare l’azione della locale caserma dei carabinieri.

La sicurezza, abbiamo, anche, detto, è un diritto. Per tutti, anche per gli amanteani, anche quando i rappresentanti della città sono omertosi.

Ed abbiamo chiuso l’articolo con una domanda bella tosta: “ Ma chi ha paura della Digos?”

“Nessuno”, potrebbero risponderci. “ Bene , noi risponderemmo. Ma che allora si chieda ufficialmente lo spostamento del Posto di Polizia di Cetraro verso Amantea !”

Questo perché siamo rimasti sorpresi del fatto che il Posto di Polizia è stato richiesto da Scalea, e ne leggiamo le motivazioni: “perché non pensare di aprirlo a Scalea, città dove non più tardi di due anni fa il Comune è stato Commissariato per mafia e ( che è ) molto più lontana da Paola?”

Non solo, ma viene chiarito che “ La Compagnia dei Carabinieri della città, tra l’altro, non può sopperire all’ordine ed alla sicurezza pubblica facendo leva unicamente alle forze in campo ed un aiuto in più sarebbe una mano santa per i cittadini”.

Quanto è vero!

E c’è di più, da Scalea “viene ricordato che durante la stagione estiva, le presenze di turisti e di non residenti che comunque possiedono un immobile, aumentano vertiginosamente causando seri problemi di ordine pubblico”

Ma possibile che nessuno abbia contezza che “ ALMENO” la città di Scalea ha una Compagnia di carabinieri mentre Amantea , pur avendo una volta e mezza gli abitanti di Scalea, ha “ SOLTANTO” una caserma di carabinieri con un organico, ovviamente, molto più contenuto di quello di una Compagnia!

Non solo, ma, come per Scalea, “ anche” Amantea durante l’estate aumenta la propria popolazione” e questa anche da sola è una condizione che impone che lo Stato abbia attenzione ai bisogni della città e che la politica locale si svegli!.

Ed infine, come non ricordare che Nepetia non è ancora finita e gli ultimi eventi ( intimidazioni, incendi, eccetera) sono la ennesima riprova che Amantea necessità di una qualificazione numerico-qualitativa delle Forze dell’ordine.

M5S Amantea contesta l’assessore Tempo sul Lungomare

Mercoledì, 14 Gennaio 2015 20:56 Pubblicato in Politica

Scrive il M5S: “Abbiamo letto con attenzione le dichiarazioni dell’Assessore Tempo che dice “i lavori sul lungomare li faremo, tranquilli”.

 

Questo invito alla tranquillità genera invece in noi notevole preoccupazione, ricordando l'analoga rassicurazione che fece Renzi a Letta dicendogli “stai sereno”.

In sostanza secondo il M5S Amantea “Tranquillo ha fatto una brutta fine, come il lungomare”, così come “stai sereno” alla fine ha significato tutto il contrario!

E poi continua si chiede M5S nella nota stampa: “Tanta sicurezza deriva forse dal fatto che l’assessore al bilancio e ai lavori pubblici ha deciso di usare il “risarcimento” ricevuto per la ristrutturazione del lungomare?

Magari può chiedere un aiuto a Vadacchino, Carratelli, Ruggiero, Mazzei, Cappelli, e al sindaco Sabatino che non avrà problemi a rinunciare ai soldi visto che si era resa già disponibile in tal senso per l’acquisizione del castello. Parliamo di due milioni di euro circa, anche se attendiamo ancora di conoscere precisamente le cifre percepite. Ricordiamo che sono soldi pubblici che arricchiscono le tasche personali, mentre le casse del comune sono “svuotate” e si continuano a contrarre mutui anche trentennali.

Come intendere dunque le rassicurazioni di Tempo che parla “per un futuro immediato di creare tanto verde (mentre il PSA aumenta le aree fabbricabili), cambiare l’arredo, l’illuminazione e la viabilità, e di non accantonare l’idea di investire sul lungomare”.

Ma l’assessore Tempo sogna o sono le solite false promesse dei soliti politici che pensano ancora di illudere i cittadini?

Adesso basta: riteniamo che non sia più rinviabile la richiesta ai cittadini di esprimersi, di dire se ritengono o meno indispensabile il rifacimento del lungomare o se come pensa l’assessore Tempo e l’attuale giunta, sia più opportuno “pontificare”, cioè fare ponti, passerelle e stradine che non sembrano affatto rispettare alcun ordine di priorità e di interesse pubblico. Ci sono forse fini ulteriori e diversi dall’interesse pubblico?

Notiamo anche una certa ritrosia dell’assessore Tempo verso la cultura, quando sostiene che si può fare a meno di un “anfiteatro”.

Ma la dichiarazione più eclatante è che finalmente “il Comune acquisirà l’area del lungomare al proprio patrimonio”.Ma allora cosa si è dichiarato per avere il mutuo? E perché non è stata già regolarizzata la situazione concessoria? E a quanto ammontano i canoni/indennizzi per il periodo pregresso? O anche il lungomare deve avere la stessa sorte del porto, prima sequestrato, oggi insabbiato? Ma chi pagherà mai per questi danni che oggi ricadono sulle spalle dei cittadini ed in particolare dei pescatori, e per i tanti danni causati dalla cattiva amministrazione dell’ente? Pagherà forse il dirigente Pileggi che, indagato per il sequestro del porto, continua ad essere confermato di tre mesi in tre mesi nell’incarico piuttosto che essere rimosso.

Nella seduta di consiglio comunale del 24 ottobre avevamo chiesto all’assessore Tempo un confronto pubblico avente ad oggetto il tema del lungomare e l’assessore aveva offerto la propria disponibilità, mostrando una sensibilità politica diversa rispetto alla maggioranza di cui fa parte. Rinnoviamo l’invito e attendiamo una rapida risposta nella convinzione che una decisione, che come questa riguardi il futuro, della citta debba essere largamente condivisa e non imposta , soprattutto da chi afferma di volere interpretare un governo fondato sulla partecipazione democratica.

All’associazione Spirito Libero che dice “troppi sprechi e troppi falsi proclami, è il momento di dire basta”, al gruppo consiliare “Insieme per la città” che cerca “coscienze libere”, diciamo che siamo d’accordo: a loro e a tutti i cittadini chiediamo di passare ai fatti condividendo un’azione forte a difesa della città e del suo futuro.

Il M5S è pronto e invita tutti , compresa l’amministrazione, ad un confronto pubblico e ad una discussione seria sull’argomento.”

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