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Cooperative e Lungomare: due facce della stessa medaglia

Lunedì, 19 Gennaio 2015 23:40 Pubblicato in Politica

Scrive Rosario Cupelli, cittadino attivista del Movimento 5 Stelle e dice:

“Nei giorni scorsi l’Associazione “Insieme costruiamo” ha posto alcune questioni riguardo le cooperative e l’Amministrazione comunale si è ben guardata di rispondere nel merito.

Si è limitati ad un trafiletto di poche righe “il bando pubblicato a cura del responsabile Ing. Pileggi per le coop. è a norma di legge”, la risposta mi è apparsa come uno scarico di responsabilità da parte del sindaco verso chi dirige l’ufficio interessato e questo ha accresciuto una certa preoccupazione.  

Sarà veramente tutto a posto???

Pileggi chi??

Il super tecnico che ad Amantea si occupa di quasi tutto, che si è occupato e si occupa del problema Porto e del problema Lungomare, Coreca, problema rifiuti?

Questa “mannaia” che ci è “caduta dal cielo” durante il triste periodo commissariale, che di rinnovo in rinnovo, con la complicità di tanti, alcuni trombati ed altri che oggi siedono sui banchi sia della maggioranza che della minoranza, tanto ha fatto per la città, sicuramente influenzando le casse comunali, sopperendo alla nota mancanza di tecnici capaci amanteani.  

Fortuna volle che qualcuno ha trovato nel lametino il Gentile Pileggi.

Fra qualche giorno scade il contratto, sarà veramente sostituito??

Ricordo che il M5S, ha più volte chiesto la revoca dell’incarico del sopra menzionato ingegnere, in quanto indagato dalla magistratura proprio per motivi attinenti alle sue funzioni e perché ritiene che il suo operato non sia del tutto soddisfacente, almeno per gli interessi dei cittadini comuni.

Cosa chiedeva l’associazione “Insieme costruiamo”?

Lo ripeterò sperando di avere maggiore fortuna:

Sono stati raggiunti gli obiettivi di reinserimento lavorativo per i lavoratori delle cooperative sociali? Quanti soldi sono destinati alle coop per il 2015?

Quanta parte delle tasse pagate dai cittadini è riservata alle coop?

La cifra rispetto al 2014 è aumentata?

I lavoratori sono adeguatamente retribuiti e tutelati?  

I lavoratori sono utilizzati in base alle loro capacità e professionalità?

L’utilizzo delle coop soddisfa i criteri di efficienza/efficacia ed economicità sempre riguardo agli interessi della collettività?Quali sono i criteri di aggiudicazione dei progetti e quali sono i progetti obiettivo dell’avviso pubblico ?

L’amministrazione comunale, anche per sfatare l’idea di qualche malpensante che queste coop., siano strumento di interessi clientelari, di interessi diretti o indiretti di qualche amministratore, oppure che questi operai siano solo utilizzati come supporto alla macchina comunale, dovrebbe rispondere alle domande poste.

Intanto, aggiungo io, potrebbe anche dire quanti sono gli operai dipendenti del comune, basta chiedere la pianta organica e in caso di difficoltà consiglio di richiedere una ricognizione dei carichi di lavoro, onde sapere le mansioni svolte e gli incarichi assegnati ad ogni dipendente.

Chi è preposto al controllo degli operai?

Quante persone sono assegnate all’ufficio tecnico/manutentivo e i compiti svolti da ognuno.

Solo così la cittadinanza potrà avere la possibilità di valutare la convenienza di queste decisioni.

Chi vuole capire quanto e dove servono le coop. e proporre soluzioni alternative a favore dei lavoratori ma anche dell’interesse comune?

Propongo un pubblico dibattito sul tema.

Questo mio intervento a sostegno delle giuste questioni poste dall’Associazione sopra citata, va inteso come una disponibilità a confronti seri, pubblici, fattivi, orientati al bene dell’intera collettività, naturalmente con quelle associazioni ed esponenti politici che hanno dimostrato di volere disinteressatamente il bene comune.

La condivisione che proponiamo deve avvenire nel rispetto delle identità di ciascuno.

A questo proposito da tempo avevo proposto che partisse un’iniziativa volta consultare tutta la cittadinanza sulla distrazione, da parte della Giunta, del mutuo ottenuto per la ristrutturazione del lungomare verso altre opere di minore importanza, una decisione che appare inspiegabile, non posso credere alle voci che per meri interessi personali si possa danneggiare un’intera comunità.

Il commercio e il turismo sono stati e devono essere il motore dell’economia del paese, un lungomare accogliente, comodo, bello, inserito nel vicino centro del commercio locale può rappresentare un mezzo di crescita economica.

Concordo di iniziare da subito a raccogliere le firme dei cittadini, io e altri attivisti del M5S saremo in prima fila, un’ottima iniziativa politica volta a dimostrare a questa sorda Giunta il reale volere del popolo amanteano.

Insieme a questa consultazione va iniziato un confronto che porti ad una volontà unanime di tutto il Consiglio per l’approvazione del regolamento per le consultazioni referendarie abrogative.

Inoltre per diversi aspetti vanno inoltrate informative alla Procura, al Demanio, alla Corte dei Conti e la Capitaneria di Porto. Chi è disposto a firmarli con il M5S?

                                      Rosario Cupelli cittadino attivista Movimento 5 Stelle.

La Confesercenti ed il ruolo unico

Lunedì, 19 Gennaio 2015 20:33 Pubblicato in Reggio Calabria

Difficile non notare che i partiti stanno scomparendo ed insieme a loro i politici ed ancora più difficile non notare che a fare politica sono sempre più le organizzazioni sindacali.

Da qualche tempo ancora più fortemente la CGIL, ora la Confesercenti regionale. Eccovi un esempio:

“La querelle sul ruolo unico del personale del Consiglio regionale continua ad occupare spazi, come se la questione sia o possa essere la “cartina al tornasole” per valutare gli effetti dell’operato del neo governo regionale rispetto alle legittime aspettative dei calabresi per il superamento dei veri problemi della nostra terra.

La Confesercenti, quale organizzazione di rappresentanza delle piccole e medie imprese, non ha un diretto interesse sull’argomento ma, non di meno, talune pubbliche prese di posizione offrono motivi di riflessione.

L’ente Regione Calabria, la cui Assise legislativa è fisicamente presente nella città di Reggio Calabria da oltre quarant’anni, si è caratterizzata, soprattutto negli ultimi anni, per l’alta percentuale di leggi emanate ed impugnate dal Governo nazionale e poi cassate dalla Corte Costituzionale, oltre che per “leggine” orientate più a salvaguardare l’esistente anziché programmare il futuro.

Poi, sul piano amministrativo, la storia, anche recente, ha consegnato alla memoria collettiva gli scandali di “rimborsopoli”, i costi esosi per l’”alta” burocrazia e le milionarie spese per consulenze e contributi improduttivi.

La determinazione del Presidente Oliverio di partire dalla burocrazia per renderla meno costosa e più rispondente alle esigenze di una Calabria nuova, noi la leggiamo nel senso di manifestazione di “volontà” che l’apparato amministrativo debba svolgere una funzione strategica nella direzione del soddisfacimento delle aspettative e dei bisogni dei Calabresi. Accanto a tale scelta, la stessa decisione di rimodulare in profondità il sistema delle nomine degli assessori (abolendo i “supplenti” di scolastica memoria), la reputiamo convergente verso l’obiettivo della necessaria semplificazione e trasparenza.

Tutti gli indicatori economici e sociali consegnano territori e cittadini calabresi in forte crisi. Per il superamento dell’attuale situazione – che, comunque, ha radici profonde e storicizzate   - l’unica via possibile è quella di favorire lo sviluppo attraverso la creazione di posti di lavoro che, oggi più di ieri, possono essere prodotti massimamente dalle imprese.

Quindi, la Confesercenti rivolge un plauso al Consiglio regionale che, per come proposto dal Presidente Oliverio, ha prorogato la durata del “Piano casa”, quale leva per intercettare la domanda proveniente da una quota consistente di famiglie e, al tempo stesso, per stimolare il mercato dell’edilizia che, tradizionalmente, rappresenta un ambito di crescita, con conseguenti incrementi dei livelli occupazionali. Per altro, tale indirizzo strategico si pone in linea quale misura coerente con la decisione del Governo Renzi di mantenere le rilevanti agevolazioni fiscali anche in materia di manutenzione edilizia, e quindi con un maggior beneficio per le famiglie interessate.

In conclusione, il presidente regionale della Confesercenti Nino Marcianò ha sottolineato che “occorre eliminare sprechi e spesa improduttiva per liberare risorse da dedicare per creare le condizioni per lo sviluppo e la crescita imprenditoriale. E, ancora prima, la pubblica amministrazione, quale fattore e funzione determinante per lo sviluppo, deve allinearsi con le esigenze del mercato e dei consumatori. Al riguardo, la Confesercenti chiede l’istituzione di specifici “tavoli” permanenti, per favorire e supportare il cambiamento di cui la Calabria è necessitata.”

Per dirla con le parole di Saul Alinsky   "Cambiamento significa movimento. Movimento significa frizione. Il movimento o il cambiamento senza frizioni o conflitti appartiene solamente al vuoto rappresentato da un mondo astratto che non esiste".

Catanzaro 19.01.2015                                           Il Presidente Antonino Marcianò

Per lavorare ad Amantea occorre andare a Paola

Lunedì, 19 Gennaio 2015 20:13 Pubblicato in Cronaca

E’ in corso la selezione di n 80 soggetti disoccupati percettori di mobilità in deroga da avviare a processi formativi” Tirocini” presso il comune di Amantea

Si tratta di un effetto delle misure politiche messe in atto dell’Unione Europea, dal Governo e dal Parlamento e dalla regione Calabria per la promozione di misure di contrasto alla crisi occupazionale adottando, tra l’altro, soluzioni per i lavoratori espulsi dai processi produttivi percettori di ammortizzatori sociali in deroga e misure di protezione sociale.

In sostanza gli obiettivi sono volti a consentire a soggetti pubblici e privati di avvalersi di personale disoccupato attualmente in mobilità in deroga e residente nella regione Calabria, in possesso delle competenze richieste, per far fronte, per un periodo definito, ad incombenze previste anche da attività socialmente utili e di pubblica utilità per consentire l’utilizzo di lavoratori percettori di forme di sostegno al reddito presso gli Enti Pubblici e privati per far fronte alle cronache carenze di personale e, oltreché dare l’opportunità ai percettori interessati, di svolgere una attività lavorativa di indubbia valenza sociale.

Tradotto in soldoni si tratta di erogare 400 euro mensili lorde per prestare attività lavorativa presso privati ed enti pubblici

E dovranno prestare 20 ore settimanali

La prestazione avrà durata di mesi 6

Il problema è che occorre fare una selezione; virtuale in verità!

Ed a farla deve essere , nel nostro caso, il Centro di impiego di Paola al quale deve essere prodotta la apposita domanda.

La selezione viene fatta con punteggi( anzianità di Mobilità in deroga, moglie a carico, figli a carico, a parità di posizione precedono i più anziani).

Il problema è che i disoccupati devono andare a Paola per presentare la domanda anche se, lo ricordiamo, il servizio deve essere svolto ad Amantea.

Ecco perché la domanda: A che serve l'ufficio del lavoro di Amantea?

Già ! Perché una semplice domanda non può essere presentata ad Amantea dove esiste un ufficio capace ed idoneo a tanto? Ce lo hanno chiesto numerosi lavoratori. Noi lo abbiamo chiesto a nostra volta ma non abbiamo avuto risposta .

Perché costringere persone ( il bando li chiama soggetti ma sembrano più oggetti) a spendere soldi per andare a Paola?.

Si vuole forse chiudere l’ufficio di Amantea?

Perché ancora una volta dobbiamo dare precedenza a Paola?

E che fa l’amministrazione? Dorme?

E che fa la politica amanteana? Dorme anche essa?

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