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Redazione TirrenoNews

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La mareggiata imperversa potente sulla costa tirrenica non solo di Amantea.

Proprio in questi momenti sembra che la direzione si stia spostando da WSW a SW, in sostanza da quasi frontale alla costa a laterale alla stessa.

Se non fosse per i rischi di tenuta del porto e della SS18 sarebbe uno spettacolo della natura straordinariamente bello

Ma se il porto di Amantea sembra reggere ( a parte il molto probabile ennesimo insabbiamento) dubbi invece ci sono sulla tenuta della statale 18 di fronte alla Principessa

Lo stato di pericolosità è anche evidenziato dalla presenza sul posto di pattuglie della Polizia Stradale, dei carabinieri e della Guardia Costiera, pronti per ogni evenienza

E non solo

La pericolosità dei marosi i cui spruzzi arrivano sulla corsia lato mare della statale è tale che lì’Anas presente con propri mezzi e personale proprio in questi momenti( sono le ore 20.00) sta piazzando il semaforo che inibire l’uso della corsia lato mare e far transitare alternativamente sulla corsia lato monte.

Anche il tratto di strada a sud di Amantea cioè in provincia di Catanzaro presenta rischi.

Sante Mazzei contesta la Gazzetta del Sud

Venerdì, 30 Gennaio 2015 19:32 Pubblicato in Politica

Ecco cosa scrive Sante Mazzei già sindaco ed assessore nel comune di Amantea dopo la lettura della Gazzetta del Sud di oggi 30 gennaio da titolo “ Il carnevale nel mirino delle ‘ndrine”.

“Egregio Direttore, ho letto quest’oggi sul Vs. giornale l’articolo a pag. 19 a firma Giovanni Pastore su quanto accaduto al capannone dove si realizzano 4 dei carri partecipanti all’ormai noto “ Carnevale di Amantea “, nel mentre tralascio il titolo dell’articolo e le diverse considerazioni argomentate, poiché non ho elementi concreti sui quali fondare un benché minimo giudizio, e condannando il vile ed infame gesto perpetrato ai danni della struttura ( quadro elettrico bruciato ) e del carro “ Il paese dei balocchi “ bruciata fortunatamente la sola maschera rappresentante il politico “ Beppe Grillo “ non posso che essere indignato e risentito sul quanto riportato a 17 righe dalla fine dell’articolo.

“….il rogo che ha incenerito il carro del gruppo “ I giovinotti “, un manipolo di sbarbati guidati dal figlio dell’ex sindaco Sante Mazzei”.

E’ triste e deprimente sentir definire dei giovani diplomati, laureati, studenti universitari, purtroppo quasi tutti disoccupati con le sole colpe di essere nati in Calabria, essere giovani generosi, disinteressati, disponibili a sacrificarsi giorno e notte in condizioni meteorologiche avverse, senza il sostegno di nessuno, se non di pochi, amici di sempre, al fine di evidenziare che ad Amantea, cosi come in tutta la Calabria possono essere messe in evidenza le tante positività esistenti.

Non sono un “ manipolo di sbarbati guidati dal figlio dell’ex sindaco Mazzei “ che sarei io, sono le risorse migliori di questa nostra ridente cittadina.

Tutti, li conosco e li chiamo per nome, Francesco, Orfeo, Carlo, Riziero, Mario, e potrei continuare a lungo, sono tutti miei figli.

Ragazzi che non meritano di essere offesi e mortificati.

Anzi, devono essere sostenuti, aiutati ed incentivati poiché rappresentano il futuro, la parte migliore di questa terra che come diceva sempre una persona a me cara “ è baciata dal sole ma non dalla fortuna “.

Credo gli dobbiate delle scuse.

                                                                                                          Sante Mazzei

Coreca ed il M5S.

Venerdì, 30 Gennaio 2015 18:56 Pubblicato in Primo Piano

Riceviamo e pubblichiamo

  1. Un comunicato stampa di presentazione nel quale si legge che:

“Per ripensare insieme l'attuale progetto di salvaguardia ambientale previsto a “Coreca”, nel comune di Amantea (Cosenza), i parlamentari M5s Dalila Nesci e Nicola Morra hanno inviato una lettera al governatore della Calabria, Mario Oliverio, firmata anche dal consigliere comunale Cinque stelle Francesca Menichino.

Gli esponenti M5s hanno chiesto al governatore di «valutare una possibile sospensione dell'iter amministrativo di merito, al fine di verificare se vi siano i presupposti per destinare le risorse ad altre occorrenze sul territorio di Amantea».

La missiva parte da una segnalazione degli attivisti del Movimento cinque stelle di Amantea (Cosenza), per i quali il progetto in questione avrebbe – hanno scritto Nesci, Morra e Menichino – «possibili effetti invasivi a Coreca, frazione della città in cui si trova uno scoglio rinomato, l'intorno di rara bellezza e ricchezza di natura». A parere dei 5 stelle, «l'opinione pubblica, sempre più numerosa, ritiene, sulla scorta di più elementi, che gli interventi previsti a riguardo – e di non lontana realizzazione – possano deturpare il paesaggio e nuocere all'area marina circostante». Perciò, Nesci, Morra e Menichino hanno chiesto al governatore della Calabria di «avviare, con la cittadinanza e le associazioni locali, un percorso per una condivisa riqualificazione ambientale del tratto costiero in argomento», auspicando un prossimo incontro nella città tirrenica”.

2)Una nota a triplice forma ( Nesci, Menichino e Mora) dal titolo : “Amantea, località “Coreca”, interventi di salvaguardia del litorale. Richiesta di valutare la sospensione dell'iter di un progetto in fieri e di considerare altre ragioni di tutela ambientale”, nella quale si legge

“Preg.mo Governatore Mario Oliverio, gli attivisti del Movimento cinque stelle di Amantea (Cosenza) ci hanno segnalato un progetto con possibili effetti invasivi a Coreca, frazione della città in cui si trova uno scoglio rinomato, l'intorno di rara bellezza e ricchezza di natura.

L'opinione pubblica, sempre più numerosa, ritiene, sulla scorta di più elementi, che gli interventi previsti a riguardo – e di non lontana realizzazione – possano deturpare il paesaggio e nuocere all'area marina circostante.

Si tratta di un progetto concepito dalle precedenti amministrazioni regionali e comunali, che addirittura prevederebbe l'utilizzo di tonnellate di sabbia del Fiume Oliva, altamente inquinato e radioattivo anche per Ispra, senza peraltro garanzie sul trattamento dei materiali.

I nostri attivisti ci hanno rappresentato una serie di incongruenze: da un lato, stando alle carte, si vorrebbe proteggere lo scoglio di Coreca; dall'altro, invece, si vorrebbe preservare la Statale 18, con palesi incongruenze sulle azioni necessarie al raggiungimento dei due obiettivi.

Sulla scorta di quanto riassunto le chiediamo, dunque, di valutare una possibile sospensione dell'iter amministrativo di merito, al fine di verificare se vi siano i presupposti per destinare le risorse ad altre occorrenze sul territorio di Amantea.

Il nostro auspicio, poi, è che voglia avviare, con la cittadinanza e le associazioni locali, un percorso per una condivisa riqualificazione ambientale del tratto costiero in argomento.

A riguardo, ci auguriamo che possa incontrarci appena possibile, magari proprio ad Amantea e con una rappresentanza di cittadini, in modo da avviare un confronto su un effettivo ricupero del litorale tirrenico in parola.

La ringraziamo anticipatamente e Le porgiamo i migliori saluti.

Roma, 30 gennaio 2015 Dalila Nesci Francesca Menichino Nicola Morra

3)Una nota di Cupelli il quale scrive al presidente Oliverio per tutelare lo scoglio di Coreca.

Ecco cosa scrive.

“Presidente Oliverio, cittadino Oliverio, scriviamo per parlarle della possibile “distruzione” di Coreca, una frazione di Amantea, territorio che lei ben conosce, così come ben conosce la Giunta che lo governa, in quanto la maggior parte ha di recente raccolto iscrizioni al suo partito.

In questa frazione è presente da tempo immemorabile “lo scoglio di Coreca”, un enorme e affascinante scoglio naturale circondato da una scogliera ricca di vita sottomarina. Chissà se anche lei è venuto qualche volta a fare i bagni qui a Coreca?

Oggi un progetto assurdo mira a “salvaguardarla” ma nella realtà, se approvato, deturperà questi luoghi, oltre a contaminare e inquinare irrimediabilmente il mare.

E’ un progetto delle precedenti amministrazione regionali e comunali. Sicuramente penso che condividerà con noi che un finanziamento pubblico va usato per finalità pubbliche e utili per la collettività non certo per “gentile” favore ai privati o per danneggiare il territorio.

Non è concepibile, anzi è assurdo, pensare di usare migliaia e migliaia di metri cubi di sabbia del Fiume Oliva, altamente inquinato e radioattivo, come da relazione dell’ISPRA, senza alcuna garanzia sugli esiti del trattamento a cui verrà sottoposto tale materiale.

Cosi com’è assurdo che nel 2015 si usino ancora vecchie idee e tecniche obsolete per fermare l’erosione costiera, tecniche che hanno dimostrato di essere non solo poco efficaci ma che hanno piuttosto favorito il fenomeno dell’erosione costiera.

Una cosa però ci appare chiara: nella relazione allegata al progetto si parla di “proteggere” lo scoglio, negli interventi si parla della protezione della vecchia SS.18, in entrambi i casi, invece, appare evidente la sproporzione fra quanto si vorrebbe realizzare di fronte alla reale necessità d’intervento.

Interpretando il pensiero di tanti altri cittadini

CHIEDIAMO DI

  1. Sospendere l’iter burocratico del progetto in oggetto, al fine di una revisione tempestiva e qualificata del progetto e/o di un rifinanziamento da studiare con il Dipartimento Programmazione, e/o di una destinazione dei fondi ad altri interventi nel territorio di Amantea;
  2. Sostenere i consiglieri della Giunta Comunale di Amantea, contrari all’opera, affinché  resistano alle pressioni di qualche comitato d’affari;
  3. Avviare, anche di concerto con la cittadinanza e le associazioni di Amantea, tutte le procedure necessarie per mettere in atto una vera riqualificazione ambientale del tratto costiero amanteano, concepita in funzione dell'interesse dei luoghi e della collettività, e non per fini diversi;
  4. Avviare nel più breve tempo possibile una seria verifica del Master Plan degli interventi di mitigazione del rischio di erosione costiera in Calabria” che, a fronte di un investimento di circa 40 milioni di euro dovrebbe, in teoria, salvaguardare le nostre coste, con opere invasive: forse si potrebbe pensare ad opere che intervengano piuttosto nel senso di ripristinare la naturalezza dei luoghi antecedente agli abusivismi e alla cementificazione operati dall’uomo. Tenendo conto del fatto che il progetto in oggetto, pur essendo stato concepito come un intervento puntuale a "protezione" della scogliera di Coreca, si trova stranamente inserito all'interno del Master Plan, i dubbi sono legittimi;
  5. Impedire un disastro ambientale annunciato, ed impegnarsi affinché si affronti il problema delle nostre coste, in maniera efficace, efficiente e partecipata. Bisogna saper ascoltare chi conosce il mare e non si può continuare a pensare di poterlo spostare. Sbagliare è umano ma perseverare sarebbe imperdonabile.

Siamo a conoscenza che è nel suo patrimonio culturale la valorizzazione delle nostre bellezze per incrementare il turismo e conseguentemente l’economia del nostro territorio, perché il turismo e il commercio siano fonte di sviluppo e ricchezza: anche di questo ha parlato in campagna elettorale e ha promesso un cambiamento. Ebbene cominci da qui, e dimostri di voler realizzare quanto promesso. Movimento 5 stelle Amantea Cittadino Cupelli

Per completezza le pubblichiamo tutte.

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